✿chαptєr fívєtєєn✿
ʏᴏᴏɴɢɪ's ᴘᴏᴠ
Il ragazzo dormiva sul suo divano, e Yoongi non riuscì ad evitare di intenerirsi guardandolo. Sembrava tranquillo, e di tanto in tanto il biondo gli controllava la pressione o gli rinfrescava il panno che aveva sulla fronte.
L'intossicazione alimentare, in teoria, sarebbe dovuta passare in breve tempo: in ogni caso, sarebbe rimasto accanto ad Hoseok.
Mandò un messaggio a Jimin, per assicurarsi di una cosa.
A: Quello più basso di me~
Chim, hai avvisato Namjoon del fatto che Hoseok non sarebbe stato a scuola, vero? Ho scritto ieri al padre di Hoseok con il cellulare dicendo che sarebbe stato da lui per fare un progetto...
Da: Quello più basso di me~
Certo che sì uwu
Hyung, non ti preoccupare, Hobi è coperto al 100% sia da Nam che da me, gli altri ancora non sanno bene la situazione che tu mi hai spiegato senza il suo permesso, ma prima o poi gliela dirà... o no?
A: Quello più basso di me~
Spero glielo dica presto, è importante. Non sta certo in una bella situazione, ora vado, la principessa Aurora si è svegliata
Da: Quello più basso di me~
A dopo, principe Filippo ;)
Yoongi lo mandò al diavolo ridacchiando, e posò il telefono sul tavolino del soggiorno.
Il ragazzo più giovane si era svegliato, tenendosi una mano sul petto, all'altezza del cuore.
"Ancora la tachicardia?" Chiese Yoongi, dolcemente.
Hoseok annuì, sospirando.
"Passerà presto, vedrai. Prova a respirare normalmente, ti aiuto. Prendi un grosso respiro e poi rilascia l'aria lentamente... perfetto, continua così." Si ricordò di quando, un giorno, si era sentito male per via di un'intossicazione alimentare a casa di Jin, dopo aver ordinato cibo da asporto. Seokjin l'aveva accudito come stava facendo lui con Hoseok, era una specie di ringraziamento muto al destino per aver avuto qualcuno accanto in grado di insegnargli a prendersi cura degli altri.
"Come va lo stomaco?" Premette leggermente sull'addome del rosso, cercando di non fargli male.
"Non ho più la nausea ora, molto meglio di prima direi."
Yoongi sospirò, sollevato. "Te la sentiresti di mangiare un pochino di riso? Prima, però, tachipirina..."
Hoseok ridacchiò. "Va bene mamma!"
E accadde.
Yoongi cominciò a ridere, a causa del tono che l'altro aveva usato imitando un bambino, e si trovò stupito da sè stesso. Hoseok lo osservava, con gli occhi increduli e lucidi, sorrideva.
"Ti ho davvero fatto ridere, hyung?"
Il biondo annuì. "Ti ringrazio tanto, Hoseok, davvero."
Il rosso sorrise. "Chiamami Hobi, se vuoi. Comunque, grazie per esserti preso cura di me... ma con mio padre, come farò?"
Yoongi gli portò la pastiglia per abbassare la temperatura ed un bicchiere d'acqua, spiegando al ragazzo il piano che aveva attuato assieme a Jimin e Namjoon.
"Perfetto, direi."
Hoseok mangiò il suo riso in silenzio, aveva lo sguardo basso, fisso sul piatto.
"Cosa succede?"
Il rosso scosse la testa. "Nulla. Pensavo alla mia eomma, lei faceva sempre il riso quando stavo male e si metteva vicino a me quando riposavo. Mi è solo venuto in mente questo."
Arrivato a metà piatto, si fermò.
"Non mangi più?" Chiese il maggiore, sempre con tono gentile.
"Mi è passata la voglia di mangiare." Spiegò Hoseok, evitando di guardare l'altro negli occhi.
"Non puoi non mettere nient'altro nello stomaco. Capisco che hai paura di star male ancora, ma praticamente non ti reggi in piedi."
Il rosso si alzò. "Hai visto? Sto ben-" dopo qualche passo, crollò, e Yoongi lo prese al volo prima di vedere la sua faccia spiaccicata al suolo come una cacchetta di piccione.
"Ti ho evitato un bacio con il mio pavimento, principessina."
"Principessa a chi?! Comunque grazie..."
"Preferisci cacchetta di piccione?"
Hoseok si mise a ridere, mentre l'altro lo aiutava a sedersi sul divano. "Ma anche no, quasi quasi principessa è meglio. A parte questo, sono abituato a cadere a terra, non mi faccio del male, non ti preoccupare."
Yoongi rimase in silenzio, e volendo confortare il ragazzo si sedette semplicemente accanto a lui.
"Odio tuo padre..." sussurrò il più grande, sentendo il minore tremare leggermente e aggrapparsi alla sua maglia, come già aveva fatto in precedenza.
"Lui mi fa male, ma ormai io non so... non so come fare, come scappare!" Il rosso parlava con voce triste, spezzata, era rotto dall'interno.
Distrutto, a pezzi. "A volte sai, mi prende e mi butta per terra facendomi raccogliere quello che lascia in giro, o mi prende per i capelli, mi picchia con la sua cintura, ho tanta p-paura"
Yoongi fece qualcosa che non si aspettava di fare: gli lasciò un bacio sulla fronte ancora bollente per la febbre, e vide l'altro sollevare il viso.
Hoseok lo guardava con quei suoi occhi caldi e profondi, da fargli girare la testa. Erano lucidi di lacrime, ma sembravano grati al maggiore per quel piccolo gesto così significativo.
"Sei al sicuro qui, Hobi."
Il rosso annuì, stringendosi ancor di più a lui. "Lo so. E infatti sto bene così, lo sai? Puoi... ehm, aiutarmi ad addormentarmi?"
Lo chiese in un modo talmente timido e dolce che Yoongi non poté che accontentarlo.
Lo fece sdraiare con la testa sulle sue gambe, cercando di calmare il cuore impazzito del minore con carezze sui suoi capelli o sul suo petto, mentre quest'ultimo chiudeva gli occhi e respirava piano.
Lo aveva coperto con il suo plaid preferito, sul quale erano stampati tanti piccoli gattini di vari colori e razze.
Quando Hoseok riuscì a finire tra le braccia di Morfeo, Yoongi scrisse a Jimin: aveva bisogno di invitare tutti gli altri a casa sua, era ora che Hoseok parlasse seriamente della sua situazione con tutti.
Appena il minore ebbe creato il gruppo, Yoongi si mise d'impegno per salvare tutti con nomi fantastici.
*Quello più basso di me~ ha creato il gruppo 《Salviamo Hoseok》*
Dio della distruzione
Che cavolo succede?!
JungCock in the Jibooty
Non lo so, hyung...
Alieno strano
Ho quasi paura a saperlo, ragazzi
Madre mancata
Calmatevi, tutti. Jimin, tu hai creato il gruppo, puoi spiegarci la situazione?
Quello più basso di me~
Fatevi trovare davanti a casa di Yoongi oggi pomeriggio.
Hyung, manda la posizione che abbiamo tutti una pessima memoria, a parte io e Jin che ormai sappiamo dove stai
MinfantasticoYoongi
Ecco qui, tutta per voi
*Posizione inviata*
Madre mancata
Grazie, Yoon
JungCock in the Jibooty
Chi riesce ad accompagnarmi?
Quello più basso di me~
Se ti va bene un passaggio in bici sul portapacchi...
Li lasciò continuare per un po', sorridendo sollevato al pensiero che Hoseok sarebbe riuscito (sperava) a liberarsi da un peso. Si alzò, sistemando sotto la testa del ragazzo un cuscino, e si diresse in cucina.
Prese dal frigorifero dei wuster, del pane da hot-dog, pomodori e insalata, dividendo ogni cosa: sapeva che a tutti piaceva quel tipo di cibo, soprattutto al maknae, e i discorsi erano più semplici se accompagnati da qualcosa di buono da mangiare.
Prese anche le salse, ketchup e maionese sarebbero andate benissimo, anche perchè non aveva senape in casa.
Preparò in silenzio i vassoi con tutto quanto occorreva, per poi sistemare il cibo per Holly nella sua ciotola e assicurandosi che l'animale stesse bene.
Circa mezz'ora prima dell'arrivo degli altri, svegliò un addormentato e ancora piuttosto stanco Hoseok.
"Che succede, hyung?"
"Scusami se ti ho svegliato, Hobi. Ma gli altri sono preoccupati per te, ed è giusto che tu dica loro la situazione a casa tua. A parte a me e a Namjoon che sappiamo tutto."
Il rosso spalancò gli occhi. "Come ti permetti di obbligarmi a fare una cosa del genere?!"
Yoongi sorrise, tristemente. "Hai bisogno di più aiuto possibile, capisci?"
Il minore annuì, mormorando frasi sconnesse.
Il biondo si sentiva in colpa per ciò che aveva fatto, ma lo stava facendo proprio per Hoseok, per aiutarlo a stare meglio e togliere quelle bugie dalla sua vita.
Gli diede alcuni vestiti puliti, e lasciò il bagno libero al ragazzo perchè si potesse lavare. Il minore tornò in sala con una maglia nera che evidenziava il suo fisico perfetto, coperto poi da una felpa dello stesso colore, e dei jeans chiari che Yoongi non metteva perchè gli erano troppo lunghi.
"Vuoi stare sul divano?" Domandò, preparando la sala per l'arrivo degli altri.
"Sì, se non è un problema."
I ragazzi arrivarono più o meno tutti allo stesso orario: Jimin, Jungkook e Taehyung erano in bicicletta, mentre Namjoon e Seokjin nella macchina del maggiore.
"Venite pure." Yoongi aprì la porta di casa, salutando tutti.
"Dov'è?" Domandò Namjoon, riferendosi ovviamente a Hoseok.
"In sala. Accomodatevi... oh, Holly, non dare fastidio!"
Taehyung rise, prendendo in braccio il cucciolo. "Non ti preoccupare, sono abituato alle attenzioni di Yeontan."
Yoongi invitò tutti a sedersi, prendendo posto sul divano, sul tappeto o sulle sedie. Nel caso di Jimin, sulle gambe del suo tanto adorato Kookie.
Tutti si stavano preparando hot dog, nei modi più disparati: Jungkook ad esempio lo aveva riempito di salsa, mentre Seokjin aveva controllato al dettaglio la quantità di ogni cosa. Taehyung ci aveva disegnato una faccina con la maionese ,difendendo allo stesso tempo il suo panino da Holly, e Jimin si era sporcato un lato della bocca con il ketchup. Namjoon se ne stava seduto accanto ad Hoseok, mangiucchiando il suo hot dog da persona normale, finalmente con fare pensieroso.
"Allofa." Iniziò il maggiore dei sette, mentre dava un morso al proprio panino. "Cofa fuffede?"
Tutti risero per il modo nel quale lo aveva detto, ma appena Hoseok fu costretto a prendere parola, si zittirono.
"Ho bisogno di aiuto da parte vostra. Vedete, è successo tutto da quando mia madre è morta. Mio padre cominciò a bere, diventando dipendente dall'alcool e anche dalle sigarette. Quando non è impegnato a passare il tempo con una delle tante donne che lo pagano per farci sesso, mi maltratta. Mi picchia, a volte con la cintura... mi lascia senza mangiare ed è solo grazie a Namjoon che ora posso fare tre pasti al giorno, ed io non so come comportarmi..."
Poco dopo, Yoongi vide ciò che si aspettava: cinque ragazzi accanto a quello che aveva appena parlato, pronti a confortarlo con gesti e parole gentili. Sorrise, rassicurato.
Hoseok non era solo, per niente.
"Effettivamente, sei troppo magro." Notò Seokjin, con il suo occhio materno. "Namjoon, grazie per avergli dato qualcosa da mangiare. Yoongi, grazie per esserti occupato di lui. E adesso, bambini, lasciatemi andare in cucina. Preparerò qualcosa da mangiare di fa-vo-lo-so!"
Hoseok, che non aveva ancora toccato cibo, annuì. Dopotutto, disobbedire agli ordini di una eomma mancata poteva portare ad una morte a suon di padellate.
"Hobi, è stato difficile parlarne, vero?" Domandò Jimin, avvicinandosi a lui.
"Lo è stato, sì..."
Yoongi sentì i sensi di colpa farsi strada nel suo animo, ma dentro di sè sapeva di aver fatto la cosa giusta. Quella sera, Hoseok sarebbe tornato a casa, con la certezza di avere accanto sei persone pronte a tutto pur di aiutarlo.
"Sei stato davvero coraggioso." Aggiunse Taehyung, dando un pezzo di wuster a Holly.
Poco più tardi, Seokjin tornò con un dolce che aveva preparato, degli enormi pancakes con crema di nocciole, pezzi di cioccolato e polvere di cocco.
"Et voilà." Sorrise, poggiando sul tavolino il tutto, accompagnato da latte alla banana.
"
Latte alla banana!" Esultò il maknae, con gli occhi che brillavano per la felicità.
"Hoseok, devi assolutamente assaggiare uno dei miei pancakes. Altrimenti mi offendo, hai capito? È una ricetta suuuuper segreta che ho creato io con la giusta quantità di ingredienti dopo milioni di tentativi."
Il rosso annuì, e Yoongi controllò che stesse effettivamente mangiando.
Ormai teneva a lui, non sarebbe più potuto tornare indietro... si era affezionato a quel ragazzino, anche se non avrebbe mai voluto che ciò accadesse.
Per non pensarci, mangiò a sua volta un pancake, Jin era davvero bravo.
"Hobi, ti accompagno a casa?" Domandò Namjoon, per tenere in piedi il loro piano.
"Per me va bene."
Yoongi lo fermò. "Tieni. È tachipirina, anche se penso che stasera l'intossicazione alimentare se ne andrà definitivamente, non si sa mai. Portala con te."
Il rosso si alzò dal divano, andando verso il più grande. Chiuse gli occhi, e lo strinse forte a sè.
Yoongi per poco non prese un colpo, ma poi si rilassò sotto il tocco delicato dell'altro.
"Non smetterò mai di ringraziarti, hyung." Mormorò il minore, e l'altro sorrise, felice: la sua maschera da stronzo stava sparendo sempre di più.
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