23 章

Pov Hongjoong

"Siccome esisti tu, un angelo custode, allora esistono veramente i demoni?" chiedo, lui mi guarda perplesso per qualche secondo e poi sorride.
"No, questo mondo non è fatto per farci vivere le creature del male. Inoltre io non penso nemmeno che esistano in un altro universo diverso da questo, nostro padre ci ha insegnato solo il bene e lui stesso ci ha fatto stare bene" mi dice accarezzandomi la testa.
"Anche io sto bene in questo momento" dico senza nemmeno rendermene conto e mi tappo subito la bocca, mentre lui scoppia in una piccola risata.
"Tranquillo, è normale quando sei a contatto con un angelo dire la verità senza nemmeno accorgertene" mi dice, allora io indietreggio e mi distanzio un po', ma poi la sensazione di piacere svanisce.
"Rimani con me?" chiedo e lui inarca un sopracciglio.
"Ti ricordo che vivo con te" mi dice col sorriso ed io nego con la testa.
"Non intendo questo."
"E cosa intendi?"
"Rimani con me in stanza?"
"A dormire con te?" mi chiede ed io annuisco.
"Va bene" mi dice e io mi stendo di nuovo sul letto accanto a lui e mi rimbocco le coperte. Rimaniamo in silenzio per svariati secondi, poi io gli faccio una domanda.
"Se ti chiedessi di abbracciarmi sarebbe un problema per te?" quando ero piccolo e prendevo un brutto voto a scuola mia madre mi abbracciava sempre la notte, perché piangevo quasi tutto il giorno. Adesso che lei non c'è, è tutto diverso.
"Mi spiace" mi dice ed io mi giro verso di lui siccome gli stavo dando le spalle.
"Non puoi?" chiedo e lui nega subito.
"Mi dispiace per il ricordo che hai appena avuto" continua ed io guardo il soffitto della stanza.
"Mi ero dimenticato del tuo potere" sorrido mentre parlo e poi chiudo gli occhi.
"Era tutto previsto, vero? Tutto questo è il mio destino, giusto?" chiedo più a me stesso che all'angelo vicino a me.
"Cosa intendi?" mi chiede curioso.
"In questo momento odio di meno il fatto di andare in una nuova università" gli faccio un piccolo sorriso.
"Tu, o probabilmente tuo padre, sapevate benissimo che sarebbe andata male. Ma ancora prima avete cambiato la mia vita iscrivendomi a quell'università."
"Sei intelligente Hongjoong, o anzi, signor Hongjoong" si mette a ridere ed io lo seguo a ruota.
"Va bene anche Hongjoong, non essere formale" calmo la mia risata e abbasso la testa ricordandomi di come lo avevo trattato.
"Ma l'altro giorno c'era veramente un ladro in casa?" chiedo e lui ridacchia.
"Sì, e non puoi capire quanto è stato divertente vederlo impaurito. È scappato con la coda tra le gambe mentre lo buttavo giù" mi dice, lo guardo sorpreso e poi scoppio di nuovo a ridere anche io.

"Perdonami se ti ho trattato male precedentemente, ero veramente un vigl-" mi interrompe.
"Non chiedermi scusa oggi che stai male. Non lo fare proprio" rimango a guardarlo senza sapere cosa dire, ma lui mi precede.
"Su andiamo a dormire adesso" annuisco alla sua affermazione e mi giro di nuovo dal lato apposto risposto al suo.
"Buonanotte Hwa" dico e metto le mani sotto la testa per stare più comodo.
"Buonanotte Joong" sento le sue braccia attorno al mio corpo e di nuovo la sensazione di libertà di prima avvolgere tutto il mio corpo mentre mi addormento.


Pov Narratore del Paradiso

"Padre dovete richiamare gli angeli."
"Sai bene anche tu che quando vengono mandati sulla terra non possono più tornare qui, a meno che non commettano un peccato."
"Lo so padre, ma lo sapete anche voi che quei quattro angeli custodi ora sono in pericolo. Non è stato insegnato a loro come difendersi e quando si troveranno davanti a quei-"
"Il destino è stato scritto."
"Voi padre conoscete il loro destino, sa se commetteranno qualche peccato umano?"
"Io conosco il loro destino, ma loro in futuro avranno davanti due scelte. Spetterà a loro scegliere tra quella giusta è quella sbagliata."
"Non capisco. Sappiamo tutti che lasciarli lì potrebbe portarli a svanire con quei angeli caduti intorno, perché vuole che seguano la strada giusta?"
"Perché chiunque muoia per aver commesso un peccato contro di me non sarà benedetto. Chiunque muoia per salvare, senza aver commesso uno sbaglio contro i cieli allora sarà protetto."
"Intendete che possono essere capaci di uccidere?"
"Non quello, altro, altro che scoprirai più avanti."

"Ma padre quel libro cos'ha di così tanto importante?"
"Possiede i segreti del cielo e dell'inferno. Se finisse nelle mani sbagliate potremmo trovarci davanti a dei veri guai..."

Pov Seonghwa

Mi sveglio sentendo un respiro caldo vicino all'orecchio. Giro la testa senza aprire gli occhi, ma il mio naso sbatte contro qualcosa. Apro gli occhi e vedo Hongjoong che dorme accanto a me e constato che era il suo naso. Mi alzo e scendo sotto. Poveri gli umani che devono fare così tante cose appena alzati.
Preparo la colazione e la lascio sul tavolo, poi vado a cercare il foglio dell'iscrizione all'università. Sono sicuro di averlo messo sul davanzale, ma ora non-
"Cosa cerchi?" mi chiede Hongjoong, io smetto di muovermi e lo guardo.
"Il foglio dell'iscrizioni all'università" rispondo e mi rimetto a cercare.
"È qui" mi dice ed io mi blocco di nuovo mentre lui tira fuori da alcuni libri polverosi - e probabilmente mai aperti - il foglio che stavo cercando.
"L'avevo trovato ieri pomeriggio dopo che te n'eri andato via. Io vado a mangiare" mi consegna il foglio ed io lo guardo.
"Stai bene?" gli chiedo e lui annuisce mentre si siede al tavolo.
"Come mai sei già sveglio? Oggi è sabato e sei libero."
"Anche tu sei sveglio. Io non ho così tanto sonno" la sua voce è di qualche tonalità più bassa rispetto al normale. Vado vicino a lui e gli metto una mano sulla spalla.
"Adesso va meglio?" chiedo e lui mi guarda.
"Ma così non è che esaurisci i tuoi poteri?" sembra triste, ma io non riesco a trattenere una piccola risata.
"Come può finire? Non ho una batteria da ricaricare" rispondo e lui tira fuori un piccolo sorriso. Mi allontano per farlo mangiare e poi vado verso i libri che ho adocchiato prima.
"Sei tipo il fratello maggiore che non ho mai avuto" sento che bisbiglia tra sé e sé.
"Anche se lo dici a bassa voce o lo sussurri io ti sento lo stesso" sorrido consapevole che non può vedermi.

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