✥ 10.

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JIMIN'S POV

Il mio cuore si era fermato in quel momento.
Continuavo a guardare Kippeum con gli occhi spalancati, l'ansia mi stava uccidendo rapidamente dall'interno; il suo sguardo si spostava dal mio viso a quello di sua sorella, e dall'espressione che aveva dipinta sul volto in questo istante, sembrava davvero disgustata.

Cavolo... ma cosa ci faceva Kippeum qua?
A lei non piaceva andare nei locali il sabato sera, e oggi mi aveva detto che sarebbe rimasta a casa insieme a Mina.
Forse aveva cambiato idea... ma perché allora non mi aveva detto niente?

"Kippeum, posso spiega-"

"Mi fai schifo Park Jimin!" Esclamò.

Tutte le persone vicine a noi si voltarono verso la nostra direzione, incuriosite dal siparietto che si stava creando.
Compreso l'ex di Haneul, che ci stava osservando concentrato e decisamente molto interessato per tutto quel che stava accadendo.
Fantastico.

"Kippeum ascolta-"

"No! Non voglio ascoltarti! Sapevo che non dovevo fidarmi di te, ma addirittura tradirmi con mia sorella!"

Avevamo gli occhi di tutti addosso.
Mi sentivo davvero una merda in quel momento, eravamo stati colti in flagrante.
Mi voltai un attimo verso Haneul, dato che non stava reagendo o dicendo niente.
Era immobilizzata, totalmente paralizzata; sembrava si fosse trasformata in pietra, e fissava Kippeum con un'espressione spaventatissima.
Era sbiancata.

"Mi fai davvero ribrezzo..."

Gli occhi di Kippeum si riempirono velocemente di lacrime, e io mi sentii sempre più uno schifo.
Volevo bene a Kippeum, non meritava di essere trattata in questa maniera.

Solo che... Haneul era una irresistibile tentazione per me; non riuscivo a non pensare a lei, non riuscivo a non starle vicino, a non stuzzicarla, provocarla, prenderla in giro.
Anche se ci avessi provato, sarebbe stato del tutto inutile; avrei sprecato solo forze e energie... non riuscivo proprio a mantenere il controllo, non quando di mezzo c'era lei.

Avevo il timore che Haneul cominciasse a piacermi un po' troppo.

Ad un certo punto, con mio grande stupore, dalla bocca di Haneul finalmente uscì qualche parola pronunciata con tono sommesso.

"Kippeum, ti possiamo spiegare..."

Sembrava che lo shock iniziale fosse sparito, e che lei fosse ritornata ad essere lucida e cosciente.
Kippeum però continuava a guardarci con gli occhi pieni di lacrime e soprattutto, traboccanti di disgusto.

"Non voglio sentire le vostre inutili scuse, mi fate schifo!"

Dopo aver urlato quelle parole, Kippeum si voltò per allontanarsi immediatamente da noi, cercando di destreggiarsi tra la folla che si era creata attorno alle nostre figure.
Sveltamente mi avvicinai e la afferrai per il polso.

"Non mi toccare bastardo!"

Kippeum si rigirò subito e tentò di tirarmi un ceffone, ma la precedetti afferrando anche l'altro polso, bloccando così i suoi movimenti.

"STAVAMO FACENDO FINTA!"

Quelle poche parole scapparono involontariamente dalle mie labbra; solo dopo averle pronunciate, mi resi conto dell'immenso casino in cui mi ero appena infilato.

Mi trovavo di fronte ad un bivio e dovevo scegliere.
Provare a salvare la relazione con Kippeum, raccontandole dell'ex di sua sorella e quindi della "recita", o continuare ad appoggiare Haneul?
Cazzo.

"In che senso stavate facendo finta?" Domandò Kippeum, totalmente in preda alla confusione.

La guardai per qualche secondo, poi mi voltai verso Haneul che era rimasta ferma e immobile nello stesso punto, ad osservare l'intera scena insieme a tutte le altre persone.
Vedevo quanto fosse dispiaciuta per tutta la brutta situazione che si era venuta a creare.
Sicuramente anche lei come me, si sentiva pervasa dai sensi di colpa; sapevo quanto volesse bene a sua sorella maggiore.

Improvvisamente Haneul annuì.
Mi fissò con quegli occhietti lucidi e arrossati, e mi rivolse uno sguardo dolce; ad un certo punto scosse leggermente il capo in segno affermativo.
Mi stava praticamente dando il permesso di raccontare tutto a sua sorella.
Mi voltai nuovamente verso Kippeum, che nel frattempo stava continuando impazientemente ad attendere una risposta da parte mia.

"C'è l'ex di Haneul questa sera, e quindi lei mi ha chiesto di fingere di essere il suo ragazzo per non averlo tra i piedi. Stavamo recitando." Rivelai tutto d'un fiato.

Gli occhi di Kippeum si allargarono, e dall'espressione che aveva in questo istante sul viso, sembrava ancor più sovrastata dalla confusione.

"L'ex di Haneul? Ma lei non è mai stata fidanzata!"

Stavo per risponderle, ma un'altra voce non mi diede la possibilità, intromettendosi nella discussione.

"Quindi non stavate davvero insieme eh?"

Yoongi.
Lo sapevo, aveva sentito tutto.
Haneul non rispose, abbassò lo sguardo intimidita e insicura per non incontrare quello del suo ex.

"E questo chi è?" Chiese Kippeum indicandolo.

"Sono il suo ex." Rispose Yoongi con nonchalance, indicando Haneul.

Kippeum agrottò le sopracciglia, fissò per un po' l'ex ragazzo di Haneul, dopodiché si voltò verso di me.

"Davvero lui è il suo ex?"

Annuii, ma lei continuò a guardarmi dubbiosa e poco convinta.

"Quindi... hai detto la verità."

Annuii un'altra volta, sperando dentro di me che riuscisse a credermi.
Kippeum non disse altro, e si voltò verso sua sorella e Yoongi.

"Hai finto di stare con un altro solo per farmi ingelosire? Oh... ma che carina che sei!"

Quello lì si avvicinò a Haneul e le accarezzò i capelli; assistendo a quella scena, percepii una forte e dolorosa stretta al petto.
Le mie mani cominciarono ad agitarsi; fremevano e tremavano, poiché non vedevano l'ora di interrompere il contatto ravvicinato tra quei due.

Volevo... volevo solo avvicinarmi e allontanarlo da lei.
Ma non potevo.
Non potevo farlo.

Però con mio enorme piacere, Haneul spostò bruscamente la mano del tipo.

"No! Ho chiesto a Jimin di far finta di stare con me solo per non averti tra i piedi!"

YOONGI'S POV

Arrivò un ragazza; aveva lunghi capelli castani e ondulati, e indossava un vestitino nero.
Esso però non era così stretto e attillato come i classici vestiti che solitamente indossavano le ragazze quando volevano passare una serata in discoteca, questo aveva le maniche lunghe e il collo alto.
Più che scoprirla quell'indumento faceva l'esatto contrario, la copriva totalmente.

La scrutai con cura... dovevo ammettere che era carina.
Non quanto Haneul però.

Osservai per bene il suo viso, o almeno ci provai, dato che non ero così vicino a loro.
Mi sembrava di averla già vista da qualche parte, ma proprio non ricordavo dove.

Non era stato il suo arrivo a bloccarmi, bensì la sua voce.
Quella ragazza aveva esclamato sia il nome di Haneul sia il nome di Jimin, il tizio a cui avrei volentieri tirato un pugno sul naso.
Aveva usato un tono di voce davvero alto, così elevato che quasi era riuscita a sovrastare il volume assordante della musica... e infatti aveva attirato non solo l'attenzione dei due nominati, ma anche delle tante persone vicine a loro.

"Cosa sta succedendo?" Chiese Namjoon.

"Sssshhh!" Lo zittii subito.

Volevo riuscire a sentire quella che, dall'aria che tirava, sarebbe stata una bella discussione.
La coppietta si staccò all'istante, e si voltarono verso quella ragazza, guardandola con delle espressioni completamente scioccate.
Scrutai nuovamente l'ultima arrivata.

"Quella ragazza ha una certa somiglianza con Haneul." Commentò Jin.

No un attimo...
Ma certo, era la sorella maggiore!
Ecco dove l'avevo vista; quando io e Haneul stavamo insieme, a volte prendeva il cellulare e mi faceva vedere le foto che si scattava con sua sorella, raccontandomi che avevano un bel rapporto e che le voleva molto bene.
Però notai che le occhiate che si stavano lanciando in questo momento, non fossero molto amorevoli.

"Kippeum, posso spiega-" Cominciò a dire il biondo.

"Mi fai schifo Park Jimin!" Esclamò la ragazza.

No... non mi dite che...

"Kippeum ascolta-" Continuò lui.

"No! Non voglio ascoltarti! Sapevo che non dovevo fidarmi di te, ma addirittura tradirmi con mia sorella!"

Cosa?

Quell'idiota era il fidanzato della sorella di Haneul?
E quindi Haneul aveva rubato il fidanzato a sua sorella o cosa...?
Non ci stavo capendo nulla.

Cominciai lentamente ad avvicinarmi, volevo vederci chiaro in questa storia.
La sorella di Haneul iniziò a piangere, dando spettacolo... che scenetta rivoltante.
Riuscii finalmente a trovare un punto abbastanza vicino a loro, così da poter sentire meglio.

"Non voglio sentire le vostre inutili scuse, mi fate schifo!"

La sorella di Haneul continuò a lamentarsi.
Ma cavolo, invece di stare qua a piangere come una disperata di fronte a tutti, vattene no?
Che stupida, si stava solo umiliando così.

Come se mi avesse letto nel pensiero, quella ragazza si voltò, intenzionata più che mai ad andarsene via.
Dovetti assistere alla ridicola scena del tipo traditore che tentò di afferrarla per il polso e lei che si dimenò per non farsi toccare.
Ma che schifo.

Voltai lo sguardo verso la persona che richiamava principalmente il mio interesse, Haneul.
Era lì, ferma e immobile ad osservare tutta la scena; sembrava traumatizzata.
Era visibilmente pallida, speravo che non stesse per sentirsi male.
Poi le parole che pronunciò il biondino attirarono di nuovo la mia attenzione.

"STAVAMO FACENDO FINTA!"

Quindi... stavano facendo finta eh?
Un sorriso compiaciuto si dipinse velocemente sulle mie labbra.
La sorella di Haneul guardò Jimin con un'espressione altamente confusa, ma dopo qualche secondo riprese a parlare.

"In che senso stavate facendo finta?"

Dopo quella domanda, Jimin si voltò verso Haneul, e quest'ultima annuì lievemente.
Il biondo si voltò di nuovo verso la sorella, e la frase che pronunciò mi fece sorridere ancora di più.

"C'è l'ex di Haneul questa sera, e quindi lei mi ha chiesto di fingere di essere il suo ragazzo per non averlo tra i piedi. Stavamo recitando."

Non resistetti, una risatina divertita scappò dalla mia bocca.
Ma... sul serio?
Wow, mi sentivo importante... addirittura mettere su questa assurda recita, solo per me?
Oh, Haneul mi faceva una tenerezza infinita.

La sorella di Haneul, che mi pareva di aver capito si chiamasse Kippeum, guardò l'idiota sempre più in preda alla confusione.

"L'ex di Haneul? Ma lei non è mai stata fidanzata!"

Ah già, ovviamente lei non poteva sapere di me, la nostra era stata una relazione segreta.
Jimin stava per risponderle quando decisi di intromettermi nella discussione.
In fondo stavano parlando di me, era più che giusto che partecipassi.

"Quindi non stavate davvero insieme eh?"

Guardai entrambi, ma il mio sguardo era soprattutto puntato sulla mia ex, che in questo momento aveva la testa abbassata.

"E questo chi è?" Sentii chiedere dalla sorella maggiore di Haneul.

"Sono il suo ex." Risposi tranquillamente, indicando Haneul.

La sorella agrottò le sopracciglia, poi si voltò verso il tizio ossigenato e gli borbottò qualcosa.
Ma aveva usato un tono di voce così basso, che non ero riuscito a sentire niente.
Beh, poco me ne fregava.

Avevo appena saputo che la mia Haneul non era stata con nessun altro dopo di me, e a me questo bastava.
Mi sentii osservato; la sorella di Haneul mi stava squadrando, continuava a fissare sia me che sua sorella.
E questo mi dava sui nervi.
Odiavo quando la gente mi fissava senza un motivo preciso.

Cercai di non farci caso, e avanzai lentamente verso la mia ex.

"Hai finto di stare con un altro solo per farmi ingelosire? Oh, ma che carina che sei!" Ridacchiai appena fui di fronte a lei.

Mi avvicinai ancora di più e le accarezzai dolcemente i suoi lunghi e setosi capelli.
Mi era mancato toccare, giocherellare e tastare quei fili soffici e morbidi; quando stavamo insieme lo facevo spesso.
Li adoravo, e sapevo quanto lei amasse essere coccolata in questa maniera.

Haneul però, ad un tratto spostò bruscamente la mia mano.

"No! Ho chiesto a Jimin di far finta di stare con me solo per non averti tra i piedi!" Esclamò furiosa.

Giocava a fare la dura eh?

"Guarda che ormai ho capito, non devi continuare a fare la dura." Ribattei sorridendo.

"Non hai capito proprio niente invece."

Mi voltai verso l'idiota che aveva appena parlato... questo qui stasera mi stava davvero facendo incazzare.
Stava con la sorella di Haneul, ma che voleva?

A meno che non si fosse preso una cotta per la sua adorata cognatina.
Chissà, magari per lui tutta la farsa che avevano creato alla fine non era proprio una recita.

Non lo considerai minimamente, e tornai a stuzzicare la mia piccola.

"Addirittura mettere su questa scenetta per me? Oh piccola, mi fai sentire importante così."

"No. Questa farsa non era per farti ingelosire... speravo che vedendomi con un altro, tu mi avresti lasciata in pace. Tutto qui."

Mi chinai un poco per raggiungere il suo orecchio, accostando sempre di più il mio corpo al suo.

"Oh, cara... così mi ferisci. Non mi conosci bene se pensi che vedendoti con un altro io ti avrei lasciata stare, anzi... avrei fatto il contrario."

Osservai fermamente per qualche secondo il suo visetto adorabile, prima di farle l'occhiolino.
Haneul arrossì, e cazzo... era troppo carina.
Mi era mancato proprio tutto di lei.

"Non ci sto capendo nulla!"

Io e Haneul ci voltammo verso sua sorella; sembrava stesse dando di matto.

"Kippeum..."

"Tu. Mi devi delle spiegazioni. E anche tu!" Disse Kippeum indicando prima sua sorella, e poi Jimin.

"Seguitemi."

Iniziò a dirigersi verso l'uscita del locale; Haneul e il biondo la seguirono, e così feci anch'io.

HANEUL'S POV

Quando Kippeum aveva esclamato i nostri nomi, il mio cuore aveva smesso di battere.
Ero rimasta fortemente traumatizzata.

Vedere Kippeum piangere, mi aveva fatto sentire male, anzi malissimo.
Non volevo che mia sorella soffrisse per un mio errore... per una mia debolezza.
E quindi, quando a Jimin scappò la frase 'stavamo facendo finta', non me la presi più di tanto; anche perché se non lo avesse detto Jimin, lo avrei detto io che era tutta una recita.
In effetti era vero, ci stavamo baciando appositamente di fronte a Yoongi per fare in modo che lui credesse a quella messinscena.

Anche se non avevo chiesto a Jimin di infilarmi la lingua in bocca, quel bacio a stampo bastava e avanzava.
Sembrava non bastasse a Jimin però.
Avrei dovuto parlare con lui di questo.

Ripensando al momento in cui io e Jimin ci eravamo baciati, mi ritornò alla mente il nostro primo incontro.
Non era passato tanto tempo, ma era incredibile come le cose fossero mutate così velocemente.
Avevo davvero odiato Park Jimin; voleva fare sesso con me quella sera, ma io all'ultimo secondo ci avevo ripensato, e lui mi aveva trattata malissimo per questo.
Il giorno dopo avevo scoperto che era fidanzato con mia sorella, e il mio odio nei suoi confronti aumentò ancor di più.

Però ultimamente cominciavamo ad andare d'accordo, era cominciato tutto da quando mi aveva aiutata al bowling con Jin e Hoseok.
Era grazie a questa ridicola recita se adesso riuscivamo a sopportarci un po' di più.

Questa sera poi, si era incredibilmente comportato bene nei miei confronti... davvero molto.
Difatti avevo cominciato a pensare che forse lo avevo giudicato troppo in fretta.
Lo stavo rivalutando.

Mi aveva aiutata anche reggendomi il gioco, quando gli chiesi se era disposto a spingersi un po' oltre.
Mi aveva baciata, fregandosene di mettere in pericolo la sua relazione con Kippeum.

E cavolo... quanto baciava bene.
Sapevo già che baciava da dio, ma questa sera me lo aveva ricordato per bene.
E ben volentieri oserei aggiungere.
Se non fosse spuntata Kippeum, cosa sarebbe successo?
Forse si sarebbe intromesso Yoongi, conoscendo bene la sua gelosia.
O forse... semplicemente non avremmo mai smesso, dando un lungo continuo a quel bacio mozzafiato.

Avevo il timore che Jimin cominciasse a piacermi un po' troppo.

Scossi la testa; era il ragazzo di Kippeum, cavolo non potevo!

Quando Jimin si era messo a spiegare del mio ex a Kippeum, puntualmente spuntò Yoongi.
Preciso come un orologio svizzero, eh?
E ovviamente aveva origliato il tutto.

Volevo sprofondare in quel momento, cos'avrà pensato Yoongi?
Gli avrò sicuramente fatto pena.

Anche se gli avevo detto che avevo messo su questa messinscena solo per fare in modo che mi lasciasse in pace, lui aveva capito.
Aveva capito che avevo usato Jimin per farlo ingelosire.
Però ora che sapeva la verità, mi sembrava più tranquillo; mi sorrideva e aveva cominciato addirittura ad accarezzare i miei capelli con il suo tocco dolce e delicato.
Lo faceva sempre quando stavamo insieme; Yoongi adorava coccolarmi accarezzandomi i capelli, e io amavo ricevere questo tipo di attenzioni da parte sua.

Ma appena connettei il mio corpo al cervello, spostai bruscamente la sua mano scansandola in malomodo, allontanandola subito da me.
Nonostante avessi bevuto, ricordavo benissimo il modo con cui mi aveva trattata prima.
Stronzo.
Non poteva offendermi, e poi dopo accarezzarmi i capelli come se niente fosse.
Cavolo no, non glielo avrei permesso.

Eppure... era pur sempre Yoongi.
Dovevo evitarlo, non dovevo avere a che fare con lui di nuovo, anzi... neanche ci avrei dovuto parlare.
Eppure eccoci qua, tutti e quattro fuori dal locale a congelare, perché Kippeum aveva insistito per parlare tutti insieme.

Kippeum continuava ad osservarci con disturbante insistenza, mentre io invece iniziai a sentirmi male.
L'alcol cominciò a rilasciare i suoi effetti negativi: la testa girava, la vista era lievemente sfuocata, e lo stomaco si contorceva e attorcigliava in una forte e dolorante morsa.
Avevo la terribile paura di vomitare da un momento all'altro lì, di fronte a loro.
Speravo proprio di no.
Mi sfregai le braccia con le mani, in un vano tentativo di riscaldarmi; faceva davvero freddo questa notte, e non ero vestita in maniera tanto pesante.

"Hai freddo?" Mi chiese Yoongi.

"Ti interessa?"

"Eddai Haneul, non fare l'acida."

Si avvicinò e con le mani cominciò a strofinare sulle mie braccia, per infondermi un po' di calore.
Certo... ora che sapeva che in realtà non ero stata con nessuno, era ritornato ad essere il solito Yoongi di sempre.
Prevedibile.

"Prima la offendi, e poi la scaldi? Sei bipolare o cosa?" Esclamò Jimin con un tono di voce davvero furioso.

"A te cosa frega? Dovresti riporre la tua attenzione sulla tua ragazza, non su sua sorella." Ribatté Yoongi.

Che disagio.

Yoongi era un tipo senza peli sulla lingua; se doveva dire qualcosa, l'avrebbe detta tranquillamente in faccia, senza farsi tanti problemi.
Forse non si rendeva conto che la situazione fosse già parecchio delicata; parlando così, la peggiorava e basta.
O forse sì, se ne rendeva conto ma semplicemente se ne fregava... okay, era più plausibile questa opzione.

"Ha ragione lui."

Ci voltammo tutti e tre verso Kippeum; mia sorella stava continuando ad incenerire Jimin con lo sguardo.

"Amore-"

"Non mi chiamare amore. Sono arrabbiata con te."

"Te l'ho detto che stavamo fingendo, te lo devo ripetere?" Replicò Jimin un po' scocciato.

Sembrava che stesse per perdere la pazienza.
Non riuscivo a capire però se si stesse innervosendo per davvero o per finta; dovevo ammettere che Jimin quando voleva, sapeva essere un bravo attore.

Sentii Yoongi ridacchiare alle mie spalle.

"Che ridi?" Domandai a bassa voce, cercando di non farmi sentire da Jimin e Kippeum.

"Tutto questo è esilarante."

Alzai gli occhi al cielo, emettendo uno sbuffo; Yoongi era solito ridere delle disgrazie altrui.

"L'intreccio di lingue l'ho visto per bene però! Wow, hai preso così a cuore questa assurda messinscena!" Rispose Kippeum.

Quelle parole mi fecero male.
I sensi di colpa mi colpirono veloci, rapidi e distruttivi come missili; solo ora mi accorsi della grandissima cazzata che avevo fatto, facendomi coinvolgere così fortemente da quello che dovevo ricordare, essere il ragazzo di mia sorella.

"Kippeum, Yoongi non ci avrebbe mai creduto se ci fossimo scambiati un semplice bacio a stampo." Dissi intromettendomi, tentando di risultare il più convincente possibile.

Jimin mi aveva aiutata, era il mio turno di aiutare lui.

"Reggimi il gioco." Sussurrai a Yoongi.

"Solo se mi dai un'altra possibilità." Ribatté lui.

Mi voltai velocemente verso il mio ex, guardandolo con occhi spalancati.
Mai e poi mai avrei voluto dargli un'altra possibilità; la sua occasione l'aveva avuta, era stato lui a rovinare tutto, tradendomi.

"È come dice lei?" Domandò Kippeum a Yoongi, riferendosi alla mia frase sul bacio.

Yoongi guardò mia sorella, dopodiché rivolse il proprio sguardo sulla mia figura.
Stava aspettando una risposta alla sua precedente domanda; ero certissima che non mi avrebbe mai retto il gioco, se io gli avessi dato un responso negativo.

Chiusi per un attimo gli occhi, respirando a fondo e riflettendo sulla pazza circostanza in cui mi ero infilata.
Volevo che Kippeum non soffrisse... mi importava solo questo, quindi con insicurezza, annuii.
Con la coda dell'occhio intravidi gli angoli delle sottili ma esperte labbra di Yoongi, sollevarsi.

"Sì, se si fossero dati solo un bacetto insignificante, ovviamente non ci avrei mai creduto."

Appena Yoongi pronunciò quelle parole, mia sorella tirò un sospiro di sollievo.
L'affermazione del mio ex l'aveva stranamente convinta.
Ad un certo punto posò la sua attenzione su me e Yoongi; fissò intensamente prima me, poi lui.

"Per quanto tempo siete stati insieme?"

"Ha importanza?" Chiesi.

"Sì. Hai avuto una relazione con un ragazzo decisamente più grande di te, cosa penseranno la mamma e il papà se lo venissero a sapere?"

Cosa?
Non ci potevo credere!

"Non oserai fare la spia!" Urlai.

"Rispondi."

Non potevo credere che mia sorella potesse essere così stronza.
Mi girai un attimo verso Yoongi, vedendo che aveva il solito sguardo menefreghista di sempre.
Poi guardai Jimin... lui sembrava davvero dispiaciuto per me, ma non osava ribattere.

"Un anno e mezzo." Ammisi.

Kippeum sgranò gli occhi, il suo viso si accigliò; compresi subito che la mia risposta non la rese molto felice.

"Cosa? Sei stata fidanzata con questo qui per un anno e mezzo?"

"Ehi, questo qui ha un nome." Disse Yoongi.

"Ascolta, non sono affari tuoi okay? E poi ci siamo lasciati già da qualche mese, quindi-"

"Quanti anni hai?" Chiese Kippeum a Yoongi.

Non mi diede nemmeno la possibilità di finire ciò che stavo per dire.

"Ventiquattro."

"Un po' troppo grande per te, no?" Disse Kippeum, alzando un sopracciglio.

Stavo davvero cominciando a perdere la pazienza.
Non erano problemi suoi sapere con chi mi frequentavo, ma soprattutto conoscere l'età delle persone con cui dovevo avere a che fare nella mia vita.
Avevo diciotto anni, non ero più una ragazzina.

Stavo per ribattere, quando la voce di Yoongi mi bloccò.

"Senti, hai finito di rompere i coglioni col tuo interrogatorio? Fa freddo qua fuori."

Okay, anche Yoongi stava cominciando ad innervosirsi... e questo non era un bene.

"Ehi amico, modera i toni." Disse Jimin.

"Non sono tuo amico."

Oh no... non volevo che questi due cominciassero un'altra discussione.

"Hai ragione, Yoongi. Dovremmo parlare comodamente in un altro luogo e momento..." Mormorò Kippeum.

Non potei non notare lo strano ghigno che in questo istante aveva stampato sul viso.
Inarcai un sopracciglio pensierosa... cosa stava architettando mia sorella?

"Sei invitato domani a pranzo a casa dei nostri genitori. E sarà il caso che tu sia presente."

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