✿chαptєr thírtyfσur✿

ʜᴏsᴇᴏᴋ's ᴘᴏᴠ

Era la mattina del giorno di Natale, ed i suoi amici erano andatti a trovarlo.
Non vedeva l'ora di ricordare di loro, percepire quel piccolo bagliore di tristezza nei loro sorrisi era tanto facile quanto doloroso per lui.
"Come stai oggi?" Seokjin era molto premuroso nei suoi confronti.
"Per fortuna meglio... finalmente la sensazione di nausea è scomparsa, anche se ho ancora dei forti mal di testa di tanto in tanto." Spiegò. "Faccio esercizi tutti i giorni per allenare la mia memoria, guardando fotografie della mia vita... soprattutto di anni fa o di quando ero piccolo."
"Bravo Hobi, è così che si fa." Annuì il maggiore, sembrava fiero di lui.
"Hoseok!" Ad entrare questa volta fu Namjoon, con un regalo per lui. "È da parte mia e di Seokjin-hyung. Buon natale, amico mio."
Hoseok lo aprì, era un quaderno rosso con delle decorazioni a fantasia.
"Il quaderno dei ricordi." Lesse, era l'unica scritta sulla copertina.
"Pensavamo che ogni volta che qualcosa ti verrà in mente potrai scriverla qui. Oppure... una volta ritrovata la memoria puoi scriverci quello che ti succede di bello. Vedi, i ricordi possono essere passati, presenti o futuri, perchè già quello che è presente o futuro diventa passato nel giro di un secondo." Spiegò il suo migliore amico d'infanzia. "Speriamo ti piaccia."
Hoseok annuì, felice. "Grazie! Io non ho un regalo per voi, mi dispiace tanto."
Namjoon scosse la testa. "Hobi, non ricordi di noi e sei in ospedale. Non scusarti per cose di cui non hai colpa, okay?"
Lui annuì, e poi i ragazzi dovettero salutarlo, in quanto i genitori di Seokjin attendevano entrambi per festeggiare la mattina di Natale insieme.
Suo zio sarebbe invece arrivato nel pomeriggio per via di alcuni impegni con il tribunale (per lui) a quanto pare nemmeno a Natale la giustizia aspettava in un caso come il suo.
Neanche il tempo di perdersi a pensare troppo che nella stanza entrarono Jimin, Jungkook e Taehyung.
"Buon Natale!" Esclamarono in coro, poggiando tre pacchetti sul suo comodino.
Una volta aperti, spiegarono il significato.
"Degli orecchini per essere fantastico." Iniziò Taehyung.
"Un cappello per quando farà freddo ma vorrai essere comunque figo." Continuò Jungkook.
"E ovviamente un choker per quando ti tornerà la memoria e vorrai uccidere con il tuo favoloso aspetto." Terminò Jimin, beccandosi una gomitata da entrambi i ragazzi accanto a lui. "Stronzi, tutti e due. Vedi hyung? Mi bullizzano! Taehyung dice che sono il suo soulmate, Jungkook è il mio fidanzato e poi mi maltrattano... e mi battono sempre ai videogames."
Hoseok scoppiò a ridere. "Vi ringrazio, ragazzi, davvero. Quando recupererò la memoria, prenderò qualcosa a voi e agli altri per ricambiare. Chissà, probabilmente a casa avevo anche qualcosa, ma non ricordo proprio."
Jimin gli scompigliò i capelli. "Non serve hyung, se tu recuperassi la memoria sarebbe già stupendo."
Jungkook e Taehyung sembravano d'accordo, annuendo alle parole gentili del più grande di loro tre maknae.
"Come passerete il natale?" Domandò invece Hoseok, curioso.
"Io andrò a Daegu, dai miei parenti. Nonna dice che mi devono far incontrare una persona... magari troverò la mia dolce metà."
Jimin ridacchiò. "Aw, il nostro Taehyung fa conquiste. Se è chi penso che sia, allora vi piacete da anni."
Taehyung arrossì. "Quella persona? Oh santa vergine..."
"Cioè quello che sei tu, vergine."
"No no Kookie, io sono capricorno! Qui l'unico vergine sei tu."
"Non credo che il culo di Jim-"
"Smettetela entrambi!" Li sgridò Jimin, trattenendosi dal ridere come stava facendo anche Hoseok.
Li trovava divertenti, sembravano davvero dei bambini alle volte.
"E voi due?" Chiese ai due che ancora non avevano detto la destinazione natalizia.
"Busan. Ci aspetta per pranzo la mia famiglia e per cena quella di Ggukk... oh cazzo siamo in ritardo! Abbiamo il treno, ed anche tu Tae!"
Salutarono in fretta Hoseok, rendendo di nuovo quella stanza fredda e silenziosa, nonostante fosse Natale.

Alle 11:40 (gli orari soliti degli ospedali, sempre troppo presto) entrò suo zio, con del cibo in mano.
"Ho chiesto agli infermieri di occuparmi del tuo pranzo io. In tribunale abbiamo finito prima, quindi... buon natale, Hoseok."
Suo zio gli aveva portato del riso fritto con kimchi, del pollo con patate e una scatola di mochi. "Spero sia abbastanza, tesoro, altrimenti andrò a preparare qualcos'altro."
Il ragazzo scosse la testa. "Grazie zio, è perfetto. Mangi con me? Hai portato molte cose!"
L'uomo annuì. "Volentieri. Brindiamo ad un felice natale e ad un ritorno alla normalità, che dici?"
"Ci sto!"

Nel pomeriggio, Hoseok ricevette la visita di Yoongi, che onestamente si aspettava di veder spuntare prima o poi dalla porta.
"Ciao Hobi, scusami se non sono passato prima... sai ho pensato molto a te in questo periodo."
"A me?"
"Sì, a te Hoseok. Come ti senti? Le ferite vanno meglio? E spero, anche il resto del corpo..."
Hoseok annuì, ormai fisicamente stava molto meglio anche a livello di ferite.
"Sono ancora molto brutte le cicatrici, ma ora riesco ad andare sotto la doccia o a muovermi senza troppo dolore. Sai, le prime volte urlavo da quanto mi alzavano per lavarmi, ma ora è okay. Sei passato anche tu per farmi gli auguri?"
Yoongi sorrise, porgendogli un piccolo pacchetto. "Sì, ovvio. Non potevo non farti gli auguri... tu sei importante per me Hoseok, e ci tenevo. Dai, aprilo!"
"Che cos'è?" Chiese Hoseok, osservando Yoongi con dolcezza: non ricordava di lui, ma sentiva di essere molto legato a quel ragazzo.
"Oggi è il giorno di Natale; ti ho fatto un regalo. Avrei voluto portarti qualcosa di diverso siccome non ricordi, ma avevo solo quello pronto."
Hoseok ringraziò e scartò il pacchetto, ritrovandosi in mano una scatolina blu molto piccola, sembrava una cosa preziosa.
La aprì, curioso.
Era un anello.
Era color oro, con una decorazione di piccoli soli e lune, meraviglioso.
"Non chiedermi perchè." sussurrò il biondo, anticipando la ovvia domanda di Hoseok, che avrebbe invece voluto tanto sapere qualcosa di più su quel dono. "Ancora non sono pronto per darti una risposta. Devi scusarmi per tante cose, Hobi, ci sono davvero molte informazioni che ti sto tenendo nascoste perché credimi, ciò che è successo da quando ci siamo conosciuti è stato un tale casino che faccio fatica a crederci io stesso. Mi chiedo quindi come sia possibile che qualcuno che non ricorda possa trovare una parvenza di verità nelle mie parole."
Hoseok lo tirò a sè con una mano, fino a quando il viso di Yoongi fu ad appena qualche centimetro dai suoi occhi castani.
"Yoongi, rispondi solo ad una domanda." Lo pregò, voleva sapere almeno un poco di quel mistero che ruotava attorno al ragazzo davanti a lui.
Il biondino sospirò. "Come vuoi."
"Noi... eravamo qualcosa?"
Il maggiore si morse il labbro. "S-sì, eravamo qualcosa."
Disse quelle parole tremando, per poi prendergli la mano piano nella sua, quella stretta era piacevole e gli sembrava molto familiare, così come il profumo tanto buono di quel ragazzo.
"Un giorno ricorderò, te lo giuro. Perchè quando ci sei tu, io mi sento bene." mormorò il rosso, giocando con l'anello regalatogli dal ragazzo più grande. "Noi siamo qualcosa, giusto?" Lo indossò, sentendo un calore nel petto che mai prima in quel periodo in ospedale aveva provato.

Yoongi tirò su col naso, stringendo più forte la sua mano, avvicinandosi al suo viso e lasciando un bacio sulla sua fronte. "Smetti di fare domande, Hoseok, o mi distruggerai ed io non voglio cadere a pezzi." Gli spiegò, sembrava davvero triste ma allo stesso tempo cercava di sembrare forte, come un leone ferito che non vuole mostrare al suo branco di esser ferito, o come un semplice essere umano preso dal dolore per qualsiasi motivo legato a lui... in quel caso.
Probabilmente era tutta colpa sua e dei suoi stupidissimi ricordi, ma non poteva proprio farci nulla.
Il ragazzo si accorse delle lacrime che rigavano il volto del ragazzo davanti a lui, e gli rivolse un sorriso gentile. "Non piangere Yoongi, ti prego..." passò i polpastrelli sulle sue guance, togliendo ogni traccia del pianto del giovane dai capelli biondi.
"S-se non piango posso continuare a starti accanto?" Domandò, aveva il labbro inferiore che tremava e sembrava un bambino, adorabile.
Il rosso annuì. "Certo. Rimaniamo un po' così qui..." lo invitò, con un sorriso gentile per rassicurarlo, era il giorno di Natale e voleva vederlo felice.
Yoongi rimase seduto con lui, la sua mano stretta in quella del maggiore, cercando probabilmente di aggrapparsi a ricordi che la memoria di Hoseok ancora non conosceva.
"Sai Yoongi, esiste la possibilità che io non recuperi mai più i miei ricordi."
Il biondo sembrò cadere a pezzi a quella confessione. "E-e se così sarà, sarai disposto a crearne di nuovi?"
Hoseok sospirò. "Vi farei solo soffrire, hyung, e soprattutto farei soffrire te. Io vorrei tanto sapere cosa eravamo noi per... per recuperare quei sentimenti."
Il biondo scosse la testa. "Non posso dirtelo Hobi, non voglio costringere nulla e nessuno capisci? I dottoro dicono che potrei anche farlo ora come ora, ma non me la sento."
"Ti prego, io voglio ricordare, Yoongi!"
Il più grande si sedette con la schiena contro la testiera del letto, indicando le proprie ginocchia. "Vieni, siediti qui Hoseok, sulle mie gambe."
Il rosso fece quanto detto.
"Sei sicuro che vuoi che io te lo dica? Se non dovessi recuperare la memoria sarebbe un disastro, sarebbe ingiusto capisci?"
Hoseok annuì. "Lo so! Ma ti prego, voglio sapere cosa eravamo noi."
Yoongi annuì. "Chiudi gli occhi allora."
Il rosso sentì la mano destra di Yoongi sfiorare la sua guancia, con l'altra gli cingeva delicatamente la vita.
"Hoseok noi... eravamo innamorati, fidanzati, ecco. Tu mi hai cambiato la vita."
Poco dopo, sentì le labbra di Yoongi sulle sue, e qualcosa dentro di lui cambiò, non si sarebbe aspettato un miracolo di Natale.
La nebbia mentale iniziò ad affievolirsi a quel contatto, mentre ricambiava il bacio.

I ricordi dei suoi amici, di suo padre, dei casini combinati insieme.
I ricordi di sua madre, delle risate e della danza.
E poi, quelli con il ragazzo che stava bacuando.
La sera sul tetto, quando aveva salvato Yoongi dal tentato suicidio.
L'uscita a cena, e quando il maggiore si era preso cura di lui dopo l'intossicazione alimentare.
La sera al cinema, il giro in moto tra le strade della città addormentata.
Il mare, dormire sotto le stelle, o quando avevano fatto una passeggiata di sera e aveva portato di peso uno Yoongi che era tornato bambino d'un tratto.
I primi baci che si erano scambiati.
La discoteca, la confessione dei reciproci sentimenti.
La doccia insieme per aiutare il biondino a star meglio e a lavarsi quando Yoongi si era ubriacato.
La loro prima volta dopo quel giorno di pioggia, il mondo in cui il maggiore amava lui ed il suo corpo, la maniera in cui curava le sue ferite.
Il modo in cui si erano innamorati.
Tutto.
Tutti i piccoli dettagli di Yoongi, le cose che lo avevano fatto innamorare di lui, il modo in cui il suo sorriso gummy smile lo destabilizzava ogni volta, il modo in cui guardava il suo corpo nudo come a volergli far capire che ai suoi occhi era bellissimo.
Le sue mani tra i capelli biondi del maggiore, il suo sguardo pieno di amore...

Hoseok iniziò a tremare leggermente, singhiozzare come un bambino. Tutti quei ricordi in una volta erano stati devastanti, non riusciva a smettere, ma avrebbe tanto voluto.
La sua memoria era tornata tutta in una volta e doveva ammettere fosse stato devastante, come un fiume in piena.
"Hoseok... forse per te questo è stato troppo, mi dispiace tanto, davvero." Yoongi lo strinse a sè, forse pensava non gli fosse piaciuto il bacio o cose così non aveva compreso che Hoseok avesse invece ricordato tutto quanto li legava.
"Non scusarti amore." Sussurrò il rosso, senza pensare troppo all'ultima parola, gli era venuta spontanea ora che ricordava. "Mi sei mancato così fottutamente tanto."
"Ricordi?!" Il biondo spalancò gli occhi. "H-Hobi tu..."
"Sì Yoongs, mi ricordo. Mi ricordo tutto, è stato bruttissimo questo periodo."
Jung Hoseok, che non ha mai creduto ai miracoli di Natale, quel giorno decise di crederci.
E forse anche all'amore.

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