Capitolo 15.
Eren's pov.
La festa sarebbe iniziata la sera stessa e tutti i miei compagni si trovarono ad ultimare i preparativi.
Mi ripromisi di divertirmi, quindi di non affidarmi un limite sul bere o sull'orario.
Mi sarei goduto quella serata, non che non potessi godermela anche da sobrio, ma ritenni che da alticcio fossi molto più spigliato.
Era pomeriggio quando ricevetti una chiamata da Connie.
"Oh, dimmi"
"Eren, riusciresti a venire? Abbiamo bisogno di una mano"
Sentii di sottofondo vari rumori.
"Mh, certo arrivo"
Chiusi la chiamata e mi diressi in palestra dove solitamente mi allenavo.
Sorpresi i ragazzi molto indaffarati, l'edificio era addobbato con striscioni appesi ovunque con sopra dipinte frasi sarcastiche sulla scuola.
Vidi Christa trasportare una scala con non poca difficoltà.
"Aspetta Christa lascia a me"
La aiutai.
"Oh... grazie"
Mi sorrise mentre afferrai la scala al posto suo.
Vidi Ymir lanciarmi un'occhiata talmente intimidatoria che mi fece rabbrividire.
Finito con Christa mi diressi da Armin.
"Eren! Mi aiuteresti ad appendere questa?"
Mi diede in mano una palla da discoteca abbastanza grande e pesante.
"S-sì certo."
L'appesi con sforzo.
Alla fine rimasi con loro fino all'apertura della festa offrendo tutto l'aiuto necessario.
Appena Connie spalancò la porta in segno d'apertura, già una trentina di ragazzi vi erano fuori ad aspettare.
Si fecero le 22:00 e la festa iniziò ufficialmente.
Tornai in camera per cambiarmi.
Ero davvero agitato, non sapevo se Levi fosse già arrivato e nel caso come mi sarei dovuto comportare?
Indossai una camicia bianca sotto ad una felpa larga e blu, dei normali jeans a sigaretta e converse ai piedi.
Cercai di sistemarmi i capelli meglio che potei dirigendomi poi dritto alla festa.
La gente si era moltiplicata da quando me ne andai e quasi non si entrava più.
Mi diressi al bancone del bar da Jean e Marco.
"Ehi ragazzi"
Li salutai appoggiando l'avambraccio sul bancone.
"Eren!"
Dissero in coro.
"Mi preparate un Campari?"
Chiesi
"Ci vai giù pesante eh?"
Disse ironicamente Jean.
"Marco, un Campari!"
Gridò poi al ragazzo.
"Subito..."
Disse di rimando abbastanza indaffarato.
Arrivò dopo pochissimo.
"Tieni Eren, per gli aiutanti i drink sono gratis"
Me lo riferì urlando dato che Connie era appena salito alla console.
"Grazie Jean."
Iniziai a bere notando come il lentigginoso non si fosse risparmiato sull'alcool.
All'una la festa prese definitivamente il via.
La palestra si riempì di ragazzi che ballavano, molti erano muniti di drink ed altrettanti si baciavano e limonavano senza troppo pudore.
Tra quelli vidi anche Farlan che mi salutó con un cenno della mano mentre sulle gambe sedeva la famosa Isabel di cui mi parló il giorno prima.
Girandomi intravidi Mikasa.
"MIKASA!"
Urlai per attirare la sua attenzione.
"Eren, dov'eri?"
Mi si avvicinò.
"Nulla, ho fatto un giro, ti stai divertendo?"
Chiesi.
"Sì, abbastanza"
Ballammo insieme per qualche minuto finché non la salutai andando a cercare Levi, non avevo tempo da perdere. Nel frattempo intravidi Armin con una ragazza, non riuscii a capire chi fosse data la miriade di persone di mezzo.
Mi avvicinai scorgendo una chioma bionda sistemata in un'acconciatura particolare.
Annie.
Li vidi parlare con dei drink in mano.
Ne rimasi piacevolmente contento, avrei voluto salutarlo, ma decisi di lasciarli stare, avevo un altro obiettivo in testa quel momento.
Nel frattempo raccattai altri tre drink alcolici, non fu una buona idea, infatti iniziai a barcollare da una parte all'altra delirando.
Fortunatamente c'era così tanta gente ubriaca che io non saltai all'occhio, rimanendo solo un personaggio di sfondo.
Si fecero le due passate e tra la folla intravidi un ragazzo basso e con la stessa capigliatura di Levi.
Mi avvicinai.
"Moccioso."
Mi squadrò da cima a fondo.
"Hey hey..."
Ero davvero ubriaco.
"Hai bevuto?"
Chiese accigliato.
"Chi... io? Ma scherzi?"
Stavo barcollando da una parte all'altra.
Notai fosse in dolce compagnia di Petra che lo afferrò gelosamente per il braccio.
"Levi... andiamo a ballare?"
Gli chiese.
"Tsk.. Petra non dire cazzate."
Stava fumando svogliatamente appoggiato ad un muretto.
"Eren, quanto cazzo hai bevuto?"
Riprese guardandomi.
"Ti dico... ti dico che non ho bevuto..."
Gli risposi fra qualche singhiozzo. Nel barcollare mi aggrappai al bancone del bar approfittandone per ordinare un quinto e devastante drink.
"Eren ma sei scemo? Molla quel drink"
Mi rimproverò.
"Ma chi sei scusa?"
Sì, ero proprio fuori.
Mi passò affianco un altro ragazzo evidentemente ubriaco iniziando a toccarmi forse in modo fin troppo spinto.
Mi girai confuso una volta che iniziò ad avvolgermi il bacino.
Solo allora Levi si staccò dal muro avvicinandosi con aria scocciata al ragazzo, gli tirò uno spintone che lo fece staccare e barcollare.
"Vedi di girare al largo."
Anche da ubriaco fui abbastanza cosciente per capire cosa successe.
"Levi..."
Iniziai mortificato.
"Stai zitto e vedi di non farti toccare."
Mi fermò riprendendo la sua calma e la sua sigaretta fra due dita.
Scolai un altro drink tutto d'un fiato appoggiando poi il bicchiere su un tavolino.
La gola andò in fiamme.
Afferrai Levi per un braccio avvicinandolo a me e stampandogli un generoso bacio sulla guancia.
"Grazie."
Glielo sussurrai all'orecchio.
Lui sospirò di rimando roteando gli occhi al cielo.
"Vieni"
Aggiunsi poi.
"Cosa?"
Chiese stranito.
Gli ripresi il braccio trascinandolo fuori dalla festa.
"Levi!"
Petra lo chiamó invano ormai troppo lontana per fare qualcosa.
Non avrei permesso a quella ragazza di starci insieme quella sera.
No, quella sera avrei dovuto averlo solo io.
"Eren, sei ubriaco, mi vuoi dire dove vuoi andare?"
Chiese esasperato.
"Tu seguimi... e basta..."
Lo dissi barcollando, non riuscivo a reggere l'alcol e cinque drink alcolici non mi furono d'aiuto.
Sembrava che tutto attorno a me avesse iniziato a girare vorticosamente e senza un preciso ordine.
Le mie frasi ed idee mi sembrarono tutte dannatamente intelligenti.
Arrivammo in camera.
Ormai si fecero le 3:30.
Chiusi la porta dietro di me fiondandomi sul corvino e palpandogli il membro.
"Eren, CHE CAZZO STAI FACENDO?"
Sbottò allontanandomi con uno spintone dalle spalle.
"SHHH..."
Lo zittii portandogli due dita alle labbra.
Gli sbottonai la camicia buttandolo poi sul letto e tirandogli giù i pantaloni.
"EREN CHE CAZZO FAI?"
Mi ringhiò addosso.
Eren, ma ti svegli? Pensi davvero questa sia una cosa intelligente da fare?
La farai comunque, stupido come sei...
Una volta tirati giù anche i boxer, potei scoprire il fisico completo del ragazzo.
Era un capolavoro, ben bilanciato e possente, per non parlare del suo membro.
Gli scostai le gambe iniziando ad appoggiare le mie labbra sopra la sua intimità.
Il corvino sospirò pesantemente.
"Eren... cosa..."
La sua voce sembrò essersi calmata e rilassata.
"Shh..."
Iniziai a leccare l'addome del ragazzo.
Levi respirò affannosamente.
Tornai poi sulla sua intimità iniziando a stuzzicarne la punta con le dita, infine ci appoggiai la lingua iniziando a leccarla.
"Eren, tu... tu sei ubriaco"
Sussurrò poggiandomi delicatamente una mano fra i capelli.
"Nah..."
Iniziai a succhiare.
A quel punto il corvino si portò una mano alla bocca mordendosi il pugno pur di non emettere rumori molesti.
Sul letto si crearono evidenti chiazze di sperma e si fecero le 4:30.
Levi's pov.
Quel dannato.
Bevve qualche drink di troppo e non mi dispiacque, certo, ma restava comunque un ragazzo ubriaco.
"Eren... Eren basta, finiscila"
Lo dissi un po' a malincuore mantenendo sempre un respiro leggermente sbalzato.
"Io... io voglio continuare."
Rispose voglioso quanto eccitato.
"Eren sei ubriaco, basta."
Lo scostai, tentai di calmarmi e mi rivestii.
"Levi... io voglio davvero continuare, ti prego. "
Mi supplicò.
"Stai zitto."
Lo ammonii.
Si avvicinò nuovamente a me.
"Eren, te lo dirò una volta sola. LEVATI DAL CAZZO."
Enfatizzai l'ultima parte.
"Ti prego... fammi toccare ancora il tuo-..."
Gli tirai un pugno ben poco elegante che lo fece cascare a terra.
"Ti avevo avvisato."
Dissi abbottonandomi la camicia.
"S-scusa... sono ubriaco, non so quanto ricorderò domani. Ma ti prego non odiarmi per quello che ho fatto."
Notai come in quella frase fosse tornato abbastanza in sé.
Lo presi a me in un abbraccio e mi coricai sul letto con lui sopra.
L'alcool provocava stati alterati della persona e non me la sentii di arrabbiarmi troppo.
"Ora dormi."
Dissi.
"Cos... ma tu..."
"Se proprio oggi non riesci a starmi lontano dormirò con te, ma dormi e non fare scherzi moccioso, perché non esiterò a buttarti giù. "
Mi guardò con un'espressione talmente gioiosa che avrei giurato stesse per piangere.
Si appoggiò al mio petto abbracciandomi, le sue gambe avvinghiate alla mie.
"Senti... Levi, la prossima volta che mi ubriacherò mi lascerai fare le cose di questa sera?"
Chiese ingenuamente.
"Non ci pensare neanche."
"Mh... ho capito..."
"Dormi moccioso, sono troppo grande per te"
"Scherzi? A me non interessa."
Riprese con più lucidità.
"Tsk."
Mi leccò il collo.
"Mi hai sentito o no?!"
Lo rimproverai.
"Io... io non ce la faccio. Sono troppo eccitato, non... non riesco."
Disse affannato.
"Mh... forse dormire insieme non aiuta."
Stavo per alzarmi ed andarmene.
"NO, ti prego, fammi stare così. Cercherò... cercherò di trattenermi."
"Eren, non so se te ne sei accorto, ma ti sei lasciato già andare."
Dissi riferendomi alla sua erezione.
"Ti prego... restiamo così."
Mi strinse la camicia affondando il viso nel mio petto.
Gli accarezzai il capo.
Era ancora ubriaco ma non mi dispiacque, era un bel ragazzo dopotutto.
Ci addormentammo così.
Io sotto e lui sopra.
Notai come la sua guancia fosse ancora sporca di sperma.
Lo pulii notando come iniziò a contorcersi sotto il mio tocco.
"Sei solo un moccioso... non sai a cosa potresti andare incontro"
Sussurrai, anche se lui non riuscì a sentirmi.
Mi addormentai.
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