[ 06 - Summer Heat ]



Summer Heat
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Stagione uno, Episodio quattro. Parte uno.


Penelope si svegliò emozionata il mattino del 4 Luglio. Adorava quella giornata, per il semplice fatto che per festeggiare chiunque usciva insieme con chiunque. Non era una persona particolarmente patriottica, ma amava comunque passare del tempo con le persone a cui voleva bene.

Scese al piano di sotto e andò a fare colazione con i cereali, come al solito. Si mise a chiacchierare con Jeremiah e Belly su quello che avrebbero fatto quel giorno. "Posso finire il tuo latte?"

Penelope fece un cenno d'assenso al biondo e gli porse la sua tazza. "Tieni." Trovava disgustosa la passione che quel ragazzo aveva per il latte, ma si limitava a ignorarla. Jeremiah intanto mormorò qualcosa, afferrando la tazza.

Mentre beveva entrarono Dean e Conrad, quest'ultimo che lo squadrava con una smorfia sul viso. "Yo, io sto andando a lavare le vongole. Hai preso la bomboletta di gas?" Chiese a Jeremiah.

Lui borbottò. "Sì, l'ho già portato in spiaggia." Conrad fece un fischio prima di recarsi nel giardino sul retro della casa.

In quel momento Steven e Susannah entrarono in cucina, la seconda che faceva il ritratto del primo. "Abbiamo finito con il ritratto?" Chiese Steven alla bionda.

Lei annuì. "Si, per oggi. Ma stai davvero bene nei completi, Steven." Disse Susannah, puntandogli un dito contro mentre lui apriva il frigo. "Il che mi fa pensare, insomma, se Belly non si da' una mossa e non invita Cam al ballo, dovresti essere tu il suo accompagnatore."

Belly protestò immediatamente. "Ew. Assolutamente no."

"No, no, no, si, ecco, infatti... Ci vado già con Shayla." Steven scosse la testa mentre posava la sua tazza di latte sul tavolino della cucina.

"Al ballo delle debuttanti?" Chiese Laurel, appena entrata assieme a Lydia. Stavano tenendo delle cose per Susannah.

Suo figlio fece un verso a metà tra una risata e uno sbuffo. "Si." Annuì, guardando in basso.

"Come scorta?" Laurel era confusa. Prima di conoscere Shayla, il corvino non avrebbe mai accettato di partecipare a un ballo.

Steven iniziò a gesticolare, tentando di spiegarsi. "Non farci caso, okay, mamma?" Si sedette. "Shayla verrà oggi con Gigi e Nicole, quindi la conoscerai." Disse con un sorrisetto.

Lydia alzò le spalle. "È magnifico!"

Susannah sorrise, lo sguardo puntato sulle due ragazze. "Oh, e non dimenticate, la prima prova per il ballo con Mrs. Covington è domani quindi... ecco, tick tock." Disse, indicandole.

"Chiedo a Cam di accompagnarmi oggi." Sorrise Belly.

"E tu P? Chiederai al ragazzo con cui sei uscita al compleanno di Belly?" Chiese Susannah alla Lauriel con un sopracciglio sollevato.

Sia Jere che Belly si girarono a guardare l'amica. Penelope aveva raccontato alla Conklin cos'era successo alla festa mentre tornavano a casa dopo aver accompagnato Lila e Taylor alla stazione dei bus. La castana sorrise debolmente alla madre dei Fisher. "Uhm, no. Non è andata molto bene fra noi."

Lydia sospirò. "Mi dispiace tesoro, perché non ce l'hai detto?"

Penelope alzò le spalle. "Non era comunque una cosa seria. Non mi piaceva così tanto. E poi aveva un odore davvero terribile, cioè, usava il deodorante Axe ime profumo." Disse, con un fremito di disgusto. L'odore dell'Axe era decisamente disgustoso.

Ciò fece scoppiare a ridere le tre adulte. Laurel esclamò: "Mi sembra di non conoscere più questi ragazzi ormai!" E Susannah e Lydia annuirono.

Poi la bionda si girò verso Laurel, e la osservò per bene. "Aspetta, ti sei truccata?"

Lydia battè le mani, emozionata, e indicò l'amica. "È quello che ho detto!"

Tutti iniziarono a riderci e a scherzarci sopra, prendendo quasi in giro Laurel. Quella donna non si truccava mai e vederla così era praticamente unico. Lei ridacchiò. "E allora? Stiamo andando a una festa." Poi abbassò lo sguardo sugli asciugamani, iniziando a piegarli per bene.

Lydia e Susannah si scambiarono un'occhiata, entrambe con le sopracciglia alzate, prima che la castana prendesse la parola. "Mm-hmm. Sono sicura che non abbia nulla a che fare con il fatto che John verrà a cucinare le vongole con noi?"

"Oh, ma per favore." Sbuffò Laurel. "I nostri mariti vengono sempre per il quattro luglio."

"Ma lui non è più tuo marito." S'intromise Belly, giù di morale.

"Oops, giusto." Sua madre fece una risatina. "Ex-marito." Susannah si voltò verso di lei, lo sguardo carico di scuse.

"Sai, ancora non capisco perché hai invitato anche la nuova ragazza di papà." Sospirò Steven.

Laurel si girò verso il figlio. "Si chiama Victoria, e tuo padre voleva che noi tutti la conoscessimo." Disse, continuando a piegare gli asciugamani. "Oh, e Belly, mi serve che tu vada a preparare il letto per gli ospiti."

La Conklin rimase quasi sotto shock. Insomma, sapeva che sarebbero venuti, ma non che avrebbero dormito nella loro casa. "Aspetta, Victoria e papà dormiranno qui?" Laurel le rivolse un debole sorriso. "Nella stanza di fianco alla mia?" Quando sua madre annuì, Belly abbassò le mani e fece un profondo sbuffo.

Jeremiah e Penelope si girarono verso di lei, ridendo. Susannah poi si rivolse al figlio. "Oh e parlando di padri, il tuo mi ha chiamata. Sta portando a termine un affare, quindi non riuscirà a venire." Disse, guardando in basso.

"Cosa?" Chiese il biondo, rabbuiandosi in volto.

In quel momento entrarono anche Dean e Conrad e quest'ultimo ebbe la stessa reazione del fratello. "Hai appena detto che papà non viene?"

Susannah annuì con un borbottio. Jeremiah allora prese la parola. "Ma ho preso dei fuochi assurdi per lo spettacolo di quest'anno."

Sua madre alzò le spalle. "Faremo un video."

Lui alzò gli occhi al cielo e scosse la testa. "Non è la stessa cosa." Sussurrò.

"Lo so." Sospirò la bionda. Penelope si voltò verso l'amico e poi verso Conrad, che stava sorridendo. Quello era piuttosto strano, dato che gli era appena stato detto che suo padre non sarebbe venuto.

Lo notò anche Jeremiah. "Per cosa stai sorridendo tu?"

Conrad era appoggiato al lavandino, le mani sulla vita. Si girò a guardare la finestra. "Per nessun motivo."

*

Dean, Penelope, Steven e Jeremiah erano seduti sul divano a guardare la tv quando un'auto accostò di fronte casa loro. Sentirono Laurel chiamare i suoi due figli e decisero di alzarsi tutti assieme e di raggiungere la porta.

Fuori Penelope vide sua madre, Laurel e Susannah parlare con John Conklin e la sua nuova ragazza, Victoria. I sei ragazzi rimasero appoggiati alla finestra, a spiare gli adulti.

Jeremiah sussultò. "È sexy."

La Lauriel annuì, con un leggero sospiro. "Lo è eccome."

Steven li rimproverò. "Ragazzi!"

I due si scambiarono un'occhiata, prima di voltarsi verso il corvino e parlare in contemporanea. "Cosa?"

Poi il Fisher minore continuò. "Abbiamo solo detto quello che stiamo pensando tutti."

Belly sbuffò. "Io non lo stavo pensando affatto."

Conrad fece un sorrisetto. "Wo, quella potrebbe essere la loro futura matrigna." Penelope fremette al pensiero, dato che quella donna sembrava avere poco più di vent'anni.

Steven diede una spinta all'amico. "Bello, ma che diamine?!"

"Non spintonarmi." Sbuffò Conrad, girandosi verso di lui. I due iniziarono a lottare scherzosamente.

"Ragazzi, stanno arrivando, stanno arrivando!" Dean sussultò, iniziando a correre. Belly allora spostò gli amici rimasti per passare e si diresse verso l'entrata.

*

Penelope era seduta, fuori, sul bordo dell'idromassaggio al fianco di Jeremiah, che suggeriva a Victoria delle canzoni da mettere nella sua playlist. "E poi Hayley Kiyoko dev'esserci. Da' un sacco di vibes. La adoreresti."

"Io l'ho adorata nella canzone Lemonade Mouth." Intervenne Penelope, con un cenno. "Stella è ciò che mi ha reso chi sono adesso." Jeremiah annuì, d'accordo con lei.

Victoria fece la stessa cosa. "A voi ragazzi piace ascoltare SZA?" Chiese, guardando i due giovani al suo fianco.

La Laurier sussultò. "Se ascoltiamo SZA? Victoria, noi la adoriamo!" L'adulta fece un sorrisetto.

Jeremiah si posò una mano sul petto, fingendosi offeso. "Mi ferisci se devi addirittura chiedercelo."

Victoria rise. "Okay. Certo. Cos'altro ascoltate allora?"

Il trio continuò a parlare di musica per un altro paio di minuti finchè l'adulta non si allontanò, scusandosi, perchè voleva andare a presentarsi al resto della famiglia Conklin.

Una volta che se ne fu andata, Jeremiah potè girarsi verso Penelope. "Okay, so che non te lo chiedo da un po', ma... ecco, come stanno andando le cose?" Le sorrise, e la ragazza sentì le farfalle nello stomaco quando si accorse che con quel semplice gesto il Fisher l'aveva fatta sentire come a casa. "Sembravi piuttosto triste quando mia madre ti ha chiesto di, uhm, di lui." Il volto del biondo si rabbuiò al pensiero di Elio.

Penelope gli sorrise. "Sai, credo che in realtà l'ho superato? Nel senso, ovviamente sono ancora triste. Mi fidavo di lui, e lui mi ha ferita." Jere annuì, comprendendo il sentimento. "Ma, non lo so, tu, Lila e Belly ci siete sempre stati per me. Mi avete aiutata un sacco."

Il ragazzo sorrise. "Beh, sono contento di esserti stato d'aiuto." Lei ricambiò il sorriso.

"Fa caldo qui fuori, vieni dentro con me?" Chiese la castana, cambiando argomento d'improvviso. L'altro annuì e si alzò assieme a lei dal bordo piscina.

*

I due erano seduti sul bancone della cucina quando entrarono Belly e Victoria, che stavano entrambe sorridendo. Penelope e Jeremiah si scambiarono uno sguardo: fino a due ore fa, Belly apostrofava quella donna come "stronza", e ora sembrava addirittura felice che lei fosse presente?

Le nuove arrivate andarono a fare una margarita al melograno. "Roba alcolica!" Sospirò Jeremiah.

Belly fece un cenno a Victoria. "Dove hai imparato a farle?"

"Allora, ho passato un'intera estate in una città nella prateria." Rispose l'adulta, tirando fuori il liquido dal frullatore e iniziando a versarlo nei biccheri. "Era in Texas, vicino al confine, si chiamava Marfa. E c'era un bar che serviva praticamente solo queste." Sospirò. "Allora dissi al barista che non me ne sarei andata finchè non mi avesse insegnato a farle." Penelope e Jeremiah ridacchiarono.

Belly sorrise. "Posso avere un sorso?"

Victoria la guardò, incerta. "Ai tuoi genitori va bene?"

Lei alzò le spalle. "Sì, sì, no, non gl'importa."

"Oh, allora, certo!" L'adulta sorrise ai tre ragazzi. "Ora porto questo fuori, per darlo a tuo padre. Vi dispiacerebbe portare questi a Laurel, Lydia e Susannah?"

Belly annuì. "No, certo."

"Grazie, tesoro." Victoria uscì, lasciando i ragazzi soli assieme ai drink.

Si scambiarono uno sguardo d'intesa prima che la Conklin ne afferrasse uno. Ne bevette un sorso e subito dopo fece una smorfia. "Oh, quindi, com'è? Forte?" Rise Jeremiah.

Belly rise, indicando il bicchiere. "Questa roba è fantastica."

"Davvero?" Il biondo le tolse il drink dalle mani. "Mmm. Vorrei vedere se piacerebbe anche a te, P. Ha lo stesso sapore dello Slurpee."

"Si, infatti."

Penelope spostò lo sguardo da uno all'altra. "Posso provarlo?"

Belly e Jeremiah si scambiarono un'occhiata, stupiti. Da quando suo padre era morto, la Laurier aveva giurato di non bere. Mai. Non voleva diventare come lui, Elijah Laurier, un alcolizzato che aveva perso la vita proprio a causa dell'alcol. Una notte, tornando a casa da un bar qualsiasi, ubriaco, aveva perso il controllo dell'auto e aveva investito una giovane coppia, uccidendo se stesso e loro.

Penelope rimase con gli occhi puntati sui due amici, in attesa di una risposta. Jeremiah notò la decisione nel suo sguardo, capendo che la sua amica trattino cotta estiva trattino futura moglie trattino amore della sua vita era pronta a bere, e che non lo stava facendo solo per "seguire la massa". "Uhm, certo." Le passò il bicchiere.

Non che nessuno dei due fosse triste che la ragazza aveva infranto la sua promessa. Erano solo leggermente sotto shock. Penelope non era una persona che infrangeva le promesse, mai, dato che era una persona estremamente testarda. Ma comunque, stava rompendo un patto fatto con se stessa, non con qualcun altro. Aveva pieno diritto di fare quello che voleva.

La Laurier alzò le spalle, gli occhi di entrambi i suoi amici, che volevano sapere se le sarebbe piaciuto, puntati addosso. Prese un sorso e fece una piccola smorfia. "Wow, è buono." Scoppiò a ridere e gli altri la seguirono a ruota, annuendo.

Gli occhi di Belly improvvisamente si illuminarono, come colpiti da un lampo. La ragazza cominciò a picchiettare le dita sul bancone. "Ho un'idea."

"Oh no." Sospirò Jeremiah.

"Sous-chef, tutti e due, mi servirà dell'altro succo di melograno."

Il biondo sorrise. "Arriva!"

In quel momento entrò anche Conrad. "Che state facendo voi tre?"

"Margarita al melograno!" Gli sorrise Penelope.

Belly la affiancò. "Ma con un'aggiunta speciale!"

Conrad si allontanò, tornando un attimo dopo. "Allora dovrete usare il frullatore migliore."

P ridacchiò mentre Jeremiah scuoteva la testa. "Oh, non- non uso quel coso dal grande miscuglio di caramelle Kool-Aid del 2011."

Il fratello rise, posando il frullatore sul bancone. "Me lo ricordo, il tavolo è rimasto appiccicoso per..." Si fermò un attimo a pensare. "Due estati?" Chiese, ottenendo conferma da Penelope, che annuì mentre rideva.

"Ecco, a proposito..." Il biondo sospirò al ricordo. "Papà ha tenuto la sua valigietta in camera mia per un anno." Iniziò ad imitarlo. "Per ricordarmi che non tutti gli errori sono riparabili."

Belly sospirò a sua volta. "Aspetta, non si arrabbierà se lo scopre?"

Conrad le lanciò un'occhiata. "Beh, non lo scoprirà. Non viene quest'anno."

La Conklin scosse la testa, ridendo, mentre metteva la polvere nel frullatore. "Okay."

"Bene." Esultò il castano, versando del succo di melograno. "Grazie, bella!" Disse poi a Penelope, che gli aveva passato una fetta di limone.

"Oh wow, sta facendo roba buona!" Esclamò Jeremiah alla vista di Belly che prendeva la bottiglia d'alcol e iniziava a versarla nel frullatore. E quando Conrad aggiunse anche del riso, il biondo si sentì costretto a intervenire. "Non ci serve un altro miscuglio!"

Belly invece versò un po' di tequila, che diventava sempre di più perchè, nonostante lei volesse smettere, Jeremiah continuava a incitarla di versarne altra. Quando la posò, intervenne Conrad, che prese la bottiglia di tequila e continuò a versarla. Poi, quando il castano posò il tappo sul frullatore, scoppiarono tutti a ridere.

Lo accese e spostò le mani. Gli altri tre sussultarono e in contemporanea si lanciarono sul tappo. "Connie, devi tenerci le mani sopra!" Sospirò Penelope. Conrad allora cominciò a fare il coglione, posando i palmi sul coperchio e togliendoli, posandoli e togliendoli, all'infinito.

Quando l'intruglio fu finalmente pronto, il Fisher maggiore si girò verso suo fratello. "Amico, sai chi manca qui." Jeremiah fece un mormorio d'assenso, attendendo che continuasse. "Guardare Lidya e Laurel che rimettono papà al suo posto." Sorrise, iniziando a imitarle. "Sai, entrerebbero, e poi Laurel comincerebbe tutto dicendo 'Adam!'"

In quel preciso istante Penelope sentì dei passi provenire dalla sala da pranzo. Si girò a guardare e vide Adam Fisher entrare. Subito tirò una gomitata a Jeremiah per fargli vedere cosa stava succedendo.

"Adam!" Disse Laurel. "Sei venuto."

L'uomo stava ridendo. "Buon quattro luglio!"

Tutti si girarono a guardarlo, mentre Jeremiah saltò giù dalla sua sedia. "Papà!" Lo raggiunse di corsa per abbracciarlo. "Sei venuto!"

Adam rise assieme al figlio. "Hey, ragazzi. Ciao, Connie." Il suo sguardo cadde sul loro drink. "Assaggerò un po' di quello che state facendo voi ragazzi." Conrad abbassò lo sguardo, e Penelope si accorse che il suo sorriso era svanito nel nulla, quasi come se non ci fosse mai stato.

Belly sorrise all'adulto. "Sì, certo!" Afferrò un bicchiere e glielo porse.

"Hey, grazie, Belly!"

Jeremiah sussultò. "Ooh! Adorerai i fuochi d'artificio quest'anno. Saranno i migliori di sempre."

Penelope posò le mani sul viso. "Parla solo di quello da quando siamo arrivati." Alzò gli occhi al cielo.

Il biondo fece una smorfia. "No non è vero." Le due ragazze lo squadrarono come se fosse stato pazzo, e lui sospirò.

Adam rise. "Vi credo."

Susannah entrò in casa. "Dove siete finiti tutti?"

"Hey!" L'ex-marito le sorrise.

La bionda non sembrava affatto contenta di vederlo, invece, il che sembrava piuttosto strano a Penelope. "Adam. Sei riuscito a liberarti dal lavoro."

Lui annuì. "Già, non potevo non trascorrere il quattro luglio con la mia famiglia." Guardò Jeremiah con un sorriso imbarazzato.

Susannah sospirò e battè le mani. "Bene, allora, torniamo alla festa!"

Laurel si rivolse ai ragazzi, sorridedo. "Okay, andiamo ragazzi."

Penelope si alzò e uscì assieme a Belly, mettendole un braccio attorno alle spalle. Sussurrò. "Dio, è stato davvero imbarazzante." L'amica rise, annuendo.

*

I ragazzi erano seduti sulla spiaggia quando arrivò Belly con un drink tra le mani. "Vi presento." Esclamò, attirando la loro attenzione. "Lo speciale Belly?" Posò la bevanda sul tavolo, tra Conrad e Nicole.

Gigi disse. "Uhm, ti abbiamo tenuto da parte l'unicorno gonfiabile!"

Belly rise. "Beh, grazie!"

Quando la castana si sedette, arrivò anche Jeremiah. "Hey ragazzi! Guardate chi ho trovato." Indicò Cam-Cameron, poco distante, facendo esultare tutti per il suo arrivo.

Conrad gli offrì un drink ma lui rifiutò, dicendo che non beveva. "Okay tutto apposto, va bene. Più drink per me! Va bene." Prese un sorso dal bicchiere.

Jeremiah invece si sedette tra Penelope e Gigi. "P, Gigi, come va?"

"Non è una gara, Con." Disse Nicole, facendo girare tutti a guardarli.

"Già, lasciane un po' per noi, per favore." Implorò il biondo.

Belly, già leggermente brilla, fu illuminata da un'altra idea. "Okay, fermi, fermi, fermi. E se fosse davvero una gara?" Indicò Nicole. "Nel senso, non- non è..." Ridacchiò. "Non è la premessa per, tipo, ogni gioco con l'alcol?"

Dean le lanciò un'occhiata. "Vuoi fare un gioco con l'alcol?"

La Conklin fece spallucce. "Perchè no? Nel senso, è il quattro luglio, no?" Tutti esultarono, d'accordo con lei.

*

Fecero un paio di giochi e basicamente si ubriacarono tutti quanti. Ora erano seduti sul molo, e stavano ancora bevendo. Conrad e Jeremiah invece se n'erano andati a giocare a football.

Penelope teneva la testa fra le mani, a causa del forte mal di testa. Si era appoggiata alla spalla di Belly. Gigi invece aveva iniziato a gossippare con il gruppo su qualsiasi cosa. Non che a nessuno importasse nulla di quello che diceva, ma stavano comunque tutti ad ascoltarla. "Oh, okay, sapevate che è stata una delle ultime persone a far visita al beach club di Lindsay Lohan prima che chiudesse?"

Shayla sospirò mentre Nicole si sistemava i capelli. "Dici sul serio?" Gigi annuì. Shayla posò la testa all'indietro. "Oh, mio dio. Morirei per Lindsay. Letteralmente. Ugh, è una vera regina."

Nicole annuì, anche se non era d'accordo. "Ibiza è superiore, comunque."

L'altra sussultò. "Quando mai!"

La riccia le lanciò una strana occhiata. "Non sei d'accordo?"

"No." Shayla scosse la testa, poi afferrò il braccio di Steven. "Supportami."

Il corvino però sembrava piuttosto confuso. "Sì, no, io- Sì, sono d'accordo." Penelope sentì la voce di Jeremiah dietro di lei, e si voltò a guardarlo. O meglio, ad ammirarlo. Non si accorse però che Belly stava facendo esattamente la stessa cosa, solo che aveva gli occhi puntati su Conrad.

Gigi scosse la testa, indicandolo. "Lui è un caso perso."

Nicole sbuffò. "Sì, no- sì- no, sono d'accordo."

Penelope scosse la testa e tornò a guardare le ragazze, che avevano iniziato a discutere.

*

Poco più tardi, le quattro ragazze rimasero sedute da sole, Gigi se n'era andata e Nicole aveva iniziato a parlare dei suoi problemi con Conrad. Sospirò. "Non lo capisco. Nel senso, tipo, un minuto prima è tutto su di me, e decide di rimanere. Ma poi non scopiamo neanche, capito?"

Scosse la testa. "Poi questa mattina, è, tipo, completamente interessato a me. E ora, invece, c'è solo il calcio!" Alzò gli occhi al cielo.

Belly annuì. "Sì, infatti, è davvero difficile capirlo a volte." Penelope fece un cenno d'assenso. "In realtà, tutte le volte!" La Conklin ridacchiò.

Nicole si girò verso di loro. "Già." Fece un piccolo sorriso. "Voi pensate che io gli piaccia sul serio?"

Penelope abbassò lo sguardo. Onestamente non ne aveva idea. Un minuto prima, avrebbe risposto di sì. Ma ora, vedendo come il castano guardava Belly... Alzò la testa sorridendo, dopo aver capito che in quel momento era meglio mentirle piuttosto che ferire i suoi sentimenti. Meritava di essere felice, o quantomeno di sentirsi tale. "Sì, credo di sì."

Belly annuì a sua volta. "Già. Già, decisamente! Nel senso, parla un sacco di te."

Il volto di Nicole si illuminò. "Davvero?"

La Conklin assentì rapidamente. "Sì. Mm-hmm."

Cam raggiunse le quattro con una bottiglia d'acqua in mano, che passò a Belly. "Ciao. Potresti aver bisogno di idratarti." Si sedette di fianco a lei. "Ecco l'acqua!"

La castana gli afferrò le guance. "Cam-Cameron, tu sei troppo dolce." Si girò verso le ragazze. "Non è vero?" Tutte annuirono, ridendo.

Cam continuò a guardarla. "Uhm, ti va di andare a fare una passeggiata sulla spiaggia?"

Shayla si voltò verso la Conklin. "Belly, comunque, adoro quel vestito!"

Lei sorrise. "Davvero? Grazie, io- In realtà, è stata Taylor a regalarmelo."

L'altra rise. "Beh, Taylor ha buon gusto!"

"Decisamente. Oh mio dio!" Realizzò Belly. "Sai una cosa?" Cominciò a ridere, facendo girare tutti verso di lei. "Tu e Taylor siete, tipo, gemelle. Perchè siete entrambe super alla moda."

Cam e Penelope annuirono. "Vero."

"E siete entrambe, tipo, stronzette." Si girò verso Cam, poi verso Penelope. "Non le chiamereste così? Stronzette." Alzò le mani. "E vi piacciono anche gli stessi ragazzi in estate, che è..." Lo sguardo della Laurier si illuminò, ma non in senso buono.

"Davvero?" Rise Shayla.

Cam afferrò la mano della Conklin. "Okay. Andiamo a fare una camminata!" Belly protestò, infastidita per essere stata interrotta mentre chiacchierava.

Poi si girò verso la mora. "Senti, Shayla, non preoccuparti, perchè mio fratello è un idiota." Scosse la testa. "E quello non è significato niente. Non è significato proprio niente."

Oh merda. Quella non era una cosa buona. Penelope sapeva che le ragazze avevano litigato, ma non era mai venuta a conoscenza della o delle cause. Fino ad ora.

"Aspetta, cosa non è significato niente?" Chiese Shayla a Belly, mentre Cam provava a tirarla via.

La Conklin però si girò e rispose. "Uhm. Il- il loro bacio." Penelope sussultò e Cam-Cameron trascinò la sua quasi-ragazza, che stava gridando qualcosa a proposito dell'amore di Steven per lei, lontana dal gruppo.

La Laurier si girò verso la mora, gli occhi pieni di senso di colpa e compassione. "P, tu lo sapevi?" Chiese Shayla, triste e scura in viso.

Penelope si mise immediatamente sulla difensiva. "No, te lo giuro. Sapevo che avevano litigato, ma Belly diceva di non potermi svelare il perchè." La mora annuì, alzandosi, seguita da Nicole. "Shayla, mi dispiace davvero, non ne avevo idea. Se l'avessi saputo sarei venuta a dirtelo, promesso."

Shayla le sorrise. "So che l'avresti fatto."

Poi si allontanò assieme a Nicole, che però si girò pochi secondi dopo. "Di a Susannah che ci siamo divertite molto oggi."

Penelope annuì, salutandole con un cenno. Poi sospirò e posò lo sguardo sul mare di fronte a lei. Che merda di spettacolo.















SPAZIO AUTRICE
yoo, come va?
sono fortissima ho scritto un capitolo in tre giorni, amatemi:))
cmq, amo che si stia scoprendo di più sul passato di pen, la adoro davvero<3
il prossimo aggiornamento dovrebbe essere entro venerdì, quindi a presto amori e grazie per i 100 followers (sto ancora sclerando)
se vi va passate a dare un'occhiata alle mie altre storie, ci si vede<33

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