47 章

Pov Hongjoong

Io e Jongho torniamo davanti alle nostre stanze e rimaniamo per circa due secondi in silenzio.
"Dobbiamo parlarne con gli altri" gli dico e lui annuisce.
Mando un messaggio agli altri due e dico loro di venire in camera mia per parlare. "Perfetto."
Io e Jongho entriamo nella mia e ci sediamo sul letto. Con lo sguardo cerco Seonghwa ma nella stanza, oltre a me e l'altro, non c'è nessuno.
"Perché non vogliono venire sti scemi" mi suona il telefono e capisco che le parole di Jongho sono da parte di San e Mingi.
"Io vado a prendere San e tu Mingi... Anzi no, io Mingi e tu San" per quanto possa volergli bene, mi da fastidio quello che aveva fatto Seonghwa.
"Sei sicuro di stare bene anche tu? Hai litigato con San?" mi chiede il ragazzo di fronte a me.
"No... Non importa prendo io San" finisco ed esco dalla camera seguito da Jongho.
Entro nella stanza di San e lo vedo seduto sul letto mentre guarda qualcosa nel vuoto. Appena mi nota si gira verso di me ma il suo volto pare triste.
"San dobbiamo parlare" gli dico.
"Non ho voglia ora Hongie" mi dice e si stende sul letto.
"Dobbiamo parlare della situazione strana di questa scuola. Non è normale" alzò leggermente la voce ma la cosa non sembra colpirlo, dato che si alza con un sorrisetto stampato in volto.
"Hai detto strana scuola? Adoro queste cose" ridacchio e lui si alza e mi raggiunge, mettendo il braccio attorno al mio e portandomi in camera mia. Accidenti a te, San...






Pov Jongho

"Hey Min, perché non vuoi venire da Hongjoong?" chiedo al ragazzo steso sul letto con un cuscino in faccia.
"Mingi? Sei morto soffocato?" non ottenendo alcuna risposta, vado verso di lui e gli faccio il solletico dato che so che lo soffre abbastanza e infatti scoppia a ridere subito.
"Basta, basta" mi fermo. "Non ne ho tanta voglia ora."
"Ti capisco ma in questa scuola c'è qualcosa di strano. San e Hongjoong sono già in camera, manchiamo noi due" rispondo.
"Proprio perché è strana non voglio parlarne, sai che mi viene paura molto facilmente" scoppio a ridere io questa volta, ma lo prendo per il braccio e cerco di alzarlo, anche al costo di rompergli le ossa.
"Se avrai paura tieniti a me" suggerisco ridacchiando. Lui sbuffa e si alza, e poi entriamo nella stanza di Hongjoong.

"Bene, ci siamo tutti" ci sediamo per terra uno vicino all'altro.
"Cosa c'è di strano in questa scuola? Siamo appena al primo giorno Hongie" dice Mingi.
"Avete presente la riunione di oggi? Quella accaduta in cortile?" chiede il più basso.
"Ovvio, sembravano dei robot lì, per non parlare degli occhi del preside abbastanza inquietanti" risponde San e Hongjoong si alza leggermente verso di lui. "Allora non sono pazzo, li hai visti anche tu che erano di un rosso sangue."
"Pure tu? Cristo pensavo di essere l'unico. Voi li avete visti?" ci chiede ma io nego assieme a Mingi.
"Non proprio, ma oltre a questo c'è anche un'altra cosa più strana. Stamattina, durante la riunione, avevo chiesto ad un ragazzo delle informazioni ma lui non mi aveva né guardato né risposto, e prima io e Hongjoong lo abbiamo incontrato. Gli ho chiesto spiegazioni sul perché non aveva nemmeno avuto voglia di rispondermi ma mi ha detto che nemmeno stava capendo di cosa stavo parlando" concludo la mia parte e Joong continua. "E io ho chiesto ad altri due ragazzi se oggi c'è stata una riunione e loro mi hanno detto di no."
"Ci state dicendo che ci siamo sognati tutto?" chiede Mingi e io ridacchio.
"In realtà mi sa di sì, se no è impossibile spiegare quello che è accaduto" risponde Hongjoong.
"Non ci sto capendo più niente. C'è qualcosa di positivo in questa giornata?" chiede Mingi.
"Esattamente, le persone scompaiono e tornano quando vogliono" dice San.
"Oppure non tornano proprio" completa Hongjoong.
"Di cosa state parlando esattamente?" rivedo le loro parole nella situazione tra me e Yeosang.
Rimaniamo tutti e quattro in silenzio. "Aspettate... Perché ci rivediamo tutti in questa situazione?" domando io ma nessuno risponde, ci limitiamo a guardarci solo negli occhi.
"A tutte le matricole presenti nell'istituto è l'ora di andare a letto e dormire" una voce femminile proveniente dall'altoparlante ci blocca.
"Ma come? Adesso?" chiedo.
"Che ore sono?" domanda Mingi e io prendo il telefono per vedere l'ora.
"Sono quasi le otto. Ma è ancora presto... Non poteva essere più tardi il coprifuoco?" sbuffo.
"Come fanno ad essere le otto? Quando vi avevamo scritto erano le cinque circa" dice Hongjoong.
"Ma poi avete visto la numerazione delle stanze? Dov'è la 222?" chiedo, avendo notato questo particolare stamattina quando quel ragazzo alto con le fossette ci aveva assegnato le stanze.
"Ecco cosa c'era di strano nei numeri delle camere" dice Hongjoong.
"Certo che a te non sfugge proprio nulla eh" ridiamo tutti e quattro alla frase di Mingi.
"Va bene, ora andiamocene tutti che è meglio evitare guai fino a quando non scopriremo di più su questo posto" dico e ci alziamo.
Io, San e Mingi usciamo dalla stanza di Hongjoong e notiamo tutti il particolare descritto da me qualche secondo fa.
"Male, tutto questo non va affatto bene" dice San.
"Esatto, ora rientriamo in stanza" rispondo.
"Mh, riposatevi bene" dice Mingi ed entra nella sua camera, seguito da San e poi da me.
Mi guardo attorno cercando Yeosang ma non lo trovo da nessuna parte. Provo a chiamarlo sia con la voce che con la mente ma non risponde ne compare come faceva sempre. Sbuffo e mi butto sul letto.
"Spero non ti sia capitato nulla di male Sangie..." dico e stranamente mi addormento.







Pov narratore dell'Inferno

"Capo quando ha intenzione di agire?"
"Se non oggi, allora domani stesso!"
"Perché domani? Non possiamo farlo stanotte?"
"Non pensavo sapessi pensare. Perfetto, allora iniziate ad andare ora."
"Ma capo cosa dobbiamo fare esattamente?" chiese l'altro.
"Il tuo compagno ti ha passato il suo cervello? Per completare la trasformazione c'è bisogno che siano loro stessi a commettere il peccato, io posso solo indurli a farlo. Lasciateli ognuno con il proprio umano e loro faranno tutto da soli."
"Ai suoi ordini capo."

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top