capitolo diciannove - quella maledetta frase

Arrivati al binario 9¾, Rose si guardò intorno: aveva quasi dimenticato l'emozione dell'Hogwarts Express.
Tutti quei ragazzi che correvano qua e là con i carrelli pieni zeppi di cose.

"Qualcuno mi ha detto che tu e James vi siete baciati. È vero?"sussurrò qualcuno all'orecchio di Rose. Era Scorpius.
"Non devo dare spiegazioni a te."disse Rose ancora arrabbiata con lui.
"James e Rose la nuova coppia di Hogwarts! Per non parlare del terzo incomodo Jonn Riddle. Jade Parkinson amerà questi scoop"
"Scorpius che vuoi. Il libro in testa non ti ha fatto diventare meno insolente!?"
"Cos'ha quel traditore di Black che non ho io!?"
"Davvero lo chiedi?! I modi sono diversi." concluse Rose andando dall'altra parte.

"Qualcuno si è preso una bella cotta per la <Grifondoro più carina>. Ho letto la pagina del tuo diario" disse Albus, sbellicandosi dalle risate.
"Ti piace Rose?" chiese Alice con il suo cucciolo di gufo sulla spalla
"Ehm cosa. N-Non mi piace Rose. Come hai fatto a leggere il mio diario pezzente"
"Tu lo lasci tutto solo sul letto eh"
"Allora hai delle prove, detective Potter!" scherzò Alice
"Dai Scorp, se vuoi spio il tuo cuginetto James"
"Grazie Alice, ma non ne ho bisogno!"
Scorpius si fece rosso di rabbia e si allontanò.
"Secondo me ti ucciderà presto, Potter"
"Lo credo anch'io, Paciock"

11:00!!!

Era ora di salire sul treno. Rose e Sophie entrarono nella cabina.
Subito entrò l'argomento <appuntamento con James>

"Allora tu e James state insieme allora?"
"C-cosa?? Ehm.. n-non lo so in verità. Ci siamo baciati ma non abbiamo più parlato."
"Davvero?"
"Si. Forse è stato solo un sbaglio. Chissa"
James e Hugo sentirono tutto. Hugo guardò Sophie come se volesse dirle "James ha sentito tutto".
"Quindi il nostro bacio è stato un sbaglio? Perfetto. Ed io che mi ero anche illuso." disse James guardandola deluso e arrabbiato.
Corse verso un'altra cabina, senza degnare di uno Rose, che lo raggiunse subito.

"Non volevo dire così. Capisci che non ne abbiamo parlato! Vorrei solo capire cosa sta succedendo tra di noi." disse Rose prendendolo dal braccio.
"Vuoi sapere cosa succede? Davvero?!"
"Si..."
"Sta succedendo che non esiste un noi. Ciao." disse James con gli occhi pieni di lacrime.
"James..."disse Rose in lacrime.
Ad assistere la scena c'era Sirius. Si avvicinò a lei e disse:
"Hey Rose stai bene? Non piangere dai. Dagli tempo"
"Magari fosse così semplice. Grazie per il pensiero." rispose Rose andando nella cabina.

"Quella ragazza ha problemi mentali quasi quanto lui" sussurrò tra sé e sé Sirius

"Hai ragione Hugo, ci sarà un nuovo professore di Dife... Rose che succede?!" disse Sophie vedendola entrare silenziosamente e con le lacrime sul viso.
Si sedette e scosse la testa. Restò in silenzio per tutto il viaggio aspettando che James aprisse quella maledetta cabina.

Arrivati ad Hogwarts,venne un'ondata di freddo glaciale; i ragazzi del primo anno non potettero salire sulle barchette: il lago era, prematuramente, ghiacciato.
Le carrozze erano congelate.

I ragazzi del terzo anno andarono nei dormitori per cambiarsi le divise ghiacciate.

Cambiandosi Rose vide quella dannata cicatrice: era raccapricciante.
Fortunatamente, la divisa copriva il braccio.

Andarono nella sala grande per la cena di benvenuto.
La stanza era gelida: si vedeva del ghiaccio sui muri e sul pavimento.
Fred Weasley per poco non cadde.

Come mai?

Le labbra tremavano dal freddo e neanche una bella zuppa calda riscaldava quel corpo freddo.

Uscendo dalla sala, Rose sentì una ragazza dai lunghi capelli biondi parlare con le sue amiche di quanto fosse bello il Tassorosso depresso. Era James?

Certo che era lui!

"È carinissimo ragazze! Mi ha guardato spesso." ripeteva la Corvonero.
Rose passò avanti a lei.
"Hey conosci Rose Orvoloson? Devo parlarle immediatamente. L'ho chiesto a te perché sei Grifondoro come lei." le disse la bionda con un finto sorriso
"Ehm,sì la conosco cosa ha fatto" mentì Rose.
"Come posso dire, ha toccato proprietà mia. Si dice che abbia baciato un ragazzo importante per me."
Dalle labbra di Rose uscì una risatina.
Come poteva definire James un ragazzo importante per lei, se era la prima volta che lo vedeva?
"Perché ridi?"
"No niente. Mi è venuta una cosa in mente" disse Rose
Quella ragazza era odiosa: era la tipica ragazza che voleva tutto per sé e, se non lo otteneva, iniziava a fare i capricci.
"Dille di venire sulla torre di astronomia stasera alle nove. Puntuale."
"La vuoi uccidere? Mi sembra un posto perfetto"
"Cosa! Meglio che vada."
Le amiche si guardarono: sapevano che lei era la ragazza che cercava la biondina?
Rose le diede un'occhiataccia e la imitò per tutto il tragitto per andare nella sala comune.

-E se a James veramente piace quella ragazza?-
Forse aveva sbagliato a dire quelle cose.
Era tutta colpa di Jonn Riddle: dal suo arrivo, ciò che provava per James era cambiato.
Una parte sapeva che era solo il suo migliore amico però, un'altra parte voleva provare a stare con lui.
Poi c'era Scorpius: sapeva che provava qualcosa per lui.
Insomma, il suo cuore era un caos.
James o Scorpius?
E Jonn, quel ragazzo che aveva messo a soqquadro la sua vita, che cosa rappresentava?

Era meglio andare a quel fantastico appuntamento. Si recò alla torre con la bacchetta in mano: meglio essere preparati in certe cose.
"Buonasera, Rose."disse la ragazza vedendola arrivare in penombra.
"Ciao. Perché vuoi vedermi?"
"Innanzitutto, piacere io sono Evanna Force. Fatti vedere"
La sua voce era severa e sapeva nascondere la paura e l'ansia senza problemi.
"Piacere. Già ci siamo viste sai stamattina"
Rose si fece vedere. Sul volto di Evanna comparve un'espressione sorpresa.
"Non sapevo che il tuo Tassorosso depresso fosse off-limits. Non mi piacciono i gossip. Fai quello che vuoi ma non intromettermi. Voglio solo dirti una cosa: non fargli del male. Buonanotte, cara Evanna"
La biondina non ebbe tempo di controbattere; Rose uscì dalla stanza come una gazzella che scappava dal suo predatore.
Forse Rose doveva darle il tempo di rispondere?
Non le importava più di tanto.

Tornando nel dormitorio,venne un'ondata gelida.
Il freddo le gelò le ossa attraverso l'uniforme della scuola.
Corse in sala comune e vide tutti vicino al camino: come in sala grande e nei corridoi, sulle mura c'era del ghiacchio: molti dipindi si lamentarono.

"Bella serata brrr"
Sophie, Hugo, Rosy e Sirius erano seduti sul divanetto di fronte al caminetto scoppiettante.
Teamus, Antony e Noah sulle poltrone vicine.
La sala comune era vuota: sicuramente tutti erano al calduccio nel letto tra le coperte e le lenzuola di pail.
I quattro avevano quattro coperte che li avvolgevano, mentre gli altri tre, ne avevano tre a testa.
"R-rose v-vieni v-vicino a a me" implorò Sophie.
"È strano tutto questo freddo non credete?"disse Rosy, seduta tra Hugo e Sirius
"Qualcuno qui conosce le sale maledette??"

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top