Capitolo 3
D'un tratto, su uno schermo che non avevo notato prima parte un video del Cancelliere, inizia a parlare dicendo che a noi e all'intera umanità è stata data una possibilità.
Sottolinea, naturalmente, che siamo stati mandati sulla terra perché siamo sacrificabili.
Mi volto nuovo verso la ragazza. Ora sta tenendo i suoi bellissimi occhi verdi chiusi, probabilmente spaventata dai movimenti bruschi della navicella.
Il Cancelliere continua a blaterare facendo promesse e parlando di un futuro che per noi non esiste.
Vedo Finn sganciarsi dalle cinture e iniziare a fluttuare nei miei paraggi. Che stupido che è! Con chi sono stata mandata sulla terra?!?
"Ah, tu sei quella che è stata isolamento per un anno?" Mi domanda beffardo, con un sorrisino in volto.
Gli toglierei quel sorriso a schiaffi, ma mi limitio a rispondere educatamente "e tu l'idiota che ha sprecato un mese di ossigeno per una passeggiata nello spazio?"
"Ma è stato divertente! Comunque io sono Finn" mi dice allungando la mano verso di me, mentre continua fluttuare.
Improvvisamente Finn e gli altri ragazzi che si sono slacciati le cinture si schiantano per terra.
Siamo entrari a contatto con l'atmosfera. Forza di gravità.
Mi volto spaventata verso la ragazza, che continua a tenere gli occhi chiusi e si stringe nel suo sedile. Non riesco più a vederla perché le luci si spengono, la navicella inizia ad agitarsi violentemente e il mio grido di paura si unisce a quello degli altri ed improvvisamente silenzio.
La navicella è atterrata, nessuno sa esattamente cosa fare.
Le cinture si sganciano e tutti si precipitano al piano inferiore, verso il portellone di uscita. Cerco la ragazza fra la folla ma non riesco a trovarla, così mi precipito giù verso gli altri.
Bellamy Blake è all'ingresso, pronto ad aprire il portellone.
"Non possiamo aprire la navicella così, l'area potrebbe essere tossica!" Urlo, cercando di sovrastare il rumore della folla.
"Beh, se così fosse saremmo morti comunque" mi risponde, quasi infastidito.
Sto per controbbattere quando avverto la mano di qualcuno scivolare nella mia.
Alzo lo sguardo e incontro due occhi verdi, nascosti dietro un paio di occhiali fracassati. È evidentemente spaventata, così cerco di sorridere per infonderle un po' di coraggio, che in realtà manca anche a me. Ricambio la sua stretta e sto quasi per rispondere, quando sento il rumore del portellone che si apre.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top