𝙵𝚕𝚘𝚛𝚒𝚍𝚊,𝟸𝟻 𝚐𝚒𝚞𝚐𝚗𝚘 𝟸𝟶𝟶𝟻

《Ehi,eccoti!Dov'eri finita, ti stavo cercando dappertutto!》ricordo ancora la sua voce melodica chiamarmi.

《Ero in biblioteca a leggere alcuni libri》

《Non ti stanchi mai di leggerne abbastanza?》 mi disse queste parole scherzando.

E rendermi conto che una persona, che quando ho pianto mi ha sempre abbracciata come se non ci fosse un domani,che ogni volta che avevo bisogno di aiuto c'è stata sempre, non la posso riabbracciare più.
Riesco a ricordare ancora il suo aspetto fisico: occhi marroni nocciola ma ai raggi del sole verdi come i cristalli dell'agata, capelli lisci che si addattavano al suo carattere forte e sicuro in sè e un corpo snello e fine come una piuma.
Non riuscirò mai a dimenticarla, mai.

《Cara Melody,l'unica cosa che sai fare e solo prendermi in giro?》

《Non solo!In ogni caso,vestiti bene oggi si va ad una festa in uno yacht cara Alison!》continuò a sorridermi, l'unico sorriso che mi colpì dal primo momento che ci incontrammo, che mi contagiò sin da subito.

《Ma a che ora dobbiamo andarci?》

《Se non sbaglio alle nove di sera.Marco e gli altri hanno organizzato tutto ma ci hanno invitato solo noi due》

《Capisco,magari ci vengo》
Mi ricordo che dissi tale parole non convinta, pensierosa.

E ora.......capisco il perché.

《Perfetto!Comuque mangiamo qualcosa,sto morendo di fame!》

Cominciammo a ridere entrambi.
Mai mi sarei immaginata un futuro del genere.
Una svolta radicale della quotidianità, un vuoto totale,un briciolo di felicità.
Si sa,quando tutto va bene, c'è qualcosa che non va.

𝚘𝚛𝚎 𝟸𝟷:𝟶𝟶

Passarono velocemente le ore, e dopo un filo di trucco e un vestito nero elegante assieme a Melody, ci trovammo davanti al porto e salimmo su quella imbarcazione da diporto che sarebbe stata l'arma delle nostre sofferenze.

《Ciao bellezze!》riuscì a riconoscere  la sua voce chiara e calma. Un ragazzo perfetto, occhi azzurri come il mare e i capelli ricci come un riccio e un cuore apparentemente di ghiaccio, ma dentro di miele.

《Ciao Marco!》lo salutammo entrambe.

《Potete accomodarvi nella sala,stiamo organizzando un banchetto con tanto cibo e bibite》 dopo le sue ultime parole si allontanò da noi.

Ci dirigemmo dove quest'ultimo ci indicò e notammo tutti gli altri.

Cominciammo a mangiare,ballare,cantare e scherzare. Cose comuni che sarebbero successe durante una festa.
Intanto lo yacht partì verso una scia nell'oceano infinito.
Ci fu un qualcosa che non mi convinse dal partire. L'intuito? Probabile.
Me lo sentì da dentro, mentre continuai a ballare e scherzare.Il cuore batté forte e mi lasciai andare, dimenticandomi delle preoccupazioni.
Ma il sorrisò mi si soffocò, alzai gli occhi e notai un bagliore brillante: fuoco.

Urlai il più forte possibile e Marco, non so in modo tra la musica che pompò le casse, mi sentì insieme agli ragazzi. Puntai il dito verso il fuoco ed afferrarono gli estintori, ma fu troppo tardi. Lo yacht cominciò a scomparire tra le fiamme.
In tempo i ragazzi buttarono la barca di emergenza e salimmo tutti quanti.

Da lì ricordo solo che svenni.