53 章

Pov Hongjoong

Appena apro la porta della mia camera trovo i quattro angeli, o meglio dire, umani accasciati per terra.
"Ma che ci fanno qui?" chiede San.
"Non lo so, alziamoli e portiamoli sul letto." dico io.
Io e gli altri tre andiamo verso di loro e cerchiamo di alzarli, ma subito noto San prendere Wooyoung sulle sue spalle e uscire dalla camera. Stessa cosa fa Jongho con Yeosang mentre Mingi ci mette un po' di più per trasportare Yunho, in quanto sono molto simili di corporatura.
Rimango da solo in camera con Seonghwa ancora per terra, incapace di dire qualcosa. Cerco di alzarlo per metterlo sul letto e appena ci riesco lo guardo attentamente per vedere se ha qualche ferita sul corpo. Qualcuno dovrà pur essere stato.
Mi alzo e mi cambio mentre cerco di ragionare sull'accaduto.
Provo a muoverlo leggermente ma non ottengo alcun segno del suo risveglio. Guardo l'orario del telefono per vedere se sono in ritardo alla lezione, ma noto che manca ancora un po'. Provo a scuoterlo ma mi blocco.
"Accidenti, cosa vi è successo..." faccio per alzarmi e andare a vedere gli altri ragazzi, ma do uno sguardo al mio angelo.
Non riesco a smettere di guardarlo e mi rendo conto di quanto mi manca. Mi risiedo accanto a lui e prendo la sua mano tra la mia.
"Ti prego Seonghwa, torna a essere quello che eri prima. Torna a quella sera... a quando ti stavi scusando per avermi dato un..." mi fermo di nuovo, notando di essermi avvicinato un po' troppo a lui.
I miei occhi finiscono sulle sue labbra rosee ma sento gli occhi pizzicare. Forse è meglio se mi allontano per evitare problemi, ma nonostante penso di farlo non lo faccio a prescindere e rimango lì a guardarlo.
Magari se provassi anche solo una volta, anche solo un piccolo tocco sulle labbra, qualcosa di veramente rapido, potrebbe svegliarsi e ricordarsi chi è e chi sono io.
Vengo colto di paura quando sento il suo braccio muoversi. Il mio sguardo si sposta di nuovo dalle sue labbra ai suoi occhi e li vedo leggermente aperti, con un piccolo sorriso che si viene a creare non appena allarga poco più le palpebre. La sua mano mi accarezza il viso lentamente. "Dio, quanto mi sei mancato Seonghwa!" dico, col cuore a mille.
"Pasticcino lamentoso che succede?" sussurra con un sorriso, prima che le sue pupille si scuriscono rapidamente e la sua espressione cambi. "Seonghwa?"
"Scusami ma che ci fai sopra di me? Togliti immediatamente!" il suo tono cambia rapidamente, a tal punto da risultare arrabbiato.
"Ma cosa? Allora è per questo che non mi riconosci. Cazzo."
Mi alzo rapidamente, prendo il telefono e lo metto in tasca ed esco dalla camera. Prendo il telefono per scrivere agli altri tre di raggiungermi davanti alle macchinette in cortile il prima possibile, ma stranamente devo trovarmi Namjoon davanti a me che mi guarda con fare arrabbiato. Cosa ho fatto adesso?
"Che succede Hongjoong?" la voce di Mingi rimbomba nella mia testa. Deve avermi seguito.
"Che ci fate voi qui fuori?" ci domanda l'altro.
"Namjoon i tuoi occhi... sono rossi. Stai bene?" gli chiedo, sorpreso, ma appena chiude gli occhi e li riapre subito tornano come prima.
"Sì, certo. Ora andate che stanno iniziando le lezioni" annuisco e prendo Mingi con me.
"Dove sono Jongho e San?" gli chiedo.
"Forse ancora in camera?"
"Perché pensate solo a voi? Ci sono anche i vostri coinquilini" Namjoon ci passa accanto mentre ci sussurra quelle parole.
"Ma che cazzo vuole quello?" mi sussurra il ragazzo di fianco a me, ma Namjoon si blocca senza voltarsi.
"Vieni con me" lo prendo per mano e lo trascino con me per andare dagli altri, e nel mentre che passiamo guardo con la coda dell'occhio l'uomo che si è fermato, ma ha lo sguardo rivolto per terra.

Appena ci allontaniamo completamente mi blocco e guardo Mingi.
"Dobbiamo stare attenti con lui intorno. Hai visto i suoi occhi rossi? Li aveva anche il preside soprattutto nel primo giorno di scuola" il ragazzo mi osserva con uno sguardo perso.
"Va tutto bene?" domando e lui annuisce.
"Yunho? Sta bene?" chiedo e lui abbassa lo sguardo.
"Ma si è svegliato?" lui annuisce. "E non ti ha riconosciuto per qualche secondo?"
Mi viene in mente il nomignolo con cui era solito chiamarmi Seonghwa...
"Riconosciuto? Minchia appena mi ha visto si è spaventato" risponde, con un sorriso amaro.
"Spaventato?" trattengo un sorriso.
"Sì, manco gli volessi far qualcosa. Perché, il tuo ti ha riconosciuto?" faccio di sì con la testa.
"Ma per pochissimo, dopodiché ha reagito come Yunho" ripenso al cambio di colore dei suoi occhi.
"Ho la netta sensazione che dovremmo andarcene da questo posto" dico sospirando.
"Hongjoong non credo che un'istituto possa centrare con quello che sta accadendo" non faccio in tempo a rispondere che vado a sbattere contro qualcosa, nonché il cassonetto della spazzatura.
"Hey, tutto bene?" oltre a Mingi, un'altra persona viene verso di me e appoggia la sua mano sulla mia spalla, preoccupato.
"Sì, sì, grazie" dico al ragazzo in questione.
"Menomale, io sono Bangchan piacere" mi dice, dopo aver allungato il braccio.
"Oh, piacere mio Hongjoong" dico, con un piccolo sorriso, mentre stringo la sua mano. Stessa cosa fa con Mingi.
"Ora stanno per iniziare le lezioni, spero di incontrarvi di nuovo" ci saluta con un sorriso a trentadue denti.
"Credo che sia l'unica persona sana di mente che abbiamo incontrato in questo posto da quando siamo qui" dico, non appena si allontana.
"Eccovi" sentiamo la voce di Wooyoung e ci giriamo verso di loro.
"Dobbiamo andare." Seonghwa non osa nemmeno guardarmi e il suo tono di voce è abbastanza freddo.
Lo osservo allontanarsi con gli altri sette verso la nostra classe, mentre sento il mio cuore appesantirsi ad ogni passo che compie.

Mi manchi Hwa. Mi manchi dannatamente tanto.

Lo vedo fermarsi.

"Chi l'ha detto?"








***

Sta cosa di Hongjoong sta facendo male anche a me.

Vi prego sono letteralmente persa per loro due, ce guardate quanta softaggine esprimono:

Come state? :)

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