CAPITOLO 4

PAUL P.O.V

(nella sua mente) *È incredibile! Ho appena incontrato la sorella di John! È carina proprio quanto lui mi aveva detto. Ha dei lunghi capelli castani che le cadono dolcemente sulle spalle e alcune ciocche si nascondono dietro l'orecchio dove si trova un orecchino tutto colorato.
I suoi occhi marroni con sfumature verdi mi incantano e penso che se continuerò a fissarli ancora ci cadrò dentro e mi farò un tuffo in quei colori vivaci.
E il suo sorriso… è… è veramente speciale. Anche come le sue guance abbiano una piccola tonalità rossa chiara che le fa risaltare qualche piccola lentiggine qua e là fa sembrare il tutto così carino e dolce.
Di solito le ragazze appena mi vedono impazziscono ma lei no, anzi, si è persino schiantata contro di me perché non mi ha visto!
Assomiglia molto a John però ha una bellezza a parte, non per dire che John è brutto, assolutamente no! Lui è molto carino. Ha dei meravigliosi occhi, i capelli castano chiaro che luccicano… Aspetta, cosa sto pensando! Non sono queer! Stavo pensando a questa meravigliosa ragazza che ho davanti…
Non ho mai provato questa sensazione per una persona. Di solito con le ragazze era un bacetto e una notte insieme ma poi finiva lì. Ma lei mi fa battere il cuore, anche se l’ho appena incontrata.
Adesso che la guardo meglio assomiglia tanto a Julia… chissà se John le ha detto di averla incontrata. I suoi occhi sono identici ai suoi.
John me ne aveva parlato. Aveva detto che ogni volta che le guardava gli occhi era come se guardasse Julia… chissà come si sente Johnny… Cioè John, volevo dire… perché ho detto Johnny?! Non so…*.

In quel momento entrò in classe il Signor Baker, l’insegnante di storia.

“Salve ragazzi e benvenuti a quelli nuovi, oggi inizieremo a parlare della storia dei Sumeri…”.

La lezione mi è sembrata veramente noiosa. Di solito non mi capitava di avere queste sensazioni, forse da quando ho incontrato Luna tutto è cambiato… Lei sembrava molto interessata e ascoltava attentamente le parole del Signor Baker prendendo appunti.

“Mi scusi, McCartney, mi sta ascoltando?”, la voce del professore mi riportò alla realtà.

“Ehm… sì...”.

“Se stava seguendo allora mi risponda alla seguente domanda: dove si stabilirono i Sumeri?”.

“Ehm…”.

“In Mesopotamia, Paul!”, mi suggerì Luna sussurrando.

“In Mesopotamia”, dissi al Signor Baker.

“Ottimo McCartney e veda di seguire di più la prossima volta”.

“Certo, professore”.

“Arrivederci ragazzi, alla prossima lezione”.

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