𝐒𝐞𝐝𝐢𝐜𝐢
@kimareum: " Perfino io rimango di stucco guardando il mio proprio riflesso "
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— Olio abbronzante?
— Ce l'ho.
— Spray anti-zanzare?
— Ce l'ho.
— Spray anti-pulci?
— Ce l'ho.
— Trousse di sicurezza?
— Ce l'ho.
— Trousse di sopravvivenza?
— Ce l'ho.
— Le altre sei trousse di sopravvivenza?
— Ce l'ho.
— Ok, disse mio fratello maggiore girando la lista. Adesso passiamo ai vestiti. Dieci paia di mutande abbinate ai loro dieci reggiseni, dieci paia di calzini, quattro pigiama, due gonne, otto magliette, cinque vestitini, sette paia di pantaloncini, tre paia di jeans, due giacche, tre costumi da bagno, cinque paia di sandali senza tacco e tre paia di scarpe da ginnastica. Dovremmo aggiungere anche una sciarpa, non si sa mai.
— Hai ragione oppa.
— Adesso controlliamo le trousse: tre maschere per la notte e quattro per la mattina, un asciugamano per i capelli, uno per il bidet ed un altro per il resto del corpo, due tubi di disinfettante, due deodoranti spray, quattro boccette di profumo ed una spazzola per i capelli. Manca qualcosa?
— La crema depilatoria!
— Cavolo, è vero, meno male che la mia sorellina ha buon cervello!
— Sette trousse? Taehyung che stava uscendo dalla sua stanza ci vide mentre preparavamo la valigia per la gita, spero che sia uno scherzo. Che diamine ci avete messo dentro?
— L'essenziale, ovvio.
— Questo lo chiamate essenziale? Ci si potrebbe vivere un'eternità con tutto quel che avete preso!
— Ti sbagli di grosso fratellino, non si può mica vivere un'eternità con solamente dieci paia di mutande e reggiseni, dieci paia di calzini, quattro pigiama, due gonne, otto magliette, cinque vestitini, sette paia di pantaloncini, tre paia di jeans, due giacche, tre costumi da bagno, cinque paia di sandali senza tacco, tre paia di scarpe da ginnastica ed una sciarpa. Torna a preparare il tuo sacco della spazzatura e lasciaci finire il lavoro.
— Ben detto Jin.
— Anch'io ho una valigia...
— Sì, ma porti così tante cose che si potrebbero mettere in un sacco dell'immondizia.
Detto questo, il mio gemello ritornò nella sua stanza e Jin ed io continuammo a preparare la valigia e lo zaino.
— Perfetto. Abbiamo finito.
— Areum, non dimenticarti di disinfettare tre volte il tuo porta pranzo prima di metterci del cibo dentro. Cerca di non affaticarti troppo, e torna bella come sempre.
— Sì, signor capitano.
— Perfetto, fai buon viaggio, mia cara opera d'arte.
— Siete pronti? Chiese nostra madre passando in corridoio.
— Certo. Tae, tu dove vai? Non sei in classe con me.
— Areum, è tutta la scuola che parte in gita...
Cavolo, a saperlo prima avrei preso anche la mascherina per il gas con guanti e cuffia per proteggere i capelli, ma ormai era tardi. Meglio che non vi dica le bestemmie che ha lanciato mio padre cercando di mettere la valigia in macchina e vi risparmio anche la litigata che ci siamo fatti io e Taehyung per decidere chi si potesse sedere davanti. Alla fine ci siamo ritrovati dietro tutti e due, ed accanto a nostra madre che guidava c'era il bagaglio del mio gemello, visto che il mio aveva preso tutto il posto nel bagagliaio.
Arrivati a destinazione, dove c'erano ben cinque autobus parcheggiati, abbandonai mia madre e mio fratello che si dovettero arrangiare per trasportare la mia valigia fino al pullman di quelli dell'ultimo anno per andare a cercare Jimin.
— Allora? Che ne è della SC (succhia cazzi)?
— È appena arrivata.
— E Jungkook?
— Dietro di te.
Girandomi vedetti mia madre chiacchierare con quella di Jungkook (che era accompagnata da suo figlio).
— Areum, vieni a salutare.
— Jimin, tienimi lo zaino e tieni d'occhio Eunmi.
— Ricevuto, disse facendo uscire due walkie-talkie dal tascone del suo zaino. Useremo questi per comunicare.
Presi l'aggeggio in mano e mi girai per dirigermi verso la mia futura suocera ed il mio futuro marito.
— Buongiorno Areum, stavamo giustamente parlando di te.
— Buongiorno signora Jeon...ciao Jungkook.
— Senti-
— Non sentire quel che mia madre sta per dire!
— Quand'è che tu e tua madre ci verrete a trovare? Mi chiese la signora Jeon ignorando il figlio. Potremmo farci una serata tra donne.
— L'idea mi piace. Per di più ho tantissimi trattamenti di bellezza che potremmo fare insieme.
— A volte mi chiedo perché tu non possa dedicare lo stesso impegno che metti per essere bella allo studio, sospirò mia madre.
— Avere dei buoni voti non è tutto, disse la madre di Jungkook. Mio figlio non fa altro che studiare. Ogni giorno porta dei nuovi libri a casa, ma mai una ragazza! Di questo passo il pacco di preservativi che gli ho dato prenderà la muffa.
Guardai il ragazzo che mi piaceva. Mi stava letteralmente implorando con gli occhi di cambiare soggetto di conversazione per evitare che sua madre lo metta in imbarazzo.
— Signora Jeon, ha comprato un nuovo profumo? L'odore è buonissimo.
— Sì, ho pensato di prendere una fragranza più fresca e femminile. Con un maschio che passa il tempo sui libri a studiare, non c'è mai il minimo odore di femminilità in casa.
— Ti capisco, avendo tre uomini in casa si sente spesso odore di colonia e profumo da uomo. Per fortuna che c'è almeno Areum.
— Sei proprio fortunata. Jungkook, invece di portare buoni voti, perché non mi porti in casa una bella ragazza brava e gentile come Areum? Comincio seriamente a dubitare della tua eterosessualità.
— Mamma!
— Jungkook gay? Dissi rischiando di svenire al solo pensiero che l'uomo della vita non potesse mai essere attratto da me. Assolutamente no!
Al limite potrebbe essere gay se fossi un uomo anch'io.
Un minuto... teoricamente la mia versione machile è Taehyung...ODDIO! Tagliate questa parte!
— Scusate, io devo proprio tornare a casa. Visto che Tae è qui, non c'è nessuno per preparare la cena, e se c'è una cosa che mio marito e Jin non devono assolutamente toccare, sono i fornelli.
— Va bene. Ci vediamo fra tre giorni mamma.
— Arrivederci, signora Kim.
— Ciao Jungkook. A presto Sunhee.
— Spero di rivederti presto al salone del tè Hana.
— Contaci.
— Jungkook, perché non ti metti con Areum? Chiese sua madre dopo la partenza della mia.
— Mamma...
— Che c'è? La conosci da più di dieci anni ed è una brava ragazza.
— Purtroppo suo figlio è interessato ad una altra persona in classe.
— Parli di lui Chiese indicando il mio migliore amico che parlava con Juna.
— Lo sapevo che lo guardavi in un altro modo già da quando eri piccolo. Stareste bene insieme adesso che vi guardo meglio.
— Jungkook con lui? Ma è il mio-
— Ah, sta insieme a te? Non lo sapevo! Spero di essere invitata al vostro matrimonio.
— Mamma, loro due non stanno insieme.
— Che c'è? Sei geloso per caso?
— Mamma! Sono etero. Ed Areum non è innamorata di Jimin, ma di me.
— Areum, sta dicendo la verità?
— Ho detto la verità. Ma sfortunatamente per lei, questo amore non è reciproco.
— Allora sei per forza gay!
— No. È solo che mi piacciono le ragazze intelligenti, una cosa che lei non è. Il fisico non è la sola cosa a contare. E adesso, se vuoi scusarci, abbiamo un autobus da prendere. Ci vediamo fra tre giorni. Andiamo Areum.
Ero talmente sconvolta dalla violenza con la quale Jungkook disse a sua madre che non gli piacevo, che neanche mi ero accorta immediatamente che mi stava tirando per il polso per portarmi davanti al pullman, e non avevo neanche salutato sua madre. Più il tempo passava, e meno capivo cosa lui pensasse realmente di me. La cosa iniziava seriamente a stufarmi.
— Questa cosa avresti anche potuto non dirla.
— Perché ti lamenti? Ho detto che ti trovo bella.
— E stupida.
— Perché è la verità.
— Se è questo quello che pensi, non rivolgermi più la parola! Gridai liberandomi dalla sua presa. E fammi il piacere di smettere di segarti pensando a me.
— Non preoccuparti, ho smesso da tempo.
— Ogni giorno esce fuori qualcosa che mi prova che mi sono sempre sbagliata su di te, schifoso pervertito!
— Com'è che mi hai chiamato?
— Jimin! Gridai facendo uscire il walkie-talkie dalla tasca. Dove sei?!
— Sul pullman, mi avevi detto di controllare Eunmi.
Mi guardai intorno un'ultima volta prima di salire a bordo del veicolo. Visto che Jungkook ed io eravamo gli ultimi a salire, era rimasta libera una sola linea di quattro posti in fondo all'autobus dove c'era Eunmi da sola che aspettava. Sono quasi sicura che si sedette apposta in mezzo per assicurarsi di essere accanto a Jungkook.
— Voglio il posto accanto al finestrino! Dissi in coro con Jungkook.
— Certo, nessun problema.
— Ma hanno parlato contemporaneamente, disse il mio migliore amico che aspettava in piedi per potersi mettere accanto a me.
— E quindi? Io e Jungkook ci guardammo sbalorditi per aver parlato contemporaneamente un'altra volta. Ma la smetti di copiarmi?
Alla fine fui io a sedermi accanto al finestrino, avevo Jimin accanto ed Eunmi aveva Jungkook tutto per sé visto che si era seduto al posto più lontano dal mio.
Il prof fu l'ultima persona in assoluto a salire. Fece l'appello e poi ci disse che il viaggio sarebbe durato tre ore e che potevamo fare quel che volevamo finché non avrebbe disturbato nessuno. Detto questo, il veicolo si mise in marcia, ed i primi dieci minuti di viaggio furono tranquilli.
— Tutto bene Jungkook?
— Certo, ma andrebbe meglio se una persona qui accettasse la verità, pronunciò questa frase alzando improvvisamente il tono. Voleva palesemente che sentissi anch'io.
— Se proprio vuoi parlare di me, fallo direttamente senza essere ipocrita.
— Sai Eunmi, ci sono certe persone stupide al mondo che non sanno quel che dicono.
— Jimin, mi ero completamente sbagliata su quel lurido pervertito.
— Ma che dici? Mi chiese il mio migliore amico sbalordito.
— La pura verità. Ci sono delle persone qui, DEL TIPO JUNGKOOK, che si credono chissà chi e ridicolizzano senza pietà le persone che gli danno una mano.
— Sinceramente Eunmi, non so come questa persona possa guardarsi allo specchio senza vergognarsi.
— Non mi vergogno, mi alzai innervosita per poterlo guardare, perché sono stupenda.
— Ah Areum, ci sei anche tu qui? Non ti avevo vista.
— Jungkook, ti odio con tutta me stessa! Tua madre ha avuto ragione a pensare che stessi con Jimin, dovrei sposarmi con lui, invece che con un pezzo di merda come te.
— Areum, ti voglio bene, ma non dire mai più una cosa del genere su noi due, mi disse il mio migliore amico con espressione disgustata.
— Fai finta di essere lusingato, idiota!
— Che bello Areum, ho sempre sognato di stare con te.
Ancora oggi ho brividi quando ripenso a Jimin dire questa frase.
— Bene, anche Jungkook si alzò, allora sappi che preferisco parlare con Eunmi piuttosto che con te!
— Sto sognando o hai appena osato compararmi a questa spazzatura umana?
— Guarda che io sono qui. Perché non ti rimetti un po' in questione invece di parlare male di tutti?
— Ma tu non hai ancora capito che non te non ci voglio parlare?!
— Areum, non parlarle così!
— Scusa! Ho toccato il frutto proibito! Dissi ironicamente prima di sedermi di nuovo.
— Non ho ancora finito con te! Alzati!
Invece di alzare il mio corpo, alzai solamente il braccio per esporgli il mio dito medio.
— Parla con lui se vuoi. O al limite puoi prendere appuntamento con il mio segretario qui presente.
— Areum, non per essere cattiva, iniziai a masticare la gomma che avevo in bocca con potenza così da non sentirla parlare, ma fu inutile, ma perché ti arrabbi ogni volta che sto con Jungkook? Sei gelosa per caso? Presi la gomma in mano, e visto che per una volta la fortuna era dalla mia parte, l'autobus prese una buca proprio nel momento in cui mi alzai. Quindi inciampai, e la mano che teneva la gomma andò a finire "involontariamente" sulla testa di quella vipera.
Era talmente scioccata da quel che era appena successo che non diceva una parola e mi guardava con gli occhi spalancati.
— Oddio Eunmi, scusami! Le dissi "sinceramente mortificata" con una mano davanti alla bocca. Vabbè, non è poi così grave, quei capelli sono così danneggiati che sarebbe comunque stato meglio tagliarli. E cosa dicevi un attimo fa? Ah, parlavi di gelosia. No, tranquilla, non sono disperata per invidiare una persona come te. La ragazza si alzò con gli occhi pieni di lacrime e si diresse verso i posti davanti.
Il mio migliore amico ed il ragazzo che mi piaceva mi guardavano entrambi scioccati per quel che avevo fatto.
— Prof! Disse piagnucolando.
— Jungkook, dovresti tagliare i capelli della tua amica. E dille di non ringraziarmi per il favore che le ho fatto.
Detto questo, ritornai a sedere come se non fosse successo niente, ignorando completamente gli occhi di tutti quelli dell'ultimo anno che mi fissavano sbalorditi. Avevo già una brutta reputazione per via della storia dell'anello, quindi non poteva importarmene di meno.
— Ben fatto Areum, mi congratulò Jimin battendomi il cinque.
— Areum, il prof era di fronte ai nostri sedili con dietro Eunmi che piangeva come una fontana. Che attrice...Sarai in punizione con Jungkook. È da prima che non la smettete di urlare e state disturbando tutti quanti. Non voglio sentirvi fiatare fino alla fine del tragitto.
Detto questo, il prof ritornò a sedere e notai una certa rabbia nell'espressione di Eunmi. Quella ragazza faceva di tutto per separarmi da Jungkook, ma alla fine ci univa ancor di più.
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— Come spiegato la settimana scorsa, sarete in coppia con qualcuno della vostra classe durante tutta la gita e dovrete lavorare in squadra. Le coppie saranno formate da un machio ed una femmina. Visto che fra i presenti ci sono sei ragazzi e sei ragazze, non avete scuse.
— Jungkook, facciamo insieme?
— Ok.
— "Jungkook, facciamo insieme?" Disse Jimin con voce acuta per prendere in giro Eunmi.
— "Ok", risposi io cercando di imitare la voce profonda di Jungkook.
I due ci guardarono in malo modo mentre ce la ridevamo, ma non dissero nulla.
— Per ogni compito che ci sarà da svolgere, la coppia che finirà per ultima dovrà occuparsi di lavare i piatti ed i bagni. Jungkook ed Areum faranno l'onore di farlo per primi questo pomeriggio.
— Jimin, dobbiamo essere i più forti.
— Sicura di volerti mettere in squadra con me? Non sono molto for-
— Ascolta, io e te NON perderemo MAI. Ancor meno contro quei due scemi. Ad eccezione di questo pomeriggio, sappi che non mi vedrai mai lavare piatti e pavimenti, e neanche tu lo farai. Sono stata chiara?
— Chiarissima.
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