[ 05 - Summer Nights ]



Summer Nights
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Stagione uno, Episodio tre. Parte due.


Era ora di cena e tutti avevano preso il proprio posto in tavola, chiacchierando gli uni con gli altri. Erano in dodici, anche se il tavolo tecnicamente aveva una capienza di otto persone.

Da un lato c'erano Taylor, Belly, Dean e Cam-Cameron. Susannah e Laurel erano ai due capotavola opposti, mentre Lydia era seduta vicino a quest'ultima all'angolo del tavolo. Conrad era nella stessa posizione, solo che stava di fianco a sua madre. Infine, dall'altra lato, erano seduti Jeremiah, Steven, Lila e Penelope.

Insomma, stavano tutti molto stretti e, in tutta onestà, Penelope credeva che avrebbero dovuto prendere uno di quei tavolini ripiegabili e metterlo di fianco alla tavolata grande. Peccato che non le fosse venuto in mente prima, dato che ormai ognuno aveva già preso il proprio posto.

Tuttavia, anche se erano schiacciati fra loro quasi come sardine, non c'era nessuno che non si stesse divertendo.

Belly e Cam erano uno di fianco all'altra, e stavano chiacchierando-flirtando. La Conklin era decisamente arrossita e Jeremiah l'aveva notato. Le lanciò un'occhiata maliziosa. "Quindi, Cam. Oh, ti da fastidio se ti chiamo Cam-Cameron?"

Il castano rispose con un sorriso. "Mm-hmm. Certo, amico. Sentiti pure libero. è un soprannome divertente."

"Bene." Il biondo premette le labbra l'una contro l'altra.

"Sono contenta che tu sia qui, Cameron." Susannah gli rivolse uno sguardo dolce, sorridendo. "Conosco tua madre, Denise, dal club." Fece un cenno e lo indicò. "Ho sentito molto parlare di te!"

"Grazie mille per avermi invitato, Susannah." Rispose Cam. "Mia madre ti saluta." La bionda fece un sorriso di ringraziamento, non riuscendo a parlare dato che aveva la bocca piena.

"Cam, hai mai assaggiato il miyeok-guk?" Chiese Laurel, appena rientrata in sala da pranzo con un piatto ricolmo di cibo fra le mani. "è tradizione coreana mangiarlo ai compleanni." Disse, tendendo il piatto a Cameron.

"No. Ma sembra buono. Grazie mille." Si complimentò lui, afferrando la pietanza.

"Belly mi ha detto che sei vegetariano, quindi non ci ho messo nessun tipo di carne dentro." Gli sorrise Laurel.

"Grazie, Laurel!" Cam sorrise, grato per il riguardo che stavano avendo tutti nei suoi confronti.

Dean lo degnò finalmente della sua attenzione. "Perchè non mangi la carne, Cam-Cameron?"

Il riccio lo guardò, quasi stupito, dato che non aveva detto una parola per tutta la sera. "Uh, l'industria di carne è, tipo, il contributore numero uno al problema del cambiamento climatico."

Il Lauriel borbottò un cenno di assenso. "Anche Penelope lo dice sempre." Alzò gli occhi al cielo al pensiero.

Cam sorrise all'interpellata prima di terminare la sua frase. "E poi, semplicemente, mi piacciono gli animali."

"Però non arrabbiarti per la mia giacca di pelle." Rise Taylor.

Steven alzò le sopracciglia, lo sguardo fisso sul cibo che stava mangiando. "Sono abbastanza sicuro che intendessi dire 'di plastica'."

Jeremiah subito fece un "Ooh", mentre la bionda gli mostrò il dito medio, facendo scoppiare tutti a ridere.

Poi il Fisher riprese la sua conversazione con il nuovo ragazzo di Belly sull'essere vegetariano. "Sai che, uh, in realtà, Belly mangia la carne. A te sta bene che poi ti baci sulle labbra?" Penelope ruotò gli occhi e gli tirò una gomitata, facendolo girare verso di lei per un breve istante.

"Ragazzi?" La festeggiata alzò le mani. "Smettetela."

Cam invece rise assieme a Jeremiah e Steven. "No, non giudico le persone che mangiano la carne." Fece spallucce. "Credo sia una scelta personale. Non mi interessa."

Il biondo tuttavia non si arrese. "Quindi non ti da fastidio se, uhm, nel senso, le sue labbra toccano un animale morto e poi toccano anche le tue, giusto?"

"Dio, sei disgustoso J. Per favore smettila." Gli disse Penelope mentre Belly gli tirava un calcio sotto il tavolo.

Lui fece una smorfia. "Ow."

Cameron rise. "Già, non mi da affatto fastidio." Alzò le spalle. "Um, anzi..." Si sporse verso Belly e le diede un bacio sulle labbra. Penelope si girò verso Lila e soffocò assieme a lei urletti di gioia e risatine, esattamente come stavano facendo Steven e Jeremiah. L'unico problema era che i due ragazzi non erano affatto silenziosi.

"Va bene, ora basta!" Li rimproverò Lydia.

"Voi due, smettetela. A Belly è permesso baciare." Aggiunse Laurel. "Ma nulla di più." Disse, rivolta alla figlia, con una risata.

"Mamma, per favore. Non sei divertente." La figlia scosse la testa. "Niente più vino per te, okay?"

"Scusatemi. Solo che non capisco come potrebbe qualcuno voler baciare una persona che una volta ha bellamente cagato nella vasca da bagno." S'intromise Steven unendo le mani.

Bellt si mise sulla difensiva. "Avevo tipo due anni."

Il fratello e Jeremiah si scambiarono un'occhiata. "Due? Io direi sei." Dissero in contemporanea.

"Chiudi il becco, Steven." La Conklin alzò gli occhi al cielo.

"Steven!" Lo rimproverò Laurel.

"Aw, mi ricordo di quella volta." Disse Susannah, sospirando assieme a Lydia.

Quest'ultima annuì. "Dio, sembra una vita fa."

"Io ricordo di quando siamo venute l'estate scorsa. " Intervenne Lila, guardando Taylor. "E voi tre..." Indicò Dean e i due Fisher. "...avete sfidato lui..." Spostò il dito su Steven. "...a pisciare nel camino!"

Taylor scoppiò a ridere. "Eh già! Avete fatto puzzare l'intera casa per giorni!"

Penelope incrociò le braccia al petto, con un sorrisetto in volto. "Questo te lo ricordi?" Le quattro ragazze iniziarono a fissare il corvino, sarcastiche. Se avesse tentato di nuovo di mettere Belly in imbarazzo, loro avrebbero continuato a fare lo stesso con lui.

Tutti, apparte Steven ovviamente, scoppiarono a ridere. Anche Susannah rimase seria. "Avevate dato la colpa al gatto dei vicini!" Disse, prendendo in mano il suo drink.

"Eravamo ubriachi! Eravamo ubriachi!" Si difese il corvino.

"Oh tipo dopo un mezzo White Claw?" Belly lo squadrò da capo a piedi, scettica. Così facendo le risate degli altri aumentarono ancora di più.

Jeremiah si girò verso l'amico e fece un sorrisetto. "Su questo ti ha asfaltato."

A quel punto la festeggiata si girò verso Taylor, poi verso Lila, poi Penelope, e infine di nuovo Taylor, che afferrò per un braccio. "Sapete, um, credo che forse dovremmo andare alla festa di Nicole."

La bionda sussultò prima di mettersi ad esultare. "Sì!" Belly sorrise e si voltò verso le altre due ragazze, che annuirono e le rivolsero un enorme sorriso. La Conklin allora tornò a guardare la sua migliore amica, che continuava a ripetere di quanto fosse emozionata.

*

Le quattro ragazze si stavano preparando per la festa di Nicole in camera di Belly. Penelope aveva deciso di vestirsi semplicemente, con degli shorts e un crop top, e una camicia di Jeremiah sopra per coprirsi.

In quel momento era distesa sul letto della festeggiata e stava scrivendo a Elio. Gli aveva detto che sarebbe venuta senza dubbio e che era contenta di vederlo.

Aveva finito di prepararsi un paio di minuti prima. Non sentiva il bisogno di truccarsi eccessivamente, dato che comunque il trucco si sarebbe sbavato nel corso della serata.

Aveva messo solo ciò che usava di solito, ossia mascara, illuminante e blush. E ovviamente del gloss sulle labbra.

Dopo un po' Penelope iniziò ad annoiarsi di conversare con Elio e decise di chiudere il telefono. Si mise a sedere e rimase a guardare Taylor e Belly che finivano di sistemarsi.

Quest'ultima per poco non si ficcò il mascara nell'occhio e borbottò. "Ow!"

"Bells, lo sai che dovrebbe metterlo sulle ciglia e non nell'occhio, vero?" Disse Penelope sarcasticamente.

Belly si voltò verso di lei. "Ne sono consapevole, ma grazie." Sorrise.

Taylor ridacchiò. "Dai, lo faccio io." La festeggiata sospirò e tese il mascara all'amica. "Stasera ci divertiremo da morire."

"Già, spero solo che non sia un disastro." Belly premette le labbra una contro l'altra.

"Cosa ti fa credere che lo sarà?" Chiese Lila, curiosa.

La castana alzò le spalle. "L'ultima festa a cui sono andata è stata un disastro. Non so."

La bionda emise uno sbuffo e smise di truccarla. "Sei stata a un solo party per tipo venti minuti. Conta a malapena."

"Già, ma sono riuscita lo stesso a mettermi in imbarazzo davanti a tutti." Belly ruotò gli occhi.

L'amica scosse la testa, ricominciando a metterle il mascara. "No, ti sei fatta notare dagli altri." Le sorrise dolcemente. "Goditelo. Non vedere solo la parte peggiore."

"Beh certo, immagino sia stato abbastanza cazzuto girare con un occhio nero per un giorno."

"Eri così sexy con quello." Sorrise anche Penelope.

Taylor fece un mezzo sorriso, contenta che la sua amica stesse recuperando un po' di fiducia in se stessa, quando finì di metterle il mascara. Lo richiuse. "Zero grumi! Sono un genio."

Poi si girò verso il letto e notò una coroncina di fiori. Raggiunse le due sedute sul letto e la prese. "Oh, dovremmo assolutamente metterci queste alla festa!" Disse guardando prima Penelope e Lila, e infine Belly.

"Cos- Nel senso, Susannah le ha fatte come, tipo, una cosa carina da mettere a cena. Non è strano se le mettiamo anche fuori casa?" Disse la festeggiata mentre l'amica si metteva una coroncina sulla testa.

Taylor ne prese altre due e le pose sui capi delle altre due ragazze. Poi afferrò l'ultima e si girò verso Belly. "No." Posizionò l'oggetto in testa alla castana. "Anzi, è sexy."

Poi si spostò per guardare le due sul letto, prima di girare la festeggiata verso lo specchio. "Guardateci, ragazze." Le quattro si ammirarono. "Siamo delle fighe!" Penelope e Lila risero, facendo gridolini di gioia.

*

Cam acconsentì ad accompagnare alla festa anche Lila, Penelope e Taylor dato che erano ospiti di Belly. Quando arrivarono a casa di Nicole, sentirono chiaramente rimbombare "Best friend" di Saweetie in giardino.

Penelope scese dopo Taylor, e Lila dopo Penelope. La Laurier aspettò la sua migliore amica per camminarle di fianco fino all'entrata, come avevano fatto Belly e la bionda, che ora erano immobili e stavano fissando l'abitazione e le persone al suo interno.

Le quattro ragazze raggiunsero insieme il portone, con Cameron al seguito. Non appena entrarono, però, Penelope sentì la voce di Jeremiah. "Lo sai che sono già uscito con qualcuno, insomma sono stato con tua figlia."

Allora lo cercò con lo sguardo e lo trovò seduto su un divanetto, di fianco ad un ragazzo qualsiasi. Il biondo si accorse dell'arrivo dell'amica e le fece un cenno con la mano per salutarla. Lei ricambiò prima di voltarsi di nuovo verso il gruppo.

Nicole li raggiunse quasi di corsa. "Belly! P! Siete venute!"

"Hey Nicole!" La salutò Belly, abbracciandola.

Poi la riccia si voltò verso Penelope e diede un abbraccio anche a lei, che sorrise. "Nicole sei così carina stasera!" La Conklin fece un cenno di assenso.

Nicole le squadrò da capo a piedi. "Oh, io? Guardate voi, ragazze!" Rivolse a entrambe un enorme sorriso, prima di notare le corone di fiori che indossavano. "Oh, mio dio. Sono fiori veri quelli?" Le due amiche annuirono.

"Sono stupendi! Beh, dobbiamo mostrarli a Gigi." Nicole afferrò le loro mani. Penelope subito strinse il braccio di Lila, trascinandola con loro. Non voleva che la sua migliore amica si sentisse sola alla festa.

Belly si girò verso il suo ragazzo e la sua migliore amica. "Ragazze volete venire anche voi?"

Cam scosse la testa. "Divertitevi."

Taylor fece un cenno con il capo, indicando la cucina. "Vado a prendermi un drink." La festeggiata allora salutò entrambi con un cenno della mano.

"Ragazze, guardate chi è venuta!" Disse Nicole, presentando le appena arrivate con un gesto plateale.

Gigi, alla vista di Belly, sussultò. "La festeggiata!"

Quest'ultima abbassò lo sguardo sul tavolo di fronte a sè e vide Nicole che accendeva delle candeline. "Wow, uhm, questa è per me?"

La riccia schioccò la lingua. "Per chi altri dovrebbe essere, Belly?"

Lei si mise le mani sul petto. "Oh, dio. Grazie mille, ragazze." Tutte le sorrisero. "Wow, queste torte sono fantastiche, Nicole."

La loro "sorella maggiore" sorrise. "Non perdo mai l'occasione di avere un momento da Sofia Coppola." Tutte risero alla battuta.

Poi Nicole battè le mani. "Okay, beh, ora esprimi un desiderio Belly!" La festeggiata annuì e si sporse verso la torta. Ci pensò su un momento, prima di soffiare sulle candeline, spegnendole. Tutte fecero gridolini di gioia, ridendo.

"Oh, P, sai dov'è Jeremiah?" Chiese improvvisamente Gigi.

Penelope sorrise e guardò dove l'aveva visto poco prima. "Uhm, credo sia vicino al tavolo dei drink."

Gigi annuì prima di guardarsi attorno. "Chi ha sete?"

La ragazza al suo fianco fece un cenno sarcastico col capo. "Tu, ovviamente." Tutte scoppiarono a ridere.

In quel momento Penelope ricevette un messaggio da Elio, che le chiedeva dove fosse finita. Gli rispose dicendo di incontrarsi in cucina, poi scosse lievemente Belly e afferrò un braccio di Lila. "Okay, devo andare, Elio mi sta cercando."

La sua migliore amica alzò un sopracciglio. "Mi raccomando usa le precauzioni!"

Lei in risposta le tirò uno schiaffetto sulla testa, ruotando gli occhi. Belly ridacchiò, facendole un cenno. "Vai, e divertiti!"

Penelope allora diede un bacio sulla guancia ad entrambe per salutarle, prima di dirigersi a cercare Elio.

-AVVERTENZA-
la parte che segue tratterà di una lieve molestia sessuale, se si è sensibili a questo tipo di argomenti siete pregati di saltare la parte

Penelope si sentiva una persona orribile ad aver lasciato Lila da sola, ma si sentiva anche orribile per non aver considerato Elio durante l'intera serata. Per questo ora si trovava in una stanza qualsiasi della casa di Nicole, a limonare quel ragazzo, che a dire il vero le piaceva a malapena.

Non che lei non fosse stata attratta da lui, certo, perchè lo era eccome. Sapeva quanto fosse bello, con quei tratti del viso stupendi e quella dolcezza che sembrava del tutto spontanea. Solo che non la attraeva come faceva Jeremiah.

Ed Elio l'aveva notato, lo sapeva anche lui. Penelope non gliel'avrebbe mai detto ma lui ci era già arrivato da solo. Per questo era così incazzato con lei. Gli piaceva davvero molto e inizialmente aveva creduto che il sentimento fosse ricambiato, ma dopo averla vista parlare con Jeremiah, la gelosia aveva preso il sopravvento su di lui.

"Dio, sei così sexy." Mormorò Elio, baciandole il collo.

Penelope però cominciò a sentirsi a disagio. Certo, aveva già baciato qualcuno prima di allora, ma non si era mai spinta oltre. E ora non si sentiva pronta a fare niente di più con lui e, onestamente, non credeva che lo sarebbe mai stata.

Fece del suo meglio per scostarsi il corvino di dosso ma, ogni volta che lo allontanava, lui si riavvicinava a lei e la stringeva ancora più forte. "Elio, mi stai facendo male." Sussurrò lei, con un lamento.

Elio però la ignorò, continuando a baciarla con sempre più forza. Lentamente iniziò a spingerla verso il letto, e Penelope si rese conto di cosa sarebbe successo se si fosse lasciata cadere su quel materasso con lui. Terrorizzata, fece l'unica mossa di difesa che le veniva in mente per tirarsi fuori da quella situazione.

Gli tirò un calcio nelle palle, dandogli una spinta per allontanarlo. "Ti avevo detto che mi stavi facendo male."

-FINE AVVERTENZA-

Il volto del corvino si rabbuiò. "Non volevo."

"Beh avresti comunque dovuto ascoltarmi." Poi, senza avere mai il coraggio di dargli le spalle, raggiunse l'uscita più in fretta che potè.

"Aspetta, dove stai andando?" Chiese Elio, facendola girare verso di sè. Penelope fece per dire qualcosa, ma si trattenne, limitandosi a sbuffare pesantemente prima di uscire dalla stanza e lanciarsi a rotta di collo giù per le scale.

Decise che la cosa migliore da fare per non perdere la testa era trovare uno dei suoi amici. Sperava in Lila o in Jeremiah, ma sarebbe andato bene chiunque in quel momento.

Cercò lungo la casa, sentendo il panico invaderla sempre di più dato che non riusciva a trovare nessuno. Non c'era nessuno. Perchè non c'era nessuno? Sentì gli occhi riempirsi di lacrime e iniziò a correre, senza sapere dove si trovava o dove stava andando, finchè non sbattè contro Nicole. "Scusami tanto Nicole." Disse con la voce rotta, abbassando subito la testa per non far vedere all'amica le lacrime che le rigavano il volto.

Ma la riccia le notò subito, e Penelope se ne accorse. Allora tentò di allontanarsi, ma Nicole le afferrò le spalle e la trascinò in bagno. Non sapeva con certezza cosa fosse successo, ma riusciva a intenderlo perfettamente anche da sola. Aveva visto come l'amica fosse estremamente spaventata e come tentasse di nasconderle le lacrime. E sapeva che lasciarla da sola non era affatto una buona idea.

Nicole infatti chiuse la porta del bagno alle sue spalle, prima di voltarsi verso Penelope. "Tutto okay?" La castana non rispose. Non voleva parlare, aveva paura che così facendo sarebbe definitivamente scoppiata in lacrime.

La riccia sospirò, puntando lo sguardo in quello dell'amica. "Non sei costretta a dirmi niente, P. Ma sono qui per te, okay?" La strinse a sè. "Vuoi che vada a chiamare Lila? O Jere? So quanto voi due siate legati."

Penelope trovò il coraggio di sollevare la testa e fece un debole sorriso. Nicole lo interpretò come un sì e raggiunse la porta. "Chiudila a chiave quando esco, e non aprirla finchè non senti una delle loro voci." La castana annuì e la chiuse non appena l'amica fu uscita.

*

Dopo circa cinque minuti, finalmente Penelope sentì la voce della sua migliore amica fuori dalla porta. "Hey, P? Sono io, apri."

La castana fece un sospiro di sollievo, sbloccando la porta. Guardò prima Lila e poi Nicole, a cui rivolse un sorriso colmo di gratitudine, dicendo in un sussurro. "Grazie."

La riccia sorrise, facendo un cenno con il capo. "Fatemi sapere se avete bisogno di qualsiasi cosa. Correrò a prendervela." Loro annuirono prima di chiudersi la porta alle spalle.

"P, tutto bene? Cos'è successo?" Chiese Lila nervosamente.

Penelope le raccontò tutto ciò che era successo. Ogni cosa. Ciò che aveva provato a farle Elio, i suoi sentimenti verso Jeremiah, il fatto che non riuscisse a distinguerli e nemmeno a spiegarli a se stessa. Tutto quanto.

E la sua migliore amica rimase lì, ad ascoltare. Non smisero mai di abbracciarsi, sedute una di fianco all'altra sul pavimento del bagno, con la schiena appoggiata alla vasca. "Mi dispiace così tanto, P. Andiamo a casa? Se vuoi cerchiamo anche Jere per farci dare un passaggio."

Penelope sorrise, guardandola. "Mi piacerebbe molto."

E allora, così fecero. Lila afferrò la mano dell'amica e non la lasciò più. La strinse dolcemente, ma riuscendo anche a darle un senso di protezione e sicurezza assoluta.

La Laurier iniziò a sentirsi meglio. Era stato un bene per lei parlarne con qualcuno. E poi, era fiera di sè per aver frenato il ragazzo prima che le facesse qualcosa di davvero orribile. Era riuscita a ricordarsi di essere abbastanza forte da combattere per ciò che voleva e contro ciò che non voleva.

La sua migliore amica la condusse fuori, dove trovarono Jeremiah, Dean, Conrad e Steven che giocavano a beer pong. Lila toccò lievemente la spalla del Fisher minore e gli chiese di accompagnare lei e Penelope a casa, sussurrandoglielo all'orecchio.

Jeremiah rivolse immediatamente il suo sguardo alla castana e notò che c'era qualcosa che non andava in lei. Fece un cenno a Lila. "Ragazzi, accompagno loro due a casa. Ci vediamo dopo."

*

Durante il ritorno a casa Jeremiah continuò a fare battute alle due amiche. Voleva soltanto vedere Penelope sorridere di nuovo, e il cuore gli si riempì di gioia quando notò che ce l'aveva fatta. Non appena vide apparirle sul volto un sorriso, ossia il primo che faceva da quando era salita in macchina, capì che ogni cosa si sarebbe aggiustata.

Non voleva metterle pressione addosso, forzandola a raccontare cos'era successo e facendola così sentire peggio. Sapeva che se avesse voluto Penelope gliel'avrebbe detto. Del resto, lo faceva sempre.

La Laurier poteva avere tutti i motivi del mondo per essere giù di morale, ma ogni volta che stava con il biondo, lui riusciva a farla sorridere di nuovo. Questa era una delle cose che Penelope preferiva di Jeremiah.

Per tutta la durata del viaggio di ritorno a casa, infatti, lui non aveva mai smesso di stringerle la mano, nella speranza di riuscire in questo modo a darle un po' di conforto. E ci era riuscito.

Una volta arrivati, a Penelope sembrava di essersi già dimenticata di tutto ciò che era successo. Sentiva solo il suono della sua risata, provocata dalle stupidaggini sparare da Jere nel tentativo di tirarla su.

Lila invece non aveva detto una parola per l'intero viaggio, rimanendo ad ammirare i due dai sedili posteriori. La mora pensava che Jeremiah fosse perfetto per la sua migliore amica. Le anime dei due ragazzi sembravano essere fatte per incastrarsi, e la messicana sperava che un giorno quell'incastro sarebbe avvenuto. Prima o poi.

Quando raggiunsero la loro abitazione Lila e Penelope si diressero nella loro stanza, intenzionate a vedere un film. Jeremiah fece per ritirarsi in camera sua, ma quando era proprio davanti all'entrata sentì la voce della Laurier che lo chiamava. "Vuoi venire a vedere vecchi film della Disney con noi?"

Il biondo ridacchiò. "Solo se vediamo Camp Rock."

L'altra rise a sua volta, sbuffando con fare scherzoso. "Certo che lo vediamo! Per chi ci hai prese? Non può essere una maratona di vecchi film Disney senza Camp Rock."

Lui sorrise prima di seguire l'amica nella sua stanza. "Finalmente, cazzo. Molto meglio che stare in camera mia a marcire." Lila ruotò gli occhi, impaziente di iniziare il film.

"Ci abbiamo messo tipo due minuti, Lila! Di che ti lamenti!" Strillò Penelope, facendo una risatina. Poi si sedette sul letto e raggiunse il mezzo del materasso, mentre Jeremiah la seguiva e si posizionava alla sua destra.

"Okay, che film vediamo per primo?" Lila battè le mani, emozionata.

Gli altri due si scambiarono un'occhiata e fecero un cenno d'intesa. "Camp Rock."

*

La mattina dopo Penelope si svegliò con un sorriso in volto. Guardando alla sua destra mentre si alzava notò che Lila stava ancora dormendo, quindi tentò di non svegliarla. Notò anche che su entrambe era distesa una coperta. "Sarà stata opera di Jere." Pensò, il sorriso che si allargava al pensiero dell'amico.

Era fantastico, letteralmente la persona più dolce che lei avesse mai incontrato, pensò Penelope mentre con un sospiro si lasciava ricadere sul cuscino. Ci mise un altro paio di minuti a capire che era il momento di alzarsi e andare al piano di sotto, lasciando però Lila a dormire tranquillamente.

Uscì dal letto più silenziosamente che potè, cercando di non svegliare l'amica. Andò in cucina e lì trovo Jeremiah che faceva colazione di fronte a Belly, che gli stava parlando. Penelope sorrise quando il biondo si voltò verso di lei. "Hey! Buongiorno."

"Buongiorno ragazzi." La castana si sedette vicino all'amico e lanciò un'occhiata ai cereali che egli stava mangiando. "Bells, mi passi una ciotola per favore? Voglio un po' di corn flakes." Disse mettendo le mani a coppa.

La Conklin annuì e andò a cercarne una. Jeremiah invece si girò verso di lei. "P, come stai? Tutto okay?" Penelope annuì con un debole sorriso.

Belly, sentendo le parole del biondo, si girò verso l'amica. Le passò la ciotola, squadrandola con uno sguardo pieno di apprensione. "Cos'è successo? Tutto apposto?"

Penelope portò lo sguardo altrove, facendo un sorrisetto. "Si, sto bene. Più tardi ti racconto cos'è successo." Belly annuì. "Ora mi spieghi com'è possibile che tu e Taylor abbiate litigato?" Chiese la Laurier mentre versava i cereali nella ciotola.

L'amica ruotò gli occhi al pensiero della loro discussione, poi sospirò e iniziò a spiegare. "Abbiamo litigato ieri sera, per questo me ne sono andata così presto. Ci sto male, ovviamente, ma comunque non credo di essere io quella che ha torto fra noi due. Ora non so cosa fare." Posò le mani sulla fronte, stressata dal pensiero che Taylor fosse arrabbiata con lei.

Jeremiah le rivolse un sorriso compassionevole prima di girarsi di nuovo verso Penelope, rimanendo a fissarla per un paio di secondi. O meglio, per un paio di secondi di troppo. Poi tornò a guardare Belly. "Quando se ne andranno?"

La castana fece un cenno. "Fra un paio d'ore."

"Merda, me n'ero dimenticata. Probabilmente dovrei andare a svegliare Lila." Penelope aveva scordato che quella era la loro ultima giornata insieme, e ciò la fece sospirare. "Vado, torno subito." Gli altri due annuirono e continuarono a conversare fra loro.

Penelope intanto raggiunse il piano di sopra e andò a bussare dolcemente alla porta di camera sua, dove dormiva Lila. Non ottenendo risposta decise di entrare, e una volta dentro vide che la messicana stava ancora beatamente dormendo.

La Laurier si sedette di fianco a lei, sul letto, e le scosse lievemente la spalla. "Lila, devi svegliarti." La mora, in risposta, le rivolse un potente sbuffo. "Devi finire di fare le valigie, dato che ve ne andate fra un paio d'ore."

Lila si strofinò gli occhi e la guardò, leggermente intontita. L'amica ridacchiò, annuendo come per confermare le sue parole ancora una volta. La mora allora si alzò e iniziò a fissare le sue valigie, sospirando. "Dammi, tipo, dieci minuti e sono pronta." Penelope annuì prima di tornare al piano inferiore.

Lì vide che Belly se n'era andata, ed era rimasto solo Jeremiah, che le rivolse uno sguardo. "Hey. Vuoi venire con me e Bells a prendere i muffin? Sai, lei aveva bisogno di uscire di casa."

La castana sorrise. "Grazie per l'offerta, ma no grazie. Lila sta per finire di fare le valigie e vorrei spendere quest'ultimo paio d'ore assieme a lei."

Il biondo annuì, comprensivo. Poi i due si sedettero sul divano, in silenzio, per qualche minuto, prima che il ragazzo si schiarisse la gola. "Allora, uhm, hai voglia di dirmi cos'è successo ieri sera?" Poi aggiunse immediatamente. "Non devi se non vuoi."

Il sorriso di Penelope si allargò ancora di più alla vista della premurosità dell'amico nei suoi confronti, poi sospirò. "Elio ha solo fatto il coglione. Mi baciava e roba del genere e io volevo soltanto che non lo facesse." Non aveva intenzione di spiegare esattamente cosa fosse successo, ma sapeva che Jeremiah aveva letto fra le righe.

Il biondo annuì, con un sospiro. "Oh, giusto. Il ragazzo del mistero." Lei fece un cenno d'assenso. "Beh, immagino che ora tra voi sia- sia finita, ecco. Giusto?"

Penelope annuì immediatamente, senza soffermarsi sul tono che aveva Jeremiah quando aveva pronunciato quell'ultima parola, senza così notare quanta gelosia vi fosse racchiusa al suo interno. Tanta gelosia quanta ce n'era nei suoi occhi color del mare, che in quel momento la scrutavano da capo a piedi e riflettevano una tempesta di rabbia, gelosia e bisogno di proteggerla. Già, Penelope non si accorse di nessuna di queste cose. Semplicemente continuò a parlare.

"Già, poi lui non mi era comunque mai piaciuto granchè." Ridacchiò. "Se devo essere completamente onesta, in un certo senso sono felice che si sia comportato in quel modo. Ha fatto in modo che realizzassi che razza di persona orribile era."

"Okay, beh questo è un bene." Sorrise il biondo, felice che l'amica stesse meglio. Lei ricambiò il sorriso prima di tornare a concentrarsi sulla sua colazione, che prima non era riuscita a finire.

Belly entrò in quel momento. "Okay. Jere, ho preso le chiavi. Andiamo." Si accorse che Penelope era di fianco a lui. "P, vuoi venire anche te?"

Lei sorrise, scuotendo la testa. "No, tranquilla. Resto qui con Lila." La Conklin fece un cenno d'assenso prima di uscire di nuovo.

"A dopo P!" Jeremiah le diede un rapido abbraccio prima di seguire Belly, che a sua volta aveva urlato un "ciao" mentre chiudeva la porta.

*

Qualche ora dopo, alla fermata dell'autobus, Penelope stava abbracciando Lila e non sembrava avere alcuna intenzione di lasciarla andare. "Devi tornare presto. Come sopravvivo senza di te, altrimenti?" Si lamentò la castana con la sua migliore amica.

"Torno presto, lo giuro." Rise la mora, ricordando poi della sera precedente mentre lanciava un'occhiata all'amica. "Sicura che andrà tutto bene? Resto se ne hai davvero bisogno." La rassicurò.

Penelope sorrise. "Credo che starò bene. E poi se proprio succede qualcosa ho sempre Belly e Jere. E posso chiamarti!"

Lila annuì, abbracciandola di nuovo. "Ti voglio bene P."

La Laurier la strinse a sè con forza. "Io di più."

La mora sbuffò, spingendola via. "Impossibile!" Penelope alzò gli occhi al cielo e le diede una lieve spintarella verso l'autobus, facendola ridere per la sua reazione mentre saliva gli scalini. Poi Lila si voltò per l'ultima volta e fece un cenno di saluto alla Laurier, che ricambiò immediatamente.

Poi la castana andò ad abbracciare Taylor, che stava per salire a sua volta. "Mi dispiace che non sia venuta a salutarti. Sai che lo voleva in realtà, è solo estremamente testarda."

La bionda sorrise, annuendo. "Già, beh non ne sono così sicura. Ho fatto una vera e propria cazzata." Ridacchiò.

Penelope scosse la testa. "Sei la sua migliore amica. Risolverete tutto, fidati di me."

Taylor fece un lieve sorriso, abbracciandola di nuovo. "Dio, ti voglio bene. Sei una persona davvero fantastica, P."

"Ti voglio bene anch'io." La Laurier le rivolse un ultimo sorriso, prima che la bionda iniziasse a incamminarsi verso il bus.

Un attimo prima di salire, però, Taylor si voltò di nuovo verso di lei. "Penso che dovresti dire a Jeremy quello che provi per lui." Alzò e abbassò le sopracciglia con fare malizioso. "Lui ricambia eccome, in caso non l'avessi capito."

Penelope sbuffò, alzando gli occhi al cielo. "Sali su quell'autobus." Disse, facendola ridacchiare.

Ma quando Taylor stava per entrare, e questa volta per davvero, sentì qualcuno chiamare il suo nome. "Taylor!" La Laurier si girò verso dove proveniva il suono e capì che per lei era ora di andarsene. Fece un ultimo cenno all'amica, prima di tornare alla macchina, dove c'era Laurel che la stava aspettando.















SPAZIO AUTRICE
wowowo, quante cose sono successe in questo capitolo... povera p, merita di meglio di uno come elio:((
cmq, scusate se ci ho messo un secolo a pubblicare una nuova parte ma sono stata in giro fino ad ora e nn ho praticamente mai avuto tempo per scrivere. da ora, però, avrò un casino di tempo e aggiornerò con costanza (minimo 2 cap a settimana).
come va? come stanno andando le vacanze? vi sta piacendo la nuova stagione di tsitp?
vi amo, ci si vede al prossimo capitolo<3

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