Capitolo 60.

Levi's pov.

Mi svegliai con un gran mal di gola ma senza stupirmene, la sera prima infatti fui consapevole che prestando la felpa ad Eren ne avrei risentito il giorno dopo e ne rimasi a tratti sollevato che ad averci rimesso fui io e non lui.

"Buongiorno"
Vidi Farlan infilarsi una maglietta azzurra sfumata sul bianco.

"Buongiorno... dove vai?"
Chiesi assonnato.

"La partita è stasera, quindi abbiamo tutto il giorno libero."

Sentii la mia voce totalmente diversa.
Non era male anche se più profonda, leggermente più giovanile, ma purtroppo mi diede terribilmente fastidio alla gola.

"Dovremmo allenarci..."
Lo dissi strofinandomi gli occhi seguito da un colpo di tosse rumoroso.

Si avvicinò scompigliandomi i capelli.
"Riposati o stai con Eren... avete la giornata libera."
Finì il commento con la solita malizia.

"Esci e non tornare"
Aggiunsi tirandogli senza troppa grazia un cuscino che lo colpì in pieno sulla spalla.

Scoppiò a ridere riappoggiando il cuscino finito a terra sul letto.
"Non giurarci"
Chiuse la porta dietro di sé.

Sei proprio una seccatura biondino...

Decisi di farmi una doccia veloce.
La trovai dannatamente rilassante.
Il getto d'acqua calda iniziò a scorrere sul mio corpo ancora scombussolato dal risveglio.
Era un caldo piacevole, finii per pensare ad Eren, era un po' come essere con lui.
Il suo contatto era caldo ed affettuoso.
Puntai lo sguardo verso il basso.

No merda...
Iniziai a pensare fra me e me.
Non avrei dovuto immaginare certe cose in doccia, nonostante in un modo o nell'altro finissi sempre per cedere facendo alzare qualche ospite indesiderato.

Uscii velocemente avvolgendomi un asciugamano alla vita.
Mi asciugai e vestii rapidamente, quel giorno non fui particolarmente attivo, anche se avrei dovuto esserlo eccome, c'era la finale e avrei dovuto dare il meglio di me.

Sentii bussare alla porta della camera.
Pensai subito a Farlan e alla sua mania di scordare le chiavi, aprendo però vidi Eren con la mia giacca in mano.

Aveva un sorriso malizioso.
"Buongiorno capitano..."
Mi stampó un bacio passandomi la giacca.

"Eren... la potevi tenere"
Dissi con una mano appoggiata alla maniglia.

"E quale scusa avrei usato per venire qui?"
Sorrise.

Trattenni una lieve risata.
"Idiota..."

Afferrai la felpa e prendendola percepii la scatola contenente il regalo per Eren.
Sgranai gli occhi, non ricordavo d'averla lasciata lì.

La appoggiai velocemente sulla sedia intanto che il moro si accomodò sul letto.

"Non vale... la tua camera è più bella..."
Farfugliò lui, guardandosi in giro.

"Senti Eren, volevi parlarmi di qualcosa?"
Ero leggermente ansioso.

"Perchè questa domanda?"
Puntò i suoi grandi occhi sui miei.

"C-così... tanto per..."
Improvvisai.

"No, ero venuto qui per te."
Rispose lui fermo e deciso.

"Sempre diabetico tu eh?..."
Gli feci un lieve sorriso tentando di smorzare il mio nervosismo.

Tastai nelle tasche in cerca delle sigarette ma senza successo.

Guardai in direzione di Eren.
"Hai frugato nella giacca vero?"

Abbassò immediatamente i suoi occhi verso le mani che stavano nervosamente giocando fra loro.

"EREN?!"
Domandai a voce più alta.

"F-forse..."

Sospirai paziente.
"Sei troppo curioso."

Sorrise.
"Scusa..."

"Hai visto anche...-"
Non mi fece finire la frase.

"Sì..."

Ero appoggiato alla sedia, prima di raggiungerlo presi velocemente la scatola nera.

Mi appoggiai di schiena all'appoggio del letto.
Il ragazzo mi guardó curioso, raggiungendomi subito dopo e posizionandosi sulle mie gambe.

Era seduto sul mio addome quando gli presi il volto per baciarlo dolcemente.
Continuò il bacio con più passione.
Aveva le mani sul mio viso, lo staccai delicatamente solo per tirare fuori la sorpresa che di sorpresa ormai aveva ben poco.

Mi sistemai in modo da stare seduto, tirando fuori la collana.
Il ragazzo continuò a guardarmi con un sorriso stampato in volto.

"Doveva essere un regalo... ma qualcuno è troppo curioso..."
Lo guardai con sguardo accusatorio.
Rise leggermente.

Gli allacciai la collana non risparmiando dei tenui baci, si morse le labbra visibilmente contento.

"Allora?"
Chiesi impaziente.

Si guardó la collana rigirandola fra le mani un paio di volte, infine mi puntò il suo sguardo magnetico addosso.

"È bellissima..."
Mi abbracció, lo sentii ridere per coprire dei singhiozzi.

"Stai piangendo?"
Chiesi appoggiando la testa sulla sua.

"N-no..."
Sussurrò.
Lo staccai con un'espressione maliziosa.

"È solo polvere..."
Si strofinó gli occhi.

"Ti sei commosso?"
Domandai con un sorrisetto.

"I-io... mi è entrata della polvere..."
Tentò di discolparsi.

"Stai parlando con un ragazzo che pulisce qualsiasi cosa."
Dissi malizioso.

Sorrise.
"Hai ragione... scusa"
Tirò sù con il naso.

"Sei tenero..."
Gli stampai un bacio sulla punta del naso.

"Non dovevi..."
Mormorò lusingato.

"Dovevo pur fare qualcosa al mio cagnolino"

Rise.
"Riesci sempre a rovinare queste situazioni..."

Eren's pov.

Mi baciò, ricambiai facendolo diventare più di un bacio.
Mi tenne stretto per le natiche.
"Perchè questo regalo?"

"Volevo chiederti delle cose... ma non è né il momento, né il luogo giusto"

"Dimmele comunque, ti prego"
Insistetti.

"Ti ho detto di no"
Disse con aria autoritaria.

Mi rassegnai.
Avevo una vaga idea di cosa avesse voluto dirmi e non obiettai con la sua conclusione.

"Piuttosto... che ne dici di renderti utile?"
Se ne uscì poi.

"Mi tratti come un oggetto o un animale..."
Guardai altrove volutamente offeso.

"Sei tu che vuoi farmi provare piacere no? È il momento adatto."

"Io non mi muovo finché non mi tratti con rispetto."
Dissi a braccia conserte.

Sbuffò esasperato posizionando poi le mani sulle mie cosce.

"Dai... "
Iniziò a baciarmi il collo supplicandomi.

"Facciamo l'amore Eren..."
Lo disse fra qualche bacio.

Aveva una voce diversa dalla solita.
Era estremamente sensuale, fece scorrere le sue mani lungo le mie cosce in modo lento ed eccitante.

"Ora? Insomma qui ed ora?"
Chiesi titubante.

"Qui ed ora, sì."
Mi stava sollevando la maglia.

"L-levi!"
Lo rimproverai risistemandomi l'indumento.

"Che c'è?!"
Sbottò lui ormai evidentemente andato con un'erezione considerevole da sfatare.

"Aspetto ancora il mio rispetto"
Dissi con fare altezzoso e orgoglioso.

"Scopiamo e basta."

Arrossii.
Era diretto, molto, ma non che fosse stata una novità.

"Che ti prende oggi?!"
Chiesi incredulo.
Mi puntò uno sguardo.

"Sei più diretto del solito..."
Continuai poi con un filo di voce.

Levi's pov.

Aveva ragione.
Forse era perché ero agitato per la finale, o semplicemente perché volevo farlo mio.

"Eren, adesso o quando torniamo al college, decidi tu."
Gli proposi.

"A-adesso va benissimo"
Si vedeva fosse stato imbarazzato.

Gli sfilai la maglia mostrando un corpo snello e slanciato.
Mi bació, ed io di rimando lo strinsi a me.

Sentii dei brividi sulla sua pelle.
"Hai freddo?"
Glielo sussurrai appoggiando appena le labbra al suo orecchio.

"Un po'..."
Mi confessò in un soffio.
Capovolsi la situazione ritrovandomi sopra di lui.

"Ti scaldo io... va bene?"
Proposi alzando velocemente un sopracciglio in segno di sfida.

"Dubito ci riuscirai..."
Mi guardó malizioso, era tornato il solito.

"Ti farò sudare... che è diverso."
Aggiunsi.

Rise in modo sincero.
"Ti credo."
Avvolse le mani al mio collo, mentre io ero occupato a lasciargli baci dal collo al petto.
Gli sfilai i pantaloni facendolo restare solo in boxer.

"Dio quanto sei bello..."
Lo dissi mordendogli una coscia.

Arrossì in modo evidente, portandosi un dito alla bocca richiudendolo fra i denti in un'espressione altamente erotica.

"Togliti la maglia..."
Mi sussurrò poi.
Lo guardai confuso.
Appoggió le sue mani sotto l'indumento.

Gli sorrisi leggermente ed obbedii subito dopo.

"Il tuo corpo..."
Mi morse il petto.

Gli sfilai anche i boxer mentre continuò a tastare gli addominali.
Presi il suo membro, il ragazzo si tenne a stento alle mie spalle.

Ansimava.
"L-levi..."
Inizio lui a bocca semi aperta.

"Bravo... il mio nome..."
Dissi con aria autoritaria.
Lo ascoltai volentieri ansimare.

Sentii poi la porta aprirsi con un giro di chiavi.

"RAGAZZI CAZZO AVVISATE PRIMA!"
Il biondo era entrato in stanza voltandosi quasi subito di schiena.

Eren si aggrappò a me premendo il mio addome sul suo.
Lo guardai confuso e disorientato dalla situazione.

"Coprimi..."
Disse abbastanza imbarazzato.

Lo strinsi dolcemente a me facendogli appoggiare la testa sulla mia spalla.

"ESCI."
Ordinai al ragazzo in piedi.

"D-dovrei prendere delle cose..."
Disse a disagio.

"Muoviti allora."

Il biondo si girò un po' imbarazzato e puntando lo sguardo verso il basso, inizió ad andare a tastoni nella stanza per prendere delle cose.

Guardai Eren.
Non aveva minimamente allentato la presa da me, e lo stesso io.

Il biondo prese una felpa, un pacco di sigarette, il telefono ed uscí.

Eren's pov.

Per tutto il tempo restai attaccato al ragazzo, ero troppo imbarazzato, non avrei voluto farmi vedere da Farlan.

"Puoi anche lasciarmi ora..."
Disse ironico.

Lo strinsi di più, il mio viso era ancora considerevolmente caldo.

"Non avrei permesso a Farlan di vederti... tranquillo."
Mi rassicurò.
Alleggerii la presa.

"Eppure ci era vicino..."
Dissi in un sussurro.

"L'unica cosa che gli altri posso arrivare a vedere di te è il busto.  Sono geloso e solo io posso vederti... hai capito?"
Disse mettendo in chiaro le cose, sapevo fosse ironico, ma un velo di verità si celava comunque dietro quelle parole tanto possessive.

"Sono tuo... ho capito"
Gli sorrisi per poi immergermi nelle sue braccia.

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