𝐐𝐮𝐢𝐧𝐝𝐢𝐜𝐢
@kimareum: " Without make-up, without imperfections "
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— Dai Areum.
— Dai un corno Tae! Hai usato il fottutissimo dissolvente per struccarmi invece dello struccante!
Osservai con orrore la mia pelle che era diventata rossa. Sembrava che mi avessero presa a schiaffi per ore.
— Non è mica colpa mia se i flaconi erano accanto! E poi si assomigliano!
— Mi prendi in giro?! Uno è rosa e l'altro è blu! MAMMA! Tuo figlio è daltonico!
— Che diamine, disse Seokjin entrando nella mia stanza ancora mezzo addormentato, non potete fare meno chias- AAAAH! Vade rétro brutto mostro rosso come il buco di un ano!
— "Brutto mostro color ano"? Ok, io non esco oggi.
— Hyung, certo che esageri. E poi come diamine fai a sapere il colore del buco di un ano?
— Beh-
— Taehyung, ripara questo danno! Uno dei miei rossetti preferiti sbucò dal nulla ed iniziò a disegnare il contorno dei miei occhi. MA CHE DIAMINE FAI?
— Beh, non è un correttore questo?
— Tae, non puoi essere serio.
— Ma che c'è?
Non appena la mano di mio fratello si spostò ebbi il malore di vedere i danni che mi aveva aggiunto al viso.
— Seokjin, trattienimi prima che faccia un pazzia!
— Omo! Meglio che evapori da qui.
— No Jin! Non mi abbandonare!
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— Ok. Quindi se ho capito bene, il viso di Areum è totalmente irritato perché ieri l'hai struccata con il dissolvente. Ed il tuo braccio è totalmente fasciato perché ti ha toccato con il ferro per lisciare i capelli surriscaldato.
Detto così, sembrava che l'unica vittima lì fosse mio fratello. Mentre invece ero io!
— Ti giuro che non sapevo fosse acceso!
— Centottanta gradi? Chiese il ragazzo che mi piaceva.
— Duecento, corresse il mio gemello.
— Bugiardo! Erano duecentodieci.
— Ancora peggio.
— No caro mio! Il peggio si trova sulla mia faccia! Aigo, menomale che ho tante foto in riserva per il post delle diciotto.
— Aspetta soltanto che ti prenda, e vedrai a cosa assomiglierebbe il peggio sulla tua faccia.
— Non mi hai soltanto rovinato il viso, ma anche il rossetto. Il tuo braccio non è niente di grave in confronto.
— Bene, Tae aprì la sua borsa per far uscire la sua macchinetta fotografica e scattarmi una foto senza il mio consenso.
— Ma sei diventato matto?!
E come se non bastasse, prese la torta alla crema che c'era al centro della tavola e me la lanciò in faccia senza alcuna esitazione.
— Un po' di crema per idratare questa pelle tutta rinsecchita.
Essendo molto vendicativa, aprii il mio zaino a mia volta e frugai nell'astuccio per cercare una cartuccia d'inchiostro viola di ricambio per la mia penna. Usai il coltello accanto a me per aprirla e gliela lanciai in testa.
— Vi prego, finitel-
— Ultimamente parli sempre dell'ipotesi di farti una tinta viola. Eccoti servito.
— Areum, stai esager-
— Ne vuoi una anche tu Jungkook? Gli chiesi con uno sguardo minaccioso che sembrò fargli seriamente paura.
— Sai Tae, stai benissimo così.
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— Era tutto ciò che avevo.
— Dello shampoo da uomo? Jimin, tua sorella non ha del bagnoschiuma da donna?
Stranamente, ritornò subito a scuola. Per lui era preferibile pensare ad altro piuttosto che rimanere a casa a piangere.
— Si, ma non ho pensato a prenderlo.
Continuando a frugare nella sua borsa fece uscire un asciugamano che mi tese.
— Non l'hai usato, vero?
— Soltanto per asciugarmi capelli.
— Non posso usarlo allora! Questioni di igiene.
— Tranquilla, la mia testa era pulitissima.
— Scusa, ma preferisco di no. Reggimi tutto e metti il piede sotto la porta della cabina per confermarmi che ci sei. Anche se in generale non c'è nessuno negli spogliatoi di mattina, preferisco evitare rischi.
— Va bene.
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— Ricordatevi ragazzi, per la gita sarà vietato portare alcool e fumo. Se becchiamo qualcuno, si ritroverà a pulire i bagni per tre week-end di fila. Sono stato chiaro.
— Sì professore, risposero tutti quanti in coro. Tutti tranne me.
— Jungkook, di cosa sta parlando?
— E menomale che ascolti sempre quello che dicono gli altri, disse con ironia, è da più di due mesi che i prof ci parlano di questa gita. Partiremo in campeggio.
— Ah, non m'importa, tanto non ci andrò.
— Eunmi, pensi che verrai?
— Certo, te?
— Anch'io, faremo squadra allora.
— Vengo anch'io alla fine.
— Ok. Quel "ok" è uguale a quello di mio padre quando gli scrivevo di volergli bene la mattina prima di andare a scuola. Perché gli uomini non sanno rispondere senza sembrare freddi e distaccati? Sbaglio o hai messo un profumo da uomo?
— Ti sbagli, e di grosso.
— Ah, è perché è uguale al mio.
— Davvero? Beh, Jimin- mi bloccai, rendendomi conto che sarebbe stato ridicolo dire che avevo preso in prestito le sue cose per fare la doccia, a scuola per di più. Anche Jimin ce l'ha.
— Come fai a saperlo? Mi chiese guardandomi come se fossi strana.
— Beh...ha il tuo stesso odore.
— Annusi i ragazzi te?
— Ma sei pazzo? Certo che no!
— Comunque ne hai messo troppo, l'odore è fortissimo.
— Questo è per colpa tua!
— Cosa c'entro?
— Non sarebbe successo se mi avessi difesa l'altroieri.
Essendosi sentita coinvolta dalla mia frase, Eunmi si grò.
— Sai, non dovr-
— Tu stai zitta! Le puntai un dito contro senza neanche guardarla. Non parlo con quelle bugiarde, manipolatrici, brutte, stupide, succhia cazzi e pazze. Dicevo, la mia mano tornò sul banco, se tu mi avessi difesa, non sarei andata a lamentarmi da Jimin, e lui non si sarebbe arrabbiato dicendo che sono egoista perché non avrei avuto niente da dirgli, e quindi lo avrei ascoltato. Quindi mi avrebbe sicuramente mandato un messaggio il giorno dopo per dirmi di sua madre, sarei andata all'ospedale per stare con lui e poi sarei tornata a casa e mi sarei struccata CON DELLO STRUCCANTE! Di conseguenza, non avrei mai bruciato Taehyung con la piastra, il mio rossetto preferito sarebbe ancora intatto, e quella torta alla crema se la sarebbe mangiata invece di lanciarmela in faccia! Io non sarei arrivata a scuola puzzando d'uovo e vaniglia e non avrei dovuto chiedere a Jimin di prestarmi le sue cose per fare una seconda doccia. E se non fossi mai nato avrei già avuto una centinaia di ragazzi!
— Wow, quanto tempo hai riflettuto per poter dire tutto ciò?
— Aigo. Menomale che hai un bel faccino, sennò ti avrei già preso a pugni.
— E cosa intendevi dicendo che avresti già avuto una centinaia di ragazzi? Notai un po' di gelosia, e la cosa mi rese felice interiormente.
— Intendevo quel che ho detto. Se tu non fossi mai esistito, mi sarei già messa con qualcuno. Perché a parte te, nessun uomo mi resiste.
— Beh, allora che aspetti a metterti con qualcuno? Nessuno ti trattiene.
Anche se non lo feci notare, le sue parole mi avevano seriamente ferita e la felicità che provavo per la sua gelosia svanì in men che non si dica. Jungkook non era mai stato chiaro sulle sue intenzioni con me, e la cosa era alquanto fastidiosa.
— Ok.
— Ok, ripeté il mio compagno di banco.
— Va bene.
— Va bene.
— Tanto mi avevi stancata.
— Perfetto, anch'io mi ero stufato di sentire il mio nome uscire dalla tua bocca.
— E poi guardandoti meglio, non sei mica granché.
— Sono assolutamente d'accordo con te.
Mi prendeva in giro, perché sapevo quanto io fossi cotta di lui.
— Bene.
— Bene.
— Merito qualcuno mille volte meglio di te.
— Ovvio.
— Felice che la pensi come me.
— Contento che te ne renda conto.
— Fiera di essermene resa conto.
— Fiero di te.
— Adesso che guardo meglio, i ragazzi della classe sono veramente carini.
— Se vuoi te li posso presentare.
— No, so fare da sola.
— Va bene.
— Hai detto di essere fiero di me.
— Lo pensavo sinceramente.
— Sei un ragazzo onesto.
— Sempre.
— Allora ammetti che io sia bella?
— Direi non sei male.
— Ho detto bella, non niente male.
— Va bene, sei bella.
— Ah, quanto sei onesto.
— Te l'ho detto.
— Hai altre qualità che non conosco?
— Sì, sono un bugiardo in realtà.
— Brutto stronzo...
— Ritiro quello che ho detto.
— Peccato...
— Anche se non mi trovi bella, non dimentico di essere la ragazza sulla quale fantastichi.
— E questo chi diamine te l'ha detto?
— Nessuno, vi ho sentiti.
Non del tutto. In realtà avevo solamente sentito quella parte.
— Hai sentito tutto? Chiese la mia crush sbiancando come se avesse visto un fantasma.
— Forse...chissà?
— Comunque, stavo scherzando prima. Ti trovo sinceramente magnifica. Ma è imbarazzante ammetterlo.
— Stai forse insinuando che trovarmi magnifica sia vergognoso? Ok.
— No, non è quello che-
— Quindi per te sono solo la ragazza con la quale avrai la tua prima volta e basta. Capito.
— Oddio, sospirò Jungkook nascondendo la faccia con le mani. Hai sentito anche quello?
— Questo e ben altro, caro mio.
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