✥ 08.
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HANEUL'S POV
Il mio cuore stava battendo all'impazzata; stava palpitando così forte, da arrecarmi dolore sia dentro che fuori il petto.
Ma cosa stava accadendo a Jimin questa sera?
Era così... dolce.
Lo scrutai accuratamente, concentrandomi con attenzione sulle sue espressioni e sul linguaggio del corpo.
Sembrava davvero preoccupato per me.
Si avvicinò ancor di più, continuando a fissare profondamente i miei occhi; i suoi erano così penetranti e pungenti da essere capaci di colpire la mia anima.
La sua mano accarezzò delicatamente la mia guancia; questo contatto ravvicinato provocò una serie di brividi che percorsero ogni millimetro della mia schiena.
Chinò leggermente la testa, e io d'impulso chiusi gli occhi.
"Haneul!"
Velocemente riaprii gli occhi spalancandoli, e mi allontanai subito da quella tentazione irresistibile.
Ma cosa cavolo stavo combinando?
Ogni volta mi dimenticavo che fosse il ragazzo di mia sorella!
Mi voltai indietro, e Yeri, la persona che mi aveva appena chiamata, stava avanzando verso di noi insieme a Nayeon.
"Finalmente ti abbiamo trovata!" Esclamò Nayeon alzando le braccia al cielo.
"Tu! Avevi detto che l'avresti riportata subito da noi, invece è passata una mezz'ora buona! Siamo venute a cercarvi, ci stavamo preoccupando." Disse Yeri con tono di rimprovero, indicando Jimin.
"Sì... scusate ragazze." Jimin si scusò e ci fece cenno di raggiungere i suoi amici al tavolo.
"Ora arriviamo, passiamo prima ad ordinare dei drink." Mormorò la mia amica dai capelli biondi.
Jimin annuì, ma prima di andarsene si voltò verso di me; gli angoli delle sue labbra si incurvarono leggermente verso l'alto, regalandomi così un piccolo sorriso.
Non era uno dei suoi soliti sorrisi maliziosi, questo era un altro tipo di sorriso.
Più... dolce.
Involontariamente arrossii, e ricambiai sorridendo anch'io.
Mi aveva aiutata questa sera, gli ero riconoscente.
"Non abbiamo mica interrotto qualcosa?" Chiese Naeyon, una nota di malizia era nascosta nella sua voce.
"No."
"Sicura? Perché eravate molto vicini." Continuò Yeri.
Sbuffai, e mi avviai verso la parte del bar.
"C'è Yoongi stasera." Dissi, la mia voce uscì quasi come un sussurro.
Appena pronunciai quelle poche parole, gli occhi delle mie migliori amiche si allargarono a dismisura.
"Cosa? Davvero? Ci hai parlato?" Entrambe mi catapultarono di domande.
Ripensai al momento vissuto poco fa.
Yoongi che mi palpa il sedere, Yoongi che mi sta per baciare, Jimin che interviene e... il diverbio avuto tra Jimin e Yoongi.
Mi aveva offesa; mi aveva davvero trattata malissimo.
Mi aveva definita uno scarto, e mi aveva umiliata di fronte a Jimin raccontando la mia "posizione" preferita.
Per l'ennesima volta stasera, sentii gli occhi bruciare; essi divennero rapidamente umidi e in poco tempo si riempirono di lacrime.
Cercai di ricacciarle dentro, ma fu inutile; stavano già percorrendo il loro tratto lungo le mie guance arrossate.
"Haneul..."
Le mie amiche vedendomi in quelle condizioni, mi abbracciarono immediatamente.
Brevemente cercai di raccontare loro tutto quel che era accaduto; quando incontrai Namjoon qualche giorno fa e gli dissi che mi stavo vedendo con un ragazzo, solo per far ingelosire Yoongi; o quando io e Jimin eravamo rimasti soli al bowling, e avevamo incontrato Seokjin e Hoseok, e Jimin mi aveva retto il gioco dicendo che era lui il ragazzo con cui mi stavo frequentando.
Raccontai i fatti successi poco prima che Jimin intervenisse, cioè quando Yoongi aveva tentato di baciarmi.
Finii raccontando di come Yoongi mi aveva umiliata di fronte a Jimin, ma mi sentii più leggera quando rivelai che Jimin mi era stato vicino, si era comportato dolcemente con me e mi aveva difesa contro Yoongi, tirandogli addirittura un pugno.
Appena ripensai al comportamento di Jimin sorrisi, smisi di singhiozzare e internamente tirai un sospiro di sollievo.
E se non ci fosse stato lui questa sera?
Probabilmente ci sarei ricascata, adesso forse sarei con Yoongi per poi essere di nuovo trattata male dopo poco tempo.
Ringraziai mentalmente Jimin, gli ero grata; stavo cambiando opinione nei suoi confronti.
Poteva essere uno stronzo traditore, ma aveva anche il suo lato buono, e sapeva essere molto dolce.
"Davvero Jimin ti ha difesa?" Chiese Yeri stupita.
"Oddio che dolce!" Esclamò Nayeon con gli occhi a forma di cuoricino.
"Aspetta, e non ti ha ricattata per averti coperta?" Chiese di nuovo Yeri.
Negai con la testa.
"No... incredibile vero?"
Yeri annuì mentre Nayeon continuava a guardarmi con occhi sognanti.
"Sareste così carini insieme!" Esclamò la mia amica moretta.
"Nayeon, devo ricordarti che Jimin sta con mia sorella? E di conseguenza che è il mio quasi cognato?"
Nayeon fece il labbruccio mentre Yeri posò le mani sulle mie spalle.
"Yoongi è un bastardo. Non pensavo fosse così... ma tranquilla, non ti lasceremo sola questa sera." Disse guardandomi negli occhi.
"Grazie ragazze." Accennai un minuscolo sorriso.
"Sei ancora dell'idea di bere poco?"
Avevo bisogno di divertirmi, e con il mio ex nei paraggi, di sicuro senza alcool non ci sarei mai riuscita.
"Mi serve un po' di energia... per riprendermi da questo brutto inizio di serata." Dissi facendo l'occhiolino.
"Questa è la Haneul che conosco! Allora cominciamo con un paio di shot, per scaldarci un po'... offro io!" Esclamò Yeri.
Io e Naeyon annuimmo contente e così cominciò veramente la serata anche per noi.
YOONGI'S POV
"Ehi dov'eri finito? Di solito non ci metti così tanto per fumare una sigaretta." Chiese Namjoon.
Mi sedetti.
"Ho bisogno di bere." Brontolai, emettendo poco dopo un pesante sospiro.
"Finalmente! Ti offro un birra!" Rispose Namjoon con insolito entusiasmo, e io annuii.
"Tutto a posto?" Domandò Jin mentre sorseggiava il suo drink.
"C'è Haneul questa sera." Dissi freddamente.
Dalla bocca di quei tre uscirono versi di stupore; sui loro volti erano stampate delle espressioni incredule, ma allo stesso tempo incuriosite.
"Col suo ragazzo." Aggiunsi, stringendo i denti seccato.
Tutti e tre i miei amici cominciarono a fissarmi con gli occhi spalancati, sembravano visibilmente preoccupati.
Probabilmente avevano paura della mia prossima reazione; sapevano che quando c'era di mezzo Haneul, diventavo instabile.
"Che c'è? Smettetela di fissarmi in quella maniera, mi state dando fastidio." Mi lamentai.
"Ci hai parlato?" Chiese Hoseok.
"Sì."
Jin mi fece segno con la mano di continuare a parlare.
Sorrisi, era più forte di lui... era davvero una pettegola.
"Sono uno stronzo." Borbottai con la testa china.
"Su quello non c'erano dubbi." Ribatté Namjoon.
"Grazie eh." Dissi, fulminandolo con lo sguardo; dopodiché presi un sorso dal bicchiere che il barman mi aveva appena servito.
"Ma... su dai! Forza, racconta! Non tenerci così sulle spine!" Continuò Jin.
Cominciò a saltellare sulla sedia, facendomi capire che voleva sapere a tutti i costi.
Sembrava che potesse impazzire da un momento all'altro se non gli avessi raccontato nulla.
Feci un respiro profondo.
"Sono stato uno stronzo. Ho cercato di baciarla, ma il suo ragazzo ossigenato si è messo in mezzo e ci ha interrotti. E lì... non so cosa mi sia preso; vedere Haneul con un altro ragazzo mi ha fatto mandare in pappa il cervello."
"Che vuoi dire... cos'è successo dopo?" Chiese Jin.
Anche Hoseok e Namjoon mi fecero segno di continuare a raccontare.
"L'ho trattata malissimo, l'ho offesa..." Risposi, sentendo i sensi di colpa prendere il sopravvento su di me.
"Oh no... cavolo Yoongi..." Sospirò Hoseok.
"Non cambi mai eh?" Disse Namjoon, mentre continuava a bere il liquido ambrato.
"Non so cosa mi sia preso. Ora sicuramente mi odierà più di prima."
"E per odiarti più di prima, ce ne vuole." Commentò Jin.
Arricciai il naso scocciato, il mio viso sicuramente aveva appena assunto una smorfia infastidita a causa delle parole del più grande.
Poi sentii pure gli altri due ridacchiare come degli idioti.
"Simpatici..."
Meno male che loro ci ridevano sopra, perché io non stavo affatto ridendo.
"Yoongi... l'avevi tradita, ma cosa ti aspettavi? Che tornasse da te a braccia aperte? Che ti aspettasse? È carina, è ovvio che un altro se la sia presa." Disse Namjoon.
"Chiamalo scemo." Continuò Hoseok.
"Okay, come amici fate davvero schifo. Non mi state aiutando per niente."
"Calmati... cosa hai detto ad Haneul?" Mi chiese sempre Hoseok.
Ecco, questo era meglio non dirlo.
I miei amici adoravano Haneul; tra tutte le ragazze che avevo avuto, lei era stata la loro preferita.
Si erano affezionati a lei fin da subito, l'avevano trattata come una sorellina e quando dissi loro che ci eravamo lasciati, ci erano rimasti davvero male.
Quando scoprirono che ci eravamo lasciati a causa mia, perché l'avevo tradita con una bionda conosciuta solo cinque minuti prima, mi lanciarono sguardi contrariati, colmi di disgusto e disprezzo.
E avevano ragione a guardarmi in quel modo, facevo davvero schifo.
Come avevo potuto tradire Haneul in quella maniera?
Perché non ero riuscito a mantenere il controllo su me stesso, e sulla nostra relazione?
Prima di Haneul avevo avuto altre due relazioni, ma non ero innamorato di quelle ragazze.
Per la mia prima ex provavo decisamente molto affetto; però quando mi lasciò con la scusa: "sei troppo freddo e violento", non ci restai male più di tanto.
Che poi violento di cosa?
Ogni volta godeva come una matta quando facevamo sesso.
Forse io ero un po' violento, ma anche lei non scherzava.
Con la mia seconda ex invece, la nostra relazione era solamente e unicamente basata sul sesso.
Non era una relazione aperta, stavamo insieme... ma non c'era molto dialogo tra noi; scopavamo e basta.
E poi arrivò Haneul.
Lei fu come un fulmine a ciel sereno.
Inizialmente era così timida, era questa la prima cosa che mi aveva colpito di lei.
Era estremamente timida, ma anche tanto solare e allegra.
La prima volta che la vidi, entrò nel convenience store dove lavoravo.
Non fece chissà che di eclatante, semplicemente fece la spesa prendendo le cose che erano state segnate su un foglietto, probabilmente dalla madre.
Rimasi incantato dalla sua straordinaria bellezza.
Non c'erano parole per descriverla, era semplicemente bella.
Fu un colpo di fulmine.
Però non le chiesi subito il numero; pensai che se fosse tornata una seconda volta, allora era il destino che ci stava mettendo lo zampino.
Tornò appunto una seconda volta, ma non era da sola; era con le sue amiche.
Chiacchierava tranquillamente con loro, non facendo caso a me... poi sorrise.
E lì mi innamorai una seconda volta.
Il suo sorriso era qualcosa di meraviglioso.
Come la sua bellezza, anche il suo sorriso era indescrivibile.
Non le chiesi il numero neanche la seconda volta dato che c'erano le sue amiche; e poi, ad un certo punto mi ero detto dentro di me: "non c'è due senza tre, no?"
Quando la vidi la terza volta, sorrisi compiaciuto.
Avevo deciso, sarebbe diventata mia.
La corteggiai in una maniera spietata; come avevo già detto, all'inizio lei era molto timida, sembrava quasi spaventata dai ragazzi.
Presunsi allora che era ancora inesperta, che non sapeva come comportarsi nei confronti del sesso opposto, e che quindi era decisamente diffidente.
Grazie alle doti informatiche di Hoseok, scoprii il nome del liceo che frequentava.
Cominciai a farmi vedere quando usciva da scuola; sì, ero diventato uno stalker.
Ma per fortuna lei non sembrava spaventata da me; aveva cominciato ad abituarsi alla mia presenza, e avevo notato che le mie continue attenzioni non la lasciavano indifferente, anzi... le facevano molto piacere.
Alla centesima volta in cui le chiesi di uscire, lei finalmente accettò.
Per il nostro primo appuntamento mi ordinai che dovevo andarci piano; assolutamente non volevo intimorirla con qualche atteggiamento inadeguato.
Solitamente ero freddo con le persone, ma non con Haneul.
Haneul riusciva a scaldarmi; lei era il calore che mancava nel mio cuore e nella mia vita.
Era quella parte che mi rendeva completo, quella luce che annullava il buio che in quel periodo mi circondava, rendendo tutto ciò che mi stava intorno più luminoso e meno oscuro.
Le nostre prime uscite furono sobrie, perché Haneul inizialmente era ancora molto timida e insicura.
Poi cominciò a sciogliersi un po', e io riuscii ad abbattere la sua timidezza, mentre lei mi faceva parlare, chiacchierare, ridere.
Io avevo cambiato lei, come lei aveva cambiato me.
Ci fu il nostro primo bacio, primo davvero per lei; mi confessò che non era neanche mai stata baciata.
E io mi chiesi come mai una bellissima ragazza di sedici anni ancora non avesse ricevuto il suo primo bacio.
Ma fui contento della notizia; sarei stato il primo per lei... in tutti i sensi.
Dopo il primo bacio, seguirono tanti altri baci decisamente più spinti e passionali.
Dopo i primi tre mesi di frequentazione, ci fu la prima volta nel mio appartamento.
Cercai di essere il più dolce e delicato possibile, volevo fosse speciale.
Ero davvero innamorato di lei.
Da lì, ci furono tante altre volte in cui facemmo l'amore.
Mi era sempre piaciuto fare sesso, ma fare l'amore, con la persona che ritieni più speciale e più importante della tua stessa vita, era ancora più bello e soddisfacente.
E soprattutto eccitante.
Dopo un anno dove la nostra storia andava a gonfie vele, cominciarono ad esserci i primi screzi.
Non poteva essere tutto rose e fiori.
Ero davvero geloso di Haneul, molto possessivo nei suoi confronti, e questa gelosia ci portava a discutere spesso.
Odiavo litigare con lei, ma quando mi infuriavo, perdevo davvero il controllo.
E la tradii.
Dopo averlo fatto mi sentii terribilmente in colpa; amavo Haneul, e anche se discutevamo ripetutamente, non volevo perderla.
Però ero così arrabbiato con lei quella sera, che quando uscii e incontrai quella bionda, non ci pensai sopra due volte; appena mi fece capire che fosse più che disponibile, ci feci sesso.
La portai a casa mia, e Haneul ci beccò proprio mentre lo stavamo facendo.
Era riuscita ad entrare perché possedeva la copia delle chiavi di casa; gliele avevo date perché così quando finiva la scuola e io ero ancora a lavoro, poteva tranquillamente entrare senza aspettarmi fuori dalla porta.
Ma non potevo minimamente pensare che quella sera si presentasse a casa mia alle dieci di sera, cogliendomi sul fatto.
Inutile dire che i miei tentativi di farmi perdonare furono vani; mi odiava, non mi voleva più vedere e mi lanciò in faccia la collana che le avevo regalato per il nostro primo anniversario.
La sua famiglia non sapeva niente di me, non ero esattamente il tipo di fidanzato modello da presentare ai genitori.
Bevevo, fumavo... mi tingevo i capelli dei colori più eccentrici, ed ero pieno di piercing.
Per di più non ero socievole, lo ero solo con Haneul e i miei amici.
Avevo un carattere freddo e scontroso... no, di sicuro non avrei mai fatto colpo sui suoi genitori.
Invece scommettevo che il biondino ossigenato l'aveva già conquistata, la famiglia di Haneul.
Ripensando a quello stronzo, mi ribollì il sangue nelle vene.
Mi aveva tirato un pugno, ma come cavolo si era permesso?
Bastardo... non gliel'avrei fatta passare liscia.
Mi sarei ripreso la mia Haneul... sapevo che sarei riuscito ad allontanarla da lui.
"Yoongi?"
La voce di Hoseok mi distolse dai tanti pensieri che stavano assediando la mia mente.
"Mh?"
"Ti avevamo chiesto cos'hai detto a Haneul." Ripeté.
"Preferisco non farvelo sapere." Borbottai.
"Ma daiiiii! Io voglio sapere invece!" Fece i capricci Jin.
"Kim Seokjin, vedi di comportarti bene." Lo rimproverò Namjoon.
"Okay..."
Incredibile il fatto che Jin fosse il più grande di tutti noi, ma a volte dimostrava di essere il più infantile del gruppo.
Sorrisi, non mi sarei mai annoiato con loro.
"Cos'hai fatto alla guancia? Sembra si stia formando un livido." Notò Hoseok.
Sospirai.
"Il ragazzo di Haneul mi ha tirato un pugno."
Percepii gli sguardi insistenti e pungenti dei miei amici su di me; sollevai il viso, e li vidi tutti e tre con le sopracciglia agrottate e le bocche strette in delle smorfie.
"Fammi indovinare... ti ha tirato un pugno per le cose che le hai detto?" Mormorò Namjoon.
Annuii flebilmente.
Ero stato davvero cattivo con Haneul questa sera.
Non dovevo comportarmi in quel modo, ma quella testa ossigenata mi aveva fortemente innervosito.
Appena mi videro annuire, i ragazzi sospirarono e abbassarono lo sguardo come se avessero perso le speranze.
"Vuoi riprendertela?" Domandò Namjoon.
Non risposi, era ovvio cosa volessi... quella domanda era retorica.
"Allora cambia atteggiamento Yoongi, perché così non vai da nessuna parte."
JIMIN'S POV
"Ehi, non tornavi più!" Esclamò Taehyung appena mi vide fare ritorno.
"Ho avuto un piccolo contrattempo..."
"Le ragazze non erano con te?" Chiese Jungkook.
"Si sono fermate un attimo a prendere da bere." Risposi, mettendomi finalmente seduto.
Chinai lo sguardo sulle mie mani, stavano tremando da quanto ero incazzato.
Ero ancora completamente sovrastato dalla rabbia e dalla furia; l'ira mi scorreva nelle vene al posto del sangue, e il cuore palpitava ad un ritmo impazzito all'interno del mio petto, a causa della scarica di adrenalina avuta poco prima.
Avrei voluto farlo fuori quel tizio.
Davvero Haneul stava con un idiota del genere?
Speravo che non fosse più innamorata di lui, ma da quel che avevo appena visto, il suo ex aveva ancora un gran potere nei suoi confronti.
Ripensai a tutto quel che era accaduto poco fa, e se fossi tornato indietro, mi sarei comportato allo stesso medesimo modo.
Non potevo fare scena muta, dovevo difendere Haneul dalle continue offese di quel bastardo.
Non ero riuscito a trattenermi, non ero mai stato un tipo violento, ma quel tipo mi aveva proprio istigato.
Mi ero sentito così bene quando gli avevo tirato quel pugno; desideravo ardentemente continuare e tirargliene altri dieci, ma la presenza di Haneul mi aveva fermato.
Fortunatamente ero riuscito a trattenermi, e a mantenere il controllo e la lucidità... per entrambi.
In quel momento lo avevo visto... e continuavo a vederlo nei suoi occhi; Haneul era rimasta particolarmente scossa da quell'incontro per lei speciale.
Non parlava, non si muoveva, fissava un punto indefinito; solo dopo un po' si era ripresa e aveva ricominciato a camminare e seguirmi.
Però poi quando il suo ex l'aveva nuovamente avvicinata a lui, lì non ci avevo visto più.
Ma riflettendo per bene, non dovevo reagire tirandogli un altro pugno; con la violenza non si risolveva mai nulla, e così sarei passato io dalla parte del torto.
Quindi per scalfirlo giusto un po' decisi di usare il suo unico punto debole, cioè Haneul.
Quel tizio era ancora innamorato di lei, si capiva da come si poneva, da come la guardava e da come si comportava nei suoi riguardi.
Ero assolutamente certo che avesse offeso Haneul in quel modo, e che avesse detto determinate cose solo perché c'ero io.
Era arrabbiato nel vedere la sua ex accanto ad un ragazzo che non era lui.
Probabilmente, se non fossi intervenuto, si sarebbero baciati.
Anzi, avrei dovuto togliere il probabilmente... era sicuro.
Onestamente non ce lo vedevo per niente insieme ad Haneul, non lo vedevo adatto ad una ragazza come lei; quell'arrogante mi sembrava il classico bulletto di strada che pensava di essere superiore a tutti, e che non portava rispetto per niente e nessuno.
"Jimin?"
"Mh?"
"Tutto bene? Ti parlavamo ma non ci rispondevi, continuavi ad osservare il bicchiere." Disse Jungkook.
"Sì... sto bene."
"C'entra Haneul?" Chiese Taehyung.
Mi mordicchiai un po' il labbro inferiore, indeciso se raccontare loro della vicenda appena passata; ma dopo aver emesso un profondo sospiro, cedetti.
"Ho conosciuto il suo ex prima."
"E...?"
"Ed è un coglione."
"Perché? Cos'ha fatto?" Mi chiesero entrambi, intenti nel frattempo a bere il loro drink.
"Ha detto delle cose poco carine su Haneul."
"Beh... è il suo ex. Si saranno lasciati in malomodo. Trovala una mia ex che parla bene di me- ah no, non c'è." Ridacchiò Jungkook.
Sorrisi; in effetti il maknae aveva ragione, ma quel tizio aveva oltrepassato il limite.
"Kook ha ragione, ci sarà ancora dell'astio tra loro... tra ex è normale." Commentò Taehyung.
"Sì, ma non si doveva permettere di offenderla in quel modo. Non davanti a me."
Aumentai la stretta delle mani facendole diventare due rabbiosi pugni; serrai la mascella, incapace ancora di comprendere come diavolo aveva fatto una ragazza come Haneul a stare con uno come lui.
"Cosa c'è?" Domandai, vedendo le espressioni stranìte dei miei amici.
"Wow amico. Sei cotto." Disse Jungkook.
Cosa?
Io cotto di Haneul?
Stava scherzando spero!
Certo, non mi era indifferente, era carina... molto carina.
Ma dire addirittura che ero cotto, era un'esagerazione.
"Secondo me sei già ubriaco Kook."
"Yah! È solo il primo bicchiere e sai che lo reggo tanto. Credimi, sono più che sobrio."
"No non penso, dici le cavolate."
"Ho detto la verità. Ti piace Haneul e anche tanto, perché continui a negarlo?"
Stavo per replicare ma Taehyung non me lo permise, bloccandomi prima.
"Ha ragione. Non te ne rendi conto, ma parli sempre di più di lei, e sei molto protettivo nei suoi confronti."
"È la sorellina della mia ragazza. Devo essere protettivo." Dissi sbuffando.
"Smettila con questa scusa, tanto non ci crede nessuno!" Esclamò il più piccolo alzando gli occhi al cielo.
"Ma-"
"Niente ma. Hai detto qualcosa all'ex di Haneul quando lui ha detto quelle cose?" Domandò Taehyung.
Se avevo detto qualcosa?
Gli avevo direttamente tirato un pugno in faccia, e se lo meritava.
Anche se, ripensandoci bene, era un gesto decisamente protettivo nei confronti di Haneul.
"Jiminnieeeee rispondi ~" Cantilenò Taehyung.
"Gli ho dato un pugno." Ammisi a bassa voce.
Speravo non mi avessero sentito... ma invece avevano sentito eccome.
"Un pugno?" Domandarono all'unisono con toni increduli, e io annuii.
"E dopo cosa è successo?" Chiese Taehyung visibilmente preoccupato.
"In realtà lui pensa che io sia il ragazzo di Haneul, quindi per reggerle il gioco ho continuato a recitare, e gli ho fatto capire che lei ora è mia."
"Certo... la recita del finto fidanzato."
"Ammettilo che vorresti essere realmente il suo ragazzo." Disse Jungkook ammiccando, e alzando e abbassando le sopracciglia velocemente.
Stavo per rispondere ma-
"SIAMO ARRIVATEEEEE!"
Ci voltammo di scatto tutti e tre verso una Yeri altamente ubriaca.
Accidenti... le avevo lasciate mezz'ora fa! Quanto avevano bevuto queste?
La biondina si spalmò sopra Taehyung e la moretta fece lo stesso con Jungkook, ovviamente aveva alzato il gomito pure lei.
"Yeri! Hai bevuto! Chi guiderà dopo eh?" La rimproverò Tae preoccupato.
"Tuuuuu! ~"
Mi guardai intorno, alla ricerca di un paio di invitanti sfere color nocciola.
Nessuna traccia di Haneul... cavolo.
E se si trovasse nelle stesse condizioni delle sue amichette?
"Yeri, Haneul?"
La bionda mi lanciò un'occhiata confusa e spaesata.
"Chi?"
Oh, magnifico.
"Vado a cercarla." Mi alzai.
"Vai pure."
Cercai di non fare caso al tono malizioso che Jungkook aveva appena usato per rispondermi, e per la seconda volta questa sera, mi addentrai di nuovo nel locale per cercare quella peste.
Ero sinceramente preoccupato che le potesse succedere qualcosa; se aveva bevuto poi, sarebbe potuto accadere di tutto e di più.
Il pensiero che qualcuno potesse approfittare di lei, in un momento dove non era completamente lucida... mi faceva impazzire.
Mi fermai un attimo; ripensai attentamente a come avevo agito poco prima e a cosa stavo per fare adesso.
Il viso della ragazza che ultimamente risiedeva al centro dei miei pensieri apparve sorridente nella mia mente, spingendomi a socchiudere gli occhi e arricciare il labbro, confuso a causa dell'intera situazione.
Da quando mi preoccupavo così tanto per Haneul?
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