⸻ 𝐈𝐋 𝐕𝐈𝐀𝐆𝐆𝐈𝐎 di ritorno fu stato tranquillo, Anya e Kaz si erano divertiti. Pressati l'uno contro l'altro, teste sovrapposte, gambe intrecciate. Kaz si era tolto i guanti, godendo del calore che la sua pelle trasferiva alla sua. Giocó con l'anello che Jesper le diede, sentendo la scintilla della gelosia passare attraverso le sue vene, ebbe un'idea. Kaz mosse i capelli di Anya dal collo e posó le sue labbra. Anya canticchió, inclinando la testa all'indietro per dargli più spazio. Lei lasció un piccolo respiro quando i suoi denti tirano la sua pelle. Kaz si tiró indietro, lasciando un ultimo bacio sul posto, ammirando il suo lavoro. Giró la testa e la bació sulle labbra, ad Anya non discpiaceva affatto.

Tirandosi indietro Anya disse: "A cosa lo devo?"

"Nessuna ragione. Ho solo sentito il bisogno di farlo". Disse Kaz. "Voglio dire, la tua iniziale è contrassegnata sulla mia pelle, quindi anche le mie labbra dovrebbero segnarti".

"Perché la mia iniziale è sulla tua pelle?"

"Ti stai lamentando?"

"No, per niente".

"Bene, l'ho tatuata perché sei la mia ragazza".

Anya gli premette un bacio sulle labbra, sorridendo, si tiró indietro, sparcendogli il viso di baci. Kaz lasció uscire una risata che avrebbe fatto morire Jesper per di un attacco di cuore, cosa che quasi fece. I due erano così coinvolti nel loro piccolo mondo, che non si accorsero che la carrozza si fermó. Jesper stava per aprire la porta quando sentì una risata, sapendo che non era Anya, aveva solo un'altra opzione, Kaz. Ma perché nel mondo Kaz dovrebbe ridere? È semplice, era in presenza della sua grazia salvifica. Fu stata in grado di far emergere il Kaz che era morto da tempo, insieme al suo unico promemoria di casa, Jordie. Ora casa era da qualche altra parte, in presenza della bellezza dai capelli castani. Il loro momento fu stato tagliato dalla porta della carrozza che fu aperta. Kaz cercó di togliersi il sorriso dal viso, ma non fu riuscito a farlo. Stava ancora scappando dall'euforia del loro momento precedente.

"Cosa abbiamo qui?" Jesper fece un sorriso furbo sparso sul viso.

"Un momento privato." Kaz scattó.

"Beh, Jesper baby vuole un po' di azione".

"Sì, no, addio." Anya premette un bacio sulle labbra di Kaz, uscendo dalla carrozza, portando con sé il brutto cappello di Kaz.

Jesper si rivolse a Kaz: "Allora, Anya?"

"Any cosa?" Kaz diventó improvvisamente difensivo, facendo alzare la mano facendo allarmare Jesper.

"Niente. Un ragazzo non può fare domande?"

"No. Non su di me e la mia ragazza". Kaz scattó, uscendo dalla carrozza, assicurandosi di colpire Jesper con il suo bastone.

"Va bene. Va Bene. Mi piaci di più quando Anya è con te". Jesper borbottó a se stesso.

"L'ho sentito!" Kaz urló.

"Santi, può sentire".

⸻ 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐓𝐎 arrivó la notte, facendo entrare i Corvi in modalità rapina. Kaz decise all'ultimo minuto di usara Anya e Inej, sperando di poter completare l'attività due volte più velocemente. Sapeva che Anya aveva la capacità di entrare e uscire tranquillamente, le sue abilità rivaleggiavano con quelle di Inej. Kaz era solo preoccupato, anche se non lo mostró, ma lo era. Gli piaceva essere in grado di tenere gli occhi su di lei, anche, tenendola fuori pericolo. Pensava che se mai dovesse farsi male, sarebbe stata colpa sua. Inej e Anya si erano dirette verso la cima del tetto, correndo silenziosamente lungo la cima, dirigendosi verso la cupola. Le due stavano aspettando il loro segnale: le luci che si spegnevano.

Salendo sulla ringhiera, le due ragazze finirono sul tetto dell'ingresso. Aprendo una delle finestre, Anya legó un'estremità della corda alla ringhiera, mentre Inej lasciò il resto. Scivolando giù uno alla volta, Inej andò per prima. le due avvistarono i segni fluorescenti, seguendoli direttamente negli archivi. Anya aprí il cassetto, togliendo i progetti e mettendoli sul pavimento. Inej tirò fuori il suo pezzo di carta in bianco, spruzzando la mappa e mettendo quello in bianco su essi. Premendo le mani su quella vuota, replicò completamente la mappa. Rotolandolo di nuovo, lo mise nel supporto, salendo prima la corda. Mentre Anya salí dopo Inej, le luci si riaccesero.

Fece un gesto a Inej di togliere la corda, cosa che fece, chiudendo la finestra, scivolando nell'oscurità. Anya si affrettò a nascondersi dietro una scrivania, sentendo una voce, si tese leggermente. Una guardia camminò proprio accanto al suo nascondiglio, quindi camminò silenziosamente dietro di lui. Imitando ogni sua mossa, pregò di poter uscire viva. Si nascose dietro la scrivania principale mentre la guardia si girò.

"C'è qualcosa?"

"Niente." Anya fece uscire una serie di maledizioni mentre la porta si richiuse. Pregò di poter uscire dalla stanza. Anya andò alla porta solo che fu chiusa a chiave. "Santi". Si guardò intorno cercando di trovare la serratura, notando che era dall'altra parte della porta, sospirò. Anya era spaventa quando suonò un fischio. Girò il suo corpo, guardando in alto, vedendo il colpevole. Jesper.

"Spostati." Jesper sussurrò, facendo un simbolo di mossa con le mani. Anya si allontanò mentre Jesper tolse una delle sue pistole. Alzando la pistola, Anya guardò mentre guardava l'orologio. Bang. Jesper premette il grilletto, premendo la serratura, proprio mentre l'orologio ticchettò. La porta si aprì, mandando a Jesper un cenno, che ricambiò, Jesper se ne andò. Anya attraversò le porte, cercando di non farsi prendere. Aveva delle guardie vicino, ma riuscì a superare indenne le porte d'ingresso. Notando una guardia davanti, tirò fuori uno dei suoi coltelli, pronta ad attaccare. Mentre fece per colpire, la simbolica canna da corvo colpì il terreno. Anya fermò tutti i suoi movimenti.

Facendo un respiro profondo, "Leggermente lento amore".

Kaz si rivolse a lei: "Davvero?".

"Sembri ridicolo."

"Lo so." I due se ne andarono, Jesper e Inej li incontrano a metà strada. I quattro uscirono dal centro archivi. Uscirono proprio nel modo in cui erano entrati, senza fare un minimo rumore.

disclaimers e notes !!!
mancano pochi capitoli alla fine di questa traduzione, e devo dire che sono molto fiera di come mi sia venuta.