Non so mai come iniziare a scrivere i ringraziamenti di ciò che scrivo, e questi saranno parziali dato che, come potete leggere dal titolo della parte, ci sarà una seconda parte di Letters.

La mia idea iniziale era quella di strutturare la storia in tre parti, ma non sono ancora sicura ci sarà una terza, magari vedo come va questo sequel e mi regolo anche in base a come strutturerò la storia.

Okay, iniziamo: quando ho iniziato a scrivere Letters avevo bisogno di raccontare, raccontare qualcosa di semplice, di non troppo costruito, di un sentimento alle prime armi, di un'estate e di quello che riesce sempre a portare con sé.

Nonostante la sua semplicità, mi sono resa conto che avevo bisogno di scrivere qualcosa come Letters. Ho pensato tante volte di cambiare il titolo e sostituirlo, ma poi tornavo sempre alle origini. Perché alla fine si tratta di semplici lettere, parole e pensieri magari anche scollegati e sconnessi tra loro, ma che per la protagonista hanno un senso.

La scelta di non dare un nome alla protagonista è fondata: volevo permettere a chiunque leggesse di potersi immedesimare completamente in lei e in ciò che le accadeva, che provava, sentiva.
Le sue parole sono parole che sono già state sentite, probabilmente l'intera storia è un cliché, ma io ho cercato di renderla il più realistica possibile.

Chiunque ha vissuto qualcosa di simile, chiunque fa i conti con una possibile distanza ogni giorno, in qualunque tipo di relazione, che sia amicizia, amore o famiglia. Basta armarsi di pazienza e farsi bastare quello che si ha, pensare a come sarebbe se chiudessimo i battenti con qualcuno che non abbiamo vicino ma a cui teniamo. Io credo che chiuderli sarebbe uno sbaglio, che alla fine si riesce sempre ad andare avanti.

A questo proposito, voglio ringraziare delle persone che non ho con me fisicamente, ma che senza le quali non sarei la stessa, sentirei che mi mancherebbe qualcosa.
Ringrazio Elettra per essere la mia persona e per credere sempre così tanto in me.
Ringrazio Gaia per tutte le cover e per essere una delle mie colonne portanti. 
Infine, ringrazio Martina in particolare per motivi che lei conosce già, e per essermi stata vicina fino alla fine della storia (grazie per avermi sopportata).
Non c'è bisogno che io mi dilunghi, sapete già quello che significate per me.

E poi, ringrazio voi. Chiunque abbia anche soltanto letto le mie parole di sfuggita, chi ha speso del tempo cliccando su quella stellina o scrivendo delle parole per me.
Grazie di cuore davvero, e se vorrete, vi aspetto con Nostalgia, la seconda parte di questa storia.

Sempre vostra,
september199six.