𝐓𝐫𝐞𝐧𝐭𝐚

@kiareum:" Intensément belle "

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— Non avrei dovuto...

— "Mi dispiace", mi sussurrò il mio migliore amico.

— Mi dispiace...

— "Non avrei dovuto reagire in quel modo".

— Non avrei dovuto reagire in quel modo.

Hoseok mi fissò sbalordito.

— Ti stai scusando perché ti ha chiesto lui di farlo?

— In effetti mi ha obbli-

Jimin mi interruppe.

— Non l'obbligherei mai a fare una cosa del genere. Lo sta facendo di sua spontanea volontà, vero Areum?

Dato che la mano del mio migliore amico teneva il mio polso, pronta a stritolarlo in caso dicessi qualcosa di sbagliato, fui obbligata ad annuire.

— Non capisco come tu abbia potuto trattarmi in quel modo pur essendo consapevole come ci si sente ad essere rifiutati dalla persona che si ama. Ma di che diamine stava parlando? Jungkook almeno l'ha sempre fatto con rispetto e gentilezza, te invece no. Ho sempre pensato che fossi una ragazza per la quale valeva la pena fare sforzi e sacrifici. Non facevo caso a tutto quel che dicono tutti su di te, ma mi sbagliavo. Sei talmente egoista che comincio a capire perché Jungkook ti abbia sempre rifiutata, più Hoseok andava avanti con il suo discorso e più erano le persone che si avvicinavano per ascoltare tutto.

— Se pensi che parlare male di me ti sarà d'aiuto per sentirti meglio continua pure, dissi dopo aver sospirato.

— Sei veramente un imbecille, e sono sicuro che tutti la pensano così. È un peccato che tu non apra gli occhi su chi sei veramente. Anzi, è meglio che tu non lo faccia, perché rischieresti di vomitare vedendo quanto fai schifo.

L'espressione del mio migliore amico alterò vedendo la cattiveria con la quale Hoseok mi stava parlando.

— Hoseok, è venuta in persona per scusarsi con te.

— Te è meglio che stai zitto! Perché diamine prendi sempre la sua difesa? Non sei mica il suo cagnolino! Quindi basta abbaiare su di me.

Parlare male di me è una cosa, ma parlare male del mio migliore amico ne è un'altra. Nessuno a parte me era autorizzato a farlo. Nessuno!

— Brutto stronzo non parlare così di Jimin! Chi ti credi di essere? Eh? Mi rimangio tutto quel che ti ho detto, tutte quelle cose che ti ho detto in mensa le pensavo realmente e le penso tutt'ora! Ritieniti fortunato che Jimin sia presente, perché non puoi minimamente immaginare quel che ti avrei fatto se fossimo stati soli. Puoi dire di me tutto quel che ti pare, tanto tutti mi odiano già. Ma non tollero che tu ti metta parlare in questo modo di una persona che vale cento, anzi no, mille volte più di te. Adesso che non ci sarò più per illuminare le tue giornate puoi toglierti questi occhiali orrendi. Andiamo Jimin.

Voltai le spalle ad Hoseok, tirando Jimin via con me. Ma mi fermai sentendo delle risate.

— Quindi avevo ragione: Jimin è proprio il tuo animale domestico. Ti segue ovunque tu vada ed è stato lui ad obbligarti a chiedere scusa. Quanti altri cani hai a disposizione? Taehyung? Jungkook?

In che non si dica, la mia mano si ritrovò sulla sua guancia e la mia mano non sarebbe stata l'unica cosa con la quale l'avrei colpito se non mi avessero trattenuta.

— Lascialo perdere Areum, disse una ragazza che non conoscevo, parlare con lui è solo una perdita di tempo.

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— Adesso hai capito perché non mi volevo scusare?

— Non immaginavo che si sarebbe comportato in questo modo, Jimin abbassò il capo dispiaciuto.

— YAH! Invece di abbassare lo sguardo come un fottuto idiota, ammira la bella persona che sono! Ho letteralmente ceduto alla tua richiesta per andarmi a scusare con una persona che non meritava un bel niente ed ero pronta a battermi contro di lei perché ti ha mancato di rispetto.

— Hai ragione, scusami Areum.

— Penso di meritare delle scuse da parte di tutti voi. Non ce n'è uno che non mi abbia abbandonata in questi ultimi due mesi.

— Aigo Areum, disse Juna per prima, mi dispiace tantissimo. Se soltanto Jimin non mi avesse-

— Adesso stai insinuando che sia tutta colpa mia? Se per tutto questo tempo non eri d'accordo con me avresti potuto dirmelo!

— Come diamine avrei potuto dirtelo se tu non me ne hai mai dato l'occasione?

— Tanto Areum è la mia migliore amica, non la tua.

— Questo è il tuo unico fottuto argomento! Sono secoli che spari la stessa scusa! Se fossi realmente il suo migliore amico adesso non sarebbe in questo stato, tutte le tue idee non hanno fatto altro che causarle più problemi!

— Come osi parlarmi in questo modo? Ti ricordo che è grazie a me che sei diventata sua amica.

— Datevi tutti e due una calmata prima che vi prenda pugni!

— Non avevo di certo bisogno del tuo aiuto per diventare sua amica, so farmi apprezzare da sola.

— Va bene. Areum, chi preferisci fra noi due?

— YAH! Gridai innervosita.

— Ti chiedo scusa anch'io, disse Jungkook che non aveva detto una parola dall'inizio della conversazione.

Sentire delle scuse uscire dalla sua bocca era un evento così unico che Juna e Jimin misero un attimo da parte la loro discussione. Lo fissarono entrambi come se avessero visto un fantasma.

— Che diamine hai mangiato a pranzo? Chiese il mio migliore amico sotto shock.

— Sicuro di sentirti bene? Aggiunse Juna mettendo una mano sulla sua fronte per controllare che non avesse la febbre.

— Ditelo direttamente che sono una stronzo che non chiede mai scusa.

— Sono mesi che ti diciamo di scusarti con lei, e non ci hai mai ascoltato! Juna mi sa proprio che ha preso un colpo alla testa.

— Quel che mi fa ridere è le volte in cui è stato cattivissimo con lei non apriva bocca, e lo fa adesso che non c'entra niente con quel che è successo!

— Lasciamo perdere, Jungkook sospirò guardando altrove.

— Lasciar perdere cosa? Chiesi incrociando le braccia. Per la pena mi chiederai scusa una seconda volta.

— Aigo...Ti chiedo scusa.

— "Ti chiedo scusa Areum".

— Ti chiedo scusa Areum.

— "Ti chiedo scusa Areum, sei quella con più di buon senso nel gruppo, ed anche quella più intelligente."

— Ti chiedo scusa Areum, sei quella con più di buon senso nel gruppo, ed anche quella più intelligente.

— "Ti chiedo scusa Areum, sei quella con più di buon senso nel gruppo, ed anche quella più intelligente. Giuro solennemente di ammettere di avere dei sentimenti per te."

— Ti chiedo scusa Areum, sei quella con più di buon senso nel gruppo, ed anche quella più intelligente. Giuro solennemente di ammettere di avere dei senti- AREUM!

— Jungkook, devi sapere che io e Juna siamo SEMPRE al corrente di tutto quel che succede fra di voi e che sappiamo anche tutto di te. Anche di quel nascondi sotto il cuscino e di quel che ci fai...

— Hai dimenticato che sappiamo anche cosa c'è nel cassetto del suo comodino. Andiamo Jimin? Penso che abbiano bisogno di rimanere soli.

Quei maledetti...

— Potrai scusarti un altro giorno, adesso ti lascio che ho delle cose da f-

Jungkook mi prese in braccio prima che potessi riuscire a scappare.

— Dove credi di andare? Oggi non mi scappi.

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MALEDETTI SASSI! Se non ce ne fosse stato uno in mezzo al marciapiede non mi sarei mai sbucciata il ginocchio e sarei potuta scappare.

— Areum, mi stai ascoltando?

— Lo siento, in questo momento ho una proprietà più grande dei ripassi di spagnolo. Non vedi in che stato è il mio ginocchio?

— Ci metterai un po' d'acqua ossigenata quando tornerai a casa.

— No, la mia gonna preferita si sta macchiando di sangue! Aigo, un vero gentleman mi avrebbe portata in braccio fino all'ospedale.

— Stai esagerando è soltanto un taglietto.

— Sto per morire dissanguata! Dovresti strapparti la camicia ed usare un pezzo del tessuto per farmi una fasciatura come nei k-drama! Ricordandomi dello stato nel quale ero quando lo vidi a petto nudo a casa sua, cambiai subito idea. Anzi, no. Lasciamo perdere questa idea, ma dovresti comunque fare qualcosa.

— Ma questa deve sempre lamentarsi? Chiese lo studente nuovo sospirando.

— Aigo, nessuno ti ha chiesto di parlare. Quindi se non sai come renderti inutile ritorna a fare i tuoi esercizi.

— Come vuoi che riesca a concentrarmi se non la smetti di piagnucolare?

— Certo che in questa scuola siete tutti insopportabili.

— Brutta stronza.

Il mal di ginocchio svanì improvvisamente quando vidi una mia compagna di classe alzarsi. Hoseok ed Eunmi non mi facevano paura, perché delle semplici persone non hanno niente di cui avere timore. Ma non posso dire la stessa cosa per questa ragazza che assomigliava più ad un orso grizzly che altro.

— Torna a sedere, non siamo mica su un ring di pugilato.

Vedendo che non mi aveva ascoltata e che stava continuando a dirigersi verso di me, andai a nascondermi dietro Jungkook.

— Anche se fra meno di tre settimane non ti rivedrò, più sono comunque tre anni che mi devo sorbire la tua presenza.

(NDA: In Corea gli anni di liceo sono solamente tre)

— Stai buona Godzilla...dissi con un fil di panico nel tono della voce, cosa che non sembrò funzionare. Jungkook...mi madre mi ha sempre detto di essere gentile con gli animali selvatici per essere lasciata in pace, allora perché questa tizia sta continuando ad avvicinarsi?

— Eunji, il prof era fortunatamente ritornato in classe nello stesso momento, che fai in piedi? Ritorna al tuo posto.

Eunmi ed Eunji sono molto simili, ciò spiega tutto.

— Come diamine fa a cavarsela sempre?

— Tesoro, ti ricordo che gli animali sono vietati a scuola, allora ti consiglio di stare e buona e di ritenerti fortunata di non essere stata cacciata.

— Prova un po' a ripetere? A volte mi chiedo se la tua stupidità sia una cosa tua o di famiglia.

— Yah. Come osi? Quando vuoi insultare qualcuno bisogna farlo con classe! Ma sono sicura che non sai nemmeno cosa significhi. Il tuo lato bestiale sta avendo la meglio su di te.

— Giuro che l'ammazzo!

— Jungkook, porta Areum in infermeria.

— Sei fortunata, sono contro il maltrattamento degli animali, altrimenti ti avrei già- Jungkook! Che diamine fai? Con una forza inaspettata, Jungkook mi sollevò con un braccio solo e mi obbligò ad uscire dall'aula prima che potessi finire la mia frase. Lasciami! Posso camminare da sola.

— Hai rischiato di fare a botte due volte in meno di mezza giornata. Mi spieghi che problemi hai?

— Se magari mi mettessi giù..

— Non farò lo stesso errore due volte in meno di trenta minuti.

— Se prima sei riuscito ad acchiapparmi, ce la farai anche questa volta, sei troppo veloce e forte per me. Quindi mettimi giù.

— Non lo farò finché mi risponderai.

— Non sopporto che le persone insultino i miei amici la mia famiglia, soprattutto perché il loro comportamente non ha niente a che vedere con il mio. Per colpa mia hanno spesso una brutta reputazione. Jungkook si mise a ridere. Che diamine c'è di divertente?

— Nulla, è solo che pensavo fossi il tipo di ragazza che fa a botte.

— Continua a prendermi per il culo e vediamo se non sono il tipo di ragazza che fa a botte.

— Ti ricordo che ho già avuto un assaggio della tua violenza una volta.

Mi ero quasi dimenticata dello scandalo che avevo fatto in mensa.

— Vero...anche se mi sono sfogata più su Eunmi che su di te. Quel giorno meritavi peggio di quel che ti avevo fatto, ma ormai è acqua passata.

— Ce l'hai ancora con me?

— Che dire? Mi hai umiliata più volte davanti a tutta la scuola, quindi direi di sì. Ce l'ho ancora con te Jungkook, e delle scuse non saranno mai sufficienti a farmi dimenticare tutto quel che mi hai fatto passare.

— Lo so...

— Ma te ne rendi conto almeno? Hai tutto il diritto di non ricambiare i sentimenti che provo, anzi che provavo, per te. Ma non hai di certo il diritto di trattarmi in questo modo e di giocare con i miei sentimenti. Meglio che lasciamo perdere questa storia, mi ci porti in infermeria o no?

— Lo so già che ormai non sono più sincero ai tuoi occhi, ed è comprensibile dopo tutto quel che ho fatto. Ma voglio che tu sappia quanto io rimpianga tutto quel che ti ho fatto e detto di cattivo. In fondo già sapevo quanto il mio doppio gioco fosse pericoloso, ma ho comunque continuato, adesso ne sto pagando le conseguenze. Voglio comunque che tu sappia che adesso sono e sarò sempre pienamente onesto con te.

— Jungkook, nella foresta dicevi di provare qualcosa di particolare per me, e che hai fai fatto meno di una settimana dopo? Mi hai completamente ignorata. Hai continuato ad essere vicino ad Eunmi malgrado tutto. Comunque, se non hai l'intenzione di portarmi in infermeria, ci vado da sola. Mettimi giù.

Fece quel che gli avevo chiesto senza dire una parola e nel momento in cui gli voltai le spalle per andarmene, lo sentii afferrare il mio polso. Mi ritrovai con la faccia a pochi centimetri dalla sua in men che non si dica.

— Non ti lascerò perdere mai più.

— Vuoi proprio che ti prenda a pugni?

— No. Voglio soltanto fartelo capire una volta per tutte.

— Farmi capire cosa?

— Questo.

Ebbi a malapena il tempo di realizzare quel che stava succedendo che mi ritrovai con le labbra incollate alle sue. Era la prima volta che ci baciavamo, non mi aspettavo che le sue labbra fossero così morbide e calde.

Non sapendo come gestire la situazione, mi limitai a rimanere immobile. Non era solamente la prima volta che baciavo Jungkook, ma anche la prima volta che lo facevo in generale, quindi non sapevo come rispondere e reagire.

— Ti amo Areum.

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