Capitolo 30.
Eren's pov.
Era sabato mattina, ciò valeva dire che erano questioni di ore e sarebbe iniziato il ballo di inizio anno.
Venni svegliato dai miei compagni.
"Eren! Svegliati!"
Dissero entrambi scuotendomi senza tanta grazia dalle spalle.
"Mh"
Riuscii a dire, scombussolato da quel risveglio ben poco piacevole.
"Muoviti o faremo tardi, ricordi? Abbiamo promesso agli altri che li avremmo raggiunti al bar"
Disse Jean togliendomi le coperte di dosso.
"Mnh, che cazzo fai..."
Dissi assonnato tentando di riprendere le lenzuola.
"Sul serio, dobbiamo muoverci"
Intervenne Armin con fare gentile ma severo.
Ero seduto sul letto, lo stavo guardando negli occhi.
"Ahh va bene, mi preparo e andiamo"
Dissi alzandomi svogliatamente.
Mi preparai in una decina di minuti indossando una semplice felpa verde militare e dei jeans neri.
"Okay, possiamo andare?"
Domandai sarcastico prendendo il cellulare.
"Sì va bene, andiamo"
Rispose il castano non staccando un attimo lo sguardo dal suo telefono.
"È... successo qualcosa Jean?"
Chiese Armin accorgendosi del comportamento del ragazzo.
"Uh? No, no era Marco..."
Disse quasi tornando alla realtà, si infilò velocemente il cellulare nelle tasche per poi dirigersi a passo veloce verso la porta.
Io e Armin ci scambiammo un'occhiata poco convinta.
Arrivati al bar incontrammo tutti i nostri amici, era da un po' che non ci incontravamo per mangiare assieme.
Era già passato un anno da quando arrivai in quella scuola e le cose cambiarono così tanto.
Mi sedetti affianco a Mikasa.
"Alla fine hai finito per entrare in squadra?"
Le chiesi una volta seduto.
"Non sono ancora ufficialmente dentro, non sono del tutto sicura."
Rispose scostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio nascondendo così, metà volto sotto la sciarpa rossa.
"Cosa non ti convince?"
Continuai incuriosito.
"Sai Eren, ho abbastanza cose da fare...-"
"Ma sei veramente brava, sarebbe uno spreco non farti giocare"
Le dissi in modo sincero, la vidi arrossire lievemente.
La conversazione finì quando Connie prese l'attenzione di tutti.
"Ragazzi, stasera ci sarete alla festa, vero?"
Chiese squadrando ogni presente al tavolo.
"Certo che ci saremo, che domande"
Affermò Ymir sorridendo compiaciuta.
"Sapete quando inizia?"
Chiese Berthold con la sua solita calma e pacatezza.
"Credo inizi intorno alle undici"
Rispose Jean dondolando sulla sedia con un braccio appoggiato allo schienale.
"Sì, inizierà a quell'ora"
Affermò Sasha emozionata dalla situazione abbracciando il suo ragazzo.
Finito di fare colazione la maggior parte dei ragazzi si dileguarono, restammo in pochi, Io, Mikasa, Armin, Jean, Marco, Reiner e Berthold.
Restammo a parlare del più e del meno, quando la conversazione prese una piega insolita.
"Eren, andrai alla festa con il capitano, giusto?"
Mi chiese Reiner con fare gentile.
"Bhe... mi sembra palese"
Disse Mikasa a tono basso, quasi infastidita, era intenta a mescolare il poco caffè rimasto nella sua tazza.
La guardai confuso.
"Ehm... solo perché siamo fidanzati non vuole dire che dobbiamo sempre e solo uscire fra di noi..."
Dissi abbastanza scocciato.
"Già, perchè se si è fidanzati non si può più frequentare gente nuova, mi sembra normale"
Intervenne inaspettatamente Marco roteando gli occhi al cielo, in tono scocciato.
Per poco il castano non cadde dalla sedia, smise di dondolare.
"Frequentare gente nuova non vuol dire però provarci spudoratamente"
Aggiunse in modo vago.
"Certo, se in una coppia non c'è fiducia mi sembra più che normale che si vengano a pensare certe cose"
Non osammo fiatare, sapevamo che la questione era personale, e anche se non fecero nomi, era evidente che stessero litigando.
"Non c'è fiducia?! Sei serio?!"
Sbottò Jean.
"Non mi sembra il caso ora, vedi di darti una calmata"
Aggiunse il lentigginoso puntando uno sguardo severo ed estraneo dalla sua solita espressione.
"Oh certo! Non c'è mai tempo per parlarne"
Ci furono snervanti secondi di silenzio, finché Marco non si alzò dal tavolo lasciando il bar.
Poco dopo fece lo stesso il castano.
"... wow"
Disse Reiner una volta che i due se ne andarono.
"Non li ho mai visti litigare così"
Ammisi preoccupato.
"In una coppia sono cose che succedono"
Aggiunse Armin accennando un sorriso.
"Sì ma ora Jean incazzato ce lo subiamo noi"
Dissi ironico alzandomi dal tavolo.
"Andiamo?"
Chiesi poi, notando di essere stato l'unico ad essermi alzato.
In tutta risposta i ragazzi si alzarono e una volta pagato, tornammo in camera.
Levi's pov.
Era ormai sera e mancava poco all'inizio della festa, mi trovavo in camera, mi stavo sistemando i capelli davanti allo specchio del bagno.
"Levi"
Sentii dall'altra stanza.
"Mh"
Dissi in risposta.
"Posso usare il tuo profumo?"
Mi chiese Farlan affacciandosi e appoggiandosi al ciglio della porta.
"Mh, sì, prendilo è nell'armadio."
Dissi sbrigativo intento ad aggiustare dei ciuffi ribelli.
"Ehi ehi, ma come siano belli qui"
Aggiunse puntandomi uno sguardo malizioso.
Non feci in tempo a dire nulla che qualcuno bussò alla porta.
"AH ISABEL"
Disse l'altro andando ad aprire.
"Piccola..."
La ragazza sorrise avvolgendo le braccia al collo del ragazzo che in tutta risposta la sollevò prendendola in braccio.
Uscii dal bagno salutando con un cenno del capo la rossa.
"Andiamo?"
Aggiunsi infine.
"Sì, andiamo"
Ripetè il biondo baciando dolcemente la sua ragazza.
Arrivammo alla festa un'ora più tardi della sua effettiva apertura.
Cercai con lo sguardo Eren, ma la folla era tanta e tutta ammassata.
Odiavo quelle situazioni.
Stavo avanzando tra la folla scostando con noncuranza chiunque mi si fosse parato davanti, finché non intravidi il moccioso assieme ad un gruppo di ragazzi.
Mi morsi un labbro trattenendo un lieve e spontaneo sorriso per poi appoggiare le mani sul suo culo palpandolo.
Sì girò di scatto, pronto a lanciarmi un qualche tipo di schiaffo, ma si bloccò appena mi vide.
Scoppiò a ridere.
"Lo sai che ero pronto a tirarti uno schiaffo vero?"
"L'avrei parato, cosa credi?"
Dissi divertito, avvicinandolo a me, mi lasciò fare.
Iniziai a baciarlo.
"Mnh questa volta ti vedo più sobrio sai?"
Dissi ironico.
Scoppiò a ridere avvicinando i nostri addomi, tanto da farli scontrare fra loro.
"Non ci metto molto ad ubriacarmi se vuoi..."
Iniziò con aria maliziosa.
"Posso rubarvelo stasera?"
Chiesi poi rivolgendomi ai suoi amici che ci stavano guardando sorridendo.
"Tutto tuo Heichou"
Mi disse una ragazza alta, cosparsa di lentiggini e con una coda di cavallo lenta.
Portai Eren lontano dal gruppo di amici così che potesse sentirsi più a suo agio.
Ci accostammo ad una parete della palestra, lo sbattei contro il muro tenendogli il colletto della felpa ed iniziando a baciarlo in modo prepotente e passionale, tra tutta quella confusione era come essere da soli, nessuno ci prestava attenzione.
"Levi..."
Disse con un leggero fiatone.
"Dimmi"
Gli sussurrai, mordendogli il lobo dell'orecchio.
"Andiamocene"
Aggiunse sicuro e diretto guardandomi dritto negli occhi.
"È ancora presto Eren, aspettiamo un po' e poi andiamo"
"Ma ho voglia di farlo..."
Disse in tono supplichevole.
"Ne terrò conto"
Aggiunsi continuando a baciarlo non risparmiandomi.
Le nostre lingue erano intrecciate fra loro e scivolavano una nella bocca dell'altro provocando un suono bagnato ed appena percepibile dato il volume della musica.
Abbassai il collo della felpa per raggiungere la pelle delicata ed invitante del moro, iniziando a fargli un succhiotto mordendo e succhiando la sua pelle.
Sentii poi sulla spalla una mano.
Staccai delicatamente le labbra dalla morbida ed invitante carne di Eren per controllare chi fosse.
Vidi Farlan con un'espressione stranamente preoccupata.
"Non vedi?!"
Gli sbottai addosso.
"Levi, devo dirti una cosa, importante"
Disse serio.
"Mh... voglio rimanere a baciare Eren, chiamami più tardi."
Dissi sbrigativo riportando le mie labbra sulle sue.
"LEVI"
Mi urlò l'altro.
"Sì ho capito, ho capito..."
Dissi staccandomi a malincuore dal ragazzo moro.
"Aspettami fuori, arrivo"
Aggiunsi.
Il ragazzo biondo eseguì.
"È successo qualcosa?"
Mi chiese l'altro con fare ingenuo e tenero.
"Aspettami qui cucciolo, con te non ho ancora finito"
Gli dissi afferrando il suo labbro inferiore con i denti.
Lo vidi sorridere, segno che mi assicurava non avrebbe fatto cazzate.
Uscii infine assieme a Farlan, c'era molta quiete, il silenzio era rassicurante.
"Dimmi che vuoi, stavo per farmelo se non te ne fossi accorto"
Dissi incrociando le braccia al petto.
"Avrai il tempo di scoparlo quanto vuoi, ora però ascoltami"
Lo guardai aspettando che riprendesse a parlare.
"Ho parlato della storia di Raphael a dei pezzi grossi, mi hanno detto che se vogliamo lasciarci tutto alle spalle, ci preparano una partenza per l'Europa."
Rimasi qualche secondo a realizzare ciò che disse.
"U-una partenza?"
Domandai.
"Senza... ritorno"
Aggiunse a tono basso.
"Quindi, dovremmo trasferirci per evitare tutta questa storia?"
Continuai sentendomi salire l'ansia.
"Sì Levi..."
Aggiunse l'altro a testa bassa.
"I-isabel sà qualcosa?"
Chiesi sempre con meno fiato.
"No, siamo gli unici a saperlo"
Presi un profondo respiro.
"Ci penseremo allora"
"Mh..."
Iniziò l'altro, grattandosi la nuca.
"Mh, cosa?"
Domandai preoccupato.
"Abbiamo qualche mese per pensarci..."
"SOLO QUALCHE MESE?"
Sbottai.
Tentai di calmarmi passandomi una mano fra i capelli ed iniziando a fare qualche passo cercando di digerire l'informazione appena ricevuta.
Avrei dovuto lasciarmi alle spalle tutto e tutti? Oppure sarei dovuto rimanere là, ma rischiando la vita?
Spazio autrice
Hallo🎈
Ya, ho deciso di rompervi ooogni volta alla fine di ogni capitolo, mi piace parlare con voi c:
Non cruciatemi per questa fine forse un po' troppo brusca lol
Ma sono anche andata troppo oltre con la lunghezza del capitolo, spero solo apprezziate.
Notte muretti🎐
~ byebæ
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