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La notte fu buia e fredda. La costellazione riuscรฌ ad illuminare quel oceano quieto e oscuro, sembrรฒ uno specchio brillantinato, quasi mi affascinai....volli riuscire a camminarci sopra, a piedi nudi, osservando il silenzio e ballando con le stelle.

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Un forte calore bruciรฒ improvvisamente il mio viso, il respiro cominciรฒ ad affannarsi. Mi alzai di scatto.
I demoni invasero di nuovo i miei sogni.
Vidi Melody con la testa inclinata verso il basso, la sua fronte ricoperta di sudore, le sue labbra secche e i suoi occhi piangenti.
La capii.
In quel tempo a malapena avemmoย  solo diciotto/diciannove anni. Certamente, se ci fosse capitato in ogni altra etร  avremmo provato le stesse sensazioni.....ma ora?

Le mie sensazioni cessarono con la velocitร  lenta e tranquilla delleย  nuvole nel cielo, come la sabbia che scende da una clessidra. Mentre il mio sguardo restรฒ fisso in quel spazio siderale, Marco improvvisamente disse:
ใ€Šรˆ tutta colpa mia, sono io la causa di tutto ciรฒ, non merito neanche di essere qui fra voi, dovevo morire bruciato tra quelle fiamme, e invece sono ancora vivo!ใ€‹
Rimasimo in silenzio. Nessuno osรฒ aprire bocca, finchรจ Melody ribattรฉ:
ใ€ŠSmettila! Non รจ assolutamente vero, ormai รจ successo e non possiamo farci nulla....dobbiamo essere forti e superare questa cosa assieme!ใ€‹le lacrime bagnarono il suo viso dolce. Volli calmarla, ma non ci riuscii.
Rimasi ancora in silenzio. L'amico di Marco, Leonardo intervenne affermando:
ใ€ŠMelody ha ragione, sicuramente dobbiamo restare uniti e trovare qualcosa da mangiareใ€‹
Fui d'accordo con lui. Lo stomaco iniziรฒ a brontolarmi e grazie a questo rumore tutti si girarono verso di me.
Abbassai lo sguardo disagiata e notai Marco regalarmi un debole sorriso, interrompendo quel momento:
ใ€ŠMelody, hai ancora del cibo con te?ใ€‹
Meli rimase perplessa ma subito dopo rispose:
ใ€ŠCerto,se non sbaglio ce n'รจ rimasto ancora un po'ใ€‹mi si illuminรฒ il viso a quelle parole e Marco, notando la mia espressione, prese un pezzetto di pane e me lo porse:
ใ€ŠNo,io non posso...voi poi cosa mangerete?ใ€‹ribadii con un'aria triste.
ใ€ŠNon preoccuparti,il tuo viso รจ pallido e si vede che stai morendo di fame,un pezzo di pane non basterebbe neanche per due persone, perciรฒ mangialo e non pensarciใ€‹
Restai ferma, senza dire nulla, subito dopo schiarii la voce e prima di protestare, Melody Leonardo e Tommaso, quest'ultimo anche amico di Marco, mi interruppero:ใ€ŠSu mangia, hai bisogno di nutrirti!ใ€‹
Annuii dopo diversi minuti e ricambiai con un 'grazie'. Mi gustai quel pezzetto come se fosse la cosa piรน buona che avessi mangiato in vita mia. Mi sentii in colpa nello stesso tempo, egoista, senza cuore.

***

Fu notte fonda.
I miei compagni ebbero iniziato a dormire giร  da un pezzo. Io dall'altra parte mi misi a piangere, non mi contenni piรน.

Potete dire che ero una sfigata, una che aveva paura di tutto, del mondo, delle persone, della vita. Ebbene sรฌ sono cosรฌ, perchรจ esattamente un passo avanti al mio corpo, cammina la mia anima.รˆ vero, dal mio carattere sono destinata a soffrire piรน degli altri, ma nessuno sa vivere intensamente le emozioni. Certe volte, meglio avere un cuore sensibile che un cuore di pietra.

Una mano fredda e umida sfiorรฒ la mia guancia, spaventata mi voltai di scatto e vidi Marco osservandomi con gli occhi lucidi. Mi diede un bacio nella guancia e mi abbraccio...un abbraccio forte, emozionante, sensazionale. Rimasi muta, senza proferire parola, chiusi le palpebre e mi addormentai tra le braccia di Morfeo.

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