Capitolo 41.
Eren's pov.
"E-eren!"
Mi riproverò.
"Che c'è?!"
Guardai a terra imbarazzato tirando sù col naso.
"Ti sembra il momento?"
Non aveva tutti i torti, ma sentirmi avvolgere in quel modo mi fece un certo effetto che non avrei potuto certo nascondere.
"Mi aiuta a non pensarci..."
Tentai di discolparmi.
"Se proprio non riesci a starmi lontano almeno trova una scusa migliore..."
Lo disse quasi come provocazione alzando un sopracciglio.
"Q-quale scusa?! Non c'è nessuna scusa!"
Esclamai.
"Sei snervante Eren."
Disse ironico.
"Oh beh grazie..."
Aggiunsi leggermente offeso.
"Tua madre ti ha appena detto di non accettare il tuo orientamento sessuale e tu pensi a scopare?!"
"Te l'ho detto... mi aiuta a non pensarci..."
Lo sentii sospirare.
"Lo hai voluto tu."
Disse divertito, iniziai a ridere nonostante le parole di mia madre mi riecheggiassero ininterrottamente in testa.
Si posizionò sopra di me inarcandomi le gambe iniziando a tastare in mezzo anche se con ancora i vestiti.
Gemetti.
"Dai Levi, fammi dimenticare... se ci riesci..."
Lo provocai tentando di scacciare tutto di mente.
"Tsk, certo che ci riesco..."
Apparve molto competitivo.
Con una mano tastò il mio membro mentre con l'altra mi accarezzò la guancia stampandomi baci su baci.
Si diresse verso il mio collo per poi arrivare all'addome togliendomi la maglia.
Giocò con i miei capezzoli mentre io continuai a gemere sotto i suoi tocchi, quando passò ai morsi sobbalzai leggermente.
"F-fai male..."
Mi guardò continuando con ancora più foga a mordermi vari lembi di pelle ignorando ciò che gli riferii.
"M-mi hai sentito o no?"
Domandai a voce più alta.
"Volevi dimenticare... o no?"
Chiese a sua volta alzando un sopracciglio.
"Sì ma... "
Risposi poco convinto.
Levi's pov.
Lo guardai confuso e solo poi mi accorsi della sua erezione.
"Mh... ho capito."
Affermai.
"C-capito?"
Ripetè lui intimorito.
Allungai la mano verso i suoi pantaloni e tirai giù la zip facendoli scivolare lungo le gambe.
"N-non volevo insinuare quello..."
Mi guardò imbarazzato.
Era ovvio avesse voluto andare subito al sodo. Tirai giù anche i boxer mordendogli la coscia e lasciandogli vari morsetti lungo tutta la gamba.
Mi avvicinai sempre più al suo membro, sembrò davvero impaziente e fu proprio per quello che lo feci attendere.
"Levi..."
Le gote presero ad arrossarglisi mentre mi avvicinai al suo addome, non riuscii a resistere alla sua voce sottomessa iniziando a leccare vari lembi di pelle.
Eren's pov.
Inizió a leccare, ero più imbarazzato del solito, forse perché da quel momento anche i miei genitori ne furono consapevoli.
Quando iniziò a succhiare mi partii inconsapevolmente un gemito piuttosto rumoroso.
Mi tenni con una mano ai suoi capelli.
Risalì sull'addome continuando a stamparmi baci seguiti da morsi che provocarono evidenti chiazzette viola.
Aveva delle mani gelide.
"S-sei freddo..."
Dissi contorcendomi ad ogni suo contatto.
Si fermó poggiandomi due dita sulle labbra in segno di silenzio, mentre con l'altra si sfiló i pantaloni.
Mi divaricò nuovamente le gambe.
"Sei tu che sei caldo."
Mi zittì velocemente e in modo secco.
In effetti ero abbastanza in imbarazzo e la mia temperatura si era alzata vorticosamente.
Umidificò le dita con della saliva per poi prepararmi, facendole scorrere in modo circolare nella mia fessura.
Delle lacrime mi spuntarono sul viso, strinsi i denti marcando la mia mandibola.
Infine avvicinò il suo membro alla zona preparata.
Mi tenne il bacino alzato mentre iniziò a penetrare.
Strinsi le coperte in preda al dolore e lui a sua volta mi resse dalla vita.
"Calmati..."
Mi sussurrò.
"Stai tranquillo moccioso."
Continuò lui tentando di tranquillizzarmi.
Dovevo riprendere il controllo.
Levi's pov.
Non riuscii a comprendere cosa gli prese ma fu più agitato del solito.
Non ci andai piano, è vero, ma non mi sembrò nemmeno esagerato.
Il suo respiro si fece sbalzato e pesante, così decisi di fermarmi.
"Ohi Eren... tutto okay?"
Chiesi preoccupato.
Non mi rispose.
"Eren."
Gli diedi vari schiaffetti sulla guancia per farlo riprendere.
"S-scusa..."
Iniziò lui con voce tremante.
"Per cosa ti stai scusando?"
Chiesi paziente.
"Ho interrotto...-"
"Guarda che non ci rimetto molto a riniziare eh."
Dissi tentando di sdrammatizzare.
Ero ancora dentro di lui.
"Stavo ripensando alla reazione di mia madre..."
Si confidò.
"Ancora non riesci a dimenticarla?"
Chiesi con un'espressione che mischiò la compassione al dispiacere nel vederlo soffrire.
Fissò a terra.
Sospirai.
"Dimmi che devo fare per fartelo passare di mente."
"Continua..."
Lo guardai.
Mi stupiva come quel ragazzo fosse sempre in cerca di sesso, ma non mi lamentai di certo.
Iniziai a dare energiche spinte provocando al moccioso diversi gemiti soffocati, solo poi lo vidi intento a masturbasi, a quel punto non resistetti davvero più eccitandomi parecchio.
Lo baciai ovunque e ormai si fece sera.
Il corpo del moro si mostrò letteralmente ricoperto di succhiotti.
Lo trovai veramente sensuale.
Eren's pov.
Credo di non aver mai perso così tanto liquido in vita mia, quel ragazzo era meraviglioso.
Alla fine, entrambi esausti, decidemmo di smettere.
"Grazie..."
"Devi sempre fare il sentimentale?"
Si stava rimettendo la maglia.
"Non faccio il sentimentale! Ti ho solo ringraziato..."
Dissi abbassando progressivamente il tono di voce.
"Sei troppo emotivo."
"Forse... oppure sei tu che sei apatico e pensi che tutti siano emotivi."
"Tsk... come vuoi, è inutile discutere con te, sei troppo testardo."
"C-cosa?!"
Mi fiondai sul corvino facendolo stendere nuovamente sul letto.
Lo tenni per il colletto della maglia per la prima volta e forse anche per l'ultima.
"Eren, cosa stai facendo?"
Lo disse con più calma possibile, nonostante fosse evidente il suo nervosismo.
"N-non puoi insultarmi in continuazione..."
Ero già spacciato, tanto valeva dirgli come la pensassi.
Mi afferrò il polso strattonandomi e facendomi cadere a terra di schiena.
Si posizionò sopra bloccandomi e puntandomi un ginocchio al collo.
"Forse ancora non hai capito, qui comando io Eren."
Lo disse afferandomi il mento.
"S-sì ma io ho diritto alla parola..."
Iniziai tentando di far valere la mia persona.
"Certo, ma tieni alto il rispetto."
Tolse il ginocchio, ora era semplicemente sopra di me.
"Ma così non sono tanto diverso da un cane."
"Ti chiedo solo di portare rispetto verso di me."
Affermò.
"E va bene signor Levi."
Alzò gli occhi al cielo esasperato.
"Chiamami solo per nome idiota"
Concluse lui con le braccia incrociate al petto.
"Oppure potrei trovarti dei soprannomi"
Mi grattai il mento con il ragazzo ancora sopra e la schiena puntata a terra.
"Tipo?"
Chiese infastidito.
"...no sto zitto."
Risposi dopo un'attenta riflessione.
"Ora li dici."
Continuò più pressante.
"N-no... credimi-"
Non mi fece finire.
"EREN MUOVITI."
Alzò il tono di voce.
"O-okay... però lo hai voluto tu, non picchiarmi... pensavo a qualcosa tipo nanetto... oppure un piccolo grande uomo... o...-"
Mi fermai fissando l'espressione del corvino che sembrò bruciare dalla rabbia.
"L-levi?"
Lo chiamai intimorito.
"Ti ho appena fatto un discorso sul rispetto."
Disse la frase a denti stretti.
Feci una risata sarcastica per sbollire il suo nervosismo ma non servì a molto, in quanto ricevetti ugualmente una ginocchiata.
"Non dovevi picchiarmi!"
Gli urlai imbronciato.
"Non ho mai detto che non lo avrei fatto."
Si alzò indossando la giacca.
"Dove vai?"
Chiesi tirandomi sù il giusto per stare seduto appoggiato sui gomiti.
"Domani ho un esame, devo studiare, vado a prendere i libri e torno."
Si affrettò a dire.
"A-aspetta..."
Mi alzai afferrandolo per il braccio.
"Devi per forza studiare?"
Continuai.
"Io studio, a differenza tua."
Feci una smorfia stizzito.
"Dai, ma stasera dovevamo stare insieme..."
"E infatti staremo insieme."
Mi ammonì afferrando la maniglia della porta.
"Ho capito, con te devo essere il più specifico possibile"
Dissi ironico.
Non mi rispose stando già uscendo.
"Torno tra poco."
"Ti aspetto"
Gli feci un sorriso.
Levi's pov.
Non andava nemmeno a me di studiare ma purtroppo non avrei potuto fare molto.
Mi sarei dovuto laureare con un'ottima media per trovarmi un lavoro decente.
Entrai in camera e vidi Farlan appoggiato al muro, come se stesse aspettando il mio ritorno.
"Ah Levi, dov'eri?"
Ignorai la sua domanda
"Stasera non ci sono."
"Sei dal moccioso eh?"
Mi lanciò un'occhiata maliziosa nel mentre che frugai per trovare il libro di fisica.
"Non ti interessa."
Dissi sulla difensiva.
"Ormai ti conosco."
Sorrise.
"Sì anche io ti conosco e sei troppo curioso per i miei gusti."
Gli riferii.
"Eh dai, non capita tutti i giorni di vedere Levi innamorato perso di un moccioso"
Si appoggió di schiena al muro a braccia conserte.
"Mmh... forse hai ragione, cerca di non farti beccare se vai da Isabel"
Ammisi infine, capendo sarebbe stato l'unico modo per farlo smettere.
"Lo stesso per te."
Chiusi la porta dietro di me avviandomi senza dare nell'occhio in camera del ragazzo.
"Eren, ma i tuoi compagni di stanza?"
Chiesi una volta entrato.
Appoggiai il giubbotto su di una sedia.
"Armin oggi è dai suoi, festeggia i punteggi più alti di tutta l'accademia, i professori glielo hanno permesso, e Jean mi deve un favore..."
Lo guardai confuso sull'ultima frase, ma decisi di non porgli domande iniziando a ripassare subito dopo quei noiosissimi capitoli stendendomi sul letto.
Eren's pov.
Lo vidi molto preso.
Sarebbe un vero peccato se qualcuno lo disturbasse proprio quando ha trovato la concentrazione...
Sul viso mi apparve un sorriso tra il malizioso e il malvagio.
Mi arrampicai sul letto ed avanzai, mi posizionai fra le sue gambe con la testa fra la sua spalla e il cuscino.
"Eren, levati."
Disse esasperato.
"Non ti dò così fastidio."
Gli riferii con tono ovattato dato il mio viso immerso nel cuscino e la sua spalla.
Sospirò continuando a ripassare con me sopra, ma man mano che passavano i minuti mi resi conto di non essere soddisfatto.
"Mi fai le coccole mentre ripassi?"
Chiesi girando lievemente il viso verso di lui.
"Prometti di stare zitto?"
Mi si illuminarono gli occhi.
"SÌ assolutamente sì"
Risposi entusiasta.
Respirò rumorosamente iniziando a coccolarmi, sembrai un gatto intento a fare le fusa al proprio padrone da quanto apparvi felice.
Mi fece dei grattini lungo la spalla per poi scendere ed arrivare fino alla coscia, ogni tanto stampandomi dei dolci baci in fronte.
Non avrei potuto chiedere di meglio.
Levi's pov.
Quel moccioso era sempre in cerca di un contatto fisico.
Ammetto fosse tenero vederlo sorridere mentre si accucciava su di me, era tutto troppo bello per essere vero.
Mi arrivò un messaggio.
Posai il libro continuando a coccolare Eren.
Non mostrai il cellulare al ragazzo non sapendo chi mi avesse scritto e per non preoccuparlo lessi il messaggio girato.
1 messaggio da Bastardo.
Merda.
Guardai con la coda dell'occhio Eren che non si era minimamente accorto di aver posato il libro.
Riportai lo sguardo sul display.
"Bello saltare il coprifuoco eh?"
Chiusi gli occhi sospirando rumorosamente.
MERDA.
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