NARCISO ▸ le directeur
«Io considero il mondo per quello che è: un palcoscenico dove ognuno deve recitare la sua parte.»
❛ RUOLO ❜
Direttore
Ebbene sì, Ambroise svolge il ruolo di direttore dell'Opera di Parigi da più di dieci anni. Ciò che si sa di quello che egli ha fatto per raggiungere questa posizione non è molto: ci sono certezze sul fatto che abbia svolto studi con insegnanti privati in tarda età, che abbia iniziato a lavorare come segretario e che, guadagnandosi la fiducia del precedente direttore, abbia piano piano scalato la gerarchia sociale, raggiungendo l'apice alla morte del suo predecessore. Egli ama il suo ruolo, ama l'Opera e farebbe di tutto per preservare la sua posizione e l'edificio di cui è perdutamente innamorato.
❛ NOME ❜
Ambroise Vincent
Il primo nome dell'uomo ha origine dall'aggettivo ambrosios o àmbrotos, ovvero "immortale": nella lingua latina ha assunto il significato di "destinato alla vita eterna".
Da tutto questo chiaramente si giunge, all'ambrosia, il nettare degli Dei nella mitologia greca, in quanto Ambroise è la forma maschile di questo nome, ritenendone completamente ogni significato.
Divino, destinato alla vita eterna, non possiamo sapere se il Direttore sia davvedo destinato a tutto ciò. Di certo non è visto dai suoi dipendenti come un santo, ben poche volte ha mostrato gentilezza e buone qualità senza volerne qualcosa in cambio, ben pochi dei suoi dipendenti potrebbero affermare di figurarselo in Paradiso con una bianca veste a saltare da una nuvoletta all'altra.
Il secondo invece deriva dal nome latino Vincentius, che, tratto dall'aggettivo vincens (participio presente del verbo latino vincere), significa letteralmente "che vince", "che conquista", "vincente". Di chiaro valore augurale, fu popolare fra i primi cristiani; in tali ambienti, e più generalmente in ambito religioso, il nome può essere interpretato come "vincente sul male, sul peccato". Vincente? Senza dubbio, da quel poco che si sa del passato del direttore si può dire che egli abbia vinto su tutti i lati della vita, dalla miseria in cui nacque è finito a dirigere un'Opera, un prestigioso teatro, ad avere una meravigliosa moglie e due figli, adottivi certo, ma comunque due eredi.
❛ COGNOME ❜
Fournier
Un cognome come un altro, non particolarmente diffuso in Francia, ma neanche raro oppure appartenente ad un casato nobile. No anzi, si potrebbe dire che questo sia un nome diffuso tra persone di umili origini, lavoratori di tutti i giorni, non ricchi mercanti o borghesi.
❛ ETÀ ❜
47 anni
Lunghi anni gravano sulle spalle dell'uomo, non vecchio, ma nemmeno nel fiore della gioventù. Egli è sposato da più di vent'anni e si può dire che abbia conosciuto l'amore in giovane età. Si trova all'Opera da circa quindici anni, la sua scalata al potere è stata veloce contando che, guardando la faccenda sotto a vari punti di vista, l'uomo è relativamente giovane per essere un direttore.
«Se è un peccato essere avido di onore, allora sarò l'anima più peccatrice di questo mondo. »
❛ PROVENIENZA ❜
unknown
❛ ASPETTO ❜
Jake Gyllenhaal
Grandi occhi azzurri tendenti al verde sono senza dubbio la prima cosa che si nota appena si osserva il distinto viso dell'uomo, occhi che, nonostante l'uomo cerchi di evitarlo, fanno trasparire emozioni e sentimenti nonostante il volto possa rimanere imperturbabile anche nelle più disperate situazioni. Occhi che sono una forza per la loro bellezza e per la capacità intimidatoria, ma anche una debolezza in quanto un perenne squarcio sull'anima dell'uomo. Il viso è leggermente di forma allungata mentre il mento appuntito si sporge leggermente in avanti, questa forma viene compensata dalla presenza di una barba sempre ben curata e di lunghezza variabile. Questa si espande sulla mascella ben delineata fino a raggiungere le orecchie leggermente a punta, curiosamente simili a quelle di un elfo. I capelli sono portati non eccessivamente corti e per la maggior parte del tempo tirati verso la nuca grazie a sostanziose quantità di prodotti per capelli. Sono questi insieme alla barba che gli donano un'aria adulta, senza quest'ultima probabilmente sarebbe irriconoscibile e gli si potrebbero dare tranquillamente dieci anni di meno.
Il naso è dritto, simmetrico, quasi rigido e sembra perfettamente scolpito nel marmo dall'estrema simmetria che dona al volto e alla delicatezza che conferisce al fiero profilo. Le labbra spuntano sul volto delicate e non troppo carnose, ma sempre ben idratate, egli ha il vizio di inumidirle spesso, passando la lingua su di esse soprattutto quando è nervoso. Non presenta una grande altezza, si può definire nella media, ma ha una corporatura forte e ben allenata. Questa sua caratteristica persiste fin dalla gioventù ed egli compie regolarmente degli allenamenti per mantenerla tale. È molto fiero del suo aspetto e quasi narcisistico su questo fronte, se qualcuno provasse solo a sminuirlo probabilmente si troverebbe di fronte tutta la sua ira.
❛ CARATTERE ❜
chaotic neutral
Descrivere la vera natura dell'uomo può essere difficile, quasi impossibile da identificare e ancor più da comprendere. Sembra che con ogni persona che incontra egli indossi una maschera diversa, può andare dalla freddezza al caldo affetto in pochi secondi e nessuno riuscirebbe a capire quale dei due lati appena visto è quello veritiero. Molteplici maschere indossa egli, ognuna attaccata alla sua carne con il fil di ferro, impossibile capire dove inizia la maschera e dove finisce l'uomo. Con i dipendenti ed in generale con i suoi subordinati si mostra freddo, distaccato, potremmo dire quasi sgarbato e superbo nel modo di atteggiarsi e nei comportamenti. Contraddirlo apertamente vorrebbe dire chiamare su sè stessi licenziamento certo. Egli pretende ordine, rispetto e competenza da coloro che lo circondano, è fermo nelle sue decisioni e ancor più nei suoi ordini. Spesso però è possibile percepire la maggiore empatia che egli prova nei confronti delle sue impiegate donne e in generale per il personale femminile dell'Opera, per questa sua particolarità è stato definito in molti modi: don giovanni, cascamorto, puttaniere, molestatore, cornuto e molti altri aggettivi e appellativi che egli non si è mai occupato di smentire o confermare. Una cosa è certa, chiunque si farà beccare con quelle parole sulle labbra potrà dire addio al proprio impiego e al proprio posto nella società. Un'aria più moderata, elegante, raffinata e pensatrice viene invece mostrata alle persone che provengono dal di fuori dell'Opera: impiegati esterni, ospiti, clienti e fornitori potrebbero quasi definirlo come l'uomo più piacevole e competente mai incontrato. Se all'interno del proprio piccolo regno mostra un carattere severo e quasi dittatoriale al di fuori di esso si mostra un uomo competente, leader premuroso, intelligente e attento a captare tutte le strategie migliori. Una mente aperta alle novità e a nuove soluzioni nonostante spesso si riveli quasi analitico nella sua intelligenza, nonostante una vena di furbizia votata al proprio tornaconto personale non abbandoni mai i suoi ragionamenti. Per le persone che predilige non è raro vedere dimostrazioni di affetto anche minime, piccoli e splendidi sorrisi, un tono più dolce nelle parole e una costante ricerca anche del più piccolo contatto fisico. Premuroso, gentile e disponibile, entrare nelle sue grazie è immensamente complicato ed è più il suo cuore che sceglie quali persone dovranno fare parte di quella cerchia ristretta, indipendentemente da cosa esse potrebbero fare o pensare su di lui. Per chi si guadagna la sua ira invece è meglio guardarsi le spalle, girano voci su sue presunte conoscenze che potrebbero far sparire intere famiglie per poco denaro, la sua ira è lenta a passare, la sua collera duratura e terribile, il perdono estraneo al suo cuore.
❛ BACKSTORY ❜
unknown
Voci, solo supposizioni e teorie circolano sulla vita di Ambroise prima di diventare direttore dell'Opera di Parigi. Quel poco che si sa è che egli proveniva da una famiglia non esattamente benestante e che fin da bambino ha dovuto lavorare duramente per trovare cibo per lui e per i suoi fratelli, sui genitori si sa molto poco e ogni domanda a lui rivolta al proposito porterebbe al nulla. Queste poche informazioni sono quelle che si lasciò sfuggire la moglie, per poi venir subito messa a tacere con severi rimproveri.
❛ OPINIONI ❜
Ambroise non si è ancora espresso riguardo a quello che è successo all'Opera, con nessuno. Appena al suo ufficio è giunta la notizia del cadavere egli stava preparando il piano per la stagione primaverile con la Maestra di ballo, il Direttore d'orchestra e la cantante lirica dell'Opera, discutendo di quali spettacoli avrebbero attirato più spettatori e di cosa sarebbe stato più conveniente. Alle due donne è stato ordinato di rimanere nel suo ufficio mentre lui e il Direttore d'orchestra si dirigevano sulla scena del crimine, tornato al suo ufficio ha fatto uscire tutti rimandando la riunione. Non è stato neanche lui a chiamare la polizia, ma la segretaria Anaëlle dopo essere stata incaricata dalle altre tre persone precedentemente presenti nell'ufficio del direttore.
Non ha espresso neanche pareri sul commissario e sugli addetti al caso, limitandosi ad accoglierli con aria cinica e quasi derisoria, lasciando loro il campo libero nelle indagini e tornando al proprio ufficio senza quasi uscirne.
« Noi siamo per gli dei quel che sono le mosche per un ragazzo capriccioso: ci uccidono per divertirsi. »
❛ INTERESSI ❜
「musica 」
Anche se potrebbe sembrare scontato per un Direttore d'Opera non lo è affatto, in ogni caso Ambroise è un vero e proprio esperto musicale. Ha un vero talento per suonare gli strumenti a tastiera, suo preferito il pianoforte, e quelli a corda tra cui arpa e violino. Dove e come abbia imparato risultano informazioni sconosciute a tutti tranne che a sè stesso e possiamo essere certi che di ciò non ha mai parlato. Inoltre ha anche un ottimo orecchio musicale, sa riconoscere quasi tutte le note senza doverle leggere o vedere su spartito. Stranamente non è un compositore e non si diletta nel creare nuove sinfonie, limitandosi a suonare quelle già conosciute.
「canto」
Egli è anche un ottimo cantante, di nuovo non si sa da dove abbia appreso tali abilità, ma si può dire che per lui il canto oltre che ad una passione è anche un piacere. Non raramente assiste alle lezioni di lirica che Chantal da alla sua apprendista, beandosi delle loro splendide voci. Non ha mai cantato in uno spettacolo, ma la moglie ha affermato che in passato la sua profonda quanto dolce voce baritonale è ciò che l'ha definitivamente concquistata oltre alle buone maniere e alla dolcezza dell'uomo.
「famiglia」
Può sembrare assurdo visto il suo malsano rapporto con la moglie, ma egli da un'enorme importanza alla famiglia per un uomo negli standard ottocenteschi. Soprassiede personalmente all'educazione dei figli, scegliendo per loro i migliori insegnanti e assicurandosi che abbiano tutto il necessario in fatto di oggetti, salute e svago. A loro riserva anche una parte affettiva di sè che ben pochi possono affermare di aver anche solo scorto nella sua persona.
Per quanto riguarda la moglie il loro rapporto è invece più turbolento, egli mal tollera la sua continua voglia di attenzioni e perciò cerca di passare con lei il minor tempo possibile, preferendo passare nottate immerso nel lavoro piuttosto che doverle spendere coricato accanto a lei. Comunque, nonostante la sua chiara malattia psicologica, ha preferito non mandarla a vivere in abbandono e solitudine in un manicomio, ma di tenerla accanto a sè con le dovute precauzioni e visite mediche.
❛ CURIOSITÀ ❜
「calmanti 」
Curiosamente la moglie non è la sola a prendere dei calmanti, anche l'uomo assume delle medicine dovute a rilassargli i nervi, anche se nessuno sa a quale fine. Attacchi di rabbia? Ansia? Problemi di insonnia? Nessuno ne è al corrente, la sua famiglia sa solo che ogni mattina appena sveglio egli deve ingerire una piccola pasticca bianca, misteriosa quanto anonima.
「fumo 」
Non è raro incontrare Ambroise con una pipa stracolma di tabacco, soprattutto in periodi pieni di lavoro quando lo stress si accumula. Ormai egli fuma da tempo immemorabile, neanche lui si ricorda il preciso istante in cui ha assaggiato il fumo per la prima volta, ma ormai pipe e sigari fanno parte della sua vita quotidiana. Quando è annoiato si diverte anche a produrre piccole spirali oppure cerchi di fumo con le labbra, passando anche intere ore seduto sull'amata poltrona di pelle del suo ufficio fissando fuori dalla finestra, lo sguardo perso su una Parigi in fermento.
「anello 」
Questo è l'oggetto più particolare che egli indossa e che suscita più curiosità in coloro che lo incontrano: un grande anello placcato di finto oro, leggermente ossidato in alcuni punti. Innanzitutto ciò è strano in quanto si tratta di un anello molto vecchio, danneggiato e di bassa qualità, quando un uomo ricco come lui potrebbe permettersi tutti i migliori anelli della città, la seconda particolarità é il fatto che, dove dovrebbe trovarsi una grossa pietra c'è solo un piatto spazio vuoto, come se il suo contenuto fosse stato tolto con la forza. Si può provare a domandare all'uomo della provenienza di quell'oggetto, ma lui non ne parlerà a nessuno, limitandosi a seppellire la domanda con la frase "un semplice ricordo, ora torna al lavoro".
❛ PAURE ❜
Oh, le paure di Ambroise sono celate agli sguardi dei suoi dipendenti sotto ad uno spesso velo scuro di beffardaggine. Una cosa è certa: egli non teme la morte. Si può dire che non ci sia uomo meno spaventato di lui alla possibilità di vedere la propria vita portata a termine da un momento all'altro, non è quello il problema, non è quello ciò che lo fa tremare di notte, che lo fa vivere con i sensi all'erta, che lo fa rabbrividire e che gli impedisce di aggirarsi nell'oscurità delle ombre. Perchè temere la morte? Ella è qualcosa che prima o poi tutti dovranno affrontare, il suo arrivo è inevitabile e anche temendola o provandoci non vi si può sfuggire. Perchè temere la morte quando tutti i giorni, ogni ora, ogni singolo istante possiamo temere i vivi?
❛ CONOSCENZE ❜
Il direttore, ovviamente, conosce più o meno tutti i dipendenti dell'Opera almeno per nome visto che è stato lui stesso a tenere un colloquio con coloro che ricoprono le cariche più importanti.
Una persona che conosce bene è senza dubbio la moglie Elvire, compagna di vita da ormai vent'anni. Se all'inizio l'uomo l'amava follemente da diversi anni ormai la fiamma del loro sentimento si è spenta e nei suoi confronti egli prova solo fastidio e distacco, quasi la sentisse come un peso. Comunque ad ella deve molto, oltre che ad un grande aiuto economico nella sua scalata sociale anche anni di vicinanza e supporto, e forse è per questo che si è rifiutato di lasciarla portare in manicomio quando si è venuti a conoscenza della sua malattia, magari non l'amerà più ma non è certamente un ingrato. Il comportamento in continua ricerca di attenzioni di ella lo infastidisce reputandola troppo appiccicosa e da quando ella ha parlato in giro di una parte del suo passato Ambroise si è ancora più allontanato da lei. La tratta con freddezza e cerca di passare il minor tempo possibile con lei, spesso lasciandola sola o alle cure di altri.
Un'altra conoscenza è la segretaria Anaëlle, con cui certamente egli passa più tempo e di cui gode volentieri della compagnia. Più divertente é spensierata ella e si può dire che colori le giornate con una sfumatura di colore acceso, di divertimento che gli riscalda le giornate. Un'amica fidata oltre che una consigliera e una collega, più piacente rispetto alla moglie è la sua presenza e godere della sua compagnia è per Ambroise un piacere.
❛ VOCE ❜
Gerard Butler
« Col tempo finiamo con il diventare ciò che spesso temiamo. »
Non so se piangere o ridere, tra la mia tastiera di merda che si blocca ogni due frasi, Wattpad che non mi lascia mettere le immagini, mi mette spazi a casissimo e mi da problemi di aggiornamento sono stata molto vicina ad una crollo di nervi. Ci ho messo sette giorni a scrivere un capitolo per cui in realtà me ne sarebbero voluti due, cerco di contenere lo sclero.
Comunque, problemi tecnici a parte, mi sento abbastanza abbattuta per una scheda così corta, insomma volevo dire un sacco di cose che non posso dire e quindi alcune voci ho dovuto proprio saltarle o stare super riassuntiva. Ebbene sì, il direttore è una figura abbastanza misteriosa per i suoi dipendenti (e non solo) e volevo lasciare questo alone di mistero anche per voi, non spiegando alcune cose. Vi vedo già che dicete "aH Ma AllORa è LUi l'AsSSaSinO", la mia risposta è: chi lo sa! Forse sì, forse no. Comunque, so di essere stata molto restrittiva ed essere entrata poco nella mente e nei sentimenti del personaggio riempendo molti punti con "forse" e "probabilmente", ma entro la fine della storia vi sarà tutto più chiaro.
Inoltre so che mi mancano alcune conoscenze da stabilire, ma le aggiungerò man mano, ho tipo troppa ansia che Wattpad mi cancelli il capitolo tra le bozze e quindi puntavo a pubblicarlo.
Detto questo, visto che il prossimo capitolo è abbastanza lunghetto e complicato, non so quando arriverà visto che la tecnologia del caro 2020 non sembra essere collaborativa.
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