𝒂𝒆𝒔𝒕𝒉𝒆𝒕𝒊𝒄 6| 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐲


Prima dell' aesthetic questa volta ci vuole una spiegazione ulteriore a quella che ci sarà dopo. Dovendo rappresentare una storia o un momento da noi vissuto ho deciso di fare un po' di casino e mischiare le cose. Quello che andrò a raccontare é una storia che mescola fantasia e realtà, ciò che mi accade ora insieme a cose che non potrebbero mai avvenire, perché ogni storia fantastica ha anche un fondo di verità. È più un flusso di sensazioni, spero sia apprezzabile comunque.


L'aesthetic ha una struttura a spirale, va letto a partire dall'immagine in alto a destra e da lì in sento antiorario.

Questa storia ha un inzio che però lascerò bianco, a voi la decisione di dove collocarlo, in quale momento del tempo.

C'è qualcuno che vive su un pianeta, non ci interessa del suo aspetto, delle sue condizioni di vita ma solo della sua esistenza. È una persona come tante, non spicca tra la massa anzi a volte gli pare anche di valere meno di tutti gli altri ( immagine 1) . Eppure continua a vivere, ad esistere perché la sua vita é stata tutto sommato felice e si sente dunque in dovere di aiutare gli altri che questa fortuna non la hanno mai avuta. Rimane con loro a guardare il cielo di notte ( immagine 2- seconda in alto da destra), ascolta le loro parole che a volte fanno male anche a questo qualcuno perché il dolore degli altri lo sente quasi proprio. Ed é forse ascoltandoli che si rende conto di sentire le stesse cose ogni tanto, si accorge che anche a lui accadono delle cose che lo fanno stare male, che lo pugnalano dall'interno.

Ma rimane zitto, ( immagine 3) perché quello che sta passando in confronto agli altri non é niente . E allora lascia che gli altri non lo capiscano, che continuino a trattarlo come una porta sempre aperta quando vorrebbe solo sparire. E a volte davvero vorrebbe mandarli tutti via ma non può perché poi si sente in colpa.

Allora sprofonda nel suo dolore, zitto, senza che nessuno se ne accorga, soccombe alla pressione immane del suo dolore, ( immagine 4) perché se stai male le persone si allontanano. Si sente solo in mezzo al mare profondo ma a volte vede delle luci, forse solo illusioni ma é così che trova la pace, ( imagine 5) in quelle luci in fondo al mare che ancora lo schiaccia. Incontra animali strani, afferra la natura, é onnipresente. Anche nel dolore, nella confusione trova la pace, si abitua al caos, ( immagine 6) lo cerca, lo brama perché sente che il mondo esterno sta finalmente capendo il suo dolore.

Presto il caos si trasforma in pace immagine 7) e quello che per gli altri sembra anormale, diverso, difficile da capire, per lui é casa, tranquillità, pace. Non vuole andarsene e allora inzia a fare lì ciò che faceva sulla terra ferma e in vari modi, ( immagine 8) con la lettura, con la musica a volte si forma un passaggio, una scala di luce che lo porta da quella pace fittizia ad una pace vera, a una dimora nel cielo, tra le stelle.

Così guarda dall'alto il buio, il suo pianeta che non gli ha dato nulla, nemmeno comprensione. ( immagine 9- centrale ) Da una dimensione in cui tutto é capovolto, dove anche i pesci volano osserva la sua pace che ad altri sembra caos.
E anche se scappare dai problemi non é giusto o intelligente, questo chiunque si trova tanto bene che nulla lo farà discendere da quella scala.

sailor-viv

Ascolta
Ascolta me tra tanti
Ascoltami
Urlo mentre piangi
Tra i boschi di felce, spunta una falce di luna
Guarda
Come sorride al sole, alla terra, a me
Tu
Che ridere sai
Solo soltanto il sorriso sulle tue labbra
Tu
Luna in cielo, grida
Piangi con me
Fratello di sofferenza
Sorella di malasorte
Profeta di sventure

Io
Potrei salvarti dal mondo
Ma tu fuggi
Tu ridi
Tu scappi
Allora piangerai da sola
Luna
Così sottile da afferrare
Ho le mani quasi bruciate
E tu ti raffreddi ora
Così mi guardi, piccola
Addio
Per il bene che ti ho voluto
Più nulla é rimasto
Del tempo passato
Il sorriso ti rimane ancora.

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