✥ 04.

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HANEUL'S POV

Dopo aver salutato Namjoon, mi affrettai ad arrivare a scuola prima che chiudessero i cancelli, e appena entrata nel corridoio, mi diressi verso il mio armadietto per prendere i libri di cui avevo bisogno oggi.

Avevo detto a Namjoon che mi stavo vedendo con un ragazzo... ma cosa mi era preso?
Sapevo benissimo che alla prima occasione sarebbe andato a rivelarlo a Yoongi.

Il mio ex era sempre stato molto geloso e decisamente possessivo nei miei confronti... forse anche troppo, alcune volte.

Okay, volevo che Yoongi venisse a sapere che stavo con un altro, mi volevo vendicare e così facendo, magari si sarebbe pure ingelosito.
Magari... o magari no.
Molto probabilmente mi aveva pure già dimenticata, e io stupida che continuavo a pensare a lui.

"Maledizione, devo togliermelo dalla testa." Borbottai.

"Ora parli anche da sola?"

"Ciao Yeri." La salutai senza neanche girarmi, tanto avevo riconosciuto la voce.

"Borbotti come fanno i vecchietti." Commentò Nayeon.

"Sì... avete mai sentito parlare di invecchiamento precoce? Mi ha colpita."

"E dire che sei la più piccola tra di noi." Rise l'altra.

"Allora? Com'è finita poi la cena ieri sera?" Mi chiese Nayeon.

"Già... non ci hai più detto nulla."

Sbuffai, chiusi l'armadietto e mi voltai verso di loro.

"Oh, ho fatto una bella chiacchierata con quell'idiota dopo avervi salutate al telefono."

Entrambe mi facevano cenno con la mano di continuare a raccontare.

"Mi ha ricattata. Quello stronzo." Dissi arrabbiata.

"Cosa?"

Entrambe spalancarono gli occhi sorprese.

"In che senso ti ha ricattata? Come?" Domandò Yeri.

"Non è stupido... ha capito che da come mi comportavo in discoteca avevo già avuto esperienze... beh, di quel tipo."

"Sessuali...?" Continuò sempre Yeri.

"Sì. Mi ha detto che se io fossi andata da Kippeum a rivelarle tutto, lui avrebbe detto ai miei genitori che avevo già fatto sesso." Raccontai ancor più arrabbiata.

"Oddio." Sussurrò Nayeon portandosi una mano alla bocca.

"Wow! È più subdolo di quanto pensassi... e furbo." Commentò la mia amica dai capelli biondi.

"Già, quindi ho le mani legate. Mia sorella sta con un dongiovanni che la tradisce e ci prova pure con me, e io non posso dire o fare nulla!"

"Ci ha provato con te anche ieri sera? Di fronte ai tuoi?" Chiese sconcertata Nayeon.

"Vi ricordate il piedino sotto al tavolo?? E poi in bagno ha tentato di baciarmi."

"Davvero?!"

Annuii.

"Ma tu... hai provato a fermarlo?" Mi chiese Yeri.

Mi lanciò uno sguardo indagatore, e non potei negare che mi mise un po' a disagio.

"Fortunatamente è intervenuta mia sorella e ci siamo subito allontanati."

Fortunatamente un corno.

Mi era preso un infarto in quel momento, il mio cuore stava letteralmente uscendo dal petto.

"Non hai risposto alla mia domanda."

"Come?"

"Se Kippeum non fosse intervenuta, lo avresti fermato o no?" Yeri ripeté la domanda, continuando a fissarmi intensamente.

Non risposi subito, esitai.
Con la mente ripercorsi tutta la scena vissuta nel bagno del ristorante.
Jimin mi accarezzava la guancia, mi parlava dolcemente, e eravamo fin troppo vicini in quel momento.
Lui voleva baciarmi, si capiva benissimo che la sua intenzione principale fosse quella; inizialmente avevo tentato di fermarlo, ma Jimin mi aveva zittita.

Il mio cuore palpitava così fortemente che avevo paura che Jimin potesse sentirlo.
Quel ragazzo, anche se stronzo e subdolo, non mi era di sicuro indifferente, mi scaturiva un certo effetto.

Okay, molto probabilmente se mia sorella non fosse entrata in quel preciso istante, sì... ci saremmo baciati.

Abbassai lo sguardo per evitare quello accusatorio di Yeri.

"Lo sapevo... Haneul, da tua migliore amica non vedevo l'ora di vederti con un altro ragazzo, ma questo non solo è già impegnato, ma sta con tua sorella!"

"Guarda che lo so! E comunque non mi piace... fa troppo lo spaccone." Dissi, provando a difendermi.

"Ti piaceva eccome in discoteca, vedevamo come ti strusciavi su di lui." Ridacchiò Nayeon.

"Ehi! Quella sera ancora non sapevo com'era fatto realmente, e soprattutto non sapevo che era il ragazzo di Kippeum! Ma poi, parlate voi? Tu sei andata a ballare subito con il tizio dal sorriso rettangolare..." Dissi indicando Yeri.

"E tu ti sei appartata con il coniglietto! Dio solo sa cos'avete fatto." Continuai indicando Nayeon questa volta.

"Sorriso rettangolare?"

"Coniglietto?"

Entrambe si misero a ridere a crepapelle, dando spettacolo di fronte a tutti gli altri studenti.

"Io non vi conosco." Sussurrai, e cominciai ad avviarmi in classe.

"Ehi... dai aspettaci!" Urlò Yeri raggiungendomi.

"Oh Haneul ci dispiace che ti sia andata male con Jimin... ma noi possiamo confermare che sia Taehyung, sia Jungkook sono molto carini! E simpatici!" Disse la mia amica prendendomi sottobraccio.

"E soprattutto sono single!" Esclamò Nayeon.

"Sì, credeteci. Come minimo saranno fidanzati anche loro." Borbottai annoiata.

"E invece no! Poi ci siamo scambiati i numeri, ci siamo sentiti anche ieri."

Non dissi niente e mi sedetti al mio posto, aspettando l'arrivo della professoressa.
Comunque ero contenta per loro... le mie amiche avevano trovato dei ragazzi carini, almeno così dicevano.
Anche se erano i migliori amici del demonio, quindi non c'era molto da fidarsi.

KIPPEUM'S POV

"Com'è andata la famosa cena ieri sera?" Domandò all'improvviso Mina.

Eravamo comodamente sedute al bar dell'università, avevamo un buco alla prima ora, così avevamo deciso di sederci e prendere un cappuccino.

"I miei genitori si sono innamorati di Jimin, li ha conquistati." Dissi sorridendo.

"Avevi dubbi? È Park Jimin, insomma... sono tutte innamorate di lui!"

"Già."

Non mi faceva molto piacere che il mio ragazzo fosse così ambito da tutte qui all'università, ma sapevo con chi avevo deciso di mettermi.
Jimin era sempre stato insieme ai suoi amici, il ragazzo più bello e popolare.
Credevo che questa cosa contasse solo al liceo, ma ahimé... a quanto pare bellezza e popolarità contava anche all'università.

Quando ancora non stavo con Jimin, lo conoscevo di fama; il classico dongiovanni che ci provava con tutte, riscuotendo ogni volta molto successo.
Un sacco di ragazze si vantavano di essere state con Jimin, e raccontavano anche di come fosse bravo a letto.

Avevo sempre avuto una cotta per Jimin, fin dalla prima volta che lo vidi ad un corso.
Il nostro primo incontro fu... interessante.

Io e Mina ci trovavamo nello stesso bar dove eravamo sedute adesso, dopo aver ordinato i nostri cappuccini, ci voltammo e... mi scontrai con lui.
Il cappuccino macchiò il centro della sua felpa, e in quell'istante mi sentii così in colpa.
Quando poi realizzai che era Jimin, quel Jimin, ricordavo che ero arrossita vistosamente, il mio viso era diventato praticamente un pomodoro.

Solo che poi il tanto bello e adorato Jimin mi trattò malissimo.

"E fa' attenzione! La prossima volta guarda dove vai."

E cose così.
In fondo aveva ragione... mi distraevo facilmente.
Per farmi perdonare gli offrii un caffè e gli dissi che avrei pagato la lavanderia.

Da quel momento in poi ci scontravamo spesso nei corridoi dell'università e i nostri sguardi si incrociavano sempre.
Poi successe che Mina si era interessata ad uno dei suoi migliori amici, Jungkook... e ci fu un'uscita a quattro.
Seguirono anche altre uscite, ma tra Mina e Jungkook non andò bene; Jungkook aveva la stessa fama di Jimin... era un donnaiolo incallito.
E con quello sguardo innocente le ammaliava tutte, era incredibile quel ragazzino.
Invece io e Jimin continuammo a uscire, senza impegno però.
Lui non voleva relazioni serie, voleva solo divertirsi.
Quando venni a sapere che usciva anche con tante altre ragazze oltre che con me, decisi di farmi coraggio.

* Inizio Flashback *

"Non voglio più uscire con te." Dissi decisa.

"Come mai?" Jimin domandò, inclinando la testa come se fosse un cagnolino che stava cercando di capire l'ordine del suo padrone.

"Davvero mi chiedi come mai? Non sono come le altre ragazze con cui esci. Tu non vuoi una relazione seria? Io sì però. Quindi, non mi scrivere più, tanto c'è la fila col numerino per poter uscire con te; le ragazze non ti mancano."

Mi dispiaceva un sacco parlare così, mi piaceva Jimin... forse anche troppo, ma dovevo mettere me e i miei sentimenti al primo posto.

"Uff... okay."

Okay? Cosa okay?

Un'espressione interrogativa si fece spazio sul mio volto; Jimin si portò una mano ai capelli, tirandoseli così indietro.
Appena compì quel gesto, il mio cuore perse un battito.
Con quel movimento fece impazzire sia me, che tutte le ragazze che in quel momento passavano per lì.

"Proviamo ad avere una relazione." Disse guardandomi negli occhi.

"Da-davvero...?"

"Sì. Ma ti avverto subito... non ti aspettare chissà cosa da me; non ho mai avuto una relazione seria, posso provare però. Cercherò di uscire solo con te e basta."

Quella frase mi rese felicissima.
Tra tutte le ragazze che poteva avere, aveva scelto me.
Aveva deciso di provare a stare con me.

* Fine Flashback *

E dopo due mesi eccoci qui.
Le cose andavano bene tra noi, certo aveva sempre quell'atteggiamento da donnaiolo con chiunque, ma sapevo che era solo mio.
Se mi fidavo di lui?
Non completamente, in fondo era sempre Park Jimin.
Dovevo tenere gli occhi aperti con lui, ma di una cosa ero certa... me ne stavo innamorando.

"Tua sorella come sta?" Mi chiese Mina.

Già... Haneul.
Ultimamente ci eravamo allontanate e non parlavamo più come prima.
Questa cosa mi dispiaceva molto.

"Era strana ieri sera... più silenziosa del solito."

"Magari la presenza di Jimin l'ha messa in imbarazzo. Haneul non è mai stata fidanzata, non è abituata ad avere a che fare con i ragazzi, belli come il tuo poi."

Guardai Mina, e ripensai un attimo a quel che era accaduto ieri.
Mi ritornò in mente quando ero andata in bagno a richiamarli, perché erano arrivati i dolci, e loro mi dissero che avevano parlato della scuola...
Mh.
Avrei dovuto parlare con Jimin, non mi tornava questa storia.

YOONGI'S POV

Che seccatura.
Il campanello stava suonando da almeno un quarto d'ora buono ormai, ma speravo che lo scocciatore si stancasse e se ne andasse via.
E invece no.

Era ancora alla porta col dito piantato sul citofono, provocando così un frastuono infernale.
Sbuffai e mi alzai controvoglia, ma prima di andare a dare un pugno sul naso del maledetto che aveva appena interrotto il mio sonno, controllai l'ora sullo schermo del cellulare.
Mancavano quasi dieci minuti alle sei.
Cazzo, alle sei e mezzo dovevo essere a lavoro.

Allora forse dovevo ringraziarlo il seccatore...

Trovai quattro chiamate perse da Namjoon.
E ora cosa voleva?
Lo avrei richiamato poi.

Mi diressi a passo lento verso il portone, e lo aprii scoprendo che il maledetto scocciatore era la stessa persona che mi aveva lasciato le quattro chiamate perse sul telefono.

"Namjoon."

"Yoongi! Cavolo è da questa mattina che ti telefono!" Si lamentò entrando nel mio appartamento come se fosse casa sua.

"Sì l'ho visto... stavo dormendo."

"Ma sono le sei! Come riesci a dormire per tutte queste ore?"

"Ho un talento per questo tipo di cose... e poi in questi giorni sto facendo il turno di notte, sono giustificato."

Facevo il commesso in un convenience store, dovevo essere gentile e sorridere ai clienti... ma non lo facevo.
Non lo avrei mai fatto.
Me ne poteva fregar di meno, mi interessava solo della paga.
Avevo i turni, e in questi giorni dovevo fare la notte... era il mio turno preferito, per tre validi motivi.

Uno: non c'erano le vecchiette a rompere i coglioni e a chiedermi di leggere la data di scadenza perché loro non ci vedevano, grazie alla loro vista da talpe.

Due: ero sempre stato un notturno... preferivo dormire il giorno e vivere la notte.

Tre: il più ovvio di tutti. La notte era il turno più pagato.

"Okay, allora sei giustificato."

"Che ci fai qui? E perché mi hai chiamato quattro volte? È successo qualcosa?"

Domandai, mentre andavo in cucina per preparare del caffè.
Namjoon mi seguì.

"Devo dirti una cosa..." Borbottò passandosi una mano dietro il collo.

Lo scrutai assottigliando gli occhi, chiedendomi come mai stesse guardando ovunque tranne che me.

"Dirmi cosa?"

"Indovina chi ho incontrato mentre andavo a lavoro stamattina?"

"Se indovino cosa vinco?"

"Niente Yoongi, cosa dovresti vincere?" Disse Nam alzando un sopracciglio.

"E allora non mi interessa partecipare." Replicai sbadigliando.

"Haneul."

Appena udito quel nome mi irrigidii.
E non si irrigidì solo il mio corpo, ma pure il mio cuore.
Poi però ritornai in me, e un'improvvisa rabbia mi colpì, sovrastandomi.
Mi voltai verso il mio amico con sguardo furioso.

"Non mi interessa." Sibilai freddamente.

"Davvero? Non ti interessa sapere cosa mi ha detto?"

"La vicinanza a Jin ti fa male, è lui di solito la pettegola del gruppo."

"Yah! Mi stai dando della pettegola?" Nam si mise una mano sul petto, fingendosi offeso.

"Ti stai comportando come tale." Risposi, mentre prendevo una tazza per riempirla di caffè bollente.

"Ci fosse stato Jin al mio posto non ti avrebbe chiamato, sarebbe venuto qui direttamente... e invece Hoseok lo avrebbe annunciato a gran voce."

"Annunciato cosa?"

Odiavo il fatto che ci girasse intorno.
Era venuto per un motivo preciso, ma ci godeva a farmi incuriosire.

"Visto che un minimo ti interessa?"

Namjoon sfoderò un sorrisetto malizioso che non fece altro che infastidirmi e farmi sbuffare.

"Su parla."

"Si sta frequentando con un altro."

Quando le mie orecchie sentirono quella frase, il mio cuore si fermò completamente.
Wow... di già?
Che stronza.
E meno male che diceva che ero io l'amore della sua vita.

"Quindi? Sul serio hai fatto le corse per venirmi a dire questo?" Risposi con tono aspro, cercando di rimanere impassibile alla notizia.

"Dai... non far finta che quel che ti ho appena detto non ti interessi."

Questa volta evitai di rispondere.
Andai verso il lavello per poggiare la tazza, ma la scaraventai frantumandola in mille pezzi.

"Yoongi!"

"Mi è scappata di mano."

"Senti, sappiamo tutti che la ami anco-"

"No. Senti tu. Lei ha deciso di lasciarmi, si sta vedendo con un altro? Cazzi suoi. E tanti auguri ai figli maschi."

"L'hai tradita tu..."

"Non sai tutta la storia."

"Cosa c'è da sapere? Haneul è entrata e ti ha beccato mentre scopavi con quella testa ossigenata che neanche mi ricordo come si chiama! E sicuramente non te lo ricordi nemmeno tu! È ovvio che poi ti abbia lasciato!"

"È stato un errore. Errare è umano. Se mi amava davvero avrebbe potuto perdonarmi e invece no, mi ha lasciato e ora già sta con un altro. Sai che ti dico? Allora non mi amava davvero. Caso chiuso."

"Ma-"

"Ma niente. Che faccia quel che cavolo le pare."

Mi sedetti, facendo cadere la testa sul tavolo.

"Perché non provi a riprendertela?"

Riprendermi Haneul?
Per cosa poi, qualche altro mese di relazione segreta?

"No... meglio essere soli che mal accompagnati." Ribattei.

"Questo dovrebbe dirlo lei, non tu."

"Ma perché tutti mi date la colpa della fine della nostra storia? È una ragazzina, è infantile e immatura e la maggior parte delle nostre liti nascevano da lei! Se andava male, era unicamente colpa sua." Sbottai.

"Ti sei innamorato di quella ragazzina infantile e immatura..." Disse Namjoon con tono calmo.

Non risposi.

"Davvero non vuoi fare niente? Non facevi altro che dire che Haneul doveva essere tua, solo tua e basta. Dicevi sempre che se qualche ragazzo si fosse avvicinato a lei, tu lo avresti fatto fuori."

"Sì, è vero... lo dicevo." Ammisi, stanco di quella conversazione.

Volevo finisse il prima possibile.

"Beh... pensaci." Namjoon sospirò.

Dopodiché si alzò, e si diresse verso la porta.

"Ehi, questo sabato sera lavori?" Mi chiese inclinando la testa.

"No, sabato faccio la mattina."

"Bene. Io, te, Jin e Hoseok usciremo insieme e andremo a bere. Non si discute."

"Okay..."

Namjoon mi salutò con un cenno della mano e se ne andò, lasciandomi solo nel mio buco d'appartamento.

Erano passati pochi mesi da quando ci eravamo lasciati, e già stava con un altro?
Okay, anch'io non ero rimasto inattivo... ma per me era solo sesso, neanche ricordavo i nomi delle ragazze che mi facevo, mi divertivo e basta.
Mentre lei...

No, non lo potevo accettare.

Dovevo fare qualcosa.

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