15 章
Pov Hongjoong
Mentre tengo gli occhi chiusi, percepisco una luce colpire le mie palpebre.
"Signor Hongjoong deve andare a scuola, avanti si alzi. La colazione è già pronta" sento la voce di un ragazzo e solo quando apro gli occhi ricordo di avere un angelo a casa.
Mi alzo col busto sostenendomi con le mani e mi strofino gli occhi.
"Portamela qui grazie" dico fiero e ancora un po' stordito dal sonno.
"Hong- signore, sono un angelo custode, non uno schiavo" mi dice e io metto un broncio guardandolo con gli occhi assonnati.
"Eh ma io sono il tuo signore perciò dovresti seguire i miei ordini" dico esagerando un po' ma lui mi guarda e subito dopo scompare.
Dato che lui, essendo cresciuto nella gentilezza, la cosa mi permette di manipolarlo come voglio.
"No non puoi manipolarmi a tuo piacimento. Sono io che ti sto facendo una gentilezza, i tuoi ordini non gli dovrei nemmeno eseguire essendo un tuo superiore" dice ricomparendo e io alzo leggermente il bordo della coperta per proteggermi siccome mi ero spaventato.
"Quindi non potresti fare niente per me? Ah e ricordati del lei non del tu" dico a bassa voce mentre lui nega con la testa.
"Beh se ti piace essere gentile con me allora fai pure. Io ho fame" mi alzo dal letto senza aspettare una sua risposta e prendo il vassoio che aveva in mano per poi dirigermi di nuovo sul letto.
"Buon appetito...signore" dice schiacciando sull'ultima parola.
"Come sei scontroso oggi eh? Ti sei svegliato dalla parte sbagliata del letto per caso?" chiedo senza guardarlo mentre inizio a mangiare.
"Sono io quello scontroso? Sai che io non dormo mai" mi risponde uscendo dalla camera, questa volta però attraverso la porta.
Si vede che tutto questo ti sta dando alla testa.
Sento qualcuno parlare perciò mi giro velocemente senza però trovare nessuno.
Stai comunicando con la mente? Penso ma non ottengo nessuna risposta.
"Sai che non è divertente?!" urlo ma in cambio ricevo una risata.
"Stronzo" ritorno a mangiare per poi vestirmi senza però avere manco un briciolo di voglia, solo il pensiero di andare a scuola che mi sento un peso addosso. Perché continuo ad avere vent'anni cazzo.
Finisco di vestirmi e scendo giù mentre osservo le mosse dell'angelo intento a cercare qualcosa.
"Cosa cerchi?" dico piantandomi dietro di lui ed esso si gira con calma e mi guarda.
"Niente, solo un foglio inerente all'iscrizione dell'università" mi dice e io impreco mentalmente.
"Aspetta, hai perso il foglio dell'iscrizione?" incrocio le mani tra di loro e mi avvicino al ragazzo davanti a me.
"No, e anche se lo perdessi potrei farlo apparire nelle mie mani in questo esatto momento siccome sono a conoscenza di tutto quello che c'è scritto sopra" mi dice e io mi allontano accigliato.
"Accidenti a te e a quella stupida università di merda" mi giro e prendo le chiavi per uscire di casa.
"Menomale che ci sono i miei amici con me se no ti avrei preso a calci in culo" sussurro a me stesso siccome l'altro era lontano da me ma lo stesso ottengo una sua risposta.
"Chissà perché" dice.
Chiudo la porta a chiave ed esco di casa senza dare troppo peso alla sua risposta ed entro in macchina. Ovviamente lui si mette vicino a me e allaccia la cintura.
"Non riesco ancora a credere di possedere questa bellezza" dico mentre allaccio anche la mia cintura e metto le mani sul volante orgoglioso.
"Prego" una voce interrompe il mio momento e io lo guardo male.
Se mi stai leggendo nella mente in questo momento, ti consiglio di smettere se non vuoi sentir cose poco caste penso mentre parto con la macchina e lui gira subito la testa dall'altro lato, segno che ha smesso.
Mi chiedo quand'è che potrò liberarmi di lui una volta per tutte...da dove prende tutto questo? Da un potere? Ma neanche le favole dei bambini...ah no cazzo, ieri mi ha mostrato tutto, maledizione.
Arrivo a scuola e scendo dalla macchina senza aspettare l'altro, tanto so che mi starà dietro tutto il tempo.
"Hongjoong!" sento una voce profonda riconoscibile tra mille chiamarmi e io mi giro verso di lui.
"Ciao Mingi" lo saluto alzando la mano e lui mi sorride felice.
"Ascolta, siccome questo è la nostra ultima settimana qui, dato che poi ci trasferiremo per la nuova università...che ne dici se andiamo a fine settimana a festeggiare in discoteca?" mi chiede allegro e saltellante ma subito si blocca e guarda alla sua destra.
"Che succede?" gli chiedo mentre lui si distanzia leggermente da me e poi si gira nella mia direzione.
"Eh? No niente, una zanzara mi ha dato fastidio" dice guardando di nuovo a destra e assottigliando i suoi occhi già piccoli.
"Strano, tu giochi con le zanzare solitamente" dico mettendo le chiavi in tasca.
"Non rompere e taci" urla a qualcuno guardando sempre di fianco a lui.
"Ma stai bene? Stai urlando contro una zanzara?" gli chiedo e lui mi guarda.
"No..in realtà...va beh niente. Quindi? Che ne pensi? Ci sarai? Verrà anche Jongho" dice riavvicinandosi a me e io annuisco.
"Perfetto, ti verrò a prendere con la mia macchina" mi dice e iniziamo ad incamminarci verso l'entrata della scuola siccome eravamo ancora fuori.
"Non ce ne bisogno, verrò con la mia auto. Scusa, ma tu da quando guidi?" chiedo fermandomi per osservarlo meglio.
"Da un po' ma non ve l'ho mai detto, non mi sembrava importante" dice grattandosi la nuca e sorridendo.
"Te invece? Non sei un tipo adatto a guidare" dice continuando a ridere.
"Anche io, guido da un po' ma appunto non ve l'ho mai detto per la tua stessa ragione" rispondo fingendo mentre sento un "grazie" soffiato nel mio orecchio.
Entriamo dal cancello e poi ci dirigiamo in classe e prendiamo i nostri posti.
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