Capitolo 45.

Eren's pov.

Mancava davvero poco alla semifinale.
Eravamo tutti molto più concentrati negli allenamenti e mi sentii definitivamente un membro della squadra.

Mi accettarono fin da subito, ma più passarono i mesi e più sentii di star instaurando un legame più profondo, per non parlare del fatto che mi fidanzai con il capitano.

Erano appena finite le lezioni, mi stavo recando in palestra, non avevamo tempo per pranzare.

"Siamo in semifinale, non possiamo permetterci sbagli. Un'ora di riscaldamento e poi iniziamo."
Iniziò il corvino.

"Sì Heichou."
Tutti rispondemmo in coro.

Era così che ci allenavamo, era pesante giocare tutto il pomeriggio solo con qualche sosta.
Capii solo allora quali sacrifici Levi dovette affrontare per avere quel fisico.
Eh sì, preferivo di gran lunga vederlo addosso a lui che su di me, anche perché capii quanto lui avesse sudato per averlo.

Finita la tortura, la pulizia del campo e una doccia, tutti si dileguarono esausti a cenare.
Essendo stanco finii di pulire più tardi del solito.

"Stai tornando indietro? Non pulivi così lentamente da mesi ormai."
Mi stuzzicò il ragazzo.

"Sì lo so... è che sono stanco."
Risposi in uno sbadiglio.

"Per così poco? Dai non fare il pappamolle Eren."
Mi prese in giro incrociando le braccia al petto.

"Non è colpa mia..."
Lo dissi facendo spallucce.

"Muoviti devo fare altre cose."
Mi intimò lui.

"Tipo?"
Chiesi curioso e sospettoso.

"Tipo... cose"
Mi rispose vago.

"Secondo me come lavoro fai lo spacciatore."
Me ne uscii con tali parole talmente ridicole che mi maledissi fra me e me da solo.
Mi guardó storto.

"Sì insomma, non mi dici mai che hai da fare..."
Lo dissi sorridendo, mi parve buffa come idea anche se nel profondo non la diedi mai per scontata.

"No Eren, non spaccio. Devo semplicemente mettere a posto dei documenti sulla squadra."
Mi guardò esasperato.
Mi stupii come avesse sempre da fare.

"Ma non sei stanco?"
Gli chiesi ingenuamente.

"Eren, essere il capitano comporta avere anche delle responsabilità."

"Sì ma... non fai solo quello..."
Osservai con lieve preoccupazione nei suoi confronti.

"Eren, frigna di meno e pulisci di più."
Mi fermò lui.

"C-certo..."
Risposi.
Solo allora mi resi conto di quanti sacrifici avesse dovuto affrontare quel ragazzo per risultare sempre al massimo, e nonostante questo i pregiudizi nei suoi confronti erano tutt'altro che superati.
Finii di pulire.

"Se vuoi ti aiuto."
Mi proposi una volta capita la sua difficile posizione.

"Non puoi aiutarmi."
Mi rispose secco.

Abbassai lo sguardo.

"Mi rallenteresti, vai in camera"
Continuò.

"Non posso nemmeno farti le coccole mentre fai i tuoi doveri?"
Tentai di convincerlo.

"Ti ricordo che c'è il coprifuoco"
Mi fece presente.

"Eddaii"
Avvicinai il viso al suo.
In tutta risposta ricevetti una manata in faccia che mi fece allontanare.

"Uff... va bene, ti lascio in pace, notte"
Mi avvicinai contornandogli il viso con le mani.

"Bravo, hai capito, buonanotte"
Lo baciai mentre mi avvolse le mani attorno al bacino.

Ogni volta che lo baciavo speravo in qualcosa di più.
Lo desideravo.

"S-scusa Heichou..."

Mi staccai confuso dal corvino guardando dietro di me.

Levi's pov.

Era sera, ma potei ugualmente intravedere la sagoma di una ragazza.

Scostai Eren un po' bruscamente.

"I-io volevo solo farle sapere di aver proposto al preside l'idea di una squadra femminile..."
Disse lei imbarazzata.

"Annie... b-bene, ti sosterrò in questa tua idea. Domani ne parleremo meglio..."

Finito di pronunciare tali parole guardai nella direzione del moro per poi allontanarmi subito dopo a passo svelto.
Quella mocciosa vide tutto.

Eren's pov.

Levi sei uno stronzo cronico, non puoi davvero avermi lasciato assieme ad Annie piena di domande!

"E-eren... cosa?"
Chiese confusa.

Arrossii istantaneamente.

"Ehm... sì ecco...-"
Non mi fece finire.

"Vi siete baciati?"
Mi guardò incredula.

"S-sì.. però..."
Tentai di spiegare.

"SIETE FIDANZATI?!"

"Sì.. cioè... no... sì però no."
Dissi in modo completamente incoerente.

"Quindi?!"
Mi pressò lei.

"Forse."
Guardai altrove imbarazzato. Possibile che le situazioni sgradevoli capitassero sempre a me?

"Cos-... da quando?! Come?! Perché?!"

"Ascolta Annie"
Mi avvicinai alla ragazza.

"Non parlarne in giro okay? Ti prego."

"Non ne vedo il motivo"
Mi guardò seria.

"G-grazie. Scusa ma ora devo proprio andare."

"D'accordo..."
Si vedeva ne fosse rimasta abbastanza scossa.
Mi allontanai velocemente.

Ecco. Un'altra persona lo sa. Perfetto.

Tornai in camera esausto.

"Eren!"
I miei compagni mi accolsero.

"Ragazzi..."
Mi buttai sul letto esausto.

"Ti abbiamo tenuto da parte un po' di cibo"
Tirarono fuori da un tovagliolo una pagnotta di pane.
Mi si illuminarono gli occhi a quella vista.

"Oh grazie."
Iniziai a mangiare.

"Allora, come sono andati gli allenamenti?"

"Come al solito, tranne per il fatto che Annie ora SA."

"Sa? Sa cosa?"
Chiesero in coro.

"Della storia fra me e Levi."
Dissi addentando il pane.

"COME HA FATTO?"
Mi assalirono.

"Armin, so che tu e lei avete una relazione, quindi ti prego dille di non raccontare nulla!"
Strattonai il ragazzo ignorando la loro domanda.

"C-certo"
Mi rispose di rimando lui.

"Eren com'è successo? Vi stavate baciando, facendo cose..."
Jean si fece curioso.

"Eravamo fuori, lo stavo semplicemente baciando."
Sospirai per poi andare a dormire, me ne sarei fatto una ragione.
Gli altri mi lasciarono andare senza domande.

Sapevano fossi estremamente stanco.

Levi's pov.

Me ne andai, dovevo sbrigare un sacco di faccende.
Tornato in camera mi sedetti davanti alla scrivania ed iniziai a sistemare dei documenti, con me c'era anche Farlan.

"Levi hai bisogno di aiuto?"
Mi chiese disponibile il ragazzo.

Le palpebre si fecero pesanti e la vista offuscata.

Mi abbandonai sul tavolo, mi ritrovai in una specie di dormiveglia.
Percepii le parole di Farlan in modo sfocato.

"Levi?"
Lo sentii appoggiarmi sulle spalle una giacca per poi scompigliarmi i capelli.

"Dormi... te lo meriti un po' di riposo."
Mi sussurrò il biondo in modo rassicurante.

Cercai di farfugliare qualcosa, ero troppo stanco.
Sentii le sue parole ma il mio corpo non rispose e mi addormentai così, con il capo reclino sul tavolo.

Eren's pov.

La mattina mi svegliai un po' scombussolato era Domenica dopotutto.

Ricevetti una chiamata da mia madre.

"Mamma..."

"Eren, ti veniamo a prendere martedì."

"Che stai dicendo?"

"Cambi scuola."

"È per Levi, vero?"
Strinsi i denti, mi stava salendo il nervoso.

"Ascolta tesoro, io voglio solo il meglio per te, ecco perché cambierai scuola"

"Come puoi dire di volere il meglio per me se non mi lasci fare ciò che mi rende felice?!"

"QUEL RAGAZZO NON TI RENDE FELICE"

"TU NON LO SAI."

Chiusi la chiamata lanciando il telefono a terra.

Vaffanculo.
Pensai.

I miei compagni si svegliarono di soprassalto.

"E-eren che succede?"
Li ignorai e mi alzai per andare a fare una doccia.
Come avrei potuto abbandonare tutto quello? Divenne il mio mondo.
I miei amici, la mia squadra, la routine, le feste, le partite... lui.

Come avrei fatto a dirglielo?
Sarei scoppiato in lacrime?

No, non mi sarei potuto permettere di mostrarmi debole, avrebbe sofferto ancora di più, ma come sarei riuscito trattenermi?

Ero sotto il getto tiepido della doccia.
L'acqua mi avvolgeva a sè in modo dolce mentre continuai a ripetermi che fosse solo un sogno.
Un brutto sogno, ma non mi sarei certo potuto illudere per sempre.

Martedì avrei cambiato scuola.

Leggiii *-*
Allora, non odiatemi per questo colpo di scena. Volevo farvi sapere che domani non ci sarò per una settimana. Non sono sicura di far uscire i capitoli ogni giorno, ma farò il possibile per tenermi attiva. Scusatemi, cercherò in tutti i modi di scrivere ma non vi prometto nulla purtroppo. Notte ragazzuoli ♡

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top