2.
La ragazzina sorrideva felice, seduto sul tavolo longilineo e in legno della cucina, Toby invece era impegnato con l'impasto dei pancake e stava di spalle alla porta della cucina.
《Buongiorno!》
Sentí esultare la ragazzina sul tavolo, sicuramente non stava parlando con lui quindi anche il ragazzo, ancora girato si spalle intento a ribaltare quei dischetti dolci all'interno della padella, sussurrò un:《Buongiorno. 》 anche lui, ma non ebbe nessuna risposta quindi, impilando velocemente i dischetti l'uno sull'altro si andò a girare ma sgranó gli occhi, paralizzandosi sul posto quando vide il nanetto biondo sedersi vicino al tavolo, contrasse la mascella e appoggiò il piatto di ceramica al centro della superficie liscia, a fianco alla ragazzina.
I due si lanciarono uno sguardo di fuoco, Toby con gli occhi assottigliati in due fessure e Ben invece che lo osservava altrettanto, l'unica che non sembrava essersi accorta di quella situazione che si era creata era proprio Sally la quale si era già avventata sui pancake ne aveva afferrato uno e già lo stava addentando.
《Toby, mangia anche tu !》
Esclamò la piccola dai capelli scuri e ricci.
《Ho perso la fame.》
Aveva infine detto, facendo il giro del tavolo e uscendo da quell'ufficio cucina, sbattendosi la porta alle spalle.
Non riusciva a guardare Ben in faccia, non riusciva a sostenere lo sguardo con lui dopo tutto quello che era successo tra di loro: erano stati amici, poi amanti e fidanzati infine si stavano comportando da perfetti sconosciuti. Quella cosa gli faceva dannatamente male.
Ogni volta che cercavano di avere una sorta di dialogo uno dei due cercava si evitare il discorso e se ne andava.
Fece un respiro profondo, un braccio venne attraversato da una sorta di contrazione; tic nervosi, né aveva sempre sofferto fin da piccolo. Gli capitavano in situazioni come quelle, in cui si sentiva particolarmente stressato e non sapeva come reagire a determinate situazioni.
Quando sentí la porta della cucina aprirsi alle sue spalle, con la coda dell'occhio intravide una chioma bionda farsi poi spazio in mezzo al suo campo visivo.
《Non c'è bisogno di evitarmi per mangiare dei pancake.》
Sussurrò a bassa voce il ragazzo, ma Toby non ci diede molto peso alle sue parole, che alzò le spalle e poi le scrollò.
《Oh fantastico.》
Disse in modo ironico.
《Avevo proprio bisogno che tu me lo dicessi sai ? Non ci avrei mai pensato da solo.》
Sussurrò il castano, guardandolo. Erano l'uno di fronte all'altro; l'aria era tesa.
Vide Ben irrigidí, il suo respiro bloccarsi al centro del petto e la mascella si contrasse anche a lui.
Le orecchie a punta dritte: Toby lo conosceva abbastanza da poter dire che faceva così ogni volta che una risposta o una situazione non andava come voleva lui.
Nonostante non lo desse a vedere Ben era abbastanza controllante, voleva avere il controllo su tutto e quella cosa era stata uno dei motivi della loro separazione.
Lo vide allungare le braccia lungo i fianchi e stringere i pugni:《fanculo.》 Disse a denti stretti, percorrendo il corridoio e salendo le scale.
《Fanculo, Tobias!》
Urlò dall'altro capo della stanza, ma più che incutere timore era troppo divertente vedere un nano di un metro e quaranta minacciarti in quel modo.
Il castano si lasciò scappare un piccolo sorriso:《Sí certo, come se non ti dispiacesse che io stia qui.》
Sussurrò più a sé stesso che all'altro.
《Questo lo pensi tu, testa di cazzo!》
Urlò ancora il nanetto, dalla sua stanza.
Dopo poco senti ì la porta sbattere.
《Che vuol dire testa di cazzo ?》
Una piccola vocina giunse alle sue spalle, lui guardò Sally e le appoggiò una mano sulla testa, accarezzandole i capelli.
《Una cosa bruttissima.
Non è una parola che dovrai dire.》
Spazio autrice
Buonasera !
Come ho già preannunciato la settimana prossima saranno in pausa tutti i libri e ora ho pubblicato solo per non rimanervi senza capitolo.
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