/always/

17 Agosto 2010

Dopo quel giorno fu diverso. Era la prima volta che qualcuno mi aveva detto di amarmi, e ancora adesso, io sono sicura che mai nessuno riuscirà a dirlo nel modo in cui tu lo facesti con me quella sera. Anche se avevamo sedici anni, anche se non sapevamo niente. Anche se eravamo lontani, anche se non avevamo idea di quello che dicevamo. Ma noi lo facevamo e basta.
Solo che poi la consapevolezza si fece vedere, si mostrò tutta in una volta quando io ero al centro di quel viale, con le Converse consumate ai piedi, i capelli sciolti sulle spalle, il cellulare tra le mani e il mare davanti a me. Me ne stavo andando.

La cornice di quell'idillio stava per chiudersi, per essere completata. Ma io non ero ancora pronta, e avevo ancora bisogno di tutti i minuti che mi restavano.

— Tra quanto dobbiamo andare via? — chiesi a mia madre, che stava raccogliendo tutte le nostre cose per poter lasciare quel posto io in cui io ci avrei lasciato ogni singolo pezzo del mio cuore.

— Hai ancora un'ora — mi rispose guardandomi velocemente e accennando un sorriso.

— Sono da Claire, facciamo un giro e poi ritorno — replicai recuperando il quaderno, poi uscii e andai davvero da Claire.

Suo padre e suo fratello stavano uscendo e mi salutarono entrambi prima di andare via. Io non me ne stavo ancora andando, e Claire era già con le braccia intorno al mio corpo.

I will miss you — mi sussurrò tra i capelli e io sorrisi anche se non poteva vedermi. Mi sarebbe mancata anche lei, e più di quanto potessi immaginare.

— I will miss you too.

Trascorremmo ogni minuto intensamente, poi arrivarono Alex e Paul. Anche loro sapevano che me ne sarei andata quel giorno.

— È stato un peccato passare così poco tempo insieme — disse Alex, e tutti annuimmo con un debole sorriso. La fine di un'estate è sempre difficile da affrontare. Specialmente per un'estate come quella.

Poi accennai al quaderno. Sapevo che Paul disegnava, e sapevo che era bravo. Paul sapeva di te, e anche Alex. Non sapevano tutto, ma sapevano quanto bastava per acconsentire e aprire quel quaderno sulla pagina lasciata vuota.

— Cosa ci vorresti? — mi chiese Paul con la matita già tra le dita.

— Non lo so, qualcosa che rappresenti un po' questo posto.

Non so come fu possibile, ma in poco tempo quella pagina non fu più vuota, non fu più bianca. Era piena, completamente. Dalla spiaggia al mare, dalle rondini alte in cielo a un paio di mani che si sfioravano e alle quali sembrava bastare quel semplice contatto. Era bellissimo. E ne riprodusse un altro solo per me. Riprodusse la mia estate su quel foglio.

— Grazie, Alex — gli sussurrai quando mi abbracciò per salutarmi. E glielo stavo dicendo non solo per quel disegno, ma per essere riuscito insieme a Paul e a Claire a rendere quell'estate ancora migliore di quanto non lo fosse già stata.

— Spero che non ti perda mai — disse, e mi chiese di farlo, di fare quello che poi ho fatto.

Solo che poi tu mi hai persa. E mi hai persa non perché me ne sono andata io, ma perché tu mi hai lasciata andare senza neanche chiedermi di restare.

Salutai Alex e poi entrambi se ne andarono, lasciarono me e Claire davanti casa sua. Ti sarebbero piaciuti. Ti sarebbero piaciuti tutti.

Claire mi accompagnò, è rimasta con me fino alla fine, con la mano nella mia mentre camminavamo lungo quel viale un'ultima volta. Le chiesi di vedere quella spiaggia un'ultima volta e lei non obiettò, mi seguii e basta.

Mi sarebbe mancato tutto di quel posto, e lo sapevo. E così è stato. Mi aveva dato così tanto che quasi non riuscivo a credere fosse stato tutto reale. L'acqua era calma e le onde si infrangevano deboli sugli scogli, il sole all'orizzonte le tingeva mentre tramontava.
Chiusi gli occhi, solo per un istante. Li chiusi e rivissi tutto. Ogni singolo momento. Con te, con Louis, con Alex e Paul, con Claire. Ogni singolo momento. Ed era come tornare a casa.

Ripercorremmo quel viale con la consapevolezza che indietro non ci sarei più tornata.
Claire abbracciò mia madre e salutò mio padre e mio fratello, poi abbracciò ancora me.

— I love you — mi disse ancora, e io sorrisi tra i suoi capelli mentre ripetevo le sue parole. Claire era meravigliosa, e sapevo che noi non saremmo finite lì. Ero sicura che saremmo andate avanti, con lei avevo una certezza che con te non avevo. Che con te non ho mai avuto.

Così me ne andai. Lasciai quel posto voltandomi indietro e guardandolo fino a quando non mi fu più permesso farlo. Fino a quando non mi trovai dall'altra parte, quella in cui non c'era più la spiaggia, non c'era più il mare e non c'eravamo più noi. Ma io non avevo paura, non ne avevo perché nonostante tutto ci credevo.

Era sera quando arrivammo. Mi sembrò così strano che iniziai davvero a credere che non era possibile che ero stata via soltanto poche settimane. Ebbi la sensazione che niente mi appartenesse. Che qualcosa doveva spezzarsi e che nessuno poi sarebbe riuscito a trovare e a ricucire il punto di sutura.

Quella sensazione andò via e alimentò le mie speranze quando allo stesso orario di sempre, le tue parole comparvero sullo schermo del mio telefono. Parole che nascondevano qualcosa che io non ero pronta ad ammettere e fronteggiare.

Parlavi di un per sempre quanto sapevi già che per noi non ce ne sarebbe stato nessuno.

It's been raining since you left me, now I'm drowning in the flood. You see I've always been a fighter but without you I give up.
Now I can't sing a love song like the way it's meant to be. Well, I guess I'm not that good anymore but baby, that's just me And I will love you, baby – Always.
And I'll be there forever and a day – Always.
I'll be there till the stars don't shine till the heavens burst and the words don't rhyme.
And I know when I die, you'll be on my mind, and I'll love you – Always.
Mi manchi più di quanto riesca ad immaginare, più di quanto voglia immaginare. Non so per quanto ancora riuscirò a resistere, ma sono sempre innamorato di te.

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