June, 17th - evening

Izuku si chiude in camera, con le lacrime agli occhi e decisamente isterico, buttandosi sul suo piccolo letto.

Un costante bussare alla sua porta lo fa piangere più forte mentre affonda il viso nei suoi cuscini di All Might, il labbro che brucia maledettamente a causa del piercing nuovo.

    — Izuku! — lo chiama quella voce da dietro la porta. — Izuku, apri! Per favore! Non mi hai lasciato finire!

Izuku ignora quella voce, singhiozzando, e afferra con mani tremanti il proprio telefono.

Il cuore sta per esplodergli. Si sente pieno di emozioni che non capisce, e... e sente che lui stesso esploderà presto, se non capisce che gli prende.

La chat con Katsuki su instagram. è la sua unica occasione.

Fa per scrivergli, ma...

Non sarebbe utile.

Come spiegargli tutto questo casino?

Piuttosto, c'è da chiedersi... come aveva fatto nel giro di poche ore a finire così?



Quella mattina, il risveglio era stato piuttosto tranquillo. Izuku aveva battuto lentamente le palpebre, e aveva cercato di stropicciarsi gli occhi.

Aveva un grosso peso sul petto, e un altro sul suo braccio sinistro, che gli impedivano di muoversi facilmente.

Il peso sul suo braccio sparì all'improvviso. La testa di Katsuki, spaesata, apparve invece davanti agli occhi sorpresi di Izuku.

Fecero contatto visivo per un istante prima che gli occhi di Katsuki si spostassero per vagare curiosi sul suo corpo.

Izuku si guardò: aveva Eijiro addosso, ben spalmato sul suo petto (il suo petto nudo?) e col bacino tra le proprie gambe, e una quantità assurda di morsi su qualunque angolo scoperto del suo corpo.

    — Non so se dovrei sentirmi geloso del fatto che il mio amico d'infanzia mi sta fottendo il mio migliore amico, o sentirmi geloso del fatto che il mio migliore amico d'infanzia si sta fottendo il mio amico d'infanzia. Letteralmente, stavolta. — mormòrò quieto. Izuku arrossì furiosamente, con gli occhi sgranati.

    — Kacchan! — urlò-bisbigliò. — Non dirlo neanche per scherzo!

Katsuki sghignazzò divertito, stendendosi di nuovo accanto ad Izuku e avvolgendo lui ed Eijiro tra le sue braccia. Dio, aveva dormito con il muscoloso braccio di Katsuki sotto la schiena, per caso?

    — E io invece lo dico. — continuò il biondo. Il suo viso era bellissimo: si poteva ben notare che si fosse appena svegliato, eppure era... così delicato, tenero. — Davvero, se non fosse che mi ricordo tutto di ieri sera, penserei che noi tre ieri sera abbiamo scopato.

Izuku inarcò il sopracciglio. — Al massimo io ed Eiji.

Katsuki rincarò la dose di sguardi scettici, sciogliendo la presa dai loro corpi con facilità e mettendosi in ginocchio sul letto. Quando Izuku fece per chiedergli cosa stesse facendo, Katsuki fece un gesto con le mani e indicò il proprio cavallo dei pantaloni.

Lo sguardo di Izuku cadde lì per istinto.

Katsuki non aveva i suoi shorts e...

Ma che bella sorpresina che sembrava nascondere sotto il tessuto...

Izuku aveva abbassato lo sguardo da neanche un secondo che subito lo volse di lato, nel più completo imbarazzo e disagio.

Merda, aveva paura di eccitarsi. Non glielo aveva mai guardato. Non era mai andato oltre il guardargli spudoratamente i muscoli, e il viso, e il sedere morbido e tonico...

    — Dai, nerd. Anni e anni passati negli spogliatoi insieme e fai tutto il nerd imbarazzato davanti a questo?

    — Kacchan, mi amor, il questo è un ragazzo mezzo nudo mentre io sono altrettanto mezzo nudo nel mio letto. Capisci?

Katsuki annuì finalmente, sghignazzando.

Izuku lo guardò male, strizzando gli occhi. — Ma che ti ridi.

    — Niente, niente. — ridacchiò, accoccolandosi contro il suo fianco e con il viso nell'incavo del suo collo. — Riniziamo da capo questa mattina.

Izuku fece per chiedere spiegazioni, arrossendo del tutto, ma un piccolo gemito roco risuonò da qualche parte vicino al suo orecchio.

Si ghiacciò.

Ma che cazzo stava succedendo.

    — Buongiorno, Deku.

La sua voce così vicina e bassa, il suo respiro umido sulla pelle...

Izuku quasi mandò gli occhi al cielo, ma fortunatamente riesce a darsi un contegno in tempo per vedere Katsuki allontanarsi da lui, lasciandolo a rabbrividire nella sua solitudine.

Katsuki si stiracchia ben bene, mugolando. Qualcosa nel suo corpo scrocchiò secco, e lui esalò un sospiro soddisfatto.

    — In effetti era proprio quello di cui avevo bisogno. — mormorò, riaccoccolandosi ad Izuku.

Quella frase permise ad Izuku di esalare una risatina, e finalmente la tensione abbandonò il suo corpo.

    — Buongiorno, mi amor.

Si allungò il tanto che bastava per posare un bacio tra i suoi capelli arruffati e un poco appiattiti dal cuscino.

Era una scena così domestica, così quieta, piena di rosa pastello e giallo ocra che... che Izuku quasi pianse di gioia. Era così bello, poi, chiamarlo "mi amor"... fortunatamente era risaputo che Katsuki sapesse fare tante cose ma non parlare spagnolo (che nessuno glielo dica, potrebbe prenderla a male... è troppo competitivo). Quindi non rischiava gli saltasse la copertura!

Katsuki alzò il capo, riaprendo gli occhi in due piccole fessure per osservarlo. — Divertito, ieri?

Izuku annuì, sfarfallando le ciglia per cercare di abituarli alla luce e all'ora che doveva essere.

Com'era finita la sera prima, si potrebbero chiedere i lettori?

Be'... intanto che Eijio iniziava a sentire su di sé gli effetti del piatto intero di biscotti che aveva mangiato, più di una canna che si erano divisi in tre, si erano messi a ridere e scherzare su stronzate totali (effettivamente Eijiro ed Izuku avevano avuto dei finti flirt davanti a Katsuki... avevano dovuto tirarlo nuovamente a letto per i pantaloni, ed era stato quello il momento in cui li aveva persi e lasciati da qualche parte sul pavimento della stanza). Poi c'era stato il momento dei balli stupidi con Eijiro, in cui Katsuki guardava e basta mangiando delle patatine, e... un bellissimo momento spogliarello pensato e regalato con amore da Izuku Midoriya in persona, mentre ballava tranquillo per loro come se fosse in discoteca, hypato da Eijiro che metteva musica dal telefono di Izuku (per sbaglio aveva messo la "DISCO-HOT-DANCE" che aveva creato per i suoi momenti di stress...), e alla fine...

Alla fine erano stanchi, e molto, molto fatti... si erano semplicemente sdraiati tutti insieme sul letto, a coccolarsi. Eijiro e Katsuki si litigavano di nascosto le coccole di Izuku, che si sentiva ancora invasato dallo spettacolo, e dalle risate, e dagli sguardi, e...

E poi si erano addormentati. Così, tutti stretti l'uno all'altro.

    — Mi dispiace solo che... che in teoria era una serata per noi due. — spiegò quindi. — Ma...

    — No, no. — tagliò corto Katsuki, abbassando lo sguardo su Eijiro, che dormiva beato tra le braccia di Izuku. Ma a quanto pare non stava guardando lui: appena le sue dita ruvide sfiorarono uno dei morsi che il rosso aveva lasciato su di lui, il ragazzo rabbrividì leggermente. — Non credo che nemmeno io sarei riuscito a lasciarlo solo dopo quello che ci ha raccontato. Non l'ho mai lasciato solo quando mi raccontava delle cose orribili che gli diceva.

    — Per questo hai... smesso di salutarla? — bisbigliò cauto, infilando la mano piena di cicatrici tra i capelli tinti di Eijiro. — Ho... notato che eri più freddo. Gli altri no, ma... li capirei. Anche io non so mai come comportarmi con lei.

Katsuki annuì, reggendosi su un braccio solo per osservarlo. Izuku desiderò il suo amore così intensamente, quella mattina, solo per potersi svegliare ancora, ancora e ancora così con Katsuki accanto a sé che gli parlava tranquillo.

    — Proprio così, sì. — disse solo lui, prima di venir interrotto da un piccolo grugnito di Eijiro.

Izuku, spaventato dall'averlo svegliato, lo guardò mentre si spostava per schiacciare il naso contro il suo petto nudo.

Izuku fece per spostarsi, ma era incastrato contro di lui. E... e lo sentiva leggermente... uhm, sveglio. Da qualche parte sul suo bacino. Imbarazzante.

Preferì smettere di muoversi e non dire niente.

    — Lascialo stare, è una testa di merda anche nel sonno. — Katsuki prese delicatamente il suo mento tra le dita, cercando di riattirare la sua attenzione.

Izuku strizzò gli occhi, e prima ancora che potesse capire cosa stesse succedendo il suo corpo tremò e gemette piano.

E fu allora che sgranò gli occhi, rosso più dell'abito di babbo natale, guardando Katsuki dritto negli occhi.

Anche lui era del tutto rosso. E lo guardava, perso, e più reattivo che mai.

Izuku fece per aprire la bocca nuovamente, ma riuscì a schiaffarsi (dolorosamente) una mano sulla bocca prima che un altro verso potesse sfuggirgli.

Entrambi abbassarono lo sguardo.

Eijiro aveva ben pensato di mordere la zona attorno al suo capezzolo e slinguazzarlo nel sonno.

Katsuki istintivamente prese l'amico a calci.

    — MOLLALO, MOLESTATORE SONNOFILO!



E dopo quel momento, niente in particolare avvenne. Katsuki e Izuku andarono a correre come ogni mattina. La giornata scolastica passò tranquilla.

Nel pomeriggio, invece, Izuku si trovava nella sua stanza, a preparare una borsa piena di vestiti.

Purtroppo aveva promesso a sua madre di tornare a casa quel weekend, ma... voleva stare tanto con i suoi amici. Ultimamente si sentiva sempre preda di strane emozioni confuse, e non capiva da dove venissero. La sera precedente a parte, aveva sempre problemi a dormire, e un bisogno impellente di alcol.

In effetti, aveva pure smesso di chiacchierare con Katsuki via chat. Si chiedeva se fosse un bene o meno: alla fine avevano fatto dei passi avanti nella vita reale, e... be', la volta della pick-up line romantica che lui non aveva colto era stata maledettamente dolorosa. Non l'avrebbe dimenticata facilmente. Ogni tanto, ci pensava e... sì, voleva berci su.

La sua unica distrazione mentre faceva i bagagli era stato Aoyama Yuuga. Che aveva bussato alla sua porta per portargli una boccetta di balsamo particolare, apposta per i capelli ricci, che "aveva ordinato per sbaglio".

Aoyama era davvero un grande amico, il problema era che da quando aveva iniziato ad uscire per fare cose più da "scapestrati", si erano un po' persi di vista. Izuku si ripromise di scrivergli presto per uscire con calma a prendersi un gelato. Magari poteva essere tutta una pausa dalla situazione con Katsuki. Sì, probabilmente gli avrebbe fatto bene.

Si preparò e uscì dalla sua stanza. Arrivato in salotto salutò Shouto, che stava studiando con Ochaco ed erano in pausa bagno. Si avvicinò ad Hanta e Denki e li abbracciò brevemente, instaurando una breve conversazione per assicurarsi che Hanta stesse bene (aveva proprio una brutta cera...), e poi cercò di salutare Katsuki, che era in cucina. Da solo.

Era al telefono. Parlava con qualcuno, concitato. Sembrava proprio allegro.

Izuku fece per avvicinarsi ad abbracciarlo, come aveva iniziato a fare in quegl'ultimi due giorni. Il suo corpo era sempre piacevolmente caldo (era un'ottima scusa per azzuffarsi continuamente come allenamento). Accoccolarsi al suo petto solido e sussurrargli qualcosa di gentile come uno dei suoi nomignoli in spagnolo il suo hobby preferito. Seppur fosse autorizzato a farlo solo quando erano soli, comunque. Quando l'aveva abbracciato per sbaglio davanti a Tokoyami, avevano dovuto passare una buona mezz'ora a convincere Dark Shadow che doveva farsi i cazzi suoi. Ci sono voluti tutti e tre per riuscirci. E Izuku ancora dubita che non abbia detto niente a Mina, dagli sguardi che talvolta gli lancia.

Katsuki posò il palmo sulla sua fronte e lo allontanò senza calcolarlo. Izuku s'imbronciò, guardandolo storto. Non aveva cinque anni.

Cercò di avvicinare perlomeno le mani al suo corpo, per lasciargli una carezza, o fargli gesto che stava andando via.

Katsuki sbuffò, e con un gesto veloce afferrò entrambi i suoi polsi e li spostò, tenendolo a distanza. L'unica cosa che fece fu mugugnare qualcosa al telefono in assenso, e annuire concentrato.

    — Kacchan! — lo richiamò, infastidito dalla mancanza di attenzioni. Voleva solo salutarlo velocemente e andarsene, cristo. Non chiedeva tanto.

Katsuki si voltò. Izuku rimase bloccato.

Gli aveva lanciato la peggiore occhiata raggelante del mondo.

Izuku deglutì, ricevendo le mani indietro quando Katsuki gliele rilanciò conto con ferocia.

Il cuore gli rimbalzava nel petto con una forza tale che non poteva ignorare l'ansia impellente che lo stava inondando e affogando.

Ma perché non voleva che si avvicinasse...?

Iniziò a chiedersi con chi fosse al telefono, mentre Katsuki volgeva nuovamente lo sguardo lontano, da qualche parte.

Era qualcuno di importante? Qualcuno che lo aveva fatto arrabbiare? Sua madre? Già, quando era al telefono con Mitsuki si arrabbiava sempre... anche perché stava ancora litigando con lei per farsi lasciare le chiavi della sua macchina, sequestrata da quando Hanta, ubriaco, si era sentito male al suo interno e l'aveva leggermente sporcata di vomito. Abbastanza da farli beccare.

Già, poteva essere solo quell-

    — No. No, piccoletta. Ti sto ascoltando. Ah-ah. Sì. Okay. Ci sarò. Sarò lì in mezz'ora, posso anche aspettare. Okay.

Quando Katsuki chiuse la chiamata, cercò Izuku per poterlo sgridare della sua maleducazione. E si rese allora conto che era letteralmente sparito dallo Yuuei.



Per tutta la serata, Izuku era rimasto a farsi le paranoie. Non capiva cosa avesse fatto per farlo arrabbiare in quel modo. In teoria erano... amici, no? Poteva abbracciarlo... non aveva fatto niente di male.

Ma perché ogni volta che era scazzato doveva prendersela con lui? In effetti era da quella mattina che era un po' strano...

La faccenda di Eijiro e dei morsi doveva averlo fatto incazzare parecchio. E se l'avesse presa a male per questo? Non voleva nemmeno crederci...

Ma poi, incazzato per... cosa, di preciso? Era davvero arrabbiato perché credeva che lui ed Eijiro lo stessero tagliando fuori?

Ma poi arrivò a casa anche sua madre, mentre lui finiva di preparare qualcosa per cena (katsudon, perché sinceramente è l'unico piatto che riesce a preparare senza bruciare tutto.

Ed è lì che sono iniziati i casini.

Inko tornò a casa. Si salutarono con grossi abbracci, tante carezze, cercavano di riacchiappare il tempo passato distanti con dolci parole e racconti di avvenimenti buffi o teneri.

Si sedettero a tavola. Iniziarono a mangiare, contenti di quella piacevole serata. Izuku stava anche per riuscire a dimenticare tutta la sua ansia, perché stare con sua madre è ciò che di solito gli porta sempre il buonumore.

Aveva appena finito la sua ciotola di cibo, quando...

    — Izuku, senti...

Izuku alzò il capo, interessato.

    — Ma... che hai...?

E in quel momento, sentì di avere i nervi a fior di pelle. Si era bevuto un goccino trovato in frigo per rilassarsi prima... non poteva averlo capito, giusto?

    — Che intendi? — domandò, cercando di fare il finto tonto.

Inko si indicò il collo, come riflettendo il cenno sul figlio. — Uhm... quelli. I.... morsi...?

Izuku si schiaffò una mano sul collo, conscio della presenza del segno dei denti di Eijiro sul collo. Giusto. Dalla padella alla brace.

    — Uh... questo...? Ahahah... — fece nervoso. — Uhm, è... è una storia proprio divertente! Allora, ieri notte ho fatto un pigiama party in camera mia... c'eravamo... io, Kacchan, e un nostro amico... Praticamente si è lasciato con la sua ragazza, ma non esattamente, e quindi era depresso... e siamo rimasti in camera mia a... massì, eheheh, fare giochini scemi e balli e chiacchiere e coccole... ne avevamo bisogno tutti, eheheh, Kacchan era così teso, tutto un pezzo di legno a una certa! Eheheh... poverino, si dà tanto da fare per la classe... Anche Eijiro! Ovviamente anche Eijiro fa tanto per tutti noi, e... e quindi abbiamo dormito tutti insieme... ma Eiji ha questo problema, sì, e... mi mordeva... sai, ogni tanto può succedere, è un problema molto comune alla nostra età, e...!

    — Izuku, — lo interruppe la madre, sconsolata. — Potrebbe... essere un pochino... sai, rischioso?

Izuku si ritrovò a tacere. Non aveva letteralmente la più pallida idea di come reagire alle sue parole. Oddio, per caso le stava dicendo che le relazioni gay non vanno bene e dovrebbero rimanere nascoste? Che stronzata, no, lei non è assolutamente il tipo che direbbe una cosa del genere a suo figlio. E poi non era fidanzato né con Eijiro, né con Katsuki! Ahahah! Oddio, immaginateessereilragazzodiKatsukiBakugou...

    — ...permettere che queste cose succedano... ma è un discorso che vale per tutti, eh, ma...

Izuku tese le orecchie. No, decisamente non parlava di quello. E se... e se si stesse riferendo proprio alla possibile promiscuità della cosa? Effettivamente, quella era letteralmente la terza volta in cui succedeva: era la terza volta che Izuku permetteva ad Eijiro di morderlo, seppur per sbaglio. E... e quella mattina, si era anche lasciato sfuggire dei... dei versetti... erano a metà tra il disagio e la sorpresa, okay, ma purtroppo sembravano ben altro... forse anche dovuti al fatto che non si prendeva del tempo per fare quello da un po'. Ma era successo, ed era davanti a Katsuki, che lo guardava, mentre riversava sul letto col viso rosso e un uomo che non era lui spalmato addosso, a permettergli di lasciare il suo segno su di sé. Ed era il suo migliore amico... non voleva nemmeno immaginare cosa sarebbe potuto succedere se avesse beccato Hanta su di lui in una delle loro serate coccolose piene di simil-flirt in spagnolo...

    — ...potrebbe sembrare qualcosa di riservato, e dall'entità della cosa, io ti consiglierei di...

Aveva ragione.

Izuku si alzò da tavola, sotto lo sguardo preoccupato della madre.

Aveva così fottutamente ragione.

Il motivo per cui Katsuki si era arrabbiato a bestia, era proprio... era proprio lui. Probabilmente aveva cercato di non darlo a vedere, ma quando aveva cercato di abbracciarlo durante la telefonata...

Izuku sentiva che sarebbe scoppiato presto a piangere. Che il respiro presto si sarebbe fatto flebile, inesistente. Sentiva la testa vorticare pericolosamente sotto la marea di informazioni che aveva assunto in poco tempo. Doveva andarsene in camera. Sarebbe stato uno spettacolo pietoso in due secondi.

Scappò verso la sua stanza, ignorando i richiami della madre, che lo seguì fino alla porta.

La maniglia si muove nuovamente, e un pugno batte insistente alla porta.

    — Izuku, ti prego! Ti posso medicare! Voglio solo controllare che tu stia bene! — lo prega la povera donna, mentre Izuku resta chiuso nella sua stanza.

Tutto ciò che Inko vuole è prendersi cura di suo figlio.

Il suo non era un discorso morale, ma medico. Lavorando in ospedale, ed essendo la madre di Izuku Fottuto-Stronzo Midoriya, provava sempre l'impellente bisogno di prendersi cura delle sue ferite. Questa è una delle volte.

Tutto ciò che Izuku vuole, è non aver mai permesso ad Eijiro di dormire con loro nella serata da migliori amici con Katsuki.

Ma ormai il danno era fatto. Lui era Izuku Fottutamente-Un-Casino Midoriya, e non avrebbe mai potuto abbandonare un amico nel momento del bisogno. è un suo bisogno primordiale, aiutare gli altri e incasinarsi la vita da solo. Provava sempre l'impellente bisogno di buttarsi con tutti i suoi sentimenti irrazionali senza pensarci a fondo. Questa è una delle volte.







3041 parole

Autrolino dell'Angolice

Be', che dire signore e signori.

Fortunatamente il 20 torno a casa, la mia casa in Sardegna, e dopo questi mesi di agonia non posso essere nient'altro se non contenta.

Spero davvero vada tutto bene. Questo è l'unica cosa che voglio.

Che mi dite, come va la vita? 

Scusate se non sono costante, ma portare un capitolo di 3000 e passa parole due volte a settimana è più difficile rispetto al portarne due da 100-400 parole. Sono molto indietro, infatti dovrete avere pazienza ma farò delle pause pure per riprendere a scrivere. 

L'uni è difficile, e la mia situazione complica le cose ancora di più. 

Peggio della testolina di Izuku, lol.

Mi raccomando, ricordate: dentro di voi, chiamatela coscienza, fato, cavallo... esiste tipo una vocina, o pure più di una, che vi dicono cosa are e cosa non fare. State attenti. Alle volte hanno ragione, altre volte per niente. Non fate come me. Non seguite le vocine sbagliate.

VAI COL QUIZ

Momento BakuDeku, again. Eiji, cazzo combini? Non si mordono i capezzoli alle persone senza permesso.

Katsuki quanto tenero da geloso?

Izuku che diavolo ha che cerca di attirare sempre l'attenzione di Katsuki, pure nei momenti poco opportuni?

Katsuki con chi parla al telefono? Saperlo è di vitale importanza, susu, sono aperte le scommesse.

Inko mamma dolcissima e Izuku è un coglionissimo, come staranno entrambi?

Ma soprattutto...
Chi ricorda che Mineta è praticamente canonicamente amico di Mineta e gli aveva portato del melone per consolarlo in ospedale?

Se qualcuno vuole dirmi qualcosa, qualunque cosa, che sia uno sfogo o altro, non esitate a dirmelo perché lo sapete che io per voi ci sono sempre <3

bye

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