CAPITOLO 26

LUNA P.O.V

Il giorno dopo

Mi svegliai di scatto. Dalla finestra della mia camera spuntava un bel caldo sole d'agosto che illuminava la stanza attraverso una piccola apertura delle tende.

Alzai lo sguardo verso l'orologio e notai che erano le sette di mattina. Mi ero addormentata senza mangiare quindi sentii il mio stomaco brontolare.

Scesi in cucina per trovare Mimi che si finiva di mettere le scarpe in modo frettoloso.

“Buongiorno Mimi”, dissi sbadigliando.

“Buongiorno Luna. Come tu sai sto andando a lavoro, e a dir la verità sono anche in ritardo. Mangia quello che vuoi, ho visto che ieri ti sei addormentata presto e non ho voluto svegliarti”.

“Si, avevo sonno... Allora, ci vediamo stasera, ciao”.

“Ciao Luna”, rispose lei chiudendo la porta.

Mi preparai la colazione e mangiai. Dopo aver finito e lavato i piatti andai a lavarmi.

Feci una doccia fresca per svegliarmi, ero ancora assonnata. Mi misi una semplice gonna azzurra e una maglietta bianca.

Non ebbi il tempo di finire di pettinarmi i capelli che sentì bussare alla porta. Allora mi misi le ciabatte e andai a vedere chi bussava così incessantemente.

Aperta la porta mi trovai di fronte una bella ragazza bionda.

“Ciao?”, dissi.

“Ciao, sono Cynthia Powell, abita qui John Lennon?”.

“No, John non abita qui. Però io sono sua sorella. Piacere, Luna Lennon”.

“Io ho urgente bisogno di parlare con John, potresti chiamarlo e dirgli di venire?”.

“Certo, intanto accomodati pure sul divano, io lo chiamo”. Andai verso il telefono e composi il numero.

~
“Pronto?”.

“Ciao John, sono Luna”.

“Ciao Luna! Che succede?”.

“Allora... Qui a casa è venuta una ragazza che ha bisogno di parlarti, ha detto che si chiama... Cynthia... Cynthia Powell, ecco!”.

“Oh... e io cosa dovrei fare?”.

“Riusciresti a venire? Qui a casa?”.

“Certo, mi sbrigo e arrivo”.

“Ciao John”.

“Ciao”.
~

“Eccomi”, dissi avvicinandomi alla ragazza, “John mi ha detto che arriverà tra poco, credo tra circa una mezz'oretta”.

“Grazie mille, mi stai aiutando tanto”.

“Non c'è di che... Posso portarti qualcosa da bere?”.

“Dell'acqua va più che bene, grazie”.

“Certo, arrivo”.

Passata una mezz'ora, bussarono alla porta: era John.

“Ciao Luna”, disse lui sorridendo e entrando in casa, “non c'è Mimi, vero?”.

“Esatto”, risposi.

John andò in salotto ma si fermò.

Guardò Cynthia, fece un respiro e disse:
“Luna, potresti andare in camera tua?”.

“S-si John”, dissi con aria preoccupata.

Cosa stava succedendo?

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