Izuku si ritrova con le spalle al muro in un momento. Il respiro è accelerato, come il suo cuore, e un brivido d'adrenalina lo percorre da parte a parte.

Katsuki è davanti a lui. Lo osserva attentamente, quasi lo perfora con i suoi meravigliosi occhi scarlatti, sempre attenti, sempre scrutanti. Il suo viso sporto verso il proprio, e il suo respiro umido e caldo che lo accarezza.

Averlo così vicino è davvero una benedizione divina, e non può fare a meno di pensarlo costantemente, anche ora che vuole staccarsi da lui. Sarà l'effetto della seconda canna della giornata?

    — Ti va di... studiare?

Izuku batte lentamente le palpebre. Si sente un deficiente, non riesce più a stare per più di cinque secondi concentrato. — S-sì, se ti va certo.

    — Mh. — è quel che dice Katsuki, e qualcosa nel suo sguardo sembra placarsi. — Vieni, andiamo in camera mia.

    — Perché è sempre camera tua e mai camera mia?

Katsuki, che aveva fatto giusto due passi, si volta lentamente e con un sopracciglio inarcato. — Io non ci sto in camera tua con mille figures di All Might a fissarmi. Mi mettono i brividi e perdo la concentrazione.

Izuku ride con leggerezza, ma insieme si dirigono comunque verso la camera di Katsuki. Nessun bisticcio, ma silenzio. Izuku sembra circondarsi di una pace rarefatta ma che persiste a presiedere ogni momento della sua giornata.

Katsuki gli apre la sua stanza, Izuku entra. Entrambi si siedono alla scrivania perfettamente pulita e ordinata, prendono i loro libri e iniziano a lavorare. Izuku inizia a sottolineare mezzo libro, e Katsuki lo riprende, aiutandolo nel suo lavoro.

Le ore passano. È il momento di cenare. Katsuki invita Izuku a scendere con lui per aiutarlo a cucinare, e insieme si mettono all'opera. Izuku resta più che altro a guardare, perché Katsuki non tollera nessuno nella sua cucina... ma in qualche modo ci riescono, ce la fanno. Il loro Chicken Katsu con riso e curry è pronto, ed è perfetto.

Essendo che tutti sono impegnati a studiare, non c'è nessuno (e le barrette energetiche e gli energy drink sono misteriosamente spariti). Hanno uno spazio enorme tutto per loro.

Eppure preferiscono cenare nella cucina, seduti alla penisola.

Katsuki si gusta il cibo, bollente e piccante, e sembra quasi non reagire. L'unico segnale che dà a vedere quanto il piccante lo colpisca è proprio il rossore che sale dal suo collo e avvolge la sua testa. Rossore che sparisce appena inizia ad abituarsi alla sensazione. Izuku invece non fa che bere acqua.

Katsuki lo guarda di soppiatto. Sembra divertito. Sembra sorridergli con un pizzico d'affetto. — Altre spezie, nerd?

    — No... acqua, acqua! — gli fa cenno di passargli la bottiglia, ma Katsuki la allontana di nuovo. Izuku gli mette subito il broncio, la bocca schiusa e la lingua che di poco sporge.

Gli occhi di Katsuki osservano la sua espressione. Delicata, disperata, desiderosa, bisognosa. Viso arrossato, occhi lucidi, pupille dilatate nella penombra della stanza, il tramonto alle loro spalle che fa scivolare della luce rossastra dalla finestra. Il suo cervello elabora l'immagine, e lentamente, anche se non convinto, gli restituisce l'acqua.

Izuku si disseta solo dopo il secondo bicchiere d'acqua.

    — Vedi? Te lo avevo detto che avevo un piano per farti bere tutti i tuoi due litri d'acqua.

    — Ma questo è una tortura! — si lamenta Izuku, ancora imbronciato ma in un modo che lo intenerisce e gli ruba la volontà. Katsuki deglutisce.

Izuku non può immaginare che tortura sia, averlo così vicino senza poterlo toccare. Katsuki ha un autocontrollo pazzesco; cerca di rispettare la relazione tra lui e suo cugino smettendo di sfiorarlo, toccarlo, accarezzarlo distrattamente come faceva prima. Izuku in qualche modo lo ha notato, e gliene è grato.

Gli sorride. Katsuki si ritrova a sorridergli di rimando.

    — Hai un bel sorriso. — dice Izuku spontaneamente.

Katsuki si blocca. Il suo volto viene avvolto dalle fiamme, e si volta subito a guardare il suo stesso piatto in imbarazzo, prendendo a uno a uno i chicchi di riso rimasti. — Nerd, hai le cimici nel cervello.

    — È che, sai, alle volte mi manca proprio il tuo sorriso. È bello, piacevole, speciale. Però quando lo vedo dopo tanto tempo che mancava dal tuo viso mi rendo conto di quanto sia prezioso, e ne apprezzo molto più la sua presenza in quei momenti.

    — Izuku, dannazione...

    — Anche sentirti pronunciare il mio nome. "Deku", "nerd", sì, sono familiari... ma sai quanto è confortevole sentirti pronunciare il mio nome?

    — Izuku...

    — Ecco, mi fai sentire come se tutto si metterà a posto. — lo ignora per finire il suo ragionamento. — Una sensazione che mi dà del conforto.

    — Hai bisogno di conforto? — chiede allora, con cautela. Izuku sembra rifletterci un po', ma alla fine annuisce.

C'è silenzio per un po'. I due, finito di mangiare, sparecchiano e mettono tutto a posto. Si dirigono quindi verso i dormitori, ma Katsuki si volta a guardarlo di nuovo.

    — Film?

E Izuku sa di avere un impegno, in teoria. Dovrebbe scrivere ad Amos, visto che non si sentono da tutto il giorno. Ma non gli viene, proprio non ha voglia di dire no a Katsuki. Vuole sia Amos che Katsuki. Li vuole entrambi. Vuole quella bellezza che riesce a prendere da entrambi.

Si ritrovano nella stanza di Katsuki, entrambi in pigiama, davanti a quel piccolo schermo che si è portato da casa da collegare al suo laptop. Katsuki dà l'imput al film per partire, e Izuku si rende conto con un sorriso che si tratta proprio del suo preferito. Un piccolo gesto che lo fa sorridere, come un idiota.

E quando anche Katsuki si sdraia sul letto per godersi il film, Izuku avvicina il capo alla sua spalla, si sdraia serenamente... e finalmente tutti i suoi sensi sembrano essere in pace.

All Might entra in scena, con la sua posa mitica, e Izuku ride sotto gli occhi gentili di Katsuki.

    — Sono qui! — ripete infantilmente, agitando i piedi per un momento prima di dirigere tutta la sua attenzione a quella pellicola.

Ma Katsuki non lo fa. Katsuki non lo ha mai fatto, e mai lo farà.

Per un momento, è tentato. Vuole passare una mano tra i suoi capelli, accarezzarlo con delicatezza, farlo avvicinare a sé... ma non vuole sorpassare i limiti del loro nuovo rapporto.

Lo guarda prendere il telefono, scattare una foto, mandarla a qualcuno salvato in rubrica come "Love", e scambiarci quattro chiacchiere di tanto in tanto.

Lo guarda, ma non fa niente. Non fa più nulla. Non può fare nulla al momento. Il loro momento magari giungerà. Magari no. Forse è meglio così. E Katsuki sa molto bene i motivi dietro una frase del genere.

Semplicemente stanno vicini, in quel letto singolo troppo piccolo per due entità separate ma grande abbastanza per due anime affini. 

1128 parole

Autrolino dell'Angolice

Ho deciso che i prossimi capitoli saranno più brevi, seppur con una certa narrativa al loro interno. Piccola scelta importante per mandare avanti la trama... visto che il mondo di Izuku non ruota più solo e soltanto attorno a Katsuki, che resta però l'altro protagonista del libro, oh well...

Piccola cosa che voglio dire: non. voglio. odio. contro. nessun. personaggio. è okay essere frustrati se Katsuki dice una puttanata, ed è okay esserlo se è izuku a dirla. Izuku è il protagonista ma non vuol dire che dobbiate per forza stare dalla sua parte, è un personaggio nato per ingannarvi. 

Ma non voglio odio contro i personaggi perché qui non c'è nessuno che intralcia la ship okay? Sapete chi intralcia la ship? Katsuki e Izuku. Katsuki e Izuku che compiono scelte che li allontanano o avvicinano. E sapete quale altra scelta possono compiere? QUELLA DI DICHIARARSI. Quindi non è colpa di Amos se questi due non stanno insieme, è colpa di 'ste due teste di min-

Amos si trova nel bel mezzo di un fuoco amico okay????? AMOS è UN PATATINO CHE NON MERITA "EWW" E NEMMENO ODIO, lo amerete alla follia a una certa probabilmente. Sapete quando voglio sentir dire "ohh finalmente la ship si realizza"? Sicuramente non quando, ad esempio, Amos e Izuku si lasciano. Ditelo quando si saranno dichiarati i due cretini protagonisti. 

Chi getta fango sui miei personaggi con la scusa che intralciano la ship non sta capendo assolutamente la trama complessa che sto mettendo insieme con tanta pazienza e impegno e questo pensiero mi DILANIA L'ANIMA. Amos è un angelo cavolo, la persona più assurda e dolce che potreste mai incontrare, e sarà anche un po' l'angelo custode di Izuku per un po' se vogliamo proprio dirla tutta okay???? No hating is allowed I'll kick you out.

Okay non posso kickarvi out dal libro ma a volte vorrei, stop hating on this babyboy T^T keep hating on Izuku-

CYACYA

Il prossimo capitolo è per i fan della bakudeku. Breve ma intenso. Tehe.