Mikrokosmos

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Anni e anni fa, fu trovata in cielo una bellissima costellazione a cui venne dato il nome di Microcosmo. Le sue stelle erano luminose, ci avevano messo cinque anni per diventare tutte grandi e brillanti.
Illuminavano il cielo di ogni pescatore, portandolo alla riva, e indicavano la strada da seguire ai viandanti. La stella polare, nel vedere quella splendida creatura, sembrava brillare meno al confronto.
Quelle giovani stelle adoravano guardare la galassia, desiderose di tuffarsi in quel mare colorato dalle mille sfumature.

Stelle splendenti
Edifici illuminati intensamente
Noi brilliamo,
nelle nostre stanze, nelle nostre stelle

Certe luci, ambiziose
Certe luci, ribelli
Tutti sprigionano luce
Ognuno è prezioso

In questa notte buia (non sentirti solo)
Come stelle (noi brilliamo)
Non sparire,
perché la tua esistenza è importante.
Lasciaci brillare

Le stelle tra loro parlavano, chiedendosi quando sarebbero scese sulla terra per reincarnarsi in esseri umani.
La stella più grande, si staccò un giorno di dicembre, era il 1992.
Le altre sei beh, erano molto tristi, ma si fecero forza per continuare a brillare intensamente, inconsapevolmente brillando anche per quel piccolo neonato venuto alla luce sotto i loro occhi, sotto il cielo di cui erano parte.
Pochi mesi dopo, a marzo dell'anno successivo, la seconda stella li salutò, prima di tuffarsi sulla terra e cadere nell'anima di una donna, che lo mise alla luce quella stessa sera.
Le stelle, infatti, aspettavano fino all'ultimo per incarnarsi nel corpo di un bambino o una bambina, non sapevano il loro sesso, lo avrebbero scoperto crescendo, anche se molte di loro dimenticavano di essere stelle.
La terza e la quarta stella salutarono gli amici a febbraio e settembre dell'anno dopo, e le tre stelle più piccole rimasero sole.
"Cosa facciamo ora?" Chiese la più grande dei tre.
"Non lo so, un giorno arriverà il nostro momento no?"
A ottobre e dicembre del 1995, due stelle caddero, e la piccola stella rimasta sola pianse tutti i giorni, pianto che si trasformò in pioggia dorata, entrando inconsapevolmente nei sogni di una donna che rimase incinta, e il destino volle che questa stellina cadesse proprio lì, reincarnandosi in un bambino di nome Jungkook.

La storia di ogni individuo
Una stella per ogni individuo
7 miliardi di mondi, illuminati da 7 miliardi di luci
7miliardi di vite

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Sono passati molti anni, e il bambino nato a settembre 1994 ormai è grande, si è fatto una carriera come rapper, e sta scrivendo l'ennesima canzone per il suo gruppo.
Ad un certo punto, uno strano flash attraversa la mente, la terra vista da molto in alto... ma per essere così in altro avrebbe dovuto essere una stella!
Un momento... una stella?
"Namjoon, stai fissando da ore quel foglio, va tutto bene?" Gli altri due rapper, Hoseok e Yoongi entrano nella stanza, preoccupati.
"Sì, solo che ho in mente una strana scena e ho paura di star sognando." Ridacchiò, grattandosi la testa in imbarazzo.
"Che scena?"
"Io... che guardo la terra dall'alto. Da molto in alto. E poi, perdo la presa e cado giù. Ma mi sembra assurdo, sono certo di non averlo sognato, sembra reale. È come se io fossi stato una stella."
Hoseok spalanca gli occhi. "Una stella?"
"Una stella, sì. Sai, quelle che disegni con cinque punte..."
Yoongi ridacchia. "Lo sappiamo, mister IQ 148. Però effettivamente quello che hai detto suona familiare, sai cosa dicono? Che prima di nascere si è stelle."
"In che senso si è stelle?" Domanda il ballerino, confuso.
"Me lo raccontava sempre mia madre come storia della buonanotte. Diceva che la sera in cui sono nato ha sognato una stella cadere."
I tre rimangono un momento a pensare, Hoseok afferma di ricordare una cosa simile a quella di Namjoon, come un salto verso la terra.

Le luci della città, le stelle della città,
mi ricordano il cielo notturno che guardavo quando ero piccolo
In questo posto, proprio qui, delimitato
da stelle e da luci chiamate “persone”,
Noi brilliamo

Irrequieti, i rapper vanno in salotto dove gli altri stanno giocando ai videogames, per distrarsi un po' da quel pensiero, Mikrokosmos-così si chiamava la canzone-sarebbe stata finita più tardi.
"Nam-hyung! Ti credevamo ormai perso nei fogli di carta, quindi anniamo mandato Hope-hyung e Yoongi-hyung a recuperarti per vedere se eri ancora vivo." Taehyung si scosta un momento per salutare gli altri due hyung, e finisce per morire nel videogame, ormai a contendersela sono Jin e Jungkook, Jimin sta facendo una specie di telecronaca mangiando un mochi... jiminception?
"In realtà stavo pensando ad una specie di ricordo."
I due gamer posano i controller mettendo in pausa, quando Namjoon racconta qualcosa di solito li rapisce tutti con il suo modo di parlare.
Jimin lascia i mochi accanto a sè, e tutti si siedono a gambe incrociate sul tappeto del grande salotto.
Il leader racconta loro i suoi pensieri, con una precisione tale che ad alcuni di loro vengono i brividi, sembrano tutti d'accordo con le sue parole.
"Pensavo di essere l'unico con questo strano ricordo, non ve ne ho mai parlato per paura che mi prendeste per matto." Taehyung fa ridere tutti con la sua affermazione.
"Sei già matto di tuo alieno." Ridacchia Jimin, giocando con i capelli del suo migliore amico.
"Io ricordo una cosa diversa... ricordo di aver pianto, quando guardavo la terra da lassù." Dice Jungkook, sul suo viso appare un'espressione triste.
"Se davvero è quello che sto pensando che sia... forse le leggende non sono poi tanto leggende. Mi dispiace, Jungkook." Yoongi lo abbraccia. "I tuoi hyung sono diventati umani troppo presto, vero?"
Jungkook annuisce, sul suo volto ritorna il solito sorriso da coniglietto.
"Guidavamo i marinai." Ricorda Hoseok.
"E i viandanti." Aggiunge Jimin.
"Eravamo la costellazione più brillante della galassia." Commenta Seokjin, con gli occhi lucidi.
"Ora abbiamo un'altra galassia per cui brillare." Ricorda Yoongi.

Tu hai me
Mi incanto quando ti vedo
Io ho te
In quelle notti oscure,
le luci che vedavamo dentro di noi
ci dicevano le stesse cose

Brilliamo, sognamo, sorridiamo
Oh lasciaci illuminare la notte
Brilliamo a modo nostro
Brilliamo semplicemente per quello che siamo
Stasera

Na na na na na
Na na na na na~~~

I sette si guardano, hanno gli occhi pieni di lacrime sapendo che quel ricordo è reale, e sanno perfettamente cosa intende Yoongi.

La loro galassia... si chiama Army.

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Fine

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