𝐕𝐞𝐧𝐭𝐢𝐬𝐞𝐢

@kimareum: " Douceur "

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— Kim, pensavo avesse definitivamente abbandonato gli studi.

— Prof, ho l'impressione che lei si sbagli sempre su di me.

— In effetti...sa per caso dove si trova il suo compagno di banco? In generale non è mai assente.

— C'è per caso scritto "indovina" sulla mia fronte?

Feci uscire uno specchietto ed iniziai a sistemarmi i capelli.

— Sa a malapena le tabelline, figuriamoci se potesse fare l'indovina, bisbigliò qualcuno dietro di me.

— Tu devi essere quello nuovo di cui mi hanno parlato, dissi dopo essermi girata, e suppongo che ti abbiano anche parlato di me visto che ti permetti di fare certi commenti.

— Abbiamo sorpassato le otto e dieci disse il prof, mi toccherà metterlo assente. Non appena il prof finì di pronunciare queste parole, Jungkook fece la sua apparizione. Eccola Jeon. Si sbrighi ad andare a sedersi, abbiamo già perso un bel po' di minuti.

— Jungkook, disse Eunmi mentre esso si sedeva in mezzo a noi, com'è possibile che tu sia in ritardo?

Nel sentirla parlare, mi ricordai di quanto non mi fosse per niente mancata. Tra l'altro, era meno racchia con la testa bagnata e sporca di purè.

— È forse vietato arrivare in ritardo?

— Te lo sto chiedendo perché ti ho visto arrivare prima.

Sospirai rumorosamente e feci uscire carta e penna. Avevo pur accettato di tornare a scuola, ma non bisognava di certo aspettarsi a dei miracoli. Avere un astuccio e qualche foglio era già abbastanza.

— Devi esserti sbagliata allora.

— No. E Jimin mi ha detto che eri impegnato a parlare con Areum.

— La ragazza qui accanto è pregata di non pronunciare il nome della sottoscritta quando è presente, grazie. E ci tengo a ricordarle che un nome magnifico come il mio è protetto da un copyright. Quindi le pubblicità di bassa qualità sono fortemente vietate.

— Ah, non ti avevo vist-

— Eunmi, Jungkook la interruppe, hai ancora dei residui di purè in testa.

La ragazza andò nel panico e si mise a pettinarsi i capelli con le dita per togliere questi famosi residui di purè che sembravano essergli rimasti in testa. Ma si fermò quando Jungkook iniziò a ridere, capendo che si trattava di uno scherzo.

— Jungkook, non è da te fare questo tipo di scherzi. Comunque, mangiamo insieme all'ora di pranzo?

— No, mi dispiace.

— Ok, non fa niente.

— Prof, dissi alzando la mano, ci sono vari capitoli che non ho capito, potrebbe rispiegarli?

— Meglio se ci vediamo alla fine della lezione.

— Bisogno di una mano per scappare? Mi chiese Jungkook all'orecchio.

— No.

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— Cosa?! Mi disse il mio migliore amico sbalordito. Hai seriamente l'intenzione di prendere dei corsi di matematica, cultura, inglese, chimica e scienze? Ma a che pro?

— Nulla di che.

— Cioè...

— Diventare procuratore giudiziario. L'idea di mandare le persone in prigione dando un colpo di martello mi gasa troppo.

— Dimmi una cosa, sei ancora arrabbiata con me?

— Mi chiedi se l'ho ancora con te? Ma che ti viene in mente. Mica ti odio perché ai tuoi occhi un tappo da aggiungere alla tua collezione vale quanto me. Te lo giuro NON SONO PER NIENTE OFFESA.

— Comunque, il mestiere di procuratore non funziona come la pensi tu.

— Signor Park, la condanno a quarant'anni di prigione per tradimento.

— Obiezione vostro onore, disse una voce che ebbi il malore di riconoscere immediatamente. Scherzo, non so neanche cosa sto facendo.

— Signor Jung Hoseok, condanno anche lei per stupidità, insistenza e varie moleste. Servirebbero almeno duecentotrentacinque anni di prigione.

— Mi spieghi perché tieni tutti quei i libri in mano? Hai per caso messo troppo trucco nello zaino?

— Da oggi dovrai darmi del lei. Hai di fronte a te un futuro procuratore giudiziario. E te lo dico con tutto il rispetto, ma dovresti farti gli affaracci tuoi.

— Areum, disse il mio migliore amico, ma perché-

— Perché è quello che voglio fare più tardi, oppure mi piacerebbe anche essere avvocato. Non lo so ancora.

— Comunque Hoseok, tiene tutti questi libri in mano perché ha l'intenzione di prendere dei corsi particolari.

— Dei corsi particolari quando non è nemmeno capace di seguire e capire quelli standard? Dio, questa è ancora opera di Jungkook che le ha montato la testa.

— No. È perché vedendo mongoloidi come voi mi rendo conto di quanta autorità manchi a questo paese. Ed io intendo sistemare la cosa. Jungkook non ha niente a che vedere con la mia decisione.

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Riflettendo, mi resi conto di assomigliare tantissimo alla protagonista di un manga molto popolare allora: Kotoko, Itazura na Kiss.

Parla di una ragazza follemente innamorata di un secchione (che non se la caga di striscio) ed un ragazzo che le corre dietro con insistenza per la quale non prova il minimo sentimento. Alla fine della storia, la ragazza diventa infermiera e si mette ovviamente con il ragazzo che le è sempre piaciuto. In qualche modo quella situazione era più che simile alla mia.

Tra l'altro, dicendo di voler diventare procuratore stavo dicendo un mare di stupidaggini, io stessa non credevo alle mie parole e sapevo che in fondo non sarei mai riuscita ad arrivare così lontano. Ma la mattina dopo, mi svegliai ripensando al sogno che avevo fatto dove sbattevo Eunmi e Hoseok in prigione, vestita con una lunga tunica nera ed un bellissimo parrucchino bianco. A forza di ripensarci, mi resi conto che il mestiere di procuratore mi appassionava realmente.

Cominciai quindi col dirlo ai miei prof per avere consigli, ma mi risero tutti in faccia, pensando stessi scherzando. Dopo aver detto che ero seria, sono letteralmente tutti scoppiati a ridere.

Alle cinque del pomeriggio di quella stessa giornata, mentre tutti stavano tornando a casa, io ero lì. Pronta a dimostrare a tutti che non stavo assolutamente scherzando. Se soltanto le cinque del pomeriggio non fosse l'ora alla quale ero solita occuparmi della manicure, avrei assistito volentieri ai corsi serali particolari, ma avevo altre priorità al momento. Feci quindi dietro front per raggiungere l'uscita. Il mio sogno avrebbe potuto aspettare il giorno seguente per iniziare a realizzarsi.

— Kim, non aveva dei corsi serali da seguire oggi?

— E lei come fa a saperlo?

— I miei colleghi non hanno fatto altro che parlare di questo oggi in sala dei prof. Sono fiero di lei, sono sicuro che mettendoci l'impegno giusto, realizzerà i suoi sogni.

— Si, certo. Ci vediamo domani.

— Dove va? In quella direzione c'è l'uscita.

— Appunto.

— Vuole già lasciar perdere?

— No, detto così sembra negativo. È solo che me ne voglio andare.

— Senta, immagino che si senta abbattuta perché nessuno crede in lei. Ma io lo faccio. So perfettamente quanto lei sia forte de intelligente in realtà. Non ho di certo scordato il modo con il quale ha schiacciato tutti i suoi compagni di classe durante la gita in montagna. Kim, lei ce la può fare, ne sono sicuro.

Detto questo, il prof mi passò accanto per uscire dal liceo. Lo guardai andarsene con stupore, era l'unica persona ad aver preso sul serio il mio obiettivo ed a non aver pensato che non ne fossi all'altezza.

Come potevo tornarmene a casa per occuparmi delle unghie dopo aver sentito delle parole così belle?

Invece di dirigermi verso l'uscita, decisi di andare verso l'aula dove si tenevano i corsi serali. Restai sorpresa nel vedere il piccolo numero di persone presenti.

— Kim Areum, è veramente venuta, disse il prof sbalordito mentre presi posto al banco più vicino alla porta.

— No, in realtà sono un ologramma. La vera Areum è a casa sua a farsi le unghie.

Il prof fece un mezzo sorriso per rispondere al mio commento ironico prima di avvicinarsi porgendomi dei fogli.

— Le ho preparato delle spiegazioni dettagliate per tutti i capitoli che mi ha detto di non aver capito.

— Prof, le avevo chiesto le spiegazioni di quel che non avevo capito. Non un manuscritto!

— Ho pensato fosse un bene aggiungere anche qualche basi delle medie e delle elementari per assicurarmi che capisca tutto.

— Se pensa che il mio livello sia mediocre, può dirlo chiaramente.

— Non mi permetterei mai.

— Vuoi uomini siete tutti uguali...

— Cosa?

— Niente.

— Ok...comunque non lavorerà da sola.

— Come?

— La persona che si occuperà di aiutarla arriverà a breve.

Nello stesso momento, la persona in questione (che conoscevo più che bene) arrivò in classe e prese un banco per incollarlo al mio.

— Non me lo aspettavo.

— Fai uscire le tue cose.

— L'ho già fatto. MI spieghi perché sei e ad aiutarmi Jungkook? Tutto quel che è successo è già stato abbastanza umiliante. Adesso devo anche prendere lezioni da te?

— In generale aiuto un po' tutte le persone che hanno difficoltà.

— Va bene, cominciamo allora.

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— Ci vediamo domani!

Quella fu la prima volta che uscii da scuola stanca. Cioè, in generale ne esco sempre stanca, ma mai quanto quel giorno.

— Non pensavo che la scuola chiudesse così tardi.

— Non hai ancora visto niente. Quando delle persone rimangono in biblioteca a studiare chiude pure più tardi.

— C'è una biblioteca qui a scuola?

Jungkook si mise a ridere.

— Sì Areum, c'è una biblioteca.

— Guarda che lo sapevo, è solo che-

— Solo che?

— Volevo metterti alla prova. Adesso se vuoi scusarmi, devo tornare a casa.

— Ti accompagno. Stavo per rifiutare, ma finii per accettare. Oggi sei stata perfetta, te la sei cavata benissimo.

— Lo so.

— Menomale che l'autostima ce l'hai. Perché non sarei stato contento sentendoti dire il contrario.

— Il contrario di perfezione non esiste quando si parla di me.

— Domani vedremo un altro capitolo di matematica.

— Come sarebbe a dire domani?

— Mi sono fatto una promessa.

— Di che genere?

— Fra meno di tre mesi avremo il suneung.

(Spiegazione del suneung alla fine del capitolo)

— Questo lo so.

— Ti propongo un accordo: normalmente i risultati vengono esposti una settimana prima del ballo di addio.

— E quindi?

— Se sei ammessa, ti proporrò di essere il tuo cavaliere.

— Questo non succederà mai, sono troppo indietro per riuscirci.

— Se non sei ammessa, sarai tu a farmi la proposta.

— Mi stai dicendo che ottengo un bel voto-

— Non se ottieni un bel voto, ma se sorpassi Eunmi.

— In teoria, già la sorpasso.

— Se otterrai un voto più alto del suo, sarai autorizzata a rifiutare il mio invito. Ci stai?

Rimasi a guardarlo per un po' prima di stringergli la mano.

— Ci sto. Se mai dovessi vincere, dovrai essere più che contento per me.

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✽⋆ ┆. ° .❆ In Corea del Sud, la scuola comincia a marzo e finisce a dicembre. All'ultimo anno di liceo, gli studenti hanno 17/18 anni e devono imperativamente passare il suneung: un esame di ammissione per l'università. In generale si svolge il primo giovedi del mese di novembre, ma può essere anche dopo. Questo esame ha un'importanza nazionale. A tal punto che tutti i lavori ed i voli aerei sono interrotti e che le strade accanto alle scuole sono temporalmente chiuse per evitare qualunque rumore che possa disturbare gli alunni. Se uno studente è in ritardo o ha un problema che gli impedisce di andare, è la polizia che lo va a prendere per portarlo al più presto.

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