4) LAST BREATH | jjk [2 parte]
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Jungkook si era svegliato alle cinque di mattina, avrebbe voluto dormire ancora ma l'ansia dell'incontro lo aveva fatto svegliare. Rimase nel letto, guardando il soffitto e stringendo il corpo nudo di Hyemi, il pomeriggio dopo aver fatto l'amore la prima volta con lei, la ragazza era rimasta da lui, successivamente l'avevano rifatto, più volte.
Non si sarebbe stancato della sensazione dei loro corpi attaccati e sudati e la povera Hyemi, era morta dalla stanchezza, pensò anche di essere stato un pò troppo violento nell'ultimo rapporto ma Hyemi l'aveva rassicurato dicendogli che non le avesse fatto niente.
Quel giorno sarebbe stato il suo grande giorno.
Il suo primo incontro ufficiale, il suo primo incontro trasmesso nel solito canale sportivo che da quando era piccolo, guardava.
Sarebbe stato il suo debutto nel mondo della boxe. Sentiva un nodo allo stomaco, sapeva che aveva una grossa responsabilità, suo nonno Jeon Beyo, era stato il più grande pugile di Seoul insieme a Min Jaehyun, il nonno della ragazza accanto a lui.
Era stato male, quando Dongsun glielo comunicò, era stato male quando aveva connesso tutto.
Quella notizia aveva fatto il giro del mondo e lui aveva solo 3 anni, ma il ricordo dei giornalisti che entrarono nella sua casa, riempirono di domande i suoi genitori mentre sua mamma lo teneva nascosto dagli insistenti flash.
Era solo un bambino ma quel ricordo è ancora vivido nella sua mente, come il ricordo del suicidio di suo nonno, tre anni dopo.
Come il ricordo di suo padre squalificato dalle gare per via di anabolizzanti, aveva solo quindici anni ma i ragazzi nella sua scuola parlavano e avevano anche alzato le mani ma fortunatamente non era mai stato un ragazzo che subiva e alla fine della terza superiore, l'avevano capito tutti.
Gli andava bene che avessero paura di lui e che girasse voce che fosse violento anche nei confronti delle ragazze, a letto e non solo.
Raggiunse la cucina, mettendo su il caffè, guardò la periferia ancora buia dalla finestra, distrattamente giocò con l'unico pacchetto consumato di sigarette, se l'avesse visto Dongsun lo avrebbe ucciso, letteralmente.
Non avrebbe fumato. Quelle erano per scaricare la tensione dopo l'incontro, erano per staccare la mente, per non pensare più.
Strinse con forza il pacchetto, se lei l'avesse scoperto, cosa sarebbe successo? Sapeva di per certo che Taeri sapesse chi fosse e sapeva anche che non avesse detto niente alla nipote.
Sentì delle braccia delicate circondarli la vita, le labbra appoggiarsi delicatamente alla schiena per lasciargli teneri baci.
« Perché sei sveglia? » le chiese beandosi di quel innocente contatto, Hyemi tendeva a dormire tutta rannicchiata sulla soglia del letto e il corvino, più di una volta se l'avvicinava al petto ma puntualmente lei si spostava.
« Non ti ho trovato nel letto. » rispose a voce bassa, aveva i capelli tutti i disordinati e un bruciore infernale nella sua zona intima ma fece finta di niente « Sei agitato? »
Jungkook si limitò a sospirare « Sì. » aveva lo stomaco in subbuglio, ogni volta prima di un incontro si sentiva agitato ma questo, da questo incontro dipendeva la sua vita. Si girò per poi circondare la ragazza con le sue braccia muscolose, Hyemi gli sorrise per poi accarezzargli il viso « Vincerai, ne sono sicura. »
Il corvino si limitò a guardarla per poi catturare le sue labbra in un bacio delicato. C'erano solo loro due e per un attimo le ansie, le paure svanirono nel nulla.
Per Jungkook, Hyemi era il suo angelo custode mandato da Dio per salvarlo e lei non se ne rendeva nemmeno conto, con il suo sorriso, con la sua timidezza e la sua ingenuità l'aveva stregato. Impazziva per lei.
« Posso sapere perchè hai tatuato un T? » chiese la ragazza toccando la lettera vicino al lembo dei boxer, il corvino rise « Sono stato obbligato. Il mio migliore amico mi ha obbligato a tatuarmi la sua iniziale. »
Hyemi sorrise continuano a toccare il tatuaggio « Come si chiama? »
« Taehyung. Dovrebbe arrivare qui verso le otto. »
La ragazza alzò lo sguardo « Ci sei affezionato? » gli chiese curiosa, Jungkook annuì per poi staccarsi un attimo dalla ragazza per spegnere la moka del caffè.
« Taehyung è un pezzo di me, senza di lui sarei completamente perso. »
Hyemi sorrise, sedendosi sul tavolo della cucina, non perdendo di vista la schiena ampia di Jungkook davanti a lei, che metteva il caffè in una tazzina.
« Deve essere bello, io purtroppo non ho mai avuto una migliore amica. Ho sempre considerato Taeri come mia migliore amica. »
Jungkook la raggiunse mettendosi davanti a lei, stringendole una coscia « Dovresti cercare di essere meno timida, le persone dovrebbero conoscere la meraviglia che sei. » le disse sincero. Hyemi divenne rossa « Non mi sono mai lamentate però! Non ero completamente da sola. »
Il corvino le diede un bacio « Adesso hai me e quello stupido di Taehyung. »
« Sono contenta di conoscerlo. »
« Anche lui, fidati. E' un pò esuberante e molto fisico, quindi non ti spaventare. Io devo partire prima con Dongsun, va bene se verrai con lui? » sapeva di stare mettendo Hyemi in una situazione scomoda ma conosceva anche Taehyung, l'avrebbe messa immediatamente a suo agio.
Hyemi però annuì contenta « Certo! Non ti preoccupare, avrai il miglior tifo! »
Jungkook sorrise, dicendole di andare ancora a letto siccome erano solo le quattro di mattina mentre lui rimase con lei coricato a fianco ma lo stesso sveglio. Quando Hyemi si addormentò, cercando di non svegliarla, dopo due orette a fissare il vuoto, andò a correre.
Oggi era il suo giorno. Oggi la sua storia, avrebbe avuto un nuovo inizio.
Taehyung parcheggiò la sua macchina davanti alla casa di Jungkook, la sera prima gli aveva mandato la posizione sul telefono. Non nascose che non gli piaceva quel posto, la gente lo aveva squadrato dalla testa in piedi, d'altronde sapeva di essere entrato in un territorio dove si conoscevano tutti e una nuova faccia, non passava per niente inosservata.
Guardò l'orologio, era estremamente in anticipo, il corvino gli aveva detto di arrivare lì per le otto ma Taehyung durante il viaggio aveva schiacciato un pò troppo l'acceleratore.
Salì i tre scalini della casa e bussò la porta nera davanti a lui, era quasi tre mesi che non vedeva il suo coinquilino e gli mancava. Era pronto a saltargli addosso ma si fermò quando vide una piccola figura aprirgli la porta. La ragazza era bassa, indossava una gonnellina e una canotta bianca, i capelli erano tirati in una coda alta lasciandole la frangetta coprire la fronte.
« Ciao. » le disse sorridendo e cercando di essere più educato possibile, per un momento pensò di aver sbagliato casa ma collegò quella piccola figura tenera a Hyemi, la ragazza che aveva fatto perdere la testa al suo migliore amico. « Sono Taehyung. » e vide gli occhietti della mora spalancarsi.
« Oh ciao! » quasi strillò agitata aprendo completamente la porta « Entra pure. »
Il ragazzo si inchinò ed entrò nel salotto, Taehyung era bello anzi bellissimo. Il ragazzo era alto quasi come Jungkook, le spalle larghe coperte da una maglietta nera, le braccia erano piene di tatuaggi, il viso mascolino, i capelli azzurri all'interno di un cappello.
« Mi piacciono molto i tuoi capelli! » gli disse con voce acuta, incrociando le gambe e grattandosi il braccio nervosa. Davvero Hyemi? Gli hai fatto un complimento sui capelli?
Il ragazzo rise « Per fortuna che a te piacciono, il tuo ragazzo me li ha insultati pesantemente. » Hyemi divenne rossa quando sentì la parola ragazzo affidata a Jungkook, ancora non riusciva a crederci che fosse la sua fidanzata.
« Jungkook è andato a correre, credo che tornerà tra poco. » gli disse, per poi offrirgli la colazione che stava facendo. Taehyung accettò volentieri, i due parlarono, anche se Hyemi faceva una fatica boia, sentiva ogni tanto la gola stringerle dalla vergogna ma Taehyung, era davvero gentile. Capì perchè Jungkook era così affezionato, con uno sguardo riusciva a metterti a tuo agio, riusciva a farti sorridere per quanto fosse impacciato.
La sua immagine da cattivo ragazzo, pieno di tatuaggi e bellissimo stonava con il suo comportamento da bambino e gentile.
I due non si accorsero neanche dell'entrata del corvino sudato e bisognoso di una doccia, Jungkook guardò con un sorriso la scena, vedere il suo migliore amico e la sua fidanzata ridere, gli fece battere il cuore più velocemente. Tossì per far capire di essere entrato ma la risata di Taehyung lo sovrastò però Hyemi lo notò, alzandosi dalla sedia.
Jungkook diede uno scappellotto all'azzurro per poi stampare un bacio sulle labbra a Hyemi.
Taehyung si alzò e i due si abbracciarono, Hyemi sorrise e pensò di lasciarli da soli, non si vedevano da tanto e avevano bisogno di tempo per loro due.
I due dopo essersi staccati si girarono verso la ragazza « Io credo che andrò da Taeri, ci vediamo direttamente in palestra. » disse al suo fidanzato, che annuì.
« Taehyung accompagnala in macchina così vedi dove abita e la vai a prendere dopo. » disse il corvino avvicinandosi a Hyemi per poi prenderle il viso, Taehyung sorrise per poi iniziare ad uscire.
« Non dovevi farlo scomodare. » disse sgridandolo « Mi facevo una bella passeggiata- » ma venne interrotta dalle labbra del ragazzo. Jungkook le accarezzò il viso mentre picchiettò con la lingua sulle labbra della ragazza, voleva sentirla fino dentro alle ossa, aveva bisogno di lei, la paura era tornata, la paura di non trovarla dopo l'incontro, che tutto quello fosse un sogno, era tornata.
Si staccarono con il respiro tremante, Hyemi riuscì a sentire la preoccupazione del ragazzo, gli fece una carezza « Stai tranquillo, va bene? Ci vediamo in palestra, qualunque cosa succeda, tu sarai il mio campione. »
Jungkook le sorrise, cosa sarebbe successo dopo quell'incontro? Jungkook non poteva restare lì, doveva tornare a Seoul e Hyemi era ancora sotto la custodia di sua nonna.
Si diedero un dolce bacio per poi salutarsi, Hyemi raggiunse velocemente la macchina di Taehyung per raggiungere la sua casa.
Dopo essersi fatta una bella doccia, ritornò in camera e tirò fuori i vestiti. Decise di mettere uno dei vestiti preferiti del ragazzo, era un semplice vestito rosso, che lasciava le spalle scoperte e le clavicole in mostra. Dopo essersi asciugata i capelli, li lasciò sciolti e si mise un filo di mascara per dare volume alle ciglia. Era agitata, tra esattamente un'ora Jungkook avrebbe avuto l'incontro, aveva visto insieme a Taeri l'intervista e lo sfidante non si era risparmiato di fare commenti offensivi sulla sua famiglia ma una frase le era rimasta in testa più delle altre.
Cerca di non uccidermi.
Cosa voleva dire? Taeri si era immobilizzata e poi aveva spento la tv, dicendo che non aveva senso guardarle, era solo un modo per dare spettacolo e lei lo odiava. Tra pochi minuti Taehyung sarebbe passata a prenderla, con la borsa a tracolla scese le scale per poi fare una giravolta.
« Sono carina? » chiese alla donna che era seduta sul divano, Taeri sorrise e annuì « Nonna sei sicura di non voler venire? Sono sicura che a Jungkook farebbe piacere. » disse la nipote prendendo un bicchiere d'acqua e recuperando le all stars, dal balconcino.
« Preferisco rimanere a casa ma lo guarderò alla tv! » disse la donna, quella mattina Dongsun era passato a casa approfittando che Hyemi fosse da Jungkook, i due avevano parlato dei vecchi tempi, ricordando i due uomini, Beyo e Jaehyun. Quando la donna aveva visto Jungkook, quasi le venne un colpo, era identico a Beyo, era la sua copia.
Dopo la morte di Jaehyun erano stati anni difficili, l'uomo aveva lasciato il suo migliore amico, una moglie, una figlia e una carriera da pugile professionista.
L'uomo della sua vita era sempre stato Jaehyun ma lei stessa, sapeva di aver provato qualcosa per Jeon Beyo e lui lo sapeva.
« Taeri! » sentì una voce bassa dietro di lei, la donna si girò e cercò di tenere a freno il suo cuore. Quell'anno per la Corea sarebbe stato magico, due campioni della boxe si sarebbe sfidati per il titolo del miglior pugile della Corea, il 1998 non si sarebbe scordato.
« Beyo che ci fai qui? » chiese Taeri in panico, quell'anno lei e Jaehyun stavano affrontando un periodo di crisi e pure i giornali lo sapevano, ci mancava solo che avessero avvistato la moglie di Min Jaehyun insieme allo sfidante.
Il ragazzo scavalcò la finestra ed entrò nella grande villa dei Min, « Tuo marito ti tratta come una regina. » disse guardando l'ambiente circostante, ma il suo sguardo divenne serio quando vide Taeri guardarlo serio.
« Cosa ci fai qui? » chiese di nuovo la donna, abbassando le tapparelle, quella sera lei e suo marito avevano litigato e l'uomo aveva deciso di andare a dormire da Dongsun.
« Scappa per non affrontare i problemi, che uomo di merda che hai scelto amore mio. » le disse avvicinandosi come se fosse un predatore, lentamente e in modo silenzioso.
Taeri chiuse gli occhi sospirando « Ti ho già detto di non parlare così di Jaehyun, per favore. »
Beyo annuì, « Comunque volevo vederti. » ormai si era affezionato alla donna, sapeva anche di amarla ma di non essere corrisposto ma andava bene così, con Jaehyun era felice tranne quando quella stupido la trattava male o litigavano.
« Domani ci sarà l'incontro e sono agitato, volevo vederti per tranquillizzarmi. » si confidò sedendosi sul divano. Taeri sorrise e sentì le sue guance tingersi di rosso, perchè Beyo la faceva sentire così? Sperò solo che fosse un momento, sentì di stare tradendo Jaehyun ma il ragazzo, negli ultimi tempi e per questo ultimo incontro si era trasformato, non parlava neanche con sua figlia.
« Dovresti essere a casa con tua moglie e tuo figlio. » disse la donna versandogli in un bicchiere lo scotch. Beyo sorrise amaramente « Dovrei ma sono qua dalla persona che amo. »
Taeri deglutì, si sentiva in colpa, perchè sapeva di non provare altro che un grande affetto per lui, sentiva di appartenere solo a Jaehyun.
« Non te ne fare un colpa tesoro, lo sai come sono fatto. Però anche tu marito dovrebbe essere qua con te e tua figlia, quindi siamo tutti e due dei codardi. » disse ingoiando un sorso dell'alcool.
« Dopo l'incontro di domani mi trasferirò definitivamente a Seoul, voglio cambiare aria, non sopporto più questo posto. »
Taeri sospirò, anche lei odiava quella periferia, con il cuore in gola si avvicinò all'uomo e lo abbracciò. « Grazie Beyo, grazie per essere entrato nella mia vita quando non stavo bene, grazie per avermi fatto rinascere. »
L'uomo la strinse a sé, respirando il profumo che tante volte aveva bramato all'interno nel suo letto e sulle lenzuola, era così geloso di Jaehyun.
A Beyo non mancava niente, aveva soldi, carriera, una donna che gli stava vicino e un figlio ma era così geloso di Jaehyun, aveva l'unica cosa che lui voleva davvero, aveva Taeri.
« Domani non vincerò. » le disse alzandosi e allontanandola da sé, non riusciva a starle vicino senza provare qualcosa.
« Invece ti impegnerai. Sai che Jaehyun capisce quando non ti stai impegnando, si arrabbierà ancora di più. Quindi impegnati e vincerà il migliore. » gli disse tranquilla, ignorando la sensazione al petto. Jaehyun non stava bene, aveva passato tutto il giorno a litigare, Taeri non voleva che combattesse ma guai impedire a Min Jaehyun, si sentiva solo ferito nell'orgoglio.
Beyo le lasciò un dolce bacio sulla guancia, « Per favore, non andarci troppo pesante. » gli disse sperando che le desse ascolto. Beyo tese la mascella « Se lo facessi poi scapperesti con me? » le chiese serio, « Se dovessi farlo vincere, prendersi tutta la gloria della Corea, tu poi diventeresti mia? Diventeresti Jeon Taeri? »
La donna sorrise, accarezzandogli il viso « Beyo... » gli sussurrò « Sai che non è possibile, perchè ti fai del male? »
Il moro si scostò « Allora non chiedermi di andarci piano Taeri. »
« Nonna ci sei? » chiese la ragazza sorridendo. La donna annuì, « Sì scusa, stavo pensando. »
La ragazza si guardò un'ultima volta allo specchio « Nonna a te va bene che esca con Jungkook? Non so cosa ne pensi. » le disse un pò preoccupata, Taeri era davvero importante per lei, era ovvio che il suo pensiero avesse un un peso maggiore.
Gli occhi della donna si addolcirono « Certo amore, l'importante è che tu sia felice, se Jungkook ti fa stare bene non vedo quale sia il problema. »
Hyemi sorrise, poi guardò il telefono, Taehyung sarebbe stato lì a breve.
Si buttò nelle braccia della donna, abbracciandola e stringendola forte « Devo andare! Ti voglio bene! »
« Io di più! »
Hyemi aspettò con ansia la macchina di Taehyung, grugnì infastidita quando vide Yongji davanti a lei.
« Cosa vuoi? » gli chiese stizzita, il ragazzo rise alzando le braccia in segno di difesa « Sto andando a vedere il famoso incontro, ti devo accompagnare? » le chiese.
Hyemi alzò gli occhi al cielo « No grazie, vado con un amico. »
« Perchè adesso li hai? » sputò acido, con l'obiettivo di ferirla.
Hyemi fece finta di niente, anche se si sentì morire. « Comunque wow, non sapevo che fossi così egoista. »
La mora alzò le sopracciglia confusa « Di che cosa stai parlando? »
« Il tuo povero nonno si starà rivoltando nella tomba. » le disse sorridendo e Hyemi strinse i pugni « Non parlare di mio nonno. » lo avvisò seria.
Yongji sorrise in modo sadico « Tu non sai niente. » sussurrò quasi contento e Hyemi lo guardò ancora più confusa, « Yongji piantala, non sto capendo cosa tu stia dicendo. » gli disse superandolo ma il ragazzo le bloccò il braccio e fece scontrare la sua testa contro il petto muscoloso.
« Essere la fidanzata del nipote dell'uomo che ha ucciso tuo nonno, che cosa spregevole. »
Hyemi sgranò gli occhi, cosa? Il mondo le sembrò fermarsi, a sua testa pulsava mentre le parole appena dette da Yongji si ripetevano in loop nella sua testa. Il ragazzo le lasciò il braccio quando vide una macchina fermarsi davanti a lei, le diede una pacca sulla testa « Ciao micetta. » la salutò, per poi sorridere ad un Taehyung serio, che era sceso dalla macchina per andare incontro alla ragazza.
« Hyemi tutto bene? »
La mora scosse la testa e sorrise forzatamente al ragazzo che la guardava preoccupato, « Andiamo? » le chiese insicuro.
Hyemi si limitò ad annuire e cercò di nascondere le mani tremanti alla vista del ragazzo, una volta in macchina il viaggio fu silenzioso, Taehyung non si azzardò di parlarle, aveva capito che fosse successo qualcosa e quel ragazzo di prima non gli piaceva, soprattutto quando lo rivide nei parcheggi insieme a dei suoi amici.
Hyemi era stata in silenzio, reprimendo il pianto, la gola punzecchiava mentre nella sua testa c'era solo confusione.
Il nonno di Jungkook era colui che aveva tolto la vita al nonno?
Una forte nausea la colpì, pensò alla sua povera nonna. Come aveva potuto farle questo? Non doveva neanche frequentarlo, poi sentì il cuore farle male, come avrebbe potuto dimenticarlo? Jungkook era diventato così importante per lei, pensare a non vederlo più la faceva stare male.
Sobbalzò quando sentì una mano scuoterla, il viso di Taehyung prese possesso della sua vista, il ragazzo la guardava confuso e preoccupato.
« Hyemi stai bene? » le chiese serio, non sapeva cosa avesse e non voleva essere invadente, non la conosceva per niente ma Jungkook gli aveva fatto mille raccomandazioni.
La ragazza annuì, « Posso rimanere in macchina? »
Taehyung quasi sgranò gli occhi « Ma Jungkook ti aspetta dentro. » le ricordò.
Hyemi sorrise e asciugò una lacrima solitaria, « Lo so, ed è per questo che non può vedermi così. Ha bisogno di concentrarsi, entrerò dentro quando l'incontro sarà giunto a termine. Per favore Taehyung. » lo pregò con lo sguardo, se lo avesse visto sarebbe scoppiata a piangere e non sarebbe riuscita a trattenersi, in più non era sicura di riuscire a vederlo, l'ansia di provare qualcosa di negativo nei suoi confronti la stava mangiando viva.
Per tutti e due, sarebbe stato meglio che lei fosse entrata dopo, così lui sarebbe riuscito a fare un incontro tranquillo.
Taehyung annuì « Posso farlo ma lui mi riempirà di domande, lo conosco, sarebbe capace di venire qua fuori. »
Hyemi sorrise « Digli che ho deciso io di restare in macchina e di fidarsi di me, mi troverà negli spogliatoi finito tutto. »
L'azzurro annuì titubante, le porse le chiavi e uscì dalla macchina. Hyemi estrasse il telefono e chiamò l'unica persona in grado di fornirle risposte.
'Hyemi è successo qualcosa?' rispose la donna preoccupata, la sua bimba doveva essere già dentro la palestra e lì il telefono non prendevano tantissimo.
La ragazza scoppiò a piangere quando sentì la sua voce 'Nonna.' la chiamò tirando su il naso.
'Bambina mia, cosa c'è? Non farmi preoccupare.'
'Perchè non me lo hai detto?' chiese la ragazza tentando di calmarsi, con forza stringeva la sua borsetta.
'Che cosa?'
'Che Jungkook fosse il nipote dell'uomo che ha ucciso il nonno.' le disse con fatica, ancora non credendoci.
Che fato del cazzo.
Taeri chiuse gli occhi massaggiandosi la tempia, 'Chi te l'ha detto?'
'Yongji' sussurrò la ragazza 'Ma non è importante, perchè non me l'hai detto?'
'Dovevi per forza saperlo? Era necessario?' chiese la donna innervosendosi 'In più non l'ha ucciso, tuo nonno era malato e non ha retto l'incontro. Jeon Beyo è stata la ciliegina sulla torta.'
Hyemi tirò su con il naso 'Non ti da fastidio, Jungkook è suo nipote, dovresti odiare quella famiglia.' chiese non capendo perchè la donna fosse così tranquilla.
Taeri sospirò 'Oh tesoro, come posso odiare una persona che non ha fatto niente? Solo per il cognome che porta? Non ti facevo così superficiale Hyemi e poi Jungkook è il tuo ragazzo, come potevo dirtelo?'
'Dovevi dirmelo.' disse seria la ragazza.
'Sarebbe cambiato qualcosa? Non ti avrei impedito di vederlo, anche perchè io non odio la famiglia Jeon e Beyo non ha ucciso Jaehyun, se poi i giornali hanno voluto dare un nome colpevole alla sua morte, quello è stato solo un dettaglio. Ma della malattia di Jaehyun non ne era a conoscenza nessuno.'
'Perché ha partecipato all'incontro?' chiese la ragazza. 'Perché rischiare così tanto?'
'La boxe era la sua vita, lui pensava di farcela.' disse la donna sentendo un nodo alla gola.
'Quindi non sei arrabbiata con me?' chiese Hyemi calmandosi, in quel momento si sentì così immatura ma era davvero scioccata.
'Oh tesoro mio, perché sei così preoccupata, è ovvio che non sono arrabbiata con te! Sono arrabbiata con te perchè non sei con Jungkook, in un momento così importante, quel ragazza sarà così agitato, corri subito da lui!' la sgridò la donna non togliendo gli occhi dalla tv, l'incontro era iniziato e Jungkook ne stava prendendo ma anche dando.
Hyemi rise 'Scusa, adesso vado.' le disse per poi salutarla, si sistemò il viso dallo specchietto retrovisore per poi prendere un bel respiro profondo.
Sei spregevole.
Scosse la testa, non stava facendo niente di sbagliato. L'unica persona con cui doveva parlare, era Taeri e la donna l'aveva solo rassicurata, quindi non doveva preoccuparsi.
Non doveva preoccuparsi.
Taehyung entrò agitato nei corridoio, stava pregando tutti i santi che Jungkook non gli facesse una scenata davanti a tutti. Bussò alla porta con scritto Jeon, due uomini gli aprirono e Taehyung ringraziò. Davanti a lui c'era l'ampia schiena di Jungkook, che si contorceva ad ogni pugno davanti a lui Dongsun che gli diceva le ultime cose.
Il ragazzo si girò e si fermò quando vide solo Taehyung, « Dov'è? » una semplice parola, una semplice domande che stava facendo venire il mal di pancia al povero Taehyung. Il ragazzo deglutì « E' in macchina- Ha detto che vuole restare lì, sta bene! » urlò quasi quando vide Jungkook stringere la mascella.
« Mi stai prendendo per il culo? Perché cazzo non è qui? » chiese avvicinandosi a lui, era agitato e aveva bisogno di vederla, cos'era successo? Doveva essere per forza successo qualcosa.
« Ha detto che devi fidarti di lei! Sarà nello spogliatoio, finito l'incontro. Jungkook ti prego. » disse Taehyung agitato.
Jungkook si girò verso Dongsun con le mani rivolte verso di lui « Toglimeli. » disse serio e l'uomo non si mosse di un centimetro « Dongsun toglimi sti cazzo di guantoni! » urlò il ragazzo.
« Tra cinque minuti devi salire, non andrai da lei. Il tuo amico ha detto che sarà qui dopo. » disse l'uomo serio, aveva già visto questa scena, sembrava di rivivere un flashback.
« Dongsun toglimeli! » urlò Jaehyun, il ragazzo era in panico. Il giovane allenatore scosse la testa, « Devi salire sul ring. »
« Non mi interessa un cazzo! » tuonò « Devo tornare da lei e chiederle scusa. » con il respiro pesante ribaltò un tavolo, « Devo farlo, non capisci! Devo sentire la sua voce, devo vederla! » urlò ancora mente uno dello staff comunicò che fosse tutto pronto.
« Dongsun chiamala. » disse serio, gli prudevano le mani « Dongsun chiama Taeri! » urlò di nuovo mentre di fianco passò Beyo, guardò la disperazione del suo sfidante, decise di andare verso lo staff e chiedere altri cinque minuti mentre il suo allenatore, lo riempiva di insulti.
Dongsun chiamò Taeri e mise il telefono accanto all'orecchio del suo migliore amico.
Dopo tre squilli, Taeri rispose 'Dongsun-' la voce preoccupata raggiunse le orecchie del ragazzo che si tranquillizzò all'istante. Sentire la voce di sua moglie, era il miglior calmante.
'Amore mio' sussurrò pensando di mettersi a piangere.
A Taeri le si bloccò il respiro quando sentì la voce del marito, era la prima volta che non si presentava ad un incontro ma quello non sarebbe riuscita a vederlo.
'Mi dispiace così tanto. Sono stato uno stronzo, davvero, mi dispiace tantissimo amore mio. Ti amo tantissimo e sono così grato di averti nella mia vita.'
'Jaehyun perchè mi stai dicendo queste cose?' chiese la donna piangendo.
'Perchè non te le dico mai e invece, dovrei dirtele tutti i giorni. Dovrei dirti che ti amo più della mia stessa vita e anche se litighiamo, ci gridiamo contro, non ci parliamo per giorni non ho mai smesso un secondo di amarti.'
Taeri singhiozzò, non riuscì a parlare. Questo era il Jaehyun di cui si era innamorata persa.
'Vincerò per te, per nostra figlia. Vincerò amore mio e ti farò fiera di me.'
'Lo sono sempre stata Jaehyun.' gli disse sorridendo 'E lo sarò sempre.'
Jaehyun chiuse gli occhi sorridendo 'Lo so ed è per questo che ti amo, non vedo l'ora di baciarti.'
'Ti amo anche io, ti aspetto a casa. Vinci!' disse la donna contenta.
Ma nessuno dei due si rivide più, Jaehyun non baciò più le labbra di sua moglie e Taeri non lo rivide più entrare nella loro casa.
Jungkook aveva il respiro pesante. « Io devo vederla. » disse semplicemente « Devo capire cos'è successo, non posso salire sul ring in questo modo. » disse il ragazzo, cercando di spiegare il suo stato d'animo.
« Ascolta ragazzo » Dongsun lo prese per le spalle « Hyemi è lì fuori, non sta scappando e ha detto che ti devi fidare di lei, okay? » Jungkook annuì insicuro.
« Quindi salì su quel ring e spacca il culo al tuo avversario. Ci siamo capiti? Hai capito Jeon Jungkook? Voglio che ti dimentichi di lei per un attimo e combatti. »
Il ragazzo annuì, nessuna distrazione.
Nessuna distrazione.
Raggiunse il ring, i fischi riempivano la palestra, sapeva di non essere amato ma sapeva anche che avrebbe fatto cambiare idea. Si guardò in giro, Taehyung urlava mentre Dongsun era di lato insieme al suo medico, vide una sedia vuota ma alzò lo sguardo. Ignorò il suo cuore.
Doveva per forza ignorarlo anche se faceva male, guardò lo sfidante e vide il ghigno, come se fosse sicuro che la vittoria fosse sua. Doveva ucciderlo per assicurarsi che sarebbe accaduto. Jungkook odiava perdere. La campanella suonò, il primo round era ufficialmente iniziato, i due girarono intorno, pazienti che qualcuno facesse la prima mossa, sentiva urla, fischi, Dongsun e Taehyung ma per un attimo sentì solo il silenzio.
C'era lui e quel figlio di puttana.
Jungkook si lanciò e riuscì a prenderlo in faccia, il ragazzo indietreggiò e si buttò su Jungkook, i due rispondevano a suon di pugni. Il moro strinse i denti quando sentì un pugno forte sulle costole.
« Non abbassare la guardia! » sentì urlare prima che un pugno in pieno viso lo fece girare verso le corde, la palestra si riempì di grida. Jungkook raggiunse il suo angolo, Dongsun salì insieme al suo medico, il ragazzo aveva il respiro pesante mentre ascoltava i consigli dell'allenatore, il medico tamponava il sopracciglio ormai spaccato.
« Stai andando bene, okay? Devi scioglierti, sei ancora teso. Non abbassare la guardia! Ripara la faccia il più possibile e gioca di astuzia, sei più veloce di lui. »
Jungkook annuì mentre deglutì un sorso di acqua, il viso pulsava ma fortunatamente gli aveva preso solo il sopracciglio. La seconda campanella suonò e i due tornarono sul ring, Jungkook riuscì a schivare alcuni colpi e a contraccambiare, lo prese in pieno viso e si avvicinò per dargli un ultimo pugno sugli addominali, il ragazzo perse l'equilibrio e l'arbitro si mise in mezzo.
Guardò felice Dongsun che stava sorridendo e Taehyung, ignorò di nuovo il groppo alla gola quando non vide il suo viso. Strinse il paradenti e ricominciò, non erano messi male tutti e due ma era solo l'inizio.
Come se qualcuno gli avesse dato una spinta, il ragazzo si buttò di nuovo su Jungkook per niente preparato a quello slanciò, gli diede due pugni dritti in faccia, che lo fecero stordire ma non fu finita, il ragazzo continuò, Jungkook cercò di proteggersi la faccia il più possibile, stringendo il paradenti ogni volta che sentiva un colpo troppo forte vicino alle costole.
« Rispondi Jeon! » urlò Dongsun agitato, non riuscì a capire perchè non stesse reagendo, doveva farlo al più presto.
« Jungkook! » urlò Taehyung, sentiva l'ansia fargli tremare il petto, vedere il suo migliore amico essere riempito di pugni gli fece quasi girare la testa.
La campanella suonò e Jungkook ritornò al posto, il suo occhio destro si era gonfiato, non riusciva più a vedere, gli stava venendo da piangere.
Il medico ufficiale si avvicinò e gli fece segno con le dita, Jungkook non riusciva a vedere ma il medico personale, decise di aiutarlo. Toccò la sua schiena il numero che gli si presentava davanti, Jungkook rispose giusto e il medico ufficiale, diede il consenso di continuare la gara.
« Dongsun non ci vedo da questo lato. » sussurrò il ragazzo quasi vergognandosi.
« Lo so ragazzo, stai tranquillo. Il bastardo ci ha preso la mano. Ascolta, questo può essere l'ultimo round, puoi farcela. Copri sempre l'occhio destro e lavora sul sinistro. Sei più veloce di lui, colpisci in basso e poi spaccagli la faccia. » disse l'uomo. Jungkook annuì freneticamente, guardò verso Taehyung che alzò i pollici e gli urlò 'fighting'.
Si alzò, l'ultimo round era ufficialmente iniziato. I due girarono intorno, il ragazzo provò a colpire Jungkook ma il corvino lo schivò e gli prese le costole, gli diede altri pugni mentre sentì la folla gridare.
Il bastardo riuscì a prenderlo in faccia, fortunatamente nel lato buono, lo fece indietreggiare ma si buttò di nuovo su di lui, utilizzando la tecnica del suo allenatore.
Colpisci basso.
E poi il viso, fino a stordirlo.
Stai tranquillo, va bene? Ci vediamo in palestra, qualunque cosa succeda, tu sarai il mio campione.
Quelle parole gli fecero battere il cuore e con una spinta di buttò nuovamente sul ragazzo, lo colpì forte in faccia facendolo indietreggiare ma non si fermò.
Jungkook continuò, scaricò tutta la sua ansia, rabbia, paura sul povero viso del ragazzo.
Con un ultimo pugno lo fece cadere, la folla gridò mentre vide l'arbitro fare il conto alla rovescia, il ragazzo però non riuscì ad alzarsi in tempo. Jungkook alzò le braccia, stremato mentre sentì di nuovo il sangue scendere dal suo sopracciglio ormai distrutto. Insieme al sangue scesero delle lacrime salate.
Ce l'aveva fatta?
Venne preso dal polso e sentì una scarica elettrica quando l'arbitro alzò il suo braccio.
Aveva vinto. Aveva vinto.
La palestra si riempì di urla e vide Taehyung scavalcare il ring per poi saltargli addosso, si attaccò all'azzurro come se fosse la sua ancora di salvezza. Con la consapevolezza che quell'incontro fosse finito, sentì tutti i dolori.
Si staccarono e Jungkook sobbalzò quando sentì delle braccia piccole circondargli il collo, un primo momento rimase fermo ma poi aspirò il suo profumo.
Lei era qui.
La strinse forte, strinse forte il suo corpicino coperto da un tenero vestitino. Si staccarono e Hyemi sorrise, gli accarezzò con i polpastrelli l'occhio ferito. Vide preoccupazione « Sto bene. » le disse subito « Adesso sto bene. »
« Sei stato bravissimo! Lo sapevo che ce l'avresti fatta. » sussurrò la ragazza orgogliosa, dopo la telefonata di sua nonna era subito entrata, solo che era rimasta proprio all'entrata perchè il bodyguard non l'aveva fatta entrare. Era riuscita a salire sul ring solo perché era scappata.
Jungkook la guardò e basta, con i guantoni le afferrò il viso e la baciò.
Sentì le grida delle gente ma non gli interessò, Hyemi era lì, Hyemi era lì con lui.
I due si staccarono e Hyemi abbassò lo sguardo imbarazzata mentre Jungkook anche quando venne soffocato dai giornalisti non le staccò gli occhi di dosso.
Ringraziò Dongsun, Taehyung e lei. Le uniche persone che avevano sempre creduto in lui ma soprattutto ringraziò se stesso.
Dopo le ultime dichiarazioni, raggiunsero lo spogliatoio, Hyemi si sentì così piccola vicino a quegli uomini, erano tutti altissimi. Jungkook venne subito controllato e medicato all'occhio mentre Dongsun preparò una vasca piena ghiaccio. Quando il medico finì di mettere i punti al sopracciglio e il ghiaccio sull'occhio, Jungkook chiese di rimanere da solo. Tutti annuirono compresa Hyemi ma Jungkook la fermò.
Si sentì agitata, rimase sola con lui, voleva dire solo una cosa. Ossia parlare. Jungkook cercò di spogliarsi e Hyemi vedendolo in difficoltà, lo aiutò, morse le labbra quando sentì i lamenti di dolore ad ogni passo. Non gli piaceva, è così che si sentiva sua nonna ogni volta che Jaehyun tornava dopo un incontro? Si sentiva così impotente.
Dopo minuti di silenzio, Jungkook parlò.
« Cos'è successo? » chiese con voce bassa e gli occhi chiusi, per un attimo si sentì così rilassato. « Perchè non sei entrata con Taehyung? »
Hyemi deglutì agitata « Perchè non ne parliamo dopo? Devi riposarti adesso » gli disse sorridendo ma Jungkook la fulminò con lo sguardo.
« Rispondi. »
Una semplice parola. Un semplice ordine che Hyemi sapeva di dover obbedire. Aveva litigato due volte con Jungkook e non le era mai piaciuto. Spesso finiva lui che urlava e lei che piangeva perché non era in grado di discutere senza piangere.
« Ho saputo di tuo nonno. » disse a bassa voce non guardandolo in faccia, Jungkook si limitò a non staccarle gli occhi di dosso, sentì l'ansia che quella mattina l'aveva divorato, tornargli.
Perchè Min Hyemi aveva così potere su di lui?
La ragazza si piegò vicino a lui e gli accarezzò il viso « Non è cambiato niente Jungkook. Davvero. Ero solo rimasta scioccata e dovevo parlare con Taeri, ho pensato di averla fatta soffrire ma non è successo niente di tutto ciò. Mi dispiace tantissimo di essermi comportata come una bambina, dovevo essere con te, sostenerti ma ho fatto l'egoista e ho pensato a me. Mi dispiace tantissimo Jungkook. » disse singhiozzando, sapeva di aver sbagliato lei di principio, se fosse stata più matura avrebbero parlato dopo della situazione.
Il corvino abbassò lo sguardo « Non devi scusarti, posso capire il tuo malessere. Avevo solo paura, quando non ti ho vista, ogni mia sicurezza si è persa. Mi sento così dipendente da te, che tutto questo mi spaventa. Credo di essere innamorato di te Hyemi. » le disse dolcemente, « Tu sei sempre stata diversa, da tutti. Non hai mai avuto un solo pregiudizio su di me, mi hai sempre trattato come se fossi speciale, mi hai fatto sentire amato coi tuoi gesti. »
Hyemi con gli occhi luccicanti sorrise « Anche io credo di essere innamorata di te. » gli disse ridendo, Jungkook sorrise « Ti prego baciami. » una richiesta, una supplica.
Hyemi non se lo fece ripetere due volte, accolse le labbra del ragazzo come se fosse l'ultima goccia di acqua in un isola deserta.
I due rimasero ore all'interno dello spogliatoio, non si staccarono, rimasero insieme come se il loro corpo fosse un tutt'uno.
E Jungkook quel giorno, si sentì il ragazzo più fortunato della terra.
𝐝𝐮𝐞 𝐦𝐞𝐬𝐢 𝐝𝐨𝐩𝐨
Hyemi controllò gli ultimi scatoloni. Era ritornata da Taeri per prendere le ultime cose, ormai aveva compiuto i suoi vent'anni e aveva deciso di trovarsi un lavoro, logicamente lo cercò nei dintorni di Seoul e insieme a Taehyung riuscì a trovare una fumetteria, aveva sempre amato i manga, quindi lavorare in una fumetteria non gli dispiaceva.
Jungkook aveva chiesto il permesso a Taeri della relazione ma la donna aveva solo riso, dicendo che tutto quello non fosse necessario. Aveva sempre approvato e a lei interessava la felicità di Hyemi.
Jungkook era a Seoul, il ragazzo ormai aveva iniziato la sua carriera come pugile professionista e come regalo, si comprò un appartamento, così da lasciare lo spazio personale a Taehyung. Ci furono varie discussioni, Jungkook voleva che Hyemi vivesse con lui ma la ragazza le sembrò un passo troppo gigante, doveva trovarsi un appartamento da sola. Così scesero a compromessi, Jungkook obbligò Hyemi a vivere con lui e se tra di loro le cose fossero andate male ma il corvino dubitava davvero, lui personalmente gli avrebbe trovato un appartamento.
Salutò Taeri, promettendole di venirla a trovare ogni weekend. I suoi occhi si ingrandirono quando vide una macchina nera davanti alla casa e un signore in giacca cravatta « Il signorino Jeon mi ha detto di venirla a prendere. »
Hyemi alzò gli occhi al cielo, un altro argomento su cui avevano litigato, Jungkook dopo la vittoria aveva ricevuto offerte e sponsorizzazioni mica indifferenti, cosa che lo fecero guadagnare ancora di più.
Il signorino aveva deciso di assumere un autista personale.
« Non c'era bisogno. » disse la ragazza in imbarazzo, l'uomo le aprì la portiera « La porto in palestra. » le riferì. L'uomo le prese gli scatoloni e li sistemò in macchina.
Il viaggio passò in fretta e Hyemi scese nella palestra dove Jungkook si allenava, entrò salutando le persone che stavano lasciando il posto.
Lo vide di lato, il ragazzo stava facendo delle flessioni.
« Adesso mi mandi pure l'autista. » disse avvicinandosi.
Jungkook sorrise riconoscendo la voce della sua ragazza « Per forza, qualcuno non ha ancora preso la patente. »
Hyemi gonfiò le guance « Ti ricordo che sto studiando! » rispose nervosa. Il ragazzo si alzò e fece per abbracciarla ma Hyemi si scostò « Sei sudato. »
Jungkook alzò gli occhi al cielo « Mi sembra che anche quando facciamo sesso sudi ma non ti fai problemi. »
Le guance di Hyemi si colorarono di rosso « Quella è un'altra situazione! » Jungkook la prese per un braccio « Da quando ti vergogni? »
« Da sempre. » la risposta fece ridere il corvino che annuì, « Hai ragione. »
Dopo che i due si guardarono, Jungkook iniziò a baciarle la mascella, lasciandole qualche morso, Hyemi si sentì un fuoco. « J-jungkook cosa stai facendo? » chiese cercando di staccare il corpo del corvino ma Jungkook era molto più forte e non aveva intenzione di staccarsi.
Erano passate delle settimane dall'ultima volta che lo avevano fatto, il trasferimento gli allenamenti, lo stancavano e Hyemi era rimasta in periferia da sua nonna.
Aveva voglia di lei.
Il moro giocò con il bordo della gonna e Hyemi gli bloccò la mano. « Sei pazzo? Non lo faremo qui. » disse capendo le intenzioni di Jungkook.
Il più grande alzò gli occhi al cielo « Perché? Non pensi sia eccitante? Voglio farlo adesso. » le disse baciandola di nuovo e spostandola verso il ring.
Sapeva che tutti erano andati via, in palestra erano rimasti solo loro due. Non gli avrebbe visti nessuno e anche se fosse successo, non gli causava problemi ma sapeva che alla sua piccola fidanzata, sì.
« Ci siamo solo noi. » le sussurrò roco, sfiorandole il fondoschiena e prendendole il mento « Faremo veloce. » sorrise quando la vide annuire con lo sguardo basso. Catturò le sue labbra e la spinse verso le corde, senza farle troppo male, sentiva già il suo membro duro spingere.
« Sei bellissima Hyemi. » le disse senza fiato e la ragazza sorrise, gli prese i capelli e attaccò la bocca con la sua di nuovo, in un bacio appassionato. Ansimò quando sentì le dita di Jungkook sfiorarle la sua intimità, le tirò giù le mutandine fino alle caviglie mentre con movimenti circolari, le diede piacere al clitoride.
Hyemi girò la testa all'indietro mentre Jungkook la guardò estasiato, la ragazza presa da un coraggio inaspettato infilò una mano all'interno dei suoi pantaloni, ansimò e sorrise. Amava quando Hyemi prendeva le redini del gioco. I due si diedero piacere a vicenda, fino a quando Hyemi non raggiunse l'orgasmo. Si sentiva stanca e appiccicosa dal sudore ma spalancò gli occhi quando vide Jungkook con il membro in mano, davanti alla sua entrata.
« Dai piccola. » la incitò prendendola in braccio, Hyemi circondò con le gambe la vita stretta del corvino, Jungkook con un colpo secco entrò.
I due rimasero fermi, respirando a pieni polmoni dopo di che, si iniziò a muovere dentro di lei, non fece neanche piano ma iniziò subito veloce. Hyemi era aggrappata alle sue spalle mentre ansimava nell'orecchio, Jungkook invece spingeva mentre teneva in braccio la ragazza e con una mano si teneva alle corde del ring.
Dopo altre forti spinte nel punto G di Hyemi, Jungkook si riversò in lei, la mora aveva le gambe che sembravano gelatina, si attaccò alle corde sorridendo al ragazzo che le baciò il naso.
« E' stato fantastico. » le disse, tirandole su le mutandine e pulendola con il suo asciugamano. Hyemi annuì, « Ti amo Jungkook. » sputò agitata, a distanza di mesi sentiva sempre il cuore battere troppo velocemente quando pronunciava quelle parole che racchiudevano tutto l'amore che provava per il ragazzo davanti a lei.
Jungkook le accarezzo il viso « Anche io. » le disse per poi baciarla di nuovo.
I due dopo essersi sistemati, ritornarono a casa. Jungkook scherzò di nuovo e propose anche di fare un secondo round in macchina ma Hyemi gli disse di no, subito dopo lui si infilò nella doccia con lei e il secondo round, lo fecero.
Jungkook non si sarebbe mai stancato di lei come Hyemi non l'avrebbe fatto. I due si erano trovati quando più ne avevano bisogno, senza saperlo.
Jungkook, il ragazzo testardo ma con un cuore grande, poiché avrebbe fatto di tutto per lei e per renderla felice.
Hyemi, la piccola ragazza timida ma con una forza enorme, poiché avrebbe fatto di tutto per alleggerire il dolore il peso di lui.
ANGOLO AUTRICE:
hi! finalmente questa tanto attesa parte due, come sapete io sempre contenta di quello che scrivo ma quando rileggo penso sia uno schifo 😷🤪
ho diviso la os sennò sarebbe stato un macigno di 16586 parole, facevo prima a scrivere una fanfiction 😂
spero vi sia piaciuta!! davvero 😭💪🏻 mi sono divertita a scrivere i flashback della storia di Taeri!
Jungkook è un sottona per Hyemi ma si era già capito😍
ditemi cosa ne pensate, ne sarei molto felice! lasciate una stellina se ne avete voglia, mi fa sempre piacere ✨
ora scappo, devo finire di studiare💀
sabato ci sarà la os di Hoseok 👀
alla prossima,
Giulia 💜
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