20.πΌπ§π’ππ£
Levi pov:
-Una missione fuori dalle mura? E sentiamo, dovremmo coinvolgere anche le nuove reclute?- mi sembra assurdo e da pazzi rischiare così tanto.
Γ mattino presto, il cielo Γ¨ ancora punteggiato di stelle, ma all'orizzonte si colora giΓ di rosso segnando l'arrivo dell'alba.
Ci troviamo in una grande sala, che abbiamo deciso di utilizzare per le nostre riunioni. Γ arredata in modo molto semplice ed essenziale.
Le sedie su cui siamo seduti sono scomode, il tavolo scheggiato in modo quasi impercettibile sul lato destro e il tappeto scucito, ma non ci lamentiamo.
Tutto sommato le tende e alcuni quadri appesi alle pareti rendono tutto piΓΉ confortevole.
-Chi vorrΓ venire con noi sarΓ il benvenuto, ma per il momento non obbligheremo nessuno- Erwin finisce di disegnare alcune linee su una mappa dei territori esterni alle mura, segnando i possibili schieramenti che potremmo adottare.
- E dovremmo portare con noi anche t/n? No, non se ne parla nemmeno- rispondo sporgendomi in avanti, anche io so fare valere le mie opinioni quando voglio.
-E sentiamo, perchΓ© non dovrebbe venire con noi? Non credi sia ancora pronta, oppure hai paura che possa accaderle qualcosa?- si alza in piedi e scosta leggermente le tende della grande stanza in cui ci troviamo, facendo entrare la luce del mattino.
-Io...- cerco di dire qualcosa in mia difesa, quando Erwin mi interrompe con un gesto della mano.
Va avanti a parlare, quasi ignorandomi -Doppiamo dimostrare che t/n Γ¨ essenziale alla nostra causa, oppure la Gendarmeria tenterΓ di portarla via di nuovo. Se non sbaglio sei stato proprio tu a prometterle che non le sarebbe accaduto niente...-
Per quanto io odi ammetterlo, Erwin ha ragione su ogni singola cosa.
-E poi, nonostante possieda l'insolita capacitΓ di trasformarsi in gigante, resta un membro del Corpo di Ricerca a tutti gli effetti. Si Γ¨ allenata per anni, diventando addirittura una delle migliori tra i cadetti, credo sia pronta per la sua prima missione- mi guarda dritto negli occhi, sfidandomi a demolire questa sua affermazione.
Sbuffo, appoggiandomi allo schienale della sedia e incrociando le braccia al petto.
"Va bene Erwin, questa volta hai vinto tu".
T/n pov:
-Hanji Zoe hai detto? Che nome particolare, io sono T/n t/c tanto piacere- porgo la mano allx sconosciutx, che mi si Γ¨ paratx davanti squadrandomi da capo a piedi.
Mi osserva come se fossi una specie di unicorno magico/drago arcobaleno/ creatura magica o che so io.
Non mi reputo una persona particolarmente interessante, eppure mi fissa incantatx.
Mi afferra la mano e inizia a scuoterla rapidamente, continuando a sorridere e fissarmi.
Cerco di staccarmi in modo educato, anche se adesso mi sento un po' disagio.
-Non vedo l'ora di scoprire come fai a trasformarti!Non mi era mai capitato di incontrare qualcuno come te! Γ un vero onore per me!- fa una specie di saltello sul posto, ridacchiando come unx bimbinx felice.
Gioco con i bottoni sulle maniche della mia uniforme, cercando di restare calma.
Non mi piace l'idea che facciano esperimenti su di me, come se fossi una insulsa cavia da laboratorio.
PerΓ² so che io comporto una grande scoperta per l'umanitΓ , e che il mio contributo puΓ² essere essenziale.
E poi voglio sapere da dove viene la mia abilità , se sono nata così o è una cosa che ho acquisito crescendo nel tempo.
Sono curiosa e spaventata allo stesso tempo. Nemmeno io so piΓΉ chi sono oramai.
Hanji mi fa segno di seguirlx, così mi avvio fuori attraverso il lungo corridoio che conduce alla porta principale.
Il quartier generale Γ¨ piuttosto buio, se non fosse per alcune finestre, perciΓ² appena metto la testa oltre la porta il sole mi acceca. Non ci metto molto ad abituarmi alla luce e alla temperatura, che Γ¨ salita all'improvviso.
Hanji canticchia una canzoncina, senza nemmeno voltarsi per controllare che io continui a camminare.
_Skip time_
Resto da sola, così ne approfitto per sedermi da qualche parte a riposare.
Hanji ha appena finito quelli che chiama "i suoi esperimenti".
Se devo essere sincera pensavo sarebbe andata peggio, invece posso dire di essermela cavata.
Scelgo un posto tranquillo, all'ombra di un grosso albero.
Qui si sta veramente bene, cullati dal canto degli uccelli e dal fresco venticello.
Per qualche istante riesco a scappare da questa orribile e crudele realtΓ , che mi tiene imprigionata al suo interno. Mi capita spesso di voler andare via dalla mia stessa vita, essere un'altra persona anche solo per un giorno.
So che questo desiderio Γ¨ e resterΓ per sempre irrealizzabile, eppure non posso fare a meno di pensarci a volte.
Sento dei passi lenti dietro di me, e per esperienze passate so giΓ bene chi mi ritroverΓ² davanti.
Non mi giro nemmeno prima di parlare -Ti diverte arrivare di soppiatto alle mie spalle per caso, Levi?- rilasso i muscoli e appoggio la schiena contro il tronco dell'albero che ho dietro, mentre gli pongo questa domanda.
-Ehmmm, t/n, per il momento il mio nome Γ¨ Armin...aspettavi per caso il Caporale?- il biondino mi fissa imbarazzato, con le guance colorate di una tonalitΓ rosata piΓΉ scura rispetto al solito.
-Armin...scusa...io credevo tu fossi...- la situazione mi mette piuttosto a disagio, perciΓ² cerco di cambiare argomento il piΓΉ in fretta possibile -Allora, avevi bisogno di qualcosa da me?- chiedo facendogli spazio al mio fianco.
Si avvicina, e si siede a gambe incrociate, alzando gli occhi verso le fronde che ci coprono la testa.
-In realtà volevo parlarti...- ha un tono di voce molto serio, l'ho sentito parlare così poche volte da quando ci conosciamo.
-Certo, dimmi tutto- provo a non far trapelare l'agitazione dalla mia voce. Cosa vorrΓ ? Sembra una cosa importante a quanto pare...
-Γ da un po' che ci penso...- fa una pausa girando la testa verso di me -ok, forse da piΓΉ di un po'...direi da tanto, troppo tempo-
Non riesco a capire dove voglia andare a parare, così lo invito a proseguire con lo sguardo.
Riprende a parlare veloce -Siamo amici da tanto... perΓ² in questi ultimi anni...vedi io...-
Qualcosa nella mia testa fa clic.
No.
No.
No.
No.
Non puΓ² essere.
-T/n, tu mi piaci...ecco, l'ho detto!- diventa totalmente rosso mentre sputa fuori questa frase.
Non ci penso troppo e lo interrompo -Armin, se questa Γ¨ una dichiarazione d'amore...ecco vedi...- mi dispiace ferire i suoi sentimenti, ma siamo sempre stati SOLO amici.
Non gli ho mai dato alcun segno che fra noi sarebbe potuto nascere qualcosa di diverso da un sano rapporto fraterno.
-Non sono abbastanza per te, vero? Da come parli sembra che io ti faccia schifo...non mi hai nemmeno fatto finire di parlare...- non mi guarda piΓΉ, da seria la sua espressione Γ¨ diventata triste e sconcertata.
-No non Γ¨ questo. Sei un ragazzo davvero fantastico...ma..- mentre provo a mettere insieme qualche parola di senso compiuto continuo a domandarmi come potrei rifiutarlo in modo gentile.
Γ successo troppo in fretta, senza che io mi accorgessi di nulla. Da quanto tempo Γ¨ interessato a me? Da quanto tempo si prepara per rivelarmi i suoi sentimenti?
Da quanto tempo io continuo a non accorgermi di nulla?
-Γ per Levi? Ho visto come vi guardate...se c'Γ¨ giΓ qualcosa tra voi non voglio intromettermi- fa per alzarsi, ma lo fermo rapida.
-Armin per favore, parliamone con calma...- mi viene quasi da piangere vedendolo così.
"Γ a pezzi, per colpa tua"
Eppure continua a sembrarmi tutto troppo forzato, tutto troppo innaturale. Una parte di me vorrebbe riuscire a ricambiare i suoi sentimenti...ma so che non Γ¨ possibile. Per quanto io mi sforzi continuo a vederlo come un fratello.
-Non c'è niente di cui parlare t/n. Va bene così, adesso che ti ho detto ciò che provo realmente mi sento meglio, non importa se i miei sentimenti sono ricambiati o meno- detto questo si allontana definitivamente da me. Lasciandomi sola.
Questo luogo, che prima mi sembrava così calmo e accogliente, adesso mi fa sentire fuori posto.
La cosa piΓΉ logica che mi viene da fare Γ¨ quella di corrergli dietro.
So che potrebbe non sembrare la scelta migliore, ma fin da quando siamo piccoli abbiamo sempre risolto tutto con il dialogo.
Voglio mettere in chiaro le cose faccia a faccia per bene.
-Armin aspetta!- accellero il passo, mentre lui mi ignora entrando all'interno del quartier generale.
Faccio per seguirlo all'interno, quando l'ultima fottutissima persona sulla faccia di questa terra che vorrei vedere mi blocca la strada.
-Levi, non Γ¨ il momento...- senza perdere d'occhio quello che a breve potrebbe diventare il mio ex migliore amico provo a superare il Capitano.
-Devo parlarti...- non sembra avere l'intenzione di farmi passare, tanto quanto io non ho quella di starmene qui ferma per piΓΉ di cinque secondi.
-Ti ho detto di spostarti, non lo ripeterΓ² di nuovo- sibilo a denti stretti, sfidandolo a contraddirmi.
Abbiamo un rapporto strano noi due, quasi di amore e odio.
-E io ti ho giΓ detto di non darmi ordini, mocciosa- ribatte usando le sue parole in modo letale.
Gli lancio uno sguardo di sfida -Altrimenti?-
Ohayo!
Si, lo so, lo so: non pubblico da tantissimo.
PerΓ² ho avuto un periodo un po' no, e la scrittura Γ¨ passata in secondo piano.
A breve si concluderΓ questa Fanfiction, ma ci tengo giΓ da adesso a ringraziare tutti voi per 1k di letture che abbiamo raggiunto!
Vi adoro β€οΈ
Non vi prometto che il prossimo capitolo uscirΓ domani, ma ci proverΓ² comunque.
P.S se ci fate caso per Hanji ho usato i pronomi neutri, perchΓ© da quello che so non si identifica in una lei.
Molti di voi penseranno che Γ¨ stupido visto che Γ¨ un personaggio immaginario, perΓ² ci tengo comunque parecchio.
P.S del P.S non ho riletto il capitolo, quindi perdonate gli errori di scrittura e le ripetizioni insopportabili...
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