𝐍𝐨𝐯𝐞
@kimareum: " A Masterpiece "
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— Fate uscire i compiti ch'erano da fare per oggi.
Per una volta, ero fiera di essere andata a scuola con i compiti fatti. Era da tanto che non scrivevo e mi ero scordata di quanto la mia scrittura fosse semplicemente perfetta.
Aigo, ho sempre avuto troppi pregi.
Stavo addirittura pensando a fare qualche foto della mia calligrafia da incollare al muro vicino alla scrivania od in bagno (era l'unica stanza della casa che non avevo ancora battezzato con delle foto mie)
— Aish, perché diamine sorridi in quel modo inquietante? Mi chiese Jungkook.
Per rispondergli, presi il foglio con sopra gli esercizi da fare per quel giorno. Avevo forse più occhiaie rispetto al giorno prima, ma il risultato ne valeva la pena. Il mio foglio era talmente perfetto che avrebbe potuto partecipare a Miss Universo al mio fianco.
—Guarda tutti questi bei numeri. Li vedi? Li vedi questi bei sei ondulati alla perfezione? Scommetto che vuoi una foto del foglio. Ma se ne vuoi una mia, devi prima aspettare che queste maledettissime occhiaie spariscano.
—Areum, come diamine fai a scrivere così storto malgrado le righe del foglio?
Ma che palle! Doveva sempre riuscire trovare un problema in quello che facevo!
—Jungkook, le linee sono solo una decorazione, non sono mica fatte per scriverci sopra...guarda il mio corpo, gli dissi indicandomi con una mano. Hai visto la bella linea che ho? Mico ci scrivo sopra.
— Jungkook?
— Aigo, la stronza gelosa è tornata, sussurrai.
— Oh, hai fatto i compiti da sola? Mi chiese facendo finta di essere gentile ed innocente dopo aver notato il foglio pieno di calcoli che tenevo in mano.
— Ovvio. Perché? Sei forse gelosa?
— Lasciala perdere, Eunmi. Che dovevi dirmi?
— Volevo sapere se ti andava sempre di vederci questa sera per finire di ripassare geografia.
— Certo, nessun proble-
— Stop, aspetta che consulto un attimo la sua agenda. Allora...se non sbaglio stasera ha da fare con me a casa mia. Mi dispiace, Eunmi.
— Ah, prese une finta espressione intristita, se ti disturbo puoi dirmelo Jungkook, scusami. Non sei obbligato a-
— E chi ha mai detto che è obbligato a starti dietro? Chiesi alzando un sopracciglio.
— Nessuno, rispose Jungkook, ma ho realmente voglia di studiare con te stasera, Eunmi. Dovresti farti gli affaracci tuoi, Areum.
— Sei sicuro, Jungkook? Voglio dire...se preferisci andare da Areum, non fa niente...
— Certo, Eunmi, tranquilla. Abbiamo degli esami da preparare.
Ma che palle questi esami...in quel periodo erano sulla bocca di tutti...non ne ho mai capito l'utilità.
— Va bene, se vuoi puoi venire anche tu, Areum. In tre ci divertiremo di più.
Sentii odore di trappola ad un chilometro di distanza.
— Va bene, dissi con un sorrisetto.
Ma non mi importava, avevo voglia di venire anch'io.
— Ok, rispose Eunmi nascondendo malissimo la sua frustrazione, allora ci incontriamo all'entrata del liceo dopo le lezioni.
— Aish, sospirò Jungkook.
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— Dov'è quell'idiota di Jungkook? Questa voce...era riconoscibile fra mille. Oh, ciao Areum. Come stai? Spero non ti abbia fatto troppo male al naso.
— Jimin, sussurrai al mio migliore amico senza rispondere ad Hoseok, al mio tre corriamo via.
— Uno...due...iniziò il mio migliore amico.
— Hey! Fermi! Perché state contando?
— Areum, cosa aspetti a dire tre?
— Jimin, sono bloccata. Non posso muovermi. Ci girammo entrambi, scoprendo con orrore che quel viscido mi stava trattenendo per il braccio. Hoseok, mollami!
— Come diamine ha fatto per sentirci?
— Non lo so. Quello dotato in scienze sei tu, allora sbrigati a trovare una soluzione!
— Lo sapete che vi sento, vero?
— Beh non m'importa. E ti ho detto di lasciarmi! Mi stai stropicciando la manica della divisa.
— Ma quanto diamine era forte la botta che ti sei presa in testa per aver scelto tu stessa di venire a scuola con l'uniforme? Chi è lo stronzo che ti ha toccata? Lo vado cercare e gli faccio la testa al quadrato!
— Hoseok, sospirai, Jungkook è già troppo ossessionato dalla matematica. Se gli facessi la testa al quadrato non potrei più guardarlo serenamente.
— Areum, mi riprese il mio migliore amico, era per dire...
— Aigo, zitto! O finirai anche tu con la testa al quadrato.
— Cielo, Areum. Il tuo naso è storto...mi fece notare Hoseok che mi teneva ancora per il braccio.
— COSA????
— Qui, hai una gobba strana, disse avvicinando la sua mano libera al mio viso che gli scanzai immediatamente.
— YAH, NON PROVARE A TOCCARE IL MIO VISO CON QUELLE MANACCE, TESTA DI CAZZO! Jimin, mi girai verso di lui con le lacrime agli occhi, il mio naso è veramente storto?
— Questo è per colpa dell'altro stronzo, disse signor faccia di cavallo innervosito, dove diamine è?
— Proprio qui. Areum, non serve piangere, il tuo naso è sempre lo stesso. E tu, Hoseok, smettila di provare a fare il figo.
— Dio Santo...Areum, trattienimi prima che gli spacchi la faccia.
— Jimin, dissi ignorando Hoseok, lo specchietto, per favore.
— Areum! Mi riprese Hoseok.
— Che diamine vuoi?!!!!! Quel ragazzo era l'unico ad avere il potere di farmi esplodere il sistema nervoso. Non vedi che ho bisogno di uno specchio?
— Ecco, il mio migliore amico mi tese lo specchietto nello stesso momento. Vedi? Non ha niente il tuo naso.
— Non toccarlo!
— Tranquilla, disse ripercorrendo il mio dorso nasale con delicatezza, è sempre dritto.
— Aigo, fai piano, non spingere così tanto.
— Che diamine volevi tu? Chiese Jungkook ad Hoseok che non mi aveva ancora mollata.
— Pensavi forse che non sarei venuto a sapere quello che hai fatto? Come osi spaccarle il naso e pretendere di passarla liscia. Areum, trattienimi!
— Jimin, prendimi la pomata!
— Come vuoi che te la metta? Mi chiese il mio migliore amico dopo averla presa.
— Massaggia effettuando dei movimenti circolari e lenti. Aspetta, dammi qua. Dopo aver sfilato il tubetto a Jimin, lo feci cadere involontariamente. E abbassandomi per raccoglierlo, mi presi un ennesimo colpo al naso che lo fece addirittura scrocchiare (neanche sapevo fosse possibile prima di allora). AH! Gridai. Mi hai appena fatto scrocchiare il naso!
— Scusami, disse Hoseok realmente mortificato, volevo raccoglierti la crema.
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