June, 13th - morning
Izuku non fa altro che stare a testa china sul suo banco, tenendosi la pancia, mentre cerca di prendere degli appunti un poco sgorbi. I professori delle prime ore lo avevano ignorato: negli ultimi due anni aveva sviluppato forti mal di pancia e nausea da stress e ansia, e tutti sapevano la 3-A avesse un test di letteratura prima di pranzo. È normale pensare sia dovuto a quello.
Anche se... non è quello il problema. Non per Izuku.
Ma torniamo indietro, per spiegare la vera causa del suo mal di pancia ai fugaci lettori.
Sette di mattina. Proprio perché il buongiorno si vede dal mattino, Izuku apre ai suoi due amici la porta della stanza, facendoli uscire.
— Caaaazzo, Midobro... ieri ci siamo fottuti alla grande. — sospira Eijiro, stiracchiandosi.
Denki ridacchia, soddisfatto come poche volte nella sua vita. — Sssìiiii, sto da Dio, cazzo, che relax...
— Già... — ride Izuku, con nervosismo, che cammina ancora senza maglietta e rigidamente. Ha un braccio attorno alla pancia, dettaglio particolare. — Che serata...
Ma non riceve risposta.
Guarda spaesato i suoi due amici.
"Eijiro sembra molto rigido," Izuku nota il dettaglio solo allora. "E guarda qualcosa in corridoio."
Anche Denki, bloccatosi sui suoi passi, fissa pallido la stessa cosa che sta guardando Eijiro.
Izuku allora segue i loro sguardi, incrociando gli occhi (con tanto di tic nervosi) di Katsuki Bakugou. Il suo viso era purpureo e sudato. Le sue spalle si alzavano e si abbassavano al ritmo dei respiri iper-profondi e iper-accelerati che stava cercando di usare per calmarsi.
Aveva proprio un'espressione da "ora li ammazzo e poi mi faccio spiegare che cazzo hanno fatto. O forse non dovrei farlo in questo ordine". Come se poi potesse interessargli così tanto cosa era successo.
Izuku allora, dimenticatosi improvvisamente del suo mal di pancia alla vista di quei due occhi rossi come sangria, alza lentamente un braccio, esponendo dei segni piuttosto particolari. Ha due bei morsi, uno vicino alla spalla e l'altro poco sopra il polso.
A quella vista, Katsuki gonfia il petto, gettandosi su di loro con un grido irruento.
Ora... è più che giusto dire che si tratta tutto di un enorme, enormissimo malinteso.
Ma sentire Katsuki urlare cose come "Sempre con quella maledetta puttana!", e "Fate orge senza di me, brutti bastardi!" può confondere un po' chiunque.
Cinque secondi dopo, Eijiro si tiene la faccia contro la parete, Denki è buttato a pancia in giù gemente e Izuku è sotto shock mentre guarda Katsuki dare un pugno al muro esattamente accanto alla sua testa.
— Kat... niente orge... — Eijiro si lamenta, spostando la mano dall'occhio sinistro, che sta lentamente diventando livido.
Katsuki ansima furioso. — H-hah?
Denki si sposta a pancia in su. Ha la guancia rossa e gonfia. — N-no, niente sesso... abbiamo bevuto e fumato...
— M-ma... — Katsuki annaspa, sull'orlo di una crisi di nervi. — C-che... cazzo...
Denki striscia a terra per allontanarsi, terrorizzato. — O-oh no... ora mi picchia...
Invece Katsuki arraffa Izuku per il collo, e questo è il suo turno di ansimare. No, niente eccitazione. Solo adrenalina mista ad ansia. — Lui... h-ha... dei cazzo di morsi...
Izuku allora alza il braccio, notando due segni. Erano dolorosi, sì... ma la nausea era più fastidiosa. Li aveva tralasciati nella parapiglia del momento.
Eijiro strabuzza gli occhi come può, raddrizzandosi. — Non farei mai sesso col Midobro...
— Io una bottarella gliela darei, se fossi in te. — Denki fa l'occhiolino a Katsuki. Katsuki gli dà un calcio che lo stende nuovamente.
— Allora che qualcuno mi spieghi che cosa cazzo è successo ieri notte. — sibila inviperito.
Izuku e Eijiro si guardano imbarazzati, prima di volgere lo sguardo altrove.
— Eheh... ehm... be'...
— Storia strana, sì...
La sola presenza di Katsuki ansante attaccato ad Izuku, che lo tiene per il collo, gli fa vuotare il sacco.
— O-okay! Praticamente... eravamo ubriachi, e io mi stavo sentendo male sulle scale... e Eijiro ci ha detto... "non osate vomitare! Mordete qualcosa!", e io mi sono morso fortissimo il braccio per non vomitare... e Denki, invece di mordersi il suo, di braccio... ha morso il mio!
— Tsk. — fa Katsuki con semplicità, lasciandolo andare. — Una storia così da cazzoni... che seccatura sapere che è vero.
— Meglio questo del sesso! Dai! — esclama Denki con una risatina.
Katsuki lo zittisce con un'occhiata gelida. — Oh, giusto. Ora ricordo perché l'ho pensato. Perché ci sono gli indumenti di Capelli di Merda e del Nerd, giù in salotto.
— Ohh, — dice solo Izuku, attirando i loro sguardi. — Ecco dov'era la mia maglia intima.
Katsuki riprende a respirare profondamente. Izuku accanto a lui può sentire il suo cuore battere eccessivamente forte. Sembrava stesse avendo un arresto cardiaco. Ma no. Magari fosse solo quello.
Le sue braccia iniziano a tremare come foglie. Le vene sul suo collo si stanno lentamente gonfiando. Tutti i tendini sono tesi. Gli occhi sono puntati su Eijiro Kirishima.
Izuku sa cosa sta per succedere. La consapevolezza gli fa sgranare gli occhi.
— KIRI'TTENZIONE! — strepita d'un fiato.
Nell'esatto momento in cui il pugno di Katsuki vola a velocità supersonica contro la faccia di Eijiro, lui attiva il suo Quirk.
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Ectoplasm guarda i suoi studenti con attenzione, appena entrato in classe.
Un silenzio pieno di disagio aleggia tra loro. Qualcuno nelle file di mezzo si muove impacciato, distogliendo lo sguardo dalla sua figura.
— Conoscete la prassi. Chi non ha fatto tutti i compiti, lo deve dire prima, e io lo segno. Tanto si vede se non li avete fatti.
Gli alunni non potevano farci niente. Era una legge universale. I professori di matematica erano i più severi e pretenziosi. Solo che il professor Ectoplasm lanciava di quegli sguardi...
Tutti sono silenziosi. Praticamente la totalità della classe aveva fatto i compiti, e volevano solo ascoltare la lezione.
Certo, tutti...
Ma Denki, non sapeva perché, si era ritrovato con le prime pagine di esercizi macchiate da chiazze enormi di vodka. E non vuole che il professore gli si avvicini. Trema come una foglia all'idea che possa vedere il suo quaderno e chiedergli della guancia. Dio, la sua guancia era più rossa e cicciotta di una bella aragosta appena bollita...
E Izuku... Izuku sta soffrendo come non mai il suo post-sbornia. Quella mattinata era stata a dir poco orrenda: aveva dovuto chiedere a Cementoss di andare in bagno almeno tre volte, per essere sicuro di non vomitare. E ora è agitato perché il professore sta appannando la classe con questo velo di ansia che strizza le interiora pure della povera Momo, che da brava studentessa diligente com'è ha fatto i compiti alla perfezione, e pure qualche esercizio di più. Non aveva fatto niente di sbagliato... ma in classe c'era sempre una brutta atmosfera in quell'ora.
Eijiro, invece, ha ansia per un altro motivo. Si era presentato in classe con un occhio nero, e tutti avevano sentito le urla disumane di Katsuki e la sua furia, quella mattina. Il professor Aizawa lo aveva preso da parte per chiedergli se stesse bene, e anche gli altri professori gli avevano lanciato delle occhiate dubbiose. Poi, Cementoss lo aveva ripreso da parte, come Aizawa aveva fatto, per chiedergli dell'occhio. E lui agitato non aveva detto niente, per proteggere Katsuki. Solo che... Ectoplasm angosciava tutti...
O ancora, Katsuki è semplicemente... scocciato. Come lo è piuttosto spesso, comunque. Ma se qualcuno ci facesse caso, noterebbe la sua ira bruciare funesta quelle iridi grumose, che disegnano strane spirali che portano alle sue pupille. Sembrano le scale per arrivare alle sue... be', focose passioni. E si noterebbe pure la sua mano gonfia e fasciata completamente con garze sterili. Andiamo, può essere scocciato quanto vuole e sembrare comunque normale, ma da qui a far finta che quelle nocche, prima sanguinanti per l'impatto col volto indurito di Eijiro, non siano niente di tanto strano... la strada è bella lunga.
Ectoplasm strizza gli occhi, fissandoli uno ad uno.
— Nessuno?
I ragazzi ai primi banchi scuotono il capo in cenno di diniego. Izuku a quel tono sospettoso e duro inizia a mordersi ferocemente le pellicine del pollice, la gamba sotto il suo banco che saltella senza sosta.
Ectoplasm cerca con lo sguardo la fonte di quel rumore, ma prontamente Katsuki si frappone come può tra lui ed Izuku, con sua grande sorpresa, imitando il suo tic per apparire irritato come al solito.
Ectoplasm pare cascarci (ma non può non notare la fasciatura, andiamo, il sole ci rimbalza letteralmente sopra. È letteralmente come avere uno striscione sulla testa che dice "Ho fatto a botte! Sospendimi!"), quindi cerca tra quei venti studenti qualcun altro di sospetto.
Il capro espiatorio della classe sono proprio loro due: Eijiro e Denki.
Quando Ectoplasm inizia lentamente a muovere dei passi lontano dalla cattedra, i ragazzi, tutti quanti, trattengono il respiro, sperando che non cerchi di indagare su di loro.
Eijiro inizia a nascondere l'occhio nero dietro una mano, tanto irrequieto da agitarsi sulla seggiola come se avesse appena notato di essere seduto su un nido di vespe.
Ectoplasm si muove lento come un fantasma per la classe.
Sembra un film dell'orrore. Alcune sedie stridono a causa degli studenti intimoriti che si dimenano. Sembrano catene trascinate dal loro grande, strambo professore. C'è un forte caldo, che porta loro un senso di malessere profondo, e ogni alito di vento fresco proveniente dalle finestre aperte colpisce i loro colli e le loro schiene, madide di sudore, dando loro la sensazione di intirizzire.
Ectoplasm si ferma davanti ad Eijiro. Izuku non riesce a guardarli. Katsuki osserva la scena con (forse?) interesse.
— Kirishima. Non nasconderti.
Eijiro scuote la testa, ridendo nervoso. — M-ma professore, non mi sto nascondendo...
— Allora fatti vedere in faccia.
Eijiro prende un respiro, un respiro tremolante e insicuro, prima di alzare il capo, mostrandosi pestato come se fosse appena uscito da una rissa delle medie. Ectoplasm inarca il sopracciglio. Izuku inizia a sentirsi sopraffatto dai pensieri eccessivi ed esagerati, e la sua stressante nausea inizia a prendere il sopravvento. Il suo colorito si fa man mano sempre più verde. Mineta alle sue spalle cerca di dargli delle pacche sulla schiena, come a chiedergli se vada tutto bene. Lui alza debolmente un pollice in su.
— Allora?
— Allora... cosa? — deglutisce il rosso.
Ectoplasm lo guarda ovvio. — Il meteo. Kirishima. Hai un occhio nero.
— Davvero? — ride nervoso. Ectoplasm si acciglia. — Chissà come è successo...
— Magari era una rissa.
— No, no no! — risponde Eijiro affrettato, giocherellando con le proprie mani. — Credo... di essermi fatto male con il mio Quirk, ieri sera... tipo...
— Strano. Non vedo nessun graffio, o nessuna cicatrice. — risponde il professore con tono incalzante. Eijiro boccheggia senza parole.
— Era... uhm... un pugno dalla punta arrotondata...?
Ma il professore, non convinto, ignora le sue banalissime scuse e va avanti. Verso Denki.
Izuku si copre la bocca con la mano. È troppo. L'ansia è troppa. La sente lentamente straripare. È tutto un casino immenso. Ora li beccano. Ora saranno scoperti.
— Kaminari. Qualcuno ti ha dato una bella pizza, eh?
— Ma magari... — sospira demoralizzato il biondo, accasciandosi tatticamente sul quaderno coi compiti rovinati. — Anche ieri abbiamo mangiato udon e tofu...
— Sono buonissimi. — ringhia Katsuki, il cuoco della sera prima.
— Ma non mi dire. — il professore strappa dalla presa del biondo il quaderno, osservandolo con attenzione.
Denki sbianca. Izuku sbianca. Eijiro sbianca. Anche Mineta sbianca.
Ectoplasm resta però fermo, passando silenziosamente lo sguardo tra la cancelleria del ragazzo e Denki stesso.
— Kaminari. Il tuo quaderno puzza. E puzza di alcol. Tu sei minorenne.
C'è silenzio, e qualche sussulto sparso per la classe. Poi ce n'è uno più finto: quello di Iida Tenya, che cerca di fingere sorpresa per coprire i suoi amici.
Anche Hanta sobbalza con sorpresa. Ha appena ricordato che deve nascondere l'erba prima che professor Hound-Dog faccia i suoi soliti giri per i dormitori.
Ma Denki non pare dello stesso avviso. Non sembra tenere alla copertura di nessuno. O la pellaccia altrui, o la sua.
Il suo labbro trema. Poi il suo braccio scatta per aria, puntato contro qualcuno. — È stato Midoriya!
Come se collegare il proprio nome a qualcosa di relativamente vicino all'alcol avesse attivato qualcosa nella sua testa, Izuku scatta in piedi e corre più veloce che può fuori dalla classe.
È quello il momento in cui Ectoplasm si erge in tutta la sua altezza, furibondo.
— TU, TU, TU, E TU! FUORI DALLA CLASSE! E COMUNICATELO ANCHE A MIDORIYA QUANDO TORNA!
E si avvia verso la cattedra con passo pesante.
— M-ma professore! — cerca di controbattere Eijiro.
— Professore! — Denki quasi piange sui suoi compiti rovinati.
— NON HA UN MINIMO DI SENSO, MI STA FACENDO SPRECARE UN'ALTRA ORA IN CUI NON POSSO RECUPERARE LA DISTANZA TRA ME E QUEL NANO D'UN NERD! — strepita Katsuki, con tono iracondo ma quanto più contenuto gli viene.
— PROFESSORE, NON È GIUSTO! IO NON HO FATTO UN CAZZO! — strilla Mineta.
Tutti, professore compreso, si voltano verso di lui appena sentono il termine inappropriato. A questo punto, Mineta non sa cosa dire, quindi si alza e scappa fuori piangendo.
Poverino, lui non aveva davvero fatto niente.
2170 parole
Autrolino dell'Angolice
BELLAA RAAGAAAAAAAAA AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Okay sto scrivendo questo autrolino il 22/09, sono appena stata da uno dei miei amici più cari che conosco da ormai più di dieci anni, che sua mamma mi ha voluto organizzare una festicciola per salutarmi che vado via e K,UJSREHLSKHRJGBDK MI HANNO REGALATO UN'AGENDA CON DEI GAAATTTIIIIII AAAAAAAAAAAA
Senza contare che ieri ho tagliato i capelli e piacciono a tutti
Se seguite il mio #sclerotime vi metto una foto lì
Madonna giuro sembro uguale ad Izuku e lo adorooooo AAAAAAAAA
okay basta
VAI COL QUIZ!
Che cosa ha fatto sgabbiare tanto Katsuki?
Ectoplasm, ma tt'appost frari? Con più calma no eh?
E Mineta? Poraccio, perché lo ha mandato fuori dalla classe?
Che dirà loro Aizawa? Madonna se ne vedranno di ogni...
Ma soprattutto...
Perché le persone che dormono nella stanza di Izuku alla fine si ritrovano sempre a mordere Izuku? Poraccio ma lo lasciate stare che sembra davvero una troia agli occhi di tutti?
Ci si becca lunedì! Spero di postare con costanza da ora in poi.
Non chiedete chi sia costanza... non ho mai postato con costanza... e no non è una battuta sulle persone che si chiamano costanza, è proprio per il fatto che non riesco a postare decentemente in tempo...
Lasciate perdere SONO COGLIONA
Cya cyaaa
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