7 ❦ 𝔸𝕘𝕒𝕥𝕤𝕦𝕞𝕒 ℤ𝕖𝕟'𝕚𝕥𝕤𝕦 ┊ 🍋 𝓈𝓂𝓊𝓉
ᴄᴏᴍᴍɪᴛᴛᴇɴᴛᴇ: tricheco_
ɢᴇɴᴇʀᴇ: smut
ᴄʜᴀʀᴀᴄᴛᴇʀ: Agatsuma Zenitsu x fem!Reader
ᴀᴍʙɪᴇɴᴛᴀᴢɪᴏɴᴇ: modern AU
ᴇsᴘᴇᴅɪᴇɴᴛɪ ᴜᴛɪʟɪᴢᴢᴀᴛɪ:
(T/n) = tuo nome
(C/c) = colore capelli
(C/o) = colore occhi
ʟᴜɴɢʜᴇᴢᴢᴀ sᴛᴏʀɪᴀ: 1682 parole
ᴀᴠᴠᴇʀᴛɪᴍᴇɴᴛɪ: lime/lemon... più lime però
ᴅᴀᴛᴀ ᴅɪ ᴘᴜʙʙʟɪᴄᴀᴢɪᴏɴᴇ: 17/01/2020
ᴄᴏᴍᴍᴇɴᴛᴏ ᴀᴜᴛʀɪᴄᴇ: uff, faccio un po' di fatica a scrivere le smut :'D le inizio, poi le lascio lì nel momento clou e poi le riprendo lol... poi mi sotterro ma VaBbE
Forse non è molto esplicita la parte smut, ma le cose in se son sempre le stesse :') cerco di non essere ripetitiva nelle varie OS insomma :'
Spero comunque che la storia ti piaccia, adieu ~
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❦ ______You're the one I really like______ ❦
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Osservò la bottiglia girare velocemente sul pavimento in legno. Stava pregando con tutta se stessa che non puntasse lei, ma per i turni precedenti era stata fortunata.
Magari la Dea bendata l'avrebbe graziata al gioco della bottiglia. Anche perché i suoi amici proponevano alcune penitenze piuttosto spinte.
Si era divertita a vedere Tanjirou e Inosuke strusciarsi l'uno contro l'altro -la faccia di Tanjirou, poi, era esilarante! Era diventato talmente rosso da fare invidia ai suoi occhi; mentre Inosuke si era nascosto nella sua immancabile maschera da cinghiale- o il cambio d'abiti -intimo compreso eh!- tra Mitsuri e Obanai... ma non ci teneva a fare qualcosa di strano con nessuno di loro.
Aveva accettato solo perché Kanao, Shinobu e Nezuko l'avevano praticamente costretta. Non voleva neanche andare a quella specie di festa in baita. Ma le tre erano state talmente esaustive che alla fine era stata costretta ad accettare.
«Suvvia, ci divertiamo tutte assieme!» aveva detto Shinobu.
«E poi c'è anche Zenitsu.»
La (c/c) aveva guardato Kanao confusa. «E quindi?»
«Sappiamo che ti piace!»
«No, avete sbagliato, è il mio migliore amico... non potrebbe mai piacermi. Insomma, lo vedo come un fratello... sarebbe tipo incesto per me.»
«Certo, certo... comunque tu vieni.» e senza troppe cerimonie l'avevano trascinata nella macchina di Shinobu, portandola con loro.
Persa nei suoi pensieri non vide che la bottiglia aveva puntato prima Sanemi e poi Tanjirou, i due praticamente erano cane e gatto, ma furono costretti a darsi un abbraccio. Una penitenza molto semplice, in realtà, quasi noiosa... ma d'altro canto Giyuu non era capace di fare penitenze.
«Okay, tocca a me! I prossimi due passeranno il resto della serata chiusi in una camera da soli... ovviamente li chiuderemo dentro a chiave.» affermò Shinobu, mostrando una chiave con il suo tipico sorriso dolce e al tempo stesso inquietante.
(T/n) rabbrividì, delle volte la sua amica le faceva paura.
Shinobu diede un colpo al collo della bottiglia, che si mise a girare in senso orario. Il gruppo, messo in cerchio, era curioso di sapere chi fossero i due prescelti.
Dopo un po' la bottiglia perse velocità, fino a fermarsi davanti a... Zenitsu.
«Bene! Zenitsu finirà in camera con...» e la corvina fece girare di nuovo la bottiglia.
«Ti prego, fa che esca Nezuko chan.» disse il biondo congiungendo le mani a mo di preghiera, con una faccia da ebete.
(T/n) e Tanjirou lo guardarono malissimo, quest'ultimo gli diede anche uno scappellotto. Mentre Nezuko ridacchiò leggermente, ormai abituata a quelle scenate.
La bottiglia, nel mentre, smise di girare e Shinobu esclamò con entusiasmo il nome della persona prescelta: «(T/n)!»
La (c/c) osservò la bottiglia, puntata su di lei; poi guardò Zenitsu, che la guardava a sua volta; infine spostò lo sguardo su Shinobu... un brivido le percorse la spina dorsale notando il sorriso soddisfatto della corvina, con Kanao e Nezuko al suo fianco che ridacchiavano beffarde.
Sembravano quasi indemoniate.
«O-okay.» mormorò la ragazza, intimorita più che altro dalle tre amiche.
Si alzò e Shinobu indicò la stanza dove avrebbe passato il resto della serata con il suo migliore amico... beh... in realtà le era andata bene... giusto? Cosa sarebbe potuto andare storto?
E allora perché era così tanto agitata?
«Mi raccomando fate piano!» esclamò la corvina, spingendo letteralmente dentro i due ragazzi, per poi chiudere a chiave la porta.
(T/n) guardò Zenitsu imbarazzata; il biondo si grattò la nuca.
«Allooora era da un po' che non eravamo da soli io e te.» mormorò il ragazzo.
«Già...»
I due erano migliori amici dall'infanzia. Si conoscevano da quando erano bambini e avevano passato molti momenti insieme. Negli ultimi tempi, tuttavia, non avevano avuto occasione di vedersi.
Ma la loro amicizia restava la stessa... allora perché (T/n) si sentiva a disagio? La ragazza non sapeva spiegarselo.
«Beh, prima ho messo in questa stanza alcuni alcolici che ho portato... vuoi un po' di Meladai?» domandò il biondo, tirando fuori dall'armadio una bottiglia di grappa alla mela.
La ragazza annuì, forse l'alcool l'avrebbe aiutata a far sparire la tensione.
La cosa funzionò poiché dopo qualche bicchierino i due finirono per parlare animatamente di tutto ciò che avevano passato.
(T/n) osservò il biondo seduto di fronte a lei, entrambi sul letto matrimoniale della stanza. Si ritrovò a pensare a lui e a come si comportava con ogni essere vivente di sesso femminile presente sulla terra. Faceva il cascamorto praticamente con tutte... tranne che con lei.
Aveva più volte pensato a questo strano atteggiamento dell'amico, arrivando alla conclusione che anche lui probabilmente la vedeva come una sorella, ma non aveva mai avuto conferma di questo.
«Zen, posso farti una domanda?»
Lui annuì convinto, per poi guardarla curioso.
«Perché con tutte fai il cascamorto e con me no? Nel senso, come mi vedi?» la domanda le era uscita dalla bocca senza alcuna esitazione. Probabilmente, senza alcool in corpo, non gli avrebbe mai chiesto una cosa simile.
Zenitsu la guardò stupito, un lieve rossore apparve sulle sue guance rosee. Ci mise un momento ad assimilare la domanda, poi sorrise e disse: «Beh, perché sei tu quella che mi piace davvero.»
(T/n) sgranò gli occhi. «C-che?»
Il biondo prese la bottiglia e i bicchieri, appoggiandoli sul comodino. «Hai sentito bene...» disse gattonando verso di lei. «È da quando siamo bambini che ho una cotta per te... ma dovevo pur trovare un modo per non fartelo capire.»
Lei indietreggiò d'istinto, fino a toccare la testa del letto con la schiena. Ma Zenitsu continuò imperterrito ad avvicinarsi, si mise a cavalcioni su di lei e appoggiò le mani ai lati della sua testa.
Era in trappola.
Gli occhi di Zenitsu esprimevano serietà e, data la vicinanza, poteva vedere la particolarità delle sue iridi. (T/n) aveva sempre amato il loro colore: di un castano tenue che andava poi a sfumarsi sull'oro.
«Sono innamorato di te.» sussurrò il ragazzo prima di far scontrare le loro labbra.
La (c/c) si ritrovò pervasa da una miriade di emozioni.
Più volte aveva pensato a una relazione con Zenitsu, era pur sempre il ragazzo più vicino a lei, ma ogni volta aveva scacciato il pensiero, scuotendo la testa. "È come un fratello, come potrei stare con lui?", tuttavia, ogni volta che ci pensava, si sentiva accaldata e lo stomaco si contorceva.
Come in quel momento.
Sentiva che un milione di farfalle stava svolazzando nel suo stomaco, il cuore le batteva forte e sentiva caldo. Non riusciva a fare un pensiero di senso compiuto, era come se il suo cervello fosse andato in black out.
Quando poi sentì la lingua di Zenitsu premere sulle sue labbra, andò completamente in corto circuito e lasciò che fosse il suo corpo a prendere il controllo della situazione. Schiuse la bocca, lasciando libero il passaggio al ragazzo, che non aspettò due volte a far scivolare la lingua alla ricerca della gemella.
(T/n) gli circondò il collo con le braccia e lui portò le mani sui suoi fianchi, stringendola a sé, mentre le loro lingue s'intrecciavano, giocando tra loro.
Dopo un po' si staccarono, assenti di fiato e si guardarono negli occhi. Il (c/o) di lei si mischiò al castano/oro del biondo, divenuto ormai liquido e splendente di passione.
Zenitsu si leccò il labbro inferiore per poi sorridere maliziosamente, (T/n) sentì l'eccitazione crescere, soprattutto quando il ragazzo si tolse la maglietta.
Lei non riuscì a resistere alla tentazione e fece scivolare la mano sui pettorali di lui, arrivando a tracciare il contorno dei suoi addominali marcati. Le dita fredde, a contatto con la sua pelle bollente, provocarono piccoli brividi a Zenitsu che preso dall'eccitazione trascinò la ragazza, facendola sdraiare sotto di sé.
«Zen-» provò a dire, ma lui le mise un dito sulle labbra, fermandola.
«Ssh, non facciamoci sentire dagli altri.» le disse, per poi chinarsi sul suo orecchio. «Anche se vorrei che urlassi il mio nome fino a svenire.» sussurrò, mordicchiandole il lobo.
(T/n) ebbe un sussulto, lui le fece l'occhiolino e la baciò di nuovo.
In breve tempo la ragazza si ritrovò con solo gli slip addosso, tentò quindi di coprirsi il seno, imbarazzata. Ma Zenitsu le prese delicatamente i polsi.
«Non coprirti, sei bellissima.» le sussurrò prima di spostare delicatamente le sue mani.
Il biondo le palpeggiò un seno leggermente, mentre lasciava una scia di baci umidi sul gemello. Con l'altra mano raggiunse la sua intimità, accarezzandola da sopra gli slip.
Un piccolo gemito fuoriuscì dalle labbra di lei e Zenitsu le tolse le mutandine, rendendola completamente nuda.
(T/n) allora si fece coraggio e gli mise una mano nei boxer. Lui sussultò e la sua espressione stupita si trasformò in una di puro piacere quando lei iniziò a muovere la mano su e giù.
Il respiro di Zenitsu si fece sempre più affannoso, mentre la ragazza aumentava la velocità, e lui gemette piano il suo nome.
Tuttavia in un attimo di lucidità le prese la mano, bloccandola.
«Non voglio ancora venire.» le disse vedendo la sua espressione confusa.
Successivamente si tolse i boxer e si posizionò in mezzo alle sue gambe.
E proprio quando stava per entrare in lei, i due sentirono la serratura scattare. Zenitsu fece in tempo a coprire entrambi con il lenzuolo, prima che la testa di Tanjirou fece capolino dalla porta.
«Ragazzi buona-» si bloccò non appena vide i due sdraiati sul letto, con le gote arrossate e i capelli scompigliati.
Capì subito cosa stava succedendo. Il ragazzo diventò rosso e sgranò gli occhi. «Oddio! S-scusate... volevamo darvi la buona notte, m-ma...! Scusate!» e scomparì imbarazzato, sbattendo la porta alle sue spalle.
(T/n) e Zenitsu si guardarono e scoppiarono a ridere. In realtà la ragazza voleva sotterrarsi, ma la faccia di Tanjirou era veramente epica, non poteva non ridere.
Dopo un po' si calmarono e lei gli circondò il collo con le braccia, sorridendo maliziosamente. «Allora, dov'eravamo rimasti?»
Zenitsu sorrise di rimando. «Al punto in cui diventi mia.» disse fiondandosi sulle sue labbra.
Quella notte (T/n) capì di essere innamorata del suo migliore amico e che era stata veramente sciocca da non capirlo prima.
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