31 章

Pov Mingi

Cado a terra non sentendo più le mie gambe e Yunho viene verso di me.
"Mi fa male la testa" dico lievemente e lui mette la mano sulla mia nuca.
"Va meglio ora?" mi chiede, ma io nego con la testa siccome non sento alcuna differenza.
"Questa cosa mi sta facendo impazzire. Perché i miei poteri non hanno più effetto su di te?" chiede più a sé stesso che a me.
"L'alcol è immune ai tuoi poteri?" gli chiedo mentre cerco di trovare una soluzione alla questione. Lui nega con la testa.
"Assolutamente no, niente al mondo è immune ai miei poteri."
Metto una mano sulla mia parte bassa mentre del piacere troppo forte, leggermente doloroso, mi arriva come una freccia al basso ventre.
"Io ti aspetto fuori casa, quando finisci chiamami" mi dice ma io lo fermo.
"Non posso farlo da solo, ho bisogno di infilarlo dentro qualcuno" faccio uscire queste parole dalla mia bocca senza nemmeno accorgermene e subito metto le mani sulla faccia.
"Mingi... Io... Io non voglio che tu lo faccia" mi dice ed io alzo lo sguardo su di lui.
"Non vuoi?" chiedo, non capendo a cosa si riferisce.
"Non voglio che tu ti accoppi con una prima del matrimonio" mi spiega il suo pensiero.
"L'ho fatto un sacco di volte prima di conoscerti, per favore non resisto più" Yunho sembra pensare alle mie parole e poi sbuffa.
"Sai che se lo fai io fallirò? Probabilmente mi cacceranno via" dice ed io impreco mentalmente.
"Dov'è il tuo telefono? Chiama qualche ragazza che conosci e falla venire qui. Io starò fuori di casa finché non finirete" si allontana da me ed esce dal bagno. Torna, poi, qualche secondo dopo col telefono in mano e me lo porge.

Dopo perdo il controllo del mio corpo e delle mie azioni e mi addormento.




Pov Yunho

Gli porgo il telefono ma lui afferra la mia mano e si alza in piedi.
"Stai meglio?" mi guarda e sorride. I suoi occhi si illuminano di un rosso acceso, come se non è un lui. Cerco di togliere il braccio dalla sua stretta, ma sembra che sono intrappolato.
"Mingi che sta succedendo ai tuoi occhi-" provo ad usare il mio potere per andarmene da qui, ma di nuovo non riesco. Cerco di diventare invisibile ai suoi occhi però qualcosa mi blocca.
Il ragazzo davanti a me non parla, al contrario dei suoi occhi rossi e la sua espressione che è diventata fredda.
La mia schiena sbatte contro il muro del bagno e lui mette le mani attorno alla mia testa.
"Mingi fermati" metto le mani davanti a me per cercare di spingerlo, ma è come un pezzo di pietra che non si può spostare. Lo vedo avvicinarsi alla mia faccia e lì sento qualcosa dentro di me, qualcosa che mi fa provare un sentimento di paura. È la prima volta che accade.
"Mingi se mi tocchi io sparirò da questo mondo" cerco di dire nonostante la poca distanza, ma lo stesso non si allontana, anzi, si avvicina ancora di più fino a quando non sento il suo respiro sulle mie labbra. Giro rapidamente la testa e ringrazio il cielo di aver fatto in tempo o mi avrebbe baciato.
"Levati" respira sul mio collo siccome la mia faccia è lontana da lui, ma inizio a sentire la pelle in un punto preciso riscaldarsi.
"Mingi cavolo levati" mi sta tirando la pelle con i denti e quando mi giro verso di lui vedo che i suoi occhi sono sempre dello stesso rosso di prima. Guardo davanti a me e vedo lo specchio ma subito mi spavento. Le mie ali bianche sono aperte, ma dalla sua schiena escono delle piccole ali di un rosso scurissimo. D'un tratto sento la sua mano sulla mia parte intima ed io impreco ad alta voce, ma lui crolla per terra. Rimango attaccato al muro mentre lo guardo steso sul pavimento privo di sensi e lentamente le sue ali svaniscono.
Scivolo con la schiena anche io sul pavimento e sento qualcosa di caldo cadere lungo la mia faccia. Noto solo ora di star piangendo inconsapevolmente e sento il mio cuore battere più veloce. Mi guardo le mani e le gambe e per fortuna sono ancora tutto intero, non sto svanendo come ci hanno detto e insegnato.
Mi alzo in piedi e mi lavo la faccia ma allo specchio noto una piccola macchia viola sul collo, nello stesso punto in cui lui mi ha toccato con la bocca. Cos'è?
Prendo Mingi da terra e provo a vedere se i miei poteri, ora che è addormentato, funzionano e così accade.
Vado in camera sua e lo appoggio sul letto. Lo copro con le coperte e poi esco da lì. Devo assolutamente parlare con qualcuno.
Vado davanti alla chiesa, ma siccome è tardi ovviamente è non c'è nessuno. Mi siedo sul gradino ma il bianco delle mie ali attira la mia attenzione. Le cerco di abbassare ma non ottengo alcun risultato.
"Che succede" penso ad alta voce. Provo ad abbassarle di nuovo, ma rimangono come sono.
Mi guardo intorno e prego che nessuno mi veda, poi mi giro di nuovo verso le mie ali e un foglio sospeso nell'aria compare davanti ai miei occhi.
Lo prendo e col cuore in mano leggo.

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