✿chαptєr twєlvє✿

Vi consiglio di ascoltare Lights mentre leggete, mi ha aiutata tantissimo a scrivere la seconda parte del capitolo :3
Oh e non badate alla gif, ma era troppo pucciosa...

ʜᴏsᴇᴏᴋ's ᴘᴏv

Hoseok non si sarebbe aspettato quell'interesse da parte di Yoongi-hyung nei suoi confronti, ma nemmeno la visita a casa sua da parte del suo migliore amico Namjoon.
"Verificherò personalmente che cenerai." Spiegò, con un sorriso.
"Ma Namjoonie..."
"Tuo padre, non so come sia possibile, mi ha dato il permesso. Sono così felice di poter passare un po' di tempo assieme a te, è da tanto che non facciamo stronzate assieme, Hope."
Il rosso rise. "Papà ti ha lasciato stare qui solo perchè stasera va a casa di una delle sue donne. Mi ha detto di pulire i pavimenti."
Namjoon lo guardò con l'aria di chi la sapeva lunga. "Perchè non ci divertiamo?"
Lo trascinò in un negozietto sotto casa, e Hoseok non capì le sue intenzioni: il minore comprò stracci e spugne per i pavimenti, tutto felice.
"Pronto per pulire a modo mio?"
Una volta a casa Jung, cosparse il pavimento di detergente per pavimenti, mise un po' d'acqua e creò delle specie di "stracci indossabili come calzature" in un modo al quale solo un genio come lui poteva pensare.
"Quando il QI 148 diventa una cosa figa." Pensò Hoseok, indossando quelle strane ciabatte.
Cominciarono a pattinare sui pavimenti come si fa con le superfici appena passate con la cera, divertendosi come bambini.
Hoseok riuscì a dimenticare i problemi, le ferite, i maltrattamenti e la conversazione con lo hyung: tutto grazie ad un'attività banale di quel tipo.
"È talmente stupido che mi sembra irreale." Rise, passando per la cucina.
"Credimi, tutto ciò che diverte e allo stesso tempo è stupido ti fa solo bene all'anima. Tu hai solo bisogno di essere felice, Hobi, ecco tutto."
Come sempre, Namjoon aveva ragione.
E adorava avere ragione, questo il rosso lo sapeva.
"Dio mio, è stato figo." Concluse il suo migliore amico, togliendosi le famose calzature lava-pavimenti.
"Lo dici perchè è stata una tua idea? Comunque è stato davvero fantastico, ti ringrazio tanto."
Il più alto lo stritolò in un abbraccio. "Figurati. Ti voglio bene, desidero solo vederti felice."
Gli sembrò per un momento di tornare all'infanzia.

"Namjoon, Hoseok, cosa volete fare di bello?" Aveva chiesto la signora Jung, mentre preparava la merenda per i bambini.
"Vogliamo andare a pattinare!" Rispose Hoseok, nonostante la faccia spaventata dell'amico.
"Hobi, il tuo amichetto ha paura di pattinare su rotelle, gli hai chiesto cosa vorrebbe fare?"
Il più piccolo aveva preso la parola. "Io voglio solo che Hobi sia felice. Lui mi ha accompagnato in biblioteca nonostante odi stare fermo e siamo stati un luuungo pomeriggio a leggere tante cose superinteressanti. Quindi ricambio il favore."
La signora Jung sembrava felice. "Benissimo allora. Chi vuole un ghiacciolo alla fragola e del thè freddo?"
Dopo aver fatto merenda, i due bambini erano andati sul retro della casa di Hoseok, alla ricerca dei pattini di quest'ultimo. Anche Namjoon conservava i propri nel garage della famiglia del suo migliore amico, siccome li metteva solo in sua compagnia.
Hoseok sui pattini era bravissimo: sembrava un fulmine, si divertiva un sacco, anche se tornava a casa con un ginocchio (o due) sbucciati più o meno sempre. L'altro lo seguiva, ridendo per cercare di raggiungerlo, in un'eterna gara di acchiapparella su pattini a rotelle. Poi facevano scambio, ed era Namjoon a diventare l'Usain Bolt della situazione.
Quel pomeriggio il sole era particolarmente caldo, e i due si erano sistemati sotto le fronde di un castagno in un parco poco lontano da casa. Non era come quello del quartiere, era piccolo e non ci stava quasi mai nessuno, tranne due o tre signore che nel pomeriggio si trovavano per chiacchierare della loro giovinezza ormai scomparsa, sostituita dai capelli bianchi e dai nipotini.
Hoseok aveva vuotato la borraccia dell'acqua, ed anche Namjoon, entrambi sdraiati a terra. La luce del sole filtrava leggermente dai rami dell'arbusto, illuminando i loro visi felici e le rifiniture dei loro pattini.
"Sei felice, Hope?" Aveva domandato il più giovane, chiudendo gli occhi e facendosi accarezzare i capelli dal vento.
"Sì. Quando mi diverto non penso ai compagni cattivi che mi prendono in giro perchè amo ballare, lo sai? E tu sei il mio migliore amico e ti voglio tanto bene."
"Anche io!" Il sorriso con le fossette di Nam era apparso davanti agli occhi di Hoseok, prima di ritrovarsi stretto in un abbraccio.
"Comunque nemmeno io ho tanti amici. Come sai, in classe sono il più bravo nei test, ma non è colpa mia... mi dicono che sono strano." Namjoon aveva gli occhi lucidi.
"Non sei strano, sei solo tanto bravo anche se abbiamo solo nove anni. Cioè, io ne ho dieci perchè tu sei nato a settembre, ma non importa. Devi lasciare stare le cose che dicono, sono solo delle chiacchiere."
Loro due erano davvero maturi per l'età che avevano, ma la continua resistenza ad insulti e bullismo li aveva resi più forti.
"Però tu mi tratti bene."
"Anche tu, Namjoonie~ ma ora basta pensare alle cose tristi, facciamo una gara?"
Il minore era stupito. "Un'altra?"
"Siiii!" Hoseok aveva cominciato a saltellare, tutto felice. "Vediamo se riesci a prendermi mentre corro verso la fontana. Tre, due, uno..." scalzi, avevano cominciato a correre, finendo per gridare e disturbare un po' tutti coloro che erano in quel parco.
"Uuuffa, sei veloce!" Hoseok era stato 《catturato》 dall'amico, che se la rideva alla grande.
"Sarà tardi... la mamma ha detto di tornare per preparare la cena tutti insieme e fare la doccia, poi dobbiamo ancora finire i compiti prima di mangiare!"
Namjoon aveva fatto cenno di sì con la testa. "Allora mettiamoci i pattini e torniamo a casa. Comunque, i tuoi calzini sono sporchi di erba."
"Perchè i tuoi ti sembrano puliti?"
Dopo una reciproca linguaccia, erano partiti alla volta di casa Jung.

"Hope, ti va se andiamo a fare un giro con i pattini?"
Hoseok scosse la testa. "Non li ho più. Erano troppo piccoli, papà non vuole più comprarne..."
Namjoon sorrise. "Allora andiamo a comprarli."
Il signor Sae si stupì di vederli dopo tutti quegli anni, ma ne fu felice.
"Siete cresciuti un bel po'... vediamo, dovrei averne due paia che vanno proprio bene per voi. Questi rossi sono per te, come i tuoi capelli. Tu invece che ne dici del blu notte? Sono tra gli ultimi modelli che ho ricevuto in negozio."
Hoseok provò i suoi: erano perfetti, gli calzavano come se glieli avessero cuciti addosso. Il colore rosso si interrompeva al lato esterno del pattino dove una riga ondulata, forse un raggio di sole, di un bel colore giallo si sovrapponeva alla tinta magenta.
Fuori era il tramonto, ormai, e appena Namjoon (ignorando le proteste del ragazzo più grande) ebbe pagato i pattini, i due partirono per un giro nel quartiere.
Sembravano davvero tornati bambini, Hoseok sentì il vento dietro di sè, mentre al fianco di Namjoon sorrideva come un bimbo, perso nei ricordi. Erano felici, si sentivano liberi da qualsiasi cosa, gli sembrava di avere le ali ai piedi. Le ferite e i lividi avevano smesso di fargli male, il cuore batteva forte, le gambe si stavano muovendo da sole verso una destinazione che nemmeno conoscevano. Attratti dalle meravigliose memorie d'innocenza dell'infanzia, pattinarono fino a quel parco. Era rimasto lì, piccolo e accogliente come un tempo.
"Sembra che qui, l'unica cosa cresciuta siamo noi." Rise Namjoon, sfiorando il legno del tronco appartenente al castagno.
"Oh sì." Hoseok si sdraiò a terra, accanto a lui, chiudendo gli occhi per respirare un po' di pace. Si sentì leggero, parlò di tante cose assieme a Namjoon, si confidò forse di più in quella serata che in tutti quegli anni. Precisò ancora più della volta precedente ogni dettaglio della sua situazione, e ad un certo punto sentì la mano di Namjoon stringere la sua.
"Ci sarò sempre."
Il suo migliore amico lo aiutò ad alzarsi, ed entrambi osservarono le stelle che poco prima erano nascoste dalle foglie dell'albero.
"Senti, Nam, torniamo?" Domandò Hobi, dopo avergli ricordato che si sarebbe sempre stato a sua volta in ogni momento del bisogno.
"Aspetta, ci manca un posto."
Lo trascinò fino a 《Mama's Lee Meals》 un posticino che cucinava piatti della tradizione Coreana e americana: la proprietaria, infatti, aveva la madre degli Stati Uniti ed il padre originario proprio della Corea.
Spesso mangiavano lì quando erano più piccoli, e Hoseok non poté dire di no ad un panino imbottito con qualunque cosa immaginabile. Namjoon insistette per farlo mangiare, voleva solo il suo bene, questo disse. Mentre mangiava il proprio manzo, il minore gli confidò la sua crescente preoccupazione per Hoseok, aveva paura potesse trovarlo stupido.
E così il minore si trovò a dover asciugare quelle lacrime prima che potessero cadere sulla carne, sorridendo con dolcezza.
"Non lo capisci, Joonie? Tu ti preoccupi per me e lo fai perchè sei mio amico e questo mi aiuta, mi tiene in vita. Se tu non ci fossi stato probabilmente sarei morto, non so bene in che modo. Anche se questo è solo poco tempo, mi basta per essere felice assieme a te ricordando il passato. Sei parte della mia luce, posso sempre contare su di te, quindi smetti di piangere e mangia la carne. Non piangere per me, le preoccupazioni per gli amici non sono stupide, okay?"
Namjoon annuì, confortato da quelle parole.
Dopo aver mangiato ciò che avevano scelto, presero un dolce: Hoseok ordinò alcuni Songpyeon*, mentre Namjoon una fetta di torta al gusto Oreo.
Erano davvero buoni, quei dolcetti, sua madre li preparava sempre per la festa del 15 agosto, il Chuseok.
Si sentiva che erano fatti in casa, amava la cucina di quel locale. Anche il suo migliore amico parve soddisfatto di ciò che stava mangiando, amava gli Oreo in qualsiasi forma, colore e variante. Probabilmente, se avessero inventato pietanze salate al gusto Oreo, Namjoon le avrebbe provate. Tipo... il riso, la pasta, il manzo insaporito con quei biscotti e cose del genere.
Stava impazzendo.
I suoi pensieri erano diventate cose strane, tipo Namjoon vestito con una divisa da re ed una corona fatta di biscotti, il re di "Oreokingdom"
Poi si ricordò: l'amico ne parlava spesso da bambino, era il suo sogno proibito.
Dopo aver mangiato, il minore pagò la loro cena, e il rosso promise che avrebbe ripagato tutto una volta messi da parte abbastanza soldi, sia per i pattini che per la cena. Namjoon lo mandò a quel paese, non voleva nulla in cambio della felicità dell'amico per quelle piccole cose, ma quando Hoseok si metteva in testa qualcosa era impossibile farlo smettere.

Hoseok non seppe bene dire cosa era successo, ricordava di essersi addormentato nella macchina di Namjoon dopo avervi messo piede.
Il minore doveva averlo portato a casa, siccome si ritrovò sul letto.
"Ben svegliato. Ti ho lasciato dormire, ora sono tipo le 2 di notte. Tuo padre è ancora fuori, ora dovrei andare prima che lui torni. Riposati fino a domani, andiamo a scuola assieme con i pattini?"
Il rosso fu felice di quella proposta. "Va bene, dottor Kim." Scherzò, riferendosi al fatto di aver ricevuto cure per le sue ferite e lividi da lui, la prima volta che si era confessato rispetto a suo padre.
"Ti ho nascosto i pattini dentro ad una vecchia cassapanca che hai in garage. Ah, ecco le chiavi della serratura." Aggiunse, posando una chiave di rame sul comodino del ragazzo. "Ci vediamo domattina al solito orario. E mangia, okay? Ti ho lasciato un rifornimento di Oreo e altre cose nell'armadio dove tieni i vestiti, tutto ben nascosto. È anche da parte dei miei genitori, spero tu possa apprezzarlo."
Hoseok aveva le lacrime agli occhi.
"Sei... sei fantastico." Sussurrò, abbracciandolo.
"Ti meriti qualcuno che ti aiuti, Hope, lo sai anche tu. Prima o poi riuscirò ad intervenire anche per aiutarti con tuo padre personalmente, ma per il momento faccio ciò che posso. Tutti meritiamo una vita dignitosa, Hoseok. Tutti abbiamo bisogno di una mano per rialzarci quando cadiamo, ciascuno di noi ha diritto ad avere qualcuno accanto. Ma tu sei fortunato, hai un Dio della distruzione e questo aggiunge 100 punti alla mia favolosità in amicizia."
Il rosso si asciugò le lacrime. "Grazie, Joonie. Allora ci vediamo domattina, dormi bene."
"A domani, Hope."

>>spazio autrice<<
Salve a tutti! Scusate se ho aggiornato solo ora :( ma sono stata impegnata con di tutto e di più, please forgive me~
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, io amo la BROTP NamSeok, i nostri 94's.

*I Songpyeon sono dolcetti della tradizione coreana che un giorno assaggerò di certo uwu
Sono questi sotto:


Btw, spero di aggiornare presto, ma in queste settimane ho e avrò a che fare con 25 piccole pesti al Campo Estivo dell'asilo nel paese accanto al mio.
Un bacino Bangtanesco
~Ely❤

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