✥ 06.
─── ❖ ── ✦ ── ❖ ───
HANEUL'S POV
Appena sentii esclamare il mio nome mi voltai; una testa rossa e una nera stavano camminando verso di me.
Hoseok e Seokjin.
Ultimamente gli amici del mio ex sbucavano fuori come funghi; ieri Namjoon, oggi loro due.
Non era possibile!
Detti un rapido sguardo intorno all'intero piano, per accertarmi che ci fossero davvero solo loro due.
Tirai un sospiro di sollievo, quando capii che di Yoongi non era presente neanche l'ombra.
A Yoongi non piaceva uscire alla luce del giorno, ma ricordavo che in un modo o nell'altro i suoi amici riuscivano a convincerlo, trascinandolo fuori e facendogli respirare un po' d'aria fresca.
Certo... usciva controvoglia, ma usciva.
I due avanzarono con calma verso di noi, notai subito che entrambi i loro sguardi erano posati su Jimin.
Lo stavano scrutando attentamente.
Guardai un attimo Jimin, e mi accorsi che lui stava facendo la medesima cosa.
"Haneul! Quanto tempo!" Esclamò Hoseok non appena mi raggiunsero.
Mi accolse con un radioso e solare sorriso, e mi strinse in un caloroso abbraccio.
Jung Hoseok era un ragazzo meraviglioso.
Dolce, simpatico, divertente, burlone... e sì, molto fisico.
Abbracciava sempre.
A qualcuno poteva dar fastidio, ma non a me... adoravo gli abbracci.
Ricambiai l'abbraccio e poi passai a salutare Jin.
Kim Seokjin era il più grande, della cerchia di Yoongi.
Il più grande, e insieme a Namjoon anche il più maturo e responsabile.
Se avevi bisogno di un consiglio, o di un aiuto per un problema, potevi tranquillamente rivolgerti a lui.
Jin cercava sempre di aiutarti, si rendeva disponibile per te.
Erano entrambe delle persone fantastiche; quando mi misi con Yoongi all'inizio, loro mi accolsero come se fossi la nuova sorellina del gruppo.
Mi era dispiaciuto non sentirli più, a causa della nostra rottura.
"Ehi! Ma io non ti ricordavo così carina!" Esclamò Hoseok strizzandomi una guancia.
Mi aveva sempre trattata come una bambina, era più forte di lui.
"Dai... non ci vediamo da pochi mesi, non anni!" Risposi ridendo.
"Giusto, ma ci sei mancata comunque molto." Disse Jin, che mi lanciò un occhiolino subito dopo.
"Anche voi." Replicai, abbozzando un piccolo sorriso.
Dopo quel breve scambio di battute, calò un silenzio a dir poco imbarazzante; Hoseok e Jin continuavano a fissare insistentemente Jimin, facendo aumentare così la tensione che aleggiava tra noi... essa era diventata ancor più pesante e palpabile.
Ripensai a Namjoon... lo avevo incontrato solo ieri mattina, e se avesse già parlato con loro?
Non era che...
"Allora... Namjoon ci ha detto che hai un nuovo ragazzo, è lui il fortunato?" Domandò Hoseok, indicando Jimin con un lieve cenno del capo.
Sbiancai.
Entrambi mi fissarono in attesa di una risposta; mi voltai verso Jimin, che scoprii mi stava fissando anche lui con la testa inclinata leggermente di lato.
Mi sentivo decisamente osservata in questo momento.
"Beh, e-ecco..."
"Nam ci ha detto che ti stai frequentando con un altro." Sottolineò Jin.
Sembrava avesse pronuciato quella frase con un tono minaccioso... dallo sguardo notai che era molto serio.
"Ecco, in real-"
"Sì, sono il suo ragazzo."
Cosa?
Mi voltai verso Jimin con gli occhi spalancati, completamente incredula da quel che avevano appena udito le mie orecchie.
Mi aveva appena... salvata?
Aveva capito la situazione e mi stava aiutan- no... no.
C'era qualcosa di strano.
Sicuramente avrebbe usato questa cosa per ricattarmi in un prossimo futuro, ormai avevo capito bene come fosse il suo modo di agire e pensare.
Jin e Hoseok continuarono a quadrare la sua figura; dalle espressioni che avevano sui volti, non sembrarono molto convinti.
Ma il biondo accanto a me donò loro un innocente sorriso.
Incredibile come riuscisse a recitare alla perfezione la parte del bravo ragazzo, dato che la parola innocente non poteva essere assolutamente accostata al suo nome.
"Sono Jimin. Park Jimin." Si presentò tendendo loro la mano.
Jin e Hoseok si scambiarono delle fugaci occhiate, ma dopo qualche secondo il primo si avvicinò a Jimin, e e educatamente gli strinse la mano.
"Kim Seokjin, ma puoi chiamarmi Jin."
"Io sono Hoseok."
Tirai un sospiro di sollievo... sembrava andasse tutto bene.
Improvvisamente però, due braccia avvolsero il mio busto, e automaticamente il mio cuore accelerò il suo battito.
"È stato un piacere. Ora però se non vi dispiace... vorremmo continuare da dove abbiamo interrotto prima." Disse Jimin.
No okay... ma cosa stava facendo questo?
Davvero mi stava abbracciando da dietro?
Percepii le guance avvampare, diventarono ben presto due pomodori infuocati; il battito cardiaco oramai sembrava aver perso il controllo.
Ma smettila di battere così!
Abbracciarmi in questa maniera, di fronte ai migliori amici di Yoongi...
Fantastico.
Appena usciti dal centro commerciale lo avrebbero chiamato subito, e gli avrebbero raccontato per filo e per segno tutto ciò che avevano visto e sentito.
Già immaginavo la scena.
"Però... siete molto affiatati." Commentò Hoseok.
"Oh, non sai quanto." Sussurrò Jimin facendomi arrossire ancora di più, se possibile.
Fortunatamente, lo sentii solo io.
Guardai Hoseok e annuii, accennando un sorriso.
"Da quanto state insieme?" Chiese Jin.
Jin era sempre stato il più curioso del gruppo, per questo i suoi amici a volte lo chiamavano scherzosamente pettegola.
Mi voltai di nuovo verso Jimin.
"Un mese." Rispose lui con tono deciso, e io annuii di nuovo, cercando di essere convincente almeno quanto il ragazzo che mi stava stritolando.
Loro continuarono a scrutarci, assottigliando i loro occhi indagatori; sembrava che ci stessero studiando.
Accidenti, cominciavo davvero a sentirmi parecchio a disagio.
"Okay, scusate se vi abbiamo disturbato... ci vediamo in giro Haneul." Disse Jin.
Si allontanarono salutandomi con la mano, e io non persi tempo nel ricambiare; nel frattempo potei riprendere a respirare normalmente.
"Ehi... puoi smetterla di abbracciarmi, se ne sono andati."
Detti delle leggere gomitate a Jimin per allontanarlo da me, ma quest'ultimo non si spostò nemmeno di un millimetro.
"Ma a me piace questa posizione... e poi ho freddo, e tu sei così calda." Sussurrò al mio orecchio, pronunciando le ultime parole con una voce terribilmente sensuale.
Aumentò la stretta dell'abbraccio, e il bruciore presente sul mio viso si intensificò, dandomi la sensazione di avere un incendio al posto della faccia.
La mia temperatura corporea intanto si era innalzata a dismisura e il mio cuore stava letteralmente esplodendo.
"Scaldati da solo." Ribattei, cercando di fare la dura.
Anche se in realtà non mi dispiaceva affatto restare abbracciata a lui.
Ma questo Jimin non sarebbe mai dovuto venire a saperlo.
"È così che mi ringrazi per averti salvato il culetto?"
La stretta del suo abbraccio si allentò, fino a quando non lasciò la presa distanziandosi da me.
Non ebbi neanche il tempo di rispondere alla sua domanda, che ricevetti una pacca sul sedere.
Ma... sul serio?
Davvero mi aveva appena sculacciata??
Mi voltai verso di lui, gli lanciai una fredda occhiataccia.
"Provaci un'altra volta." Lo sfidai.
"Oh andiamo non fare l'acida... so che ti piacciono queste attenzioni."
Stavo per ribattere ma-
"Allora, giochiamo?"
Ci voltammo, vedendo che Taehyung si stava dirigendo verso di noi insieme a Yeri.
Qualche minuto dopo arrivarono anche Nayeon e Jungkook... grazie al cielo.
Mi avvicinai subito a quelle traditrici.
"Grazie mille per avermi lasciata da sola con lui. Siete delle pessime amiche." Sussurrai a bassa voce.
"Tesoro, ti sentiamo!" Ridacchiò Jungkook facendomi sbuffare.
"Comunque non ho voglia di giocare a bowling. È noioso, quindi-"
"Allora andiamo a bere qualcosa!" Esclamò Taehyung super sorridente.
Ma... questo ragazzo che tipo di stupefacenti assumeva?
Mi dava fastidio la gente troppo allegra.
"In realtà vorrei ritornare a ca-"
"Oh andiamo Haneul, poi io ho sete!" Esclamò Nayeon, bloccandomi per la seconda volta.
Qui non si poteva nemmeno parlare.
Sbuffai per l'ennesima volta quel giorno, e controvoglia annuii.
Non mi andava di discutere con nessuno.
Ci sedemmo al bar vicino, i ragazzi ordinarono un caffè, le mie amiche un cappuccino e io presi un thè.
Loro parlavano ma io con la testa ero tutta da un'altra parte.
La mia mente ripercorse la scena avvenuta poco fa.
Perché ero così preoccupata che Jin e Hoseok andassero a spifferare tutto a Yoongi?
In fondo ero stata io a inventare la balla del finto fidanzato con Namjoon; ero sicurissima che sarebbe andato a raccontarglielo, e così ha fatto.
Però questa volta c'ero di mezzo anche Jimin.
Certo, mi aveva incredibilmente aiutata senza che io gli chiedessi nulla, ma volevo evitare che si mettesse in mezzo.
Perché... conoscevo bene Yoongi.
Sapeva essere terribile, il più delle volte.
Okay sì, ero preoccupata per Jimin.
Per di più non gli ero del tutto indifferente, lui... in un certo senso mi piaceva.
Ogni volta che era con me, dimenticavo che fosse fidanzato.
Con Kippeum poi.
Cavolo, in che razza di situazione mi ero cacciata?
Però pure lui non mi aiutava per nulla; più che una spiegazione per riuscire a colpire i birilli, quella di prima mi era sembrata solo una scusa per mettermi le mani addosso.
E io mi ero ribellata?
Ovvio che no, certo.
Che stupida.
"Haneul!"
La voce di Nayeon mi distolse dai tanti pensieri che stavano affollando la mia mente.
Mi voltai verso di lei, e inarcai un sopracciglio quando vidi la sua manina sventolare continuamente davanti alla mia faccia; Yeri mi stava guardando con aria preoccupata, e persino i tre ragazzi mi stavano osservando con espressioni stranìte.
"Cosa c'è?" Chiesi confusa.
"Come cosa c'è? Sono venti minuti che ti sto chiamando!" Esclamò Nayeon.
"Sei qui sul pianeta Terra con noi o dobbiamo preoccuparci?" Scherzò Yeri.
"Sono ancora sul pianeta Terra." Sussurrai, abbozzando un minuscolo sorriso.
JIMIN'S POV
I ragazzi continuavano a parlare tra loro ma il mio sguardo era concentrato solo e unicamente su di lei.
Haneul stava continuando a guardare fuori dal finestrino, con un'aria particolarmente assente.
Mi sarebbe piaciuto entrare in quella testolina e poter vedere a cosa stesse pensando con così tanta insistenza.
Probabilmente stava ripensando a quei ragazzi di prima.
Non sapevo chi fossero, ma mi sembravano un po' troppo grandi per andare a scuola con lei; avranno avuto più o meno la mia età, magari uno o due anni in più.
Dedussi quindi che erano gli amici del suo ex.
Ero davvero curioso di sapere chi fosse questo tizio.
Avrei voluto fare tante di quelle domande ad Haneul... neanche sapevo perché fossi così interessato a lei, semplicemente ero troppo curioso... forse.
Ripensandoci... cosa mi era saltato in testa?
Me ne ero uscito fuori dicendo che ero il suo ragazzo, ma ero impazzito del tutto?
Non sapevo neanche io il motivo per cui l'avevo fatto; avevo visto Haneul in difficoltà e avevo parlato senza pensare.
Speravo vivamente che tutto questo non mi creasse problemi con Kippeum.
"Haneul... Ehi? Haneul!"
La sua amica la richiamò più volte, ma sembrava che lei fosse in un altro mondo.
Dovevo essere sincero, vederla così assorta nei suoi pensieri, ai miei occhi la faceva diventare ancora più bella.
E non pensavo fosse possibile, dato che era già bellissima.
Haneul si voltò di scatto.
Dette una rapida occhiata ad ognuno di noi... poi posò il suo sguardo, confuso e spaesato, sulla sua amica Nayeon.
"Cosa c'è?" Domandò con occhi smarriti.
"Come cosa c'è? Sono venti minuti che ti sto chiamando!" Spiegò la sua amica.
"Sei qui sul pianeta Terra con noi o dobbiamo preoccuparci?" Scherzò l'altra sua amica bionda, Yeri.
Un timido sorriso si dipinse sulle sue rosee labbra; posò il suo sguardo imbarazzato sul tavolo, di fronte alla sua tazza di thè fumante.
Il suo comportamento mi fece sorridere, a volte sapeva davvero essere buffa.
Faceva tanto la stronza, ma era molto dolce.
"Sono ancora sul pianeta Terra." Sussurrò lei.
Le sue amiche, più Kookie e Tae risero.
La osservai, indeciso se dire qualcosa o no... alla fine le parlai.
"Tutto a posto?" Chiesi.
Sapevo che non era tutto a posto.
Haneul era come un libro aperto; la conoscevo da poco, ma mi sembrava di conoscerla da una vita.
"Sì." Mi rispose freddamente.
Carina ma era una frana nella recitazione.
Dopo aver consumato le nostre bevande, decidemmo tutti di tornare a casa.
Ci avviammo verso l'uscita del centro commerciale, quando sentii una vibrazione.
Era un messaggio di Kippeum.
Rimisi il cellulare in tasca.
Cominciavo davvero a sentirmi un verme, non potevo continuare a comportarmi così con Kippeum.
E con Haneul, pure.
"Ragazze... è stato un piacere." Disse Taehyung sorridendo.
Lui e Jungkook salutarono le amiche di Haneul; mi voltai per guardarla un attimo e la beccai nel preciso istante mentre fissava le sue amiche con espressione disgustata.
Mi scappò una risata, sapeva davvero essere esilarante.
Mi avvicinai silenziosamente a lei.
"Ci vediamo domenica." Sussurrai.
Haneul corrugò le sue sopracciglia e mi lanciò un'occhiata confusa.
"Domenica?" Ripeté lei poco convinta.
"Non ricordi? Tuo padre mi ha invitato a pranzo a casa vostra."
"Ah già... ti adora." Disse annoiata.
"Tutti mi adorano." Sogghignai.
"Io no."
"Già, tu mi ami. È diverso."
Appena pronunciai quelle parole, il viso di Haneul divenne rosso come un peperone.
"Non è vero! Ti piacerebbe!" Esclamò imbarazzata.
Le scompigliai i capelli sorridendo; dovevo ammetterlo, avevo un debole per la sua folta e lunga chioma.
I suoi capelli erano morbidi, setosi, e profumati; mi attiravano... sarei stato volentieri ore ad accarezzarli e a giocarci, attorcigliando le ciocche tra le mie dita.
"Ci si vede cognatina... non ti cacciare nei guai eh!" Esclamai, mentre mi allontanavo con gli altri due.
"Allora? È andata bene no?" Chiese Jungkook.
"Non avete perso tempo con le sue amiche." Commentai.
"Diversamente da quel che pensi tu, non abbiamo fatto nulla." Disse Taehyung.
"Parla per te." Replicò subito l'altro ridendo.
Sospirai, continuando a tenere lo sguardo posato sulla strada.
Il maknae era senza speranze.
"Dai... dicci, com'è andata con Haneul?" Chiese Taehyung.
"Sembrava abbastanza acida all'inizio... poi verso la fine era più con la testa tra le nuvole." Disse Jungkook.
"Lasciamo perdere... vi lascio a casa e passo a trovare Kippeum." Borbottai.
Mi accigliai quando non ricevetti alcuna risposta da parte delle due pesti.
"Ragazzi?" Li richiamai.
"Perché continui a stare con lei? Si vede che ti piace di più la sorella!" Esclamò Taehyung.
"È decisamente più carina poi." Aggiunse Jungkook.
"E sexy." Continuò l'altro.
"Finitela. È una situazione abbastanza incasinata, non vi ci mettete pure voi." Dissi esausto.
"Jimin... l'hai resa tu incasinata questa situazione."
Mi mordicchiai il labbro inferiore con i denti torturandolo; sospirai pesantemente, consapevole che i miei amici avessero ragione.
"Lo so."
HANEUL'S POV
"Dai, ci terrai il muso per sempre?" Mi chiese Yeri guardando il mio riflesso dallo specchietto retrovisore.
"Su Haneul non fare l'acida! Non è andata tanto male oggi, no?" Continuò Nayeon.
Si voltò verso di me e cercò di intenerirmi facendo usando come al solito i suoi occhioni dolci.
"Sono arrabbiata con voi. Belle amiche che ho, non solo mi avete mentito, ma mi avete lasciata pure da sola con Jimin! Potevate uscire voi quattro.
Ma cosa vi passa per la testa?" Sbottai.
"Okay, è incazzata... lasciamola stare." Yeri sussurrò a Nayeon.
"Guardate che vi sento!" Esclamai.
"Oh signore." Sussurrò ancora Yeri, roteando gli occhi al cielo.
"Hai ragione ad essere arrabbiata con noi Haneul, ti abbiamo mentito, ma lo abbiamo fatto a fin di bene. Volevamo che tu uscissi e passassi un pomeriggio fuori casa." Disse Nayeon.
"Se avessimo passato il pomeriggio tutti e sei insieme, magari avrei anche cambiato idea... ma mi avete abbandonata!" Ribattei.
"Okay è vero... ma noi avremmo passato il pomeriggio tutti insieme, solo che poi Jungkook e Taehyung con la scusa del bowling ci hanno divise." Continuò Nayeon.
"Già... Dio solo sa cos'avete fatto." Bofonchiai, voltandomi verso il finestrino.
"Ehi! Non abbiamo fatto nulla!" Yeri si difese immediatamente.
"Già..."
Puntai la mia attenzione sulla mia amica dai capelli corvini; un particolare rossore si espanse sulle sue paffute guance.
Probabilmente lei aveva fatto eccome qualcosa con Jungkook.
Non dissi nulla, avrebbe parlato lei quando si sarebbe sentita pronta.
"Questo sabato sera vieni a bere con noi, ci faremo perdonare offrendoti da bere! Cambiamo locale però." Disse Yeri.
"Sì! Così magari questa volta evitiamo la fila!" Si entusiasmò Nayeon.
"Ci saranno per caso anche i tre moschettieri?" Domandai con un sopracciglio alzato.
"Per tua informazione, i moschettieri erano quattro... e sì, ci saranno anche loro." Rispose Yeri.
"Ma non ti lasceremo da sola con Jimin questa volta, tranquilla." Mi rassicurò Nayeon.
Agrottai le sopracciglia pensierosa, non ero sicura di andare con loro questo sabato.
Non ne ero convinta per nulla.
|
|
Il resto della settimana trascorse velocemente.
Fu piena di test e interrogazioni, ma fortunatamente andarono bene; feci scuola - casa ogni giorno.
Nayeon e Yeri mi chiesero ieri pomeriggio di andare a fare shopping e trovare un vestito per questa sera, ma rifiutai.
Non avevo proprio voglia di uscire... e i vestiti non mi mancavano di certo.
Di Jimin nemmeno l'ombra, non lo avevo più sentito.
Anche se non avevo il suo numero, ma dato che le mie amiche e i suoi amici si messaggiavano ogni giorno, il numero non era un problema.
Forse era meglio così, ma... dovevo ammettere che mi ero ritrovata a pensare a lui in questi giorni.
Non avevo sentito nemmeno mia sorella; eravamo sempre state unite, quando si trasferì al dormitorio continuammo a comunicare tramite messaggi, ma ora non facevamo più neanche quello.
Ci eravamo definitivamente allontanate.
Chissà, forse adesso era troppo impegnata con il suo biondino tinto.
Dovevo cominciare a prepararmi per la serata in discoteca.
Sì... questa sera avrei rivisto Jimin.
Almeno lo avrei tenuto d'occhio; da come si era comportato durante il nostro primo incontro, sembrava che appena mettesse piede in un locale notturno Jimin passava magicamente dalla posizione di ragazzo impegnato, a quella di ragazzo single.
Stronzo.
Gli avrei rovinato la festa questa sera.
Non potevo raccontare tutto a Kippeum, ma potevo comunque evitare che lui inzuppasse il biscotto.
Sogghignai.
Non ero molto convinta di andare a bere questa sera... quando ci davo dentro con l'alcool, mi trasformavo.
Diventavo scatenata, ancor più spigliata e forse pure un po' troppo disinibita nei confronti dell'altro sesso.
Ovviamente mi basavo su quel che avevano detto le mie amiche, perché io non ricordavo mai nulla.
Per questo stasera dovevo mantenere il controllo, altrimenti Jimin nel vedermi distratta, poteva approfittarsene subito allontanandosi con qualche altra ragazza.
Che poi... a me che fregava alla fine?
Erano affari di mia sorella, io non dovevo entrarci.
Anche se rovinare la festa a Jimin si sarebbe rivelato divertente però, secondo me.
La doccia l'avevo già fatta, i capelli li avevo già acconciati con la piastra, dovevo solo truccarmi e cambiarmi.
Optai per il solito trucco di sempre, non ero molto esperta in fatto di make up; mi bastava il fondotinta, la cipria, l'eyeliner e il mascara ed ero a posto.
Aprii l'armadio.
Rufolai nella marea di vestiti che avevo; la settimana scorsa avevo indossato quello nero, questa volta scelsi un vestitino rosso.
Era particolarmente attillato sul busto, non aveva le spalline e la gonna era fatta di tulle, rendendola ampia.
Era carino, la gonna arrivava poco sopra il ginocchio.
Ci abbinai un paio di tacchi neri, semplici.
Tra collana e bracciale, decisi di mettere il bracciale, scegliendo così di lasciare libero il decolletè.
Okay, ero pronta.
Controllai l'orario e vidi che erano solo le 22:00, questa volta avevo fatto pure presto.
Le ragazze saranno fiere di me nel trovarmi già pronta.
|
|
"Oddio, sei già pronta! Allora il primo giro lo offro io questa sera!" Esclamò Yeri incredula.
Lo sapevo.
"Addirittura? E comunque non ho intenzione di bere molto." Dissi, sedendomi sui sedili posteriori.
"Perché??" Chiese Nayeon con gli occhi sbarrati.
Per loro era una novità quando non bevevo.
Le loro reazioni quasi mi fecero sentire un'alcolizzata.
"Ci sarà anche Jimin, devo tenerlo d'occhio." Risposi.
"Ahahah ma che ti frega di lui? Bevi e divertiti!" Esclamò Nayeon ridendo.
"O forse le frega di lui. E anche parecchio." Ammiccò Yeri.
"No, ti stai sbagliando. Devo accertarmi che si comporti bene. Tutto qui." Ribattei.
Le mie amiche non credettero a quel che avevo appena detto, e durante il viaggio in auto mi presero in giro stuzzicandomi, continuando a insistere sull'interesse che avevo per Jimin.
Evitai di rispondere, tanto era inutile... avevo detto la verità, sul serio non volevo bere perché volevo controllarlo.
O forse non volevo bere perché così sarei stata in grado di controllare me stessa?
Arrivammo al parcheggio del locale.
C'era una fila lunghissima... forse anche più lunga della settimana scorsa.
E dire che avevamo cambiato locale appositamente per evitarla.
"Cavolo." Mormorai, vedendo la moltitudine di persone in attesa di entrare.
"Non dobbiamo fare la fila; Jungkook conosce il proprietario, ha detto che bisogna semplicemente dire i nostri nomi e ci faranno entrare subito." Disse Nayeon.
Mh, comodo.
Forse non erano del tutto inutili i due amichetti di Jimin.
"Allora andiamo, Taehyung mi ha scritto che loro sono già dentro, e che ci stanno aspettando al tavolo." Ci informò Yeri.
Ci avvicinammo all'ingresso e a causa della musica che sovrastava le nostre voci, avevamo dovuto urlare a squarciagola i nostri nomi ai buttafuori.
Ci fecero entrare subito; appoggiammo i cappotti nell'apposita area e ci addentrammo all'interno del locale.
Ad ogni passo la musica aumentava sempre di più; un sacco di persone già si stavano scatenando in pista ballando.
Vedevo che molte si strusciavano ovunque e con chiunque, senza ritegno, fregandosene di tutte le altre persone che si trovavano vicino a loro.
C'era un odore di alcool altissimo, davvero intenso; le mie narici furono invase da quanto era forte.
Accidenti, questo locale era davvero gremito!
Mai vista una discoteca così affollata; questa era pienissima, così tanto che facevamo persino fatica a spostarci.
E ora come li trovavamo a quelli?
"Seguitemi!" Urlò Yeri.
Nayeon le andò dietro, e così feci anch'io.
C'erano così tante persone che non riuscivo a camminare però.
Tentai di star dietro alle mie amiche ma continuavo ad andare addosso alla gente.
Anzi, il più delle volte loro venivano addosso a me.
Alcune ragazze mi guardarono male appena mi scontrai accidentalmente con loro, altre persone si lamentarono, e dei ragazzi invece mi accolsero con un sorriso perverso.
Sporchi maniaci.
Ma ci fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Il mio cuore sussultò quando sentii una mano posarsi di proposito sul mio sedere, che poi palpò violentemente.
Livida di rabbia mi voltai di scatto per tirare un ceffone sul viso di quel bastardo ma... rimasi pietrificata, immobile e con gli occhi spalancati, quando vidi chi fosse il ragazzo in questione.
"Yoongi..."
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top