Capitolo 35.

Eren's pov.

Mikasa mi tenne stretto in un abbraccio con le nostre labbra ancora a contatto.
Non ci capii più nulla, fu una sensazione strana che con Levi non provai.
La staccai riprendendo lucidità.

"M-mikasa?!"
Sbottai.

Era completamente rossa in viso.
"Mi piaci, Eren."
Aggiunse in modo timido.

"Mikasa... lo sai che beh..."
Iniziai imbarazzato.

"Lo so che ti piace il capitano ma... volevo dirtelo ugualmente."
Ammise lei.

Non so cosa mi prese.

"E-eren... ami davvero Heichou?"
Chiese infine.

"Sì io amo Levi... però baciarti è stato comunque... particolare."
Mi sorrise stringendomi in un abbraccio.

Levi's pov.

Tornai in camera buttandomi sul letto.
Presi l'anello che il ragazzo mi regalò.
Lo fissai.

Perchè quel moccioso mi fa quell'effetto?

Non feci in tempo a formulare nient'altro che Farlan entrò in camera.
"LEVI DEVO PARLARTI."
Disse agitato.

"Che vuoi?"
Risposi scocciato.

"Sono uscito per prendere qualcosa al bar e ho visto Eren...-"

"Non mi interessa."
Lo interruppi.

"Ha baciato una ragazza."
Continuò lui con un lieve fiatone forse dovuto dalla corsa per riferirmelo.

Sgranai gli occhi.

"M-mi dispiace... non sarei voluto essere io a dirtelo."
Mi mancò un battito.

"Sei sicuro fosse Eren, vero?"
Tentai di non saltare subito a conclusioni affrettate.

"Sicurissimo..."
Disse lui a voce bassa.

"Bene."
Aggiunsi.
Mi alzai, gettai l'anello a terra ed uscii dalla camera.

Possibile mi abbia solo usato?
Io usato da un moccioso? Ma non esiste proprio.

Andai in palestra, il luogo di tutti i miei sfoghi.
Tirai calci e pugni in modo violento ed aggressivo, se Farlan non mi avesse detto di Eren, lui me lo avrebbe raccontato comunque?

Provai una rabbia indescrivibile.

Eren's pov.

La giornata passò velocemente, cercai Levi ovunque ma nulla. Così mi arresi, lo avrei visto comunque il giorno dopo agli allenamenti.

Levi's pov.

Il giorno seguente andai a lezione normalmente per poi presentarmi in palestra per gli allenamenti della squadra.

Vidi Eren assolutamente tranquillo, o almeno così apparve.
Non gli rivolsi parola, finché anche gli allenamenti finirono e fui costretto a rimanere con lui.

Farlan prima di uscire mi lanciò un'occhiata preoccupata per poi andarsene lasciandoci soli.

"Levi cos'hai?"
Ebbe anche la faccia tosta di chiedermelo.

Non gli risposi.

"È successo qualcosa con Erwin?"
Continuò.

Silenzio.

Eren's pov.

Mi stava volutamente ignorando fumando la sua sigaretta.

Mi avvicinai a lui che in tutta risposta mi allontanò lanciandomi un calcio in pieno stomaco che mi fece cadere a terra.

"Ma cos..?!"
Alzai la voce in preda al panico.

"Stai zitto e pulisci"
Aggiunse.

"CHE HAI?"
Sbottai per la sua indifferenza.

"ME LO CHIEDI PURE?"
Mi urlò contro.

Lo guardai confuso.

"VAFFANCULO."
Mi gridò addosso.

"COS'HO FATTO?"
Risposi.

Mi guardò.

"Tu pensi di potermi trattare così? No sul serio. Parliamoci chiaro, pensi questo sia un gioco?"

Ero ancora a terra guardandolo preoccupato.
Che mi avesse visto?

"Potevi dirmelo da subito. Io non corro dietro a nessuno. HAI CAPITO?"
Continuò sbottando.

Si avvicinò a me.

"Di cosa stai parlando?"
Chiesi cauto.

"Se ti piace quella ragazza bastava dirlo Eren. Avrei evitato di sprecare tempo con una persona come te."
Me lo sputó in faccia.

Sgranai gli occhi.

"Levi...-"

"STAI ZITTO."

Guardai a terra immediatamente subendomi quella strigliata.

"Non so cosa mi sia preso."
Iniziai.

"Non mi interessa, non sono più affari miei."
Fece un tiro di tabacco.

"È che fino a qualche mese fa ero fermamente convinto di essere etero ma...-"

"Se sei etero, TORNA DA QUELLA RAGAZZA. TI HO DETTO CHE NON MI VA DI PERDERE TEMPO."

"-Ma ho capito di non esserlo conoscendoti. Levi è stato solo uno sfogo."
Tentai di spiegare.

"Pensi che sia scemo? NO DIMMI."
Spense la sigaretta e mi ributtò a terra.
Era sopra di me intento a tenermi il collo premuto sulla pavimentazione.

Mi guardó.
Era deluso.

"Levi... mi dispiace."
Fu l'unica cosa che riuscii a dire.

Solo allora capii veramente quanto affezionato vi fossi, non mi sarei potuto permettere di farlo soffrire.
Eppure...
Avevo guadagnato la sua fiducia ma... finii per rovinare tutto.

La mano del corvino tremò sul mio collo.

"Pensavo mi amassi."
Aggiunse con voce ferma e fredda.

Un nodo alla gola mi colpì all'improvviso e non era per la presa salda del corvino.

"Io ti amo ancora che è diverso."
Tentai di recuperare.

"Allora perchè. PERCHÈ?"
Si abbandonò sopra il mio petto stringendomi la maglia.
Salì al collo abbracciandomi.
"Ti sembro un giocattolo per caso?"
Sussurrò.

La sua voce apparve diversa.

"No Levi, ti prego non pensare questo."
Delle lacrime mi contornarono gli occhi.

Lo avvolsi a me.
"Posso baciarti?"

Non mi rispose.
Era ancora appoggiato con la testa sulla mia spalla.
"Come con la ragazza, vero?"
Rispose in modo infantile.

"No, con te è diverso."

"Eren, non pigliarmi per il culo, l'hai comunque baciata."

"È stato un errore, dimmi come posso rimediare"

"Sparisci."

Sgranai gli occhi, mi sentii sul punto di piangere, ma non mi sarei dato per vinto.

Lo strinsi di più.
"Mi hai sentito o no?!"

"Ti ho sentito benissimo."
Risposi.

"Allora vai."

"Non posso, ti amo, non ti lascerò certo andare."

"Evita le frasi dolci."
Disse esasperato.

"Mhh... allora... sei in ostaggio, non puoi andare sennò... sennò sparo."
Improvvisai.

"Spari?"
Chiese con una punta di ironia.

Misi le dita a mò di pistola e gliele puntai alla testa.

"Non muoverti o sparo."
Dissi in modo divertito.
Alzò leggermente la testa così da far incrociare i nostri sguardi.

Feci finta di sparare mentre gli stampai un bacio.

"Scusa..."
Dissi fra un bacio e l'altro.

"Ti conviene."
Mi rispose.

"Non ricapiterà."
Gli promisi.

"Ci mancherebbe."

"Poi non l'ho baciata io di mia iniziativa..."

Mi guardó.

"Mi è saltata addosso..."
Continuai.

"Meglio per lei che non ti tocchi di nuovo allora."
Arrossii capovolgendo la situazione.
Feci stendere il corvino sul pavimento mettendomi sopra.

"Mi dispiace che tu abbia pensato a quelle cose, mi dispiace tanto."
Gli baciai il collo, salii lungo la mascella arrivando alle labbra.

"Mi perdoni?"
Chiesi con aria supplichevole.

"Dimmi una cosa."
Disse poi.

Lo guardai.
"Hai provato piacere nel baciarla?"

"È stato strano, è stato come rivivere il passato, ma non ha nulla a che fare con il presente. Se dovessi scegliere non avrei nessun dubbio. Io ti amo e lo sai."

"Dimostramelo"

Non me lo feci ripetere due volte.
Iniziai a baciarlo insistentemente.
Sì, ormai non avevo dubbi, quello che provavo con lui non lo provavo con nessun altro.

"Dormi con me stasera ti prego."
Chiesi.

"Sì, così vengo svegliato da dei mocciosi di nuovo, vero?"

"Ti prego... mi piace dormire con te."

"Dormire?"
Mi guardó malizioso.

Arrossii.
"Sì insomma, anche fare cose alternative..."
Le mie gote iniziarono a scaldarsi.

"Avanti, dillo."
M'incoraggiò.

"Mi piace fare sesso con te okay?"
Mi posai le mani sugli occhi troppo imbarazzato.

"Solo con me però. Se solo ci provi con quella ragazza ti faccio fuori."
Mi avvisò.

"Certo... sei il mio ragazzo... con chi dovrei farlo sennò?!"
Risi leggermente.

"Dai alzati."
Mi disse poi più tranquillo.

"Non finché non accetterai di dormire con me."
Insistetti.

"Eren..."
Apparve esasperato.

"Io non mi muovo da qui, quindi ti conviene accettare."
Mi sollevò, avevo dimenticato quanto fosse forte.
Mi prese in braccio.
"Sei un bambino viziato."

"Lasciami andare!"
Urlai divertito.

"Come vuoi"
Mi fece cadere a terra.

"Ma...-"
Si stava godendo la scena.

"Eren è tardissimo, avanti alzati e vai a dormire."

Obbedii, stavamo tornando ognuno nella propria camera, fortunatamente un tratto di strada avremmo dovuto percorrerlo assieme.

Arrivammo davanti camera mia.
Mi piazzai davanti al ragazzo all'improvviso che sbattè la testa nel mio petto.
"Eren che cazzo fai?"
Disse massaggiandosi la fronte.

Lo avvolsi a me.

"Ti amo."
Gli sussurrai.

"Lo hai già detto. Sei ripetitivo."

Risi ignorando la sua freddezza.
"Dai dormi con me"

"Eren no."

"Ma-"

Mi diede un bacio attaccandomi al muro.
Mise una gamba in mezzo alle mie facendomi gemere leggermente.
"Ricorda che se scopro che hai fatto qualcosa con quella ragazza ti riempio di botte, hai capito?"
Si fece improvvisamente serio e severo.

"Solitamente prima di andare a dormire due fidanzati si dicono cose dolci"
Risi.

"Ti sembro il tipo da cose dolci?"
Osservò lui.

"Mmh... mai dire mai"
Lo baciai di nuovo.

"Tranquillo, non più nemmeno un abbraccio con Mikasa e mi dispiace..."
Aggiunsi.

"Non ti chiedo di tagliarne i rapporti... solo... vorrei tu fossi toccato solo da me"
Mi riferì perdendosi per un tempo indefinito nei miei occhi, mi scompiglió i capelli per poi andarsene subito dopo.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top