009 sono solo un ragazzino
capitolo nove
sono solo un ragazzino
GIORNO 0
Mentre Hopper sta di nuovo lasciando il cibo per Undici e Dodici, loro si rivelano a lui. Le porta nella capanna di suo nonno e loro iniziano a vivere con lui.
GIORNO 5
Le due vivono con Hopper nella capanna che le fornisce per essere la loro nuova casa e sviluppano una relazione padre-figlie, ma le impedisce di vedere i loro amici per la sicurezza di tutti.
GIORNO 355
355 giorni erano i gironi in cui Undici e Dodici non vedevano i loro amici e così decisero di uscire di casa per andarli a vedere.
Era pomeriggio quando arrivarono a scuola.
"Io vado di là, tu di là" disse Undici dopo che entrarono nell'immensa struttura "O-okay, ci rivediamo nel giardino. Dopo" annuì Dodici prima che si separarono.
Dodici stava camminando per i corridoi quando sentì una voce femminile in lontananza.
"Non posso credere che Dustin voglia tenere quella cosa dopo che sa che viene dal Sottosopra!" riconosceva quella voce, era la voce di Eve.
La ragazza iniziò a camminare seguendo la voce
"Magari che ne so, Dart sviluppa dei grandi denti e un giorno mangia un dito a Dustin! Lo vorrebbe ancora con se?".
La voce si fece più vicina.
Proveniva da un'aula, con le porte chiuse, Dodici sbirciò e vide Eve e Lucas frugare dappertutto.
Dodici sorrise immediatamente, i suoi amici erano a pochi metri di distanza.
Ma non poteva farsi vedere.
"Oh, stai tranquillo piccolo, non è colpa tua, avevi fame e ti ho dato da mangiare, ti vorrò sempre bene D'Artagnan, sei il mio cucciolo, mi prenderò sempre cura di te" disse Lucas facendo ridere Eve.
Dodici non sapeva di cosa stavano parlando ma rise anche lei.
"Direbbe esattamente così! Tranquillo, ci sono io, se vuoi puoi finire il resto del dito! Sei così adorabile" i due amici risero.
Dodici si concentrò tutta la sua forza su un libro sulla scrivania e lo fece cadere.
"Hai visto quando gli si sono spuntate le zampe? Stavo per vomi—".
Lucas si avvicinò subito a essa "Bene, ora le cose cadono da sole!" esclamò mettendo a posto il libro.
Dodici sapeva che Eve sospettava qualcosa quindi se ne andò via per non farsi vedere.
Quando tornarono a casa era ormai sera.
Hopper si arrabbiò tantissimo, le due non volevano parlare con lui.
La cosa finì con l'urlo delle due e alcune cose che si ruppero.
•••
GIORNO 356
Il giorno dopo, Hopper se ne andò a lavorare presto.
La televisione non si voleva accedente— la sera prima Jim aveva scollegato dei cavi— così decisero di rimettere a posto il casino che aveva provocato.
Mentre lo facevano trovarono sotto la poltrona una specie di nascondiglio con molti scatoloni, in uno di quelli c'era scritto 'Laboratorio di Hawkins'.
Le due lo presero e iniziarono a frugarci dentro.
C'erano un sacco di fascicoli.
"Martinez Alicia, Ives Terry" lesse Dodici prendendo due fascicoli.
Iniziarono a leggerli.
'Hawkins, Indiana. Alicia Martinez denuncia la scomparsa della figlia Hope.' lesse Dodici, mentre Undi leggeva l'altro fascicolo.
Il fascicolo che Dodici stava leggendo aveva molto foto di una donna con dei capelli lunghi mossi, era davvero bella.
"Guarda" Undici gli fece vedere una foto, c'erano Papà e due donne, le donne dei fascicoli che stavano leggendo.
Decisero di usare i loro poteri per vedere le donne, potevano essere le loro madri.
Quando Dodici arrivò nel Vuoto, vide da lontano Alicia, camminare avanti e indietro ripetendo delle parole, come se le volesse memorizzare.
Aveva un vestito nero, dei fogli e una penna in mano, notò Dodici mentre si avvicinava.
"Il mio cliente afferma di essere innocente, signor Giudice" disse.
"Magari con un tono più autoritario Alicia? Dai!" continuò.
"Mamma?" la richiamò Dodici bisbigliando, la donna si girò, come se avesse sentito.
"H-Hope?" chiese Alicia "Mamma" sorrise Dodici provando a toccarle la mano, ma Alicia sparì.
"Mamma!" urlò Dodici cercando disperatamente di riportarla nel Vuoto.
Si tolse la bandana piangendo, mentre Undici continuava ad urlare 'mamma'.
Forse anche a Undici era finita come a lei.
Dodici si alzò e andò ad abbracciare sua sorella che continuava a singhiozzare.
Le due decisero di andare a cercare le loro madri.
Hopper non era ancora tornato, quindi dovevano uscire in quel preciso instante.
•••
La prima fermata era a casa della madre di Undi, Terry, incontrano Becky, la zia di Undici e rivede sua madre che non risponde Da quello Becky le aveva spiegato era come se il suo cervello fosse bloccato in un lungo sogno che non finiva mai e diceva sempre le stesse parole continuamente.Però è in grado di connettersi con lei attraverso il Vuoto, ma può solo vedere i ricordi che si riproducono nella mente di Terry della cattura di Undici e del suo successivo tentativo fallito di recuperarla.
Undici dice a Becky quello che ha visto nella mente di Terry e che crede che Terry voglia che trovi la ragazza che era con loro al Laboratorio di Hawkins da bambina. Becky la aiuta a trovare una sua foto e Undi e Dodici sono in grado di localizzarla psichicamente.
Dodici chiede informazioni a Becky su sua madre e lei le dice che abita vicino a Chicago.
Becky però chiama la polizia e le due rubano soldi a Becky e se ne vanno per trovare la ragazza.
•••
La sera arrivano a Chicago, era molto strano c'era un sacco di gente che andava ovunque, ti andavano addosso e non ti dicevano neanche scusa o ti davano la colpa.
Le due sorelle stavano camminando in un vicolo pieno di strana gente, prima di vedere la porta che aveva visto nel Vuoto.
Era un magazzino abbandonato.
Quando entrarono sentirono delle risate.
Era un gruppo di quattro persone seduti intorno a un vecchio falò da campeggio.
"Ehi" richiamò l'attenzione Undici.
"Bene, bene...Che abbiamo qui?" chiese un ragazzo la cresta prima che tutti si alzassero.
"Ma che si sono messe? Cos'è quella? Una salopette?" rise una ragazza dalla pelle scura e capelli ricci.
"Non ci sono vacche da mungere qui. Tornatene alla fattoria" disse un'altra ragazza con i capelli colorati.
"Stiamo cercando nostra sorella" disse Dodici ignorando i commenti.
"Oh, le sorelle Grady hanno perso la sorella, che tristezza" disse sarcasticamente il ragazzo con la cresta.
"L'abbiamo vista. Qui" disse Undici prima di mettere le mani dentro la borsa "Ah, ah! Ehi, quella mano. Lentamente" disse un uomo di colore.
Undici fece come gli aveva detto, tirando fuori la foto della bambina.
"Dammi quella roba" disse il ragazzo con la cresta strappando la foto dalla mano di Undi.
"È Kali?" disse la ragazza di colore prendendo la foto e ispezionandola per bene "Kali?" chiesero Undi e Dodici.
"Come ci avete trovato? Chi altro sa che siete qui?" chiese il ragazzo "Nessuno" ripose Dodici.
"E allora? Puf! Comparire qua come per magia con quella foto?" "Ehi, calmo. Sono solo due ragazzine" disse la ragazza di colore.
"Due ragazzine che possono farci uccidere" esclamò girandosi verso la ragazza.
"Ve lo richiedo, sorelle Grady, o cominciate a perdere qualcosa" disse prendendo un coltello da tasca e girandosi verso le due.
"A cominciare dai tuoi bei riccioli, chiaro?" disse avvicinandosi a Undici.
"Axe, metti via il coltello!" esclamò la ragazza di colore.
"Come avete fatto a trovarci?" minacciò ancora il ragazzo senza ascoltare la sua amica.
"L'abbiamo vista" rispose Undici.
"Axe!".
"Non è una risposta!" alzò la voce prendendo Undici dal braccio.
All'improvviso Axe guardò la sua mano spaventato.
"Cristo! Gesù Cristo!" disse lasciando cadere il coltello e iniziando a dimenarsi.
"Basta! Cazzo!".
"Balli malissimo, Axel" Undici e Dodici alzarono lo sguardo, sulle scale c'era una ragazza di pelle scura con i capelli scuri e viola.
"Te l'ho detto, sta fuori dalla mia testa!" esclamò Axel "E così minacciamo le ragazzine ora?" chiese.
"Sanno di te" disse Axel "Avevano questa" disse la ragazza dai capelli colorati passandole la foto.
"Dove l'avete presa?" chiese Kali "Mia mamma" rispose Undici dopo essersi ripresa la foto.
"Tua madre ve l'ha data?" chiese Kali "Nel cerchio del sogno" annuì Dodici.
"Il cerchio del sogno. Sono schizofreniche o roba simile" rise Axel "Dicono che cercano la sorella".
"Io dico che sono schizofreniche" ripeté Axel mentre si abbassava per prendere il suo coltello da terra.
Ma prima che potesse farlo Dodici se lo portò alla mano, grazie ai suoi poteri telecinetici.
"Gesù!".
"Ti abbiamo vista nella...stanza arcobaleno" disse Dodici mentre il gruppo la guardavano.
Kali chiese "Come vi chiamate?" "Jane" "Hope".
Kali prese il braccio sinistro delle ragazze prima di alzarle le felpe per vedere i tatuaggi sul polso.
Undici prese quello di Kali per poi spostarle il guanto rivelando il tatuaggio.
008.
"Sorella" dissero le due "Sorelle" disse Kali prima che si abbracciassero.
•••
Le tre erano sul tetto e Hope e Jane le stavano raccontando come l'avevano trovata.
"E il ricordo...che tua madre ha condiviso è l'unico ricordo che avete di me?" chiese Kali "Si" rispose Jane.
"E per quanto siete state con quel poliziotto?" "327 giorni" rispose Hope "E quel poliziotto pensa di potersi mettere d'accordo con quegli uomini per farti liberare?" "Si".
"Ha detto presto" aggiunse Jane "È un ingenuo. Noi saremo sempre dei mostri per loro, lo capite?" Kali guardò le due che annuirono.
"Fatemi indovinare. Il vostro poliziotto ci impedisce anche di usare il vostro dono?" le due annuirono.
"Quello che potete fare...è incredibile. Vi rende molto speciale, ragazze" "Anche tu hai un dono?" chiese Hope.
"Diverso. Posso far vedere o non vedere alla gente quel che voglio" rispose Kali "Così hai fatto ballare l'uomo coi capelli strani?" disse Undi.
"Axel non ha simpatia per i ragni, perciò..." rise Kali "Gli hai fatto vedere i ragni?" Kali annuì.
"Ma non deve per forza spaventare" Kali aprì la mano, c'era una farfalla che cambiava colore delle ali.
"Questa farfalla non è reale, ho solo convinto la vostra mente che lo sia. Consideratela...una specie di magia" spiegò Kali mentre la farfalla volava intorno a loro.
Hope provò a toccarla ma la farfalla si spostò, Kali la prese con la mano chiudendola, poi lo riaprì e la farfalla sparì.
Hope chiese confusa "Tu sei vera?" "Si, sono vera" rispose.
Hope e Undici toccarono le guancia di Kali per accertarsi facendole ridere.
•••
Il giorno dopo Kali presentò i suoi amici a Undici e Hope.
Axel era quello che odia i ragni, Dottie era la ragazza con i capelli colorati, Mick la ragazza di colore con i capelli ricci e Funshine il ragazzo robusto di colore.
Tutti loro uccidevano le persone che erano responsabili di quello che gli è successo.
Più tardi che Kali aiutò le due a usare meglio i suoi poteri, le fece vedere alcuni dei 'malvagi' e Undici riconobbe l'uomo che ha torturato sua madre, Ray Carroll.
Dopo averlo rintracciato e un cambio di look alle due sorelle, partirono.
Successivamente svuotarono un supermercato e andarono a casa di Ray Carroll.
"Ciao Ray" disse Kali mentre l'uomo cercava di accendere la televisione che Hope aveva spento con i poteri. "Santo Dio!" esclamò Ray cercando di scappare ma Fun lo fermò "Siediti, per favore" ordinò.
"Ho detto 'siediti'." disse alzando la voce facendolo sedere sulla poltrona con la forza.
"Vi prego, vi prego...Si, prendete quello che volete" supplicò "Oh, lo faremo" disse Axel guardandolo attraverso la maschera che aveva in faccia.
"Dov'è il portafogli?" chiese Dottie "Camera da letto...nei jeans" rispose balbettando "Andiamo" Dottie e Axel andarono.
Le tre sorelle si misero davanti a Ray e si tolsero la maschera "Sai chi siamo, Ray?" chiese Kali, l'uomo negò con la testa.
Hope sfarfallava le luci e Kali gli fece vedere loro all'età di sei e dieci anni "E di noi ti ricordi? Sai chi siamo, Ray?".
Poi gli tirò un pugno in testa facendolo cadere a terra. "Vi prego. Vi prego" supplicò Ray. "Hai torturato mamma" disse Jane prima di lanciarlo contro il muro.
"Ti prego. Vi prego, sentite...Facevo quello che mi dicevano di fare. Lei diceva che era malata" spiegò.
"Tu potevi scegliere e hai scelto di seguire un uomo malvagio" disse Hope.
"No, ehi! No, ehi! Aspettate! Posso aiutarvi. Posso aiutarvi a trovarlo" esclamò dopo che Undici alzò il braccio verso di lui. "Trovare chi?" chiese Kali.
"Brenner! Vi posso portare da lui" rispose.
Hope e Jane si guardarono immediatamente, Brenner era morto.
"Papà è morto" disse Undici "No, lui è vivo" affermò Ray "No...non può essere!" esclamò Hope "Non mentirci, Ray" disse Kali con tono minaccioso.
"Non sto mentendo! Giuro. Si fida di me" singhiozzò.
"Vi porterò da lui" disse "Se è vivo, Hope e Jane lo troveranno, come hanno trovato te" Kali lo guardò.
"Fatelo. Fatelo!" esclamò.
Le due iniziarono telepaticamente a soffocare Ray.
"Non così in fretta. Lui non è stato così generoso con tua madre" disse Kali rivolgendosi a Undici.
Però notarono a terra una foto di Ray con due bambine, le sue figlie. Si fermarono subito. Erano incapaci di ucciderlo sapendo che aveva delle figlie.
"Che cos'avete? Che cos'avete?" chiese Kali "Abbiamo un problema" Axel arrivò "Bambini nell'appartamento" spiegò Dottie.
"Vi prego" supplicò Ray "Lui ha avuto pietà per tua madre? No" disse Kali guardando Jane "Ti prego, no. Mi dispiace".
Hope guardò Jane, non aveva nessuna emozione in faccia, stava solo guardando l'uomo che pregava di non essere ucciso.
"Te l'ha portata via, senza esitazione".
"Dobbiamo andare Kali! Hanno chiamato la polizia" avvisò Axel "Finiamo qui prima" disse Kali con tono autoritario "Kali!" "Jane, adesso!".
Visto che Jane non stava facendo niente, Kali tirò fuori una pistola puntandola alla testa di Ray ma Jane la fece volare via.
Kali guardò Jane, come se avesse ricevuto una pugnalata alle spalle.
"Kali, dobbiamo andare!" esclamò Axel.
Il gruppo corse fino al retro, dove si trovava Mick con il furgone.
"Se tu vuoi avere pietà, è una tua scelta. Ma non scegliere mai per me. Mai. Hai capito? Hai capito?" Kali guardò Undici arrabbiata.
•••
Tornati al magazzino, Kali dice a Undici e Dodici che una volta era contraria anche lei all'uccisione e aveva una famiglia come loro e Hopper, ma non erano in grado di aiutarla, così se n'è andata.
Insistete sul fatto che le due devono affrontare Brenner, e quando le affermano fermamente che è morto, lei fa apparire Brenner.
Le dice che hanno una ferita nata dal suo dolore che alla fine le ucciderà se non la affrontano.
Lascia Jane e Hope con la scelta di tornare dai loro amici o restare con lei e vendicare la madre di Jane.
Dei ricordi iniziarono a riaffiorare nella mente delle due: Mike che gli da un soprannome, quando hanno difeso lui e Dustin dai bulli, Eve e Lucas che le aiutano a capire come si usa un walkie-talkie e quando hanno aiutato Hopper a allestire la cabina.
Entrarono nel Vuoto e vedono Hopper che guarda nervosamente il pannello di controllo del laboratorio e Mike che cerca di entrare nella sala di controllo per avvertirli della trappola.
Rendendosi conto che sono in pericolo, Jane e Hope decidono di tornare indietro proprio mentre la polizia fa irruzione nel magazzino.
Mentre il gruppo di Kali entra in una sparatoria con la polizia e Kali li blocca usando i suoi poteri e mostrando loro un muro di metallo che cresce in alto nel cielo. Le due la salutano e fuggono mentre Kali le chiama.
•••
"È questa!" esclamò Hope fermandosi davanti a una grande casa, una villa come diceva Hopper.
"Sicura?" chiese Undici "Mai stata più sicura di così, sono stata nel Vuoto tre volte e faceva vedere sempre questa casa" rispose Dodici.
"Bene, andiamo" disse Undi incamminandosi verso la porta.
Hope bussò due volte fortemente, qualche secondo dopo una donna aprì la porta.
Era lei.
Alicia.
"Come posso esservi d'aiuto?" chiese Alicia, Hope aprì la bocca, ma non uscì niente, era pietrificata.
"Ehm...Alicia Martinez, giusto?" prese parola Undici.
"Si, chi lo chiede?" "Sono Jane, lei è—".
"Hope...tua figlia" disse finalmente Dodici.
"H-hope?" La donna guardò la ragazza con le lacrime agli occhi.
"Si mamma" annuì.
Dopo qualche secondo Hope si ritrovò tra le braccia di sua madre, tutto e due piangendo.
𝒂𝒖𝒕𝒉𝒐𝒓𝒔 𝒏𝒐𝒕𝒆...
scusate il ritardo ma ho avuto degli impegni con l'oratorio. domani inizia e dovevamo sistemare delle cose.
hope la mia bambina, da proteggere❤️🩹. lei e alicia avranno un bellissimo rapporto.
vi ricordo che nel mio profilo trovate altre storie, se vi va andate a leggerle🫶🏻.
vi lascio i miei social
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ci vediamo al prossimo capitolo<333.
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