. . . ATLAS, wide awake ↓











adam dimarco
as
. . . ATLAS

THE CHAOTIC
14 anni , he!him , bisexual , 3° anno

NOME & COGNOME

Atlas Dyer

Un nome come Atlas, internazionale seppur abbastanza raro, che trova le sue fondamenta nella cultura, è una scelta prevedibile da parte dei suoi genitori, ma non scontata nel complesso. Atlante, una figura così imponente come quella di un titano, è decisamente coraggiosa come eredità da portarsi dietro, ma al nostro Atlas piace. Quando gli si chiede del nome, dice di identificarsi nell'essere che regge il mondo sulle spalle, o perlomeno di ammirarlo. Se lui potesse, terrebbe il mondo sulle spalle. O almeno, ci proverebbe, fallendo miseramente nel processo, ma lo farebbe lo stesso, crede. Sarebbe interessante vedere tutti gli altri reagire ad un'impresa del genere.

Dyer, classico cognome inglese popolare da qualche secolo, è il nome di famiglia di suo padre. È un nome legato a una professione, un settore, la produzione di tessuti e (da to dye) la loro colorazione; inutile dire che le occupazioni familiari non hanno nulla a che fare con quel mondo. Conciso e semplice, anche questo piace ad Atlas, che lo trova pulito e accettabile. Un po' noioso magari, sarebbe potuto essere più elettrizzante, ma non se ne fa certo un cruccio.

Il nome di Atlas non offre molte opportunità per soprannomi, se non qualche semplice abbreviazione. Quello di gran lunga più comune è At. Non viene usato da molti, e perciò gli fa strano sentirlo, ma non ha un'opinione positiva o negativa a suo proposito. Tutto dipende da chi lo pronuncia, sembrerebbe. Un'altro nomignolo affibbiatogli scherzosamente da qualcuno di cui neanche si ricorda più è Lasso, preso dalla seconda parte del suo nome. In famiglia ogni tanto gli viene rivolto, magari da suo padre, ma lo trova alquanto idiota.


ETÀ

14 anni

È nato il dodici agosto, nel freddo invernale di una Cape Town innevata, il che lo rende, parlando di segno zodiacale, un tardo Leone.

Il segno del Leone corrisponde all'elemento del fuoco, e le sue caratteristiche principali, facilmente riconoscibili se si crede all'astrologia, comprendono: un notevole coraggio, alta autostima, presunte capacità di leadership e una presenza difficile da ignorare.


NAZIONALITÀ

Spagnolo & Sudafricano

Etnicamente, da parte di padre è sudafricano, mentre sua madre invece è spagnola di origine. Sulla carta, ha la doppia cittadinanza, spagnola e sudafricana, in modo da poter viaggiare (soprattutto in Europa) senza bisogno di visto dall'uno e dall'altro lato.


GENERE & PRONOMI

Cisgender Male, he!him

Atlas non si è mai fatto domande, e non ha mai avuto particolari dubbi a proposito della sua identità di genere. Si è sempre sentito pienamente rappresentato dal sesso assegnatogli alla nascita, e vive la sua vita in completa serenità col proprio corpo.


ORIENTAMENTO SESSUALE

Bisessuale Biromantico (semi-closeted)

Per quanto riguarda l'orientamento invece, At non sa bene cosa pensare. Non ha mai avuto niente di serio con nessuno, e mentre gli sia sempre sembrato normale, anche grazie alla società improntata in quella direzione, che una ragazza gli potesse sembrare carina, si è sorpreso qualche volta a pensare in quel modo anche ad un ragazzo. Non ha mai esplorato sentimenti del genere in nessun caso, e non si è mai attribuito nessuna etichetta — non sa se vuole farlo, in questo momento — e ha deciso di aspettare un po' di tempo in modo da concentrare la propria attenzione su altre cose più importanti.


ASPETTO

Prestavolto: teen!Adam DiMarco

Descrizione fisica

All'apparenza, Atlas ha un aspetto molto casuale, ma in realtà ci tiene molto, e lo si nota dalla cura che presta ai dettagli. Dotata di gambe e braccia lunghe, la sua figura risulta slanciata con il suo metro e 76 centimetri, e la sua massa muscolare nella media. Il suo volto è ben proporzionato: i suoi occhi scuri come corteccia di un albero vengono accompagnati da due file ordinate di denti bianchi, spesso spiegati in un sorriso sbarazzino. Il suo cuoio capelluto, invece, è ricoperto di ricci neri, i quali sono, a loro volta, domati fino all'ultimo.


CARATTERE

ENFJ, Protagonista

Da stronzo a comico, e ancora, da leader a troppo sicuro di sé, At è stato definito in molti modi, ma noi siamo qua per dare un'occhiata analitica alle caratteristiche dominanti della sua personalità.

Atlas è estroverso. Piuttosto che starsene chiuso in casa, oppure andare in giro per conto proprio, preferisce di gran lunga la socialità. Si trova a suo agio con le persone, di qualunque carattere siano: nella sua non troppo modesta opinione, avere interazioni con persone spiacevoli è quasi divertente come uscire con gli amici — ci sono infiniti modi di sbeffeggiarle, se sono veramente fastidiose, magari facendo passare pure la cosa sopra la loro testa con una scaltrezza insidiosa. Chiaramente, ritiene anche importante prendersi degli attimi per sé, ma lo fa molto raramente, e per periodi molto brevi, quasi impercettibili.

Atlas è fiducioso delle sue capacità. Non mancano le occasioni in cui il suo lato da show-off si prende la scena, attirando l'attenzione dei poveretti circostanti, costringendoli ad osservare uno spettacolo che molto probabilmente ha già propinato loro innumerevoli altre volte. Gli piace dimostrare di essere capace, di valore. Il motivo per cui lo fa, a lui ignoto, non è tanto la volontà di affermarsi come superiore, ma il voler dimostrare che è proprio nel posto giusto, e che si trova a suo agio in quella realtà. È realmente così? Non del tutto, e forse per questo tenta di brillare ancora più forte.

Atlas è diretto. Non è da prendere come cosa negativa, come gli piace ripetere a tutti quelli che lo ascoltano. Non lo fa con cattiveria, non è da lui, ci mancherebbe, e non è neanche nulla di personale. La sua è un'onestà apparentemente disinteressata, che a volte lo rende veramente insopportabile. Certo, non verrà mai vietato a nessuno di dire ciò che pensa, ma nel suo caso, dietro l'angolo di una piacevole conversazione potrebbe esserci senza dubbio in agguato una freddezza inaspettata, di punto in bianco, veicolata da sarcasmo esperto. E poi, continuerebbe a parlare amabilmente come se non avesse appena lanciato non una frecciatina, ma tutto l'arco. Gli piace scherzare, ma spesso questa tendenza lo porta a superare i limiti del comfort altrui. E poi, il suo essere onesto viene meno con delle piccole bugie quando fa comodo a lui. Insomma, è un poco incoerente nei modi.

Atlas è carismatico. Sa che intorno a persone diverse conviene comportarsi in modo diverso, e anche se molto spesso non conosce la tattica migliore per addolcire qualcuno, cerca di scoprirla il prima possibile. In generale, appare come una persona senza particolari fardelli sulle spalle, che ci sa fare con le parole e si presenta come perfetta quando chiaramente non lo è. La sua aura non attrae interesse perché è misterioso, ma paradossalmente perché, a parte alcune piccole cose, non cerca mai di nascondere fatti a proposito di sé. Se non prendesse decisioni basandosi esclusivamente sull'istinto e sulle emozioni, sarebbe un buon leader. Anche se non è per nulla idoneo tenta lo stesso di prendere il controllo della situazione di tanto in tanto, a rischio e pericolo di quelli abbastanza stupidi da affidarsi solamente a lui. Ce la mette tutta, e ogni tanto si rivela uno stratega invidiabile, ma altre volte le sue macchinazioni precipitano istantaneamente, lasciando lui ed il suo seguito in balia delle circostanze, impotenti. Se si allenasse a pensare criticamente piuttosto che a compiere bravate elaborate, forse riuscirebbe a migliorare questo suo lato.

Atlas è testardo. Questo vale per princìpi (e per fortuna, la maggior parte del tempo ne riporta di giusti) come per ogni altro pensiero che attraversa il suo cervello. Opinioni, lampi di genio, potrebbe trattarsi di qualunque cosa, ma nel momento in cui si depositano nella sua mente, mettono giù radici tanto profonde che per sradicarle ci vorrebbe il trasporto di una squadra intera di trivelle. In realtà, nel momento in cui dovesse venire a contatto con un elemento (una persona, una frase) che sciogliesse inevitabilmente le sue contraddizioni, demorderebbe. Non ne sarebbe contento, certo, ma non forzerebbe mai la propria visione della faccenda una volta screditata. Riconosce i fallimenti, dopotutto.

Atlas è impulsivo. Nonostante tenti di essere strategico, e i suoi piani non siano affatto malvagi in partenza, nel momento in cui la situazione che si era prefigurato dovesse prendere una piega inaspettata, e la sua tattica risultare inutile, non riuscirebbe a pensare lucidamente. La pressione del pensare sul momento gli svuota il cervello del senso del rischio e della misura, e il suo coraggio si trasforma così facilmente in una follia priva di connotazioni, che potrebbe portarlo alla vittoria come alla più temibile delle sconfitte.

Atlas prova emozioni forti. Dolci o amare che siano, le sente nel profondo del cuore, nella sua Goccia di Vita, e che gli piaccia o meno, per questo motivo non riesce a nasconderle particolarmente bene. Ci prova, però, e nega molto spesso di star provando qualcosa che gli si legge fin troppo facilmente sul volto. La sua facciata da stella invincibile forse lo aiuta un po' ma certamente non quanto vorrebbe.

Atlas è incapace di gestire la colpa. Sarà che mettersi sempre al centro dei riflettori, e conoscere l'ambiente molto bene, e ancora cercare di dimostrare costantemente il proprio valore sono tutte cose che predispongono al desiderio di una fedina lustra e brillante, ma per lui la cosa va oltre. La responsabilità gli piace sono quando è comoda, e non quando si porta dietro acida sventura. Perciò evita in ogni modo di prendere la colpa, anche in situazioni che, volontariamente o meno, ha causato interamente lui stesso.


BACKSTORY

Safe and sound

L'esistenza di Atlas Dyer, fino a questo momento, è stata quello che è stata grazie alla sua discendenza. Quando i tuoi genitori sono due ex-Benedetti, puoi stare certo che faranno del loro meglio per rendere la tua infanzia il più tranquilla e piacevole possibile.

Quando Nina Diaz-Alejo e Thijs Dyer si incontrarono per la prima volta, erano ancora entrambi Benedetti, e non avevano superato i diciassette anni. Entrambi guerrieri, i loro destini si incrociarono quando lei viaggiò dalla sua abitazione a Parigi, dove viveva sua madre, a Città del Capo, e venne ufficialmente trasferita là da base a base. Il loro fu un click, uno scontro di personalità forti che decisero di tenersi strette anche dopo che la loro Goccia di Vita, inevitabilmente, scomparve.

Ma da coppia di ex-Benedetti, erano pienamente qualificati nella crescita di prole che riuscisse a mantenere la propria Goccia il più a lungo possibile; e fu così che la notizia della gravidanza divenne, per loro, una nuova di cui potevano solamente gioire. Ancor prima che nascesse, decisero che Atlas avrebbe avuto la doppia cittadinanza: quella sudafricana, dove avrebbe avuto la residenza permanente, e poi quella del paese natale della madre, la Spagna. Poi ci fu la scelta, sulla stessa linea d'onda, di un nome mediterraneo ma carico di misticità per il loro piccolo: quello del Titano Atlante.

Durante un inverno particolarmente freddo ed insidioso, nacque finalmente il nostro At, che già dai primi attimi sembrò incurante del freddo. I suoi primi anni di esistenza, di cui non ricorda prettamente nulla, furono passati in casa: al sicuro, soggetto solo all'amore dei genitori, stette salvo e tranquillo in una chiusa oasi pacifica.

Quando crebbe un poco, ed iniziò a venire portato fuori, e quindi a scoprire nuove cose, nuovi posti e persone, la sua personalità fece uno scatto, come un fiore che sboccia istantaneamente, nel giro di qualche secondo. Fu da subito molto sociale, e cercò sempre di interagire il più possibile con chi incontrava. E poi scoprì il mare, quella distesa blu e verde, coi pinguini, i pesci, le stelle marine, le conchiglie! Era tutto così interessante, e conosceva ancora così poco, gli dicevano... nonostante la sua predisposizione per un sorriso fisso i suoi genitori rimasero vigili, attenti nel tenerlo alla larga da qualunque cosa potesse spegnere anche solo un poco la sua Goccia.

Una delle strategie che vollero adoperare per assicurargli gioia e curiosità autorigeneranti fu quella di farlo viaggiare molto. Fu qui che la scelta della doppia cittadinanza entrò in gioco: muoversi in giro con quella era molto più semplice, e grazie al suo aiuto, Atlas vide molti posti, paesi, città. Non li ricorda tutti benissimo, questi luoghi, ma si ricorda ciò che ha provato nel viaggiare, e a detta sua gli basta, come ricordo.

Man mano che cresceva, arrivò il momento in cui Thijs e Nina decisero di avere LA discussione, quella in cui avrebbero spiegato al meglio delle loro capacità esattamente come funzionava la realtà. Non esattamente un discorso leggero, ma con molto interesse da parte di At e grande pazienza da parte loro, passò quasi inosservato, se non per il fatto che adesso, il ragazzino capiva decisamente meglio ciò che lo circondava.

Circa un anno dopo, Atlas entrò per la prima volta dentro una base dei Benedetti, quella di Cape Town, e là trovo la vera espressione di quello che è il suo carattere corrente: si sentiva a suo agio, o forse desiderava sentirsi a casa con tutto il cuore, e per questo diventò lentamente la persona che è adesso. Si concentrò, da bravo figlio di due valenti Guerrieri, sul combattimento, scegliendo molto presto la sua specializzazione e dimostrandosi abile nell'imparare in fretta.

Dopo due anni di addestramento, ecco l'invito: un soggiorno presso la base tedesca, a Berlino, per un evento particolare. Un'opportunità per brillare ancora più forte. Poco importava se non conosceva cosa lo aspettava; l'unica cosa che sapeva era che avrebbe fatto del suo meglio per trovare il suo posto.


ANNO

3° anno

È sempre un sentimento strano, trovarsi alla fine di un percorso. Si è eccitati per quello che verrà, ma si ha anche paura di cosa potrebbe succedere. Si è contenti della strada fatta, ma tristi perché sta per concludersi. Atlas prova tutte queste cose, ma a loro discapito cerca di concentrarsi sopratutto sul finire in bellezza; la sua filosofia in questo senso dice proprio la stessa cosa. Poi ci sarà tempo per riflettere, ma adesso bisogna agire. Ultimo anno. Adrenalina. Si sente prontissimo.


RUOLO

Guerriero

At è sicuro di molte cose, all'incirca di tutte quelle che pensa, ma una che lo lascia un minimo interdetto è la prospettiva di fine addestramento. Lui non dà voce ai suoi dubbi, anzi, dichiara apertamente che sarà uno dei Guerrieri più valorosi che i Benedetti abbiano mai visto; si allena con costanza, è abilissimo nella sua disciplina principale (arti marziali con un perno), va verso un destino certo è florido. Eppure a volte ci scherza sopra. Come facciamo ad essere sicuri che non finirò come Missionario, con incarichi segreti che solo uno come me potrebbe portare a termine? Ride, ma dentro ci pensa. Dopotutto, sappiamo che tentare di venir notato è una delle sue difese principali contro l'ignoto della vita. Ma no, questa è probabilmente soltanto una delle stupidaggini che dice di solito, e stavolta ne è consapevole anche lui. No, non farebbe per lui. La responsabilità non gli piacerebbe, poi.


GOCCIA DI VITA

Sangue

Ci si aspetterebbe, dal carattere e l'attitudine di uno come Atlas, che le sue brame si rivolgessero soprattutto nei confronti della Goccia dell'Ardore: domare il Fuoco, da possibile Primo Guerriero, è una dimostrazione di valore che non può essere eguagliata quasi da nulla. A dirla tutta, non la schiferebbe. Ma quella verso cui sente un trasporto, una connessione, per qualche motivo, è la Goccia del Potere. Sarà perché ama gli animali, sarà perché desidera diventare guerriero, ma sente che sarebbe in grado di rispettare quella grandezza se l'avesse a portata di mano. Però non è sicuro (che strano!). In fin dei conti, cosa ci si dovrebbe aspettare da una persona che non ha neanche la certezza di cosa farà in futuro?


CURIOSITÀ

Facts

Per Atlas, l'attività fisica è una necessità da non mettere mai in secondo piano. Segue un programma di allenamento abbastanza sciolto, che si adatta alle necessità del giorno e delle circostanze, ma crede che sia una parte fondamentale del suo training. E poi, deve mantenersi in forma, oppure i suoi trucchetti più complessi non gli verranno più così facili. Si esercita soprattutto nella sua disciplina principale, arti marziali con l'utilizzo di un perno.

Come dettato dalla sua disciplina, At è decisamente più agile che forte. Quando passi il tuo tempo ad allenare i riflessi e la velocità corporea, saltare oltre un alto muro o compiere acrobazie notevoli non ti viene difficile, ma non si può dire lo stesso per quanto riguarda sfondare una porta o spostare qualcosa di particolarmente pesante.

Atlas non dorme molto, anzi, decisamente poco. Questa abitudine è il risultato di un incrocio tra una sua scelta e la consuetudine. Fin da piccolo si è abituato ad andare a letto abbastanza tardi e poi doversi svegliare presto, ma ora che è più grande non sente il bisogno di cambiare questo comportamento: finché gli basteranno le sue cinque o sei ore a notte di sonno, continuerà a passare meno tempo possibile disteso sul letto.

Adora gli animali come poche altre cose al mondo, ed ha un punto debole per qualunque cucciolo gli venga messo davanti. Ha avuto diversi animali domestici, tutti per sempre nel suo cuore, e dimostra una gentilezza e una bontà infinite verso ogni esemplare di qualunque specie che incontra.

Ama il freddo e non disprezza un po' di sana pioggia. Durante gli inverni a Cape Town, come faceva durante il resto dell'anno, continuava ad andare a nuotare nel mare gelido, prendendo ogni volta un tragitto da completare leggermente diverso per esplorare nuovi luoghi. Dopo essere stato volontariamente a contatto con temperature di quel tipo, nessun genere di freddo cittadino europeo riuscirebbe a farlo rabbrividire.

Atlas è molto particolare per quanto riguarda gli attrezzi tecnologici che utilizza in allenamento nelle basi dei Benedetti. Specialmente per quanto riguarda le aste metalliche, sue compagne preferite nel training di combattimento ravvicinato, dato che dovrebbero fargli quasi da estensione corporea, gli ci vuole qualche tempo per tirare fuori il loro vero potenziale. Deve prima capire ogni limite dell'arma che ha fra le mani prima di poterla (o volerla, se per questo) usare al meglio che sa. Ecco perché potrebbe sembrare un po' impacciato con un gadget sconosciuto in un momento ed usarlo con maestria poco dopo.

Forse non si direbbe, ma ad At piacciono molto le cose dolci. Qualunque bevanda, dolciume, snack che abbia una quantità di zuccheri smisurata è per lui qualcosa di irresistibile. Non ne mangia molti, non ci proverebbe gusto, e poi il suo duro lavoro di addestramento ne verrebbe severamente colpito, ma ogni tanto si concede qualcosa.

Fear

Una delle paure più grandi di Atlas è senza dubbio la totale mancanza di contatto umano. Come abbiamo stabilito, necessita di interagire con altri, senza curarsi particolarmente di chi si trovi davanti: è abituato a parlare, ma anche assorbire parte delle persone che ha intorno. Se si trovasse da solo, completamente da solo, la crisi che lo colpirebbe sarebbe possibilmente fatale, tanto da fargli perdere coscienza dei dintorni e fargli prendere scelte azzardate e stupide perfino per lui. L'idea dell'isolamento gli gioca brutti scherzi, e proprio per questo è certo di non voler scoprire come ci si sente ad essere veramente lontani da tutti.


PLAYLIST

side a . . .

Break Free, di SYML.
Battle Cry, degli Imagine Dragons.
Rise, di Katy Perry.

. . . side b

this is me trying, di Taylor Swift.
Showed Me (How I Fell In Love With You), di Madison Beer.
King, di Florence + The Machine.

A / N

ciao cuori miei!

dopo aver aspettato un bel po', e dopo una pubblicazione azzardata tra i commenti del capitolo schede, siamo finalmente arrivati all'ufficiale nascita di atlas! che ve ne pare? ditemelo qua nei commenti!

come al solito lascio qua accanto i tag di admin e partecipanti così che possiate leggervela con calma.

non vedo l'ora di ruolare con voi, specialmente perché si tratta di una role di jade e l'ignoto awaits pazientemente. stay tuned perché nel futuro prossimo tornerà anche la scheda di nic, il mio bambino (unapologetically) preferito (È O NON È IL MIGLIOR OC CHE ABBIA MAI FATTO. BE FR).

detto tutto ciò, ci vediamo presto! vi voglio tanto bene :)


GABE











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