45 章
Pov Hongjoong
Continuo a chiamare il nome di quell'angelo ma lo stesso non compare.
"Dai Seonghwa non è divertente" mi guardo intorno ma non appare.
"Seonghwa cazzo" mi sono stufato di queste situazioni, odio quando scompare e io non riesco a trovarlo. Odio il fatto che non è una persona normale come me.
Mi siedo sul letto con la speranza che compaia davanti a me in questo momento ma non accade nulla. Ogni volta che è successa una cosa del genere ero quasi sul punto di perderlo ma poi è tornato tutto come prima.
Una lacrima mi attraversa la guancia sinistra, fino a cadere sulla mia mano siccome avevo la testa bassa. Odio anche questa sensazione di vuoto.
D'un tratto sento qualcosa sulla guancia, come una carezza, e alzò subito la testa ma lui non c'è. "Seonghwa dimmi che sei tu."
Silenzio.
Pov Narratore dell'Inferno
"Che illuso. Cosa siete, due fidanzatini?"
"Crede davvero che sia tu ad accarezzarlo. Che coppia schifosa che formate" continuò.
"Ma adesso cosa facciamo con lui?"
"Lo dobbiamo portare al capo. Sta roba non basta per il suo piano."
"Ma se portiamo solo lui poi si incazza."
"Ma va, gli altri tre sono nelle stanze accanto." l'angelo caduto andò vicino a Seonghwa che aveva la bocca tappata. "Sogni d'oro volatile bianco."
"Oh, è pesante."
"Portalo nella stanza 222."
"Ma quella stanza ha il numero angelico sopra."
"E allora?"
"Non penso che-"
"Portalo e basta, non devi discutere su tutto. Non verrai ucciso, tanto sei già morto."
"Sì, signore."
"Portalo e torna subito qui."
L'angelo caduto sparì con Seonghwa e rimasero soltanto Hongjoong e l'altro angelo caduto.
"Che patetico" rise all'immagine di Hongjoong.
"Sei proprio un misero visto così. Sarà divertente vederti crepare sui tuoi piedi."
Una cosa che gli angeli caduti avevano in dono era quella di leggere i sentimenti delle persone.
"Caro mio Hongjoong, non vedo l'ora di rivederti all'Inferno, per aver amato qualcuno del tuo stesso sesso, e ridurti in piccoli pezzi, per poi ricomporti e fare la stessa cosa più e più volte."
Rise mentre toccava i capelli dell'umano.
"Signore ho fatto" lo raggiunse anche l'altro e il caduto smise di prendere in giro il ragazzo.
"Bene, andiamo dagli altri tre ora."
Pov Mingi
"Ma ti sei già addormentato? Hai dormito durante tutto il tragitto in macchina e ora, dopo alcune ore di lezione, sei già stanco?" mi chiede Yunho.
"Non sei un essere umano, non puoi capire quanto sia bello dormire quindi taci" dico, con gli occhi chiusi. La mia mente inizia a pensare a come sarebbe Yunho se fosse umano.
"A proposito, Yun" mi alzo e mi siedo.
"Dimmi."
"Secondo te come saresti da umano?" gli chiedo e lui alza leggermente la testa, come è abituato a fare quando deve pensare.
"Non so... spero solo di non avere sempre sonno" mi dice e si mette a ridere. Aggrotto leggermente le sopracciglia ma poi sorrido anche io.
Una cosa che amerebbero tutti se conoscessero Yunho è il suo sorriso con quei zigomi alti.
Lo vedo trasformare la sua risata in un sorriso e porta la mano alla testa come per coprire la parte del volto visibile dalla mia prospettiva.
"Grazie" dice e io spalanco gli occhi. Mi ero dimenticato, cazzo.
"Tranquillo" dice e io sento la mia faccia iniziare a scandarlsi.
"Smettila Yunho" dico e mi ristendo sul letto, coprendomi la faccia col cuscino.
"A me non danno fastidio i tuoi-" non lo sento più parlare.
"Yunho?" chiamo il suo nome ma non risponde.
"Yun?" tolgo il cuscino dagli occhi ma non lo trovo più.
"Yunho? Dove sei finito?" lo chiamo ma non risponde. Sbuffo e mi rimetto nella posizione di prima.
Pov Narratore dell'Inferno
"Iniziamo a portare loro due intanto. Io tengo lui, tu vai a riprendere l'altro."
"Va bene capo."
"Strano, obbedisci agli ordini. Vai, vai" l'angelo caduto guardò Yunho e poi Mingi.
"Come mi divertirò con Hongjoong, mi divertirò anche con te. Vi aspetto entrambi all'Inferno."
"Eccolo capo."
"Perfetto andiamo."
I due, assieme a Seonghwa e Yunho, si diressero verso lo stesso posto in cui erano stati portati i quattro angeli quella mattina: l'ufficio del preside.
"Capo qui ci sono due dei quattro. Abbiamo fatto quello che ci aveva detto prima di portarli qui quindi a breve diventeranno umani."
"Perfetto. Ora lasciatemi fare..."
Pov Wooyoung
"San hai intenzione di morire il tuo primo giorno qui? Non vuoi più fare niente per il resto della tua vita?" chiedo al ragazzo che si sta mettendo a fare una capriola sul letto.
"Non si può vivere senza rischiare, questa è la mia regola di vita" mi dice, con la voce impastata perché le sue gambe sono in aria e il busto è schiacciato.
"So già che andrà male" dico.
"Almeno appoggia quelle gambe volanti al muro, così non rischi di morire subito" gli dico e faccio un passo in avanti.
"Wooyoungie stai tranquillo" continua a rassicurarmi.
"Io non sono preoccupato per te, ma per il letto. Sono io poi che te lo devo riparare se lo rompi" gli dico e lui porta le gambe sul letto e si alza.
"Te l'ho mai detto che sei uno stronzo coi fiocchi o no?" chiede.
"Ne vado fiero" gli rispondo, alzando la testa di poco.
"Senza sentimenti e cervello aggiungerei anche" continua e mette le braccia conserte. Gli faccio una linguaccia con una faccia scocciata e scoppio a ridere.
"Non è divertente. In questo modo mi stai solo ferendo" dice e mette una mano sul cuore come se fosse veramente ferito dalle mie parole.
"Certo, certo, torna a trovare dei metodi per morire che forse è meglio" gli dico e finisco con un sorrisino.
***
Ok, sì. Avete tutte le ragioni per odiarmi per la mia assenza. Oggi mi faccio perdonare lo giuro.
Un bacio da San!
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