Izuku sbattè le palpebre un paio di volte, girando e rigirando il piccolo foglietto che aveva tra le dita.
Si guardò attorno, alla ricerca di uno sguardo, ma la maggior parte dei compagni era già andata in mensa. Coloro che erano rimasti sembravano troppo presi a sistemare il banco o a prendere il pranzo che si erano portati da casa.

Diede di nuovo tutta l'attenzione sul pezzo di carta, rileggendo ciò che vi era scritto con l'inchiostro nero.

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Da quando ti ho visto per la prima volta non riesco a staccarti gli occhi di dosso.

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«Deku kun!»

Il ragazzo, talmente assorto nella lettura, si prese uno spavento. Il foglio gli scivolò dalle mani, ma riuscì a riprenderlo al volo. 
Con delle strane movenze si girò verso la compagna, nascondendo il biglietto dietro alla schiena.

«U-Uraraka san! Mi hai fatto prendere un infarto, eheh…»

«Scusa... mmmh cos'hai lì dietro?» gli chiese, cercando di guardare dietro la sua spalla.

Izuku s'irrigidì. «N-n-niente! Non ti preoccupare! N-non è nulla.» balbettò, arrossendo.

La castana assottigliò gli occhi, sorridendo beffarda. «È per caso... una lettera d’amore?~»

«N-no!» squittì diventando ancora più rosso.

«Ragazzi! Se non ci muoviamo la mensa si riempirà!» esclamò Iida raggiungendoli e muovendo le braccia freneticamente.

«Va bene, andiamo!» 
Uraraka seguì il corvino verso l'uscita. «Deku kun... sappi che non è finita qui!» disse facendogli l'occhiolino e intimandolo di seguirli.

Izuku sospirò e andò con i suoi amici a mangiare... non prima di aver nascosto il biglietto.

Decise di non pensarci più. Almeno per quel momento.