29 章

Pov Mingi

"Yunho" lo chiamo e lui mi guarda.
"Ho una voglia matta di scopare qualcuno" dico e lui sbuffa.
"Adesso ti porto a casa e vai a dormire" mi dice ed io annuisco.
"Prima è meglio se passo a fare un saluto al bagno" ci scherzo su.
Appena arriviamo a casa lui mi lascia sul divano. Mi alzo velocemente per correre in bagno, ma perdo l'equilibrio e cado.
"Che cos'hai Mingi" mi chiede venendo rapidamente vicino a me.
"Effetti della sbronza" sorrido fiero e lui nega con la testa, poi mi aiuta e mi porta in bagno.
"Yunho" mi giro verso di lui.
"Ho detto di avere voglia di scopare qualcuno, non di masturbarmi" mi lamento e lui spalanca gli occhi.





Pov Yunho

"Mingi io non so che ti è preso oggi" se sapevo che bere fa questo effetto, allora lo avrei bloccato in casa e non lo avrei lasciato mai uscire da qui.
"Non puoi far comparire una ragazza? E se riesci, nuda per favore" perde l'equilibrio di nuovo e cade a terra.
"Ma un attimo fa stavi bene, che succede ora?" lo prendo dal braccio per cercare di alzarlo. Accidenti, sarà una notte molto lunga...




Pov Wooyoung

"Woo sei sicuro che sia stata una buona idea mentire e lasciare lì Jongho da solo, con Hongjoong ubriaco?" mi chiede San ed io annuisco.
"Fidati di me, starà bene" rispondo.
"C'è qualcosa che mi nascondi?"
"No, perché?" sento subito dolore al petto. Mi sono dimenticato della regola degli angeli.
"Se potessi to lo direi, ma è una regola quindi non insistere e tranquillo" dico e il dolore, per fortuna, svanisce.
"Va bene, va bene, mi arrendo."
Torniamo a casa e la prima cosa che fa è buttarsi sul divano e far finta di dormire.
"La tua stanza è lì, su" gli indico la porta di camera sua, ma lui non si muove.
"San" lo chiamo ma non risponde.
"San?" vado verso di lui e lo stesso non apre occhio.
"San stai bene?" gli muovo le braccia ma è come se si è addormentato sul serio.
"Avanti San, non scherzare" dico ma lo stesso non si alza.
"Io non capisco. Stavi bene prima, che ti è preso ora?" sospiro e lo prendo in braccio per portarlo in camera sua.
Metto una mano sulla sua fronte per vedere se ha la febbre, ma per fortuna sta bene.
"Anche se eri così stanco potevi almeno venire qui sul letto" lo copro ed esco dalla camera per lasciarlo in pace.




Pov Yeosang

"Sangie ricordati la promessa" mi risveglia dai miei pensieri Jongho.
"A sto punto lasciavamo la macchina lì e ti portavo a casa volando" scoppio a ridere e quando lui sorride e un'emozione di felicità mi passa per il corpo. È normale per gli angeli custodi essere felici quando chi proteggono è felice, ed è normale essere dispiaciuti quando loro sono tristi. Siamo fatti così noi.
"Tu non hai bevuto, vero?" gli chiedo e lui annuisce.
"Allora ti va se ti porto a guardare le stelle da un fiume?" gli propongo e lui amplia il suo sorriso.
"Ovvio che mi  va bene" mi dice ed io annuisco.
"Sai, se fossi umano come me e ci provassi con una ragazza, secondo me attaccheresti subito" continua, poi, ridendo ed io lo assecondo.
"Io non so niente di queste cose... Come funzionano?" chiedo mentre giro con la macchina. Ormai, qualche minuto e siamo arrivati a casa.
"Non lo so esattamente, non mi sono mai innamorato, quindi non so dirti che emozione si prova" guarda sognante il cielo mentre parla.
"E la televisione lo descrive?" chiedo, ricordandomi di quello che mi aveva detto prima sul volare.
"Oh sì! Le persone la descrivono come qualcosa di unico, qualcosa che ti fa battere il cuore e non ti fa concentrare durante lo studio. Un sentimento per cui rischieresti tanto" mi dice spensierato.
"E tu faresti mai una cosa del genere? Rischieresti mai per la persona che ami?" gli chiedo mentre parcheggio.
"Penso, anzi, sono sicuro di sì" dice deciso ed io sorrido. Scendiamo dalla macchina e poi mi metto in ginocchio davanti a lui.
"Sali sulla mia schiena" lui nega subito.
"No, no, poi ti faccio male alle ali. Non voglio" fa segno di no con le mani ed io gli sorrido per assicurarlo.
"Non mi puoi fare del male, sei un umano Jongho. Avanti sali."
"Sei sicuro?"
"Sicurissimo."
"Allora va bene. Ma se ti faccio del male dimmelo per favore" ridacchio leggermente e lui sale sulla mia schiena.
"Sei pronto?" gli chiedo e poi lo sento annuire sulle mie spalle.
"Partiamo" mi alzo in cielo e lui stringe di più il mio collo con le sue braccia.
"Jongho così mi strozzi però" scherzo e lui allenta subito la presa. Rimaniamo in silenzio ed io mi guardo attorno per ricordare il posto di quel fiume.
Non è molto lontano dalla casa di Jongho, inoltre è sempre abbastanza vuoto.
Mi fermo per sentire il rumore dell'acqua.
"Wow... Voglio essere un angelo anch'io."
Lo sento e mi metto sulla strada per arrivare ad esso.
"E non vuoi innamorarti? Gli angeli non possono provare quei sentimenti."
"Dici sul serio? Quindi tu non puoi amare nessuno?"
"Sì, dico sul serio, quanto è vero che io mi chiamo Yeosang" scoppio in una piccola risata e finalmente arrivo al fiume. Scendo sulla terra ferma e appoggio il ragazzo per terra, che si mette a correre e si inchina per toccare l'acqua.
"Jongho posso chiederti una domanda?" mi avvicino a lui.
"Sì, certo."
"Perchè a scuola sei un po' freddo e distaccato e quando sei da solo sembri un bambino?" mi metto accanto. Si blocca.
"Non lo sono solo con te, anche quando sono solo con Hongjoong e Mingi. Insomma, lo sono con le persone a cui voglio veramente bene, sono semplicemente me stesso" sorrido alla sua frase mentre lui alza la testa verso le stelle.
"Esprimi un desiderio" gli dico, sapendo di avere la consapevolezza di poter leggere nella sua mente e quindi anche di avverare il suo desiderio. Lui annuisce e chiude gli occhi.

Vorrei non perdere le persone che mi stanno attorno, non andatevene mai Hongjoong, Mingi e San.

Mi stupisco del fatto che ha nominato anche San nonostante lo conosca da poco tempo.

Non andartene nemmeno tu, Yeosang.





***

E niente, ieri erano tutti insieme. Una felicità immensa.

Eccovi un piccolo (metà) cuore da parte di MinMin♡

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