18.ππ€π¨π¨π€ πππ§π©π πͺπ£π ππ€π’ππ£ππ?
Ciaoooo, sono io: l'autrice disagiata di questa fanfiction. Vi starete chiedendo perchΓ© vi rompo ad inizio capitolo...ecco..bhe.. volevo avvisarvi che ci saranno molti doppi sensi su cui potrete fare battute. Credo sia uno dei miei capitoli preferiti... perΓ² rileggendo ho notato che si potrebbero fare molti commenti scomodi. Detto questo io vi ho avvisati.
"Era una giornata come tutte le altre, eppure la ricordo molto bene.
Sai perchΓ©? Quel giorno ero felice come non mai dopo molto tempo. In parte devo ringraziare te e quel vaso, che per qualche strana ragione aveva deciso di rompersi..."
T/n pov:
Ci sono volute due ore a cavallo, ma alla fine siamo arrivati.
Mi ritrovo davanti ad un edificio completamente immerso nel bosco, circondato da alti alberi. Sembra un castello, anche se non Γ¨ difficile notare il fatto che sia in disuso da anni.
Da quello che mi Γ¨ stato detto veniva usato come vecchio quartier generale per il Corpo di Ricerca, ma essendo troppo lontano dalle mura alla fine Γ¨ stato sostituito.
Conserva ancora la sua bellezza, nonostante i rampicanti che coprono alcune parti di muro e le finestre rovinate dal tempo.
Per lo piΓΉ conosco tutte le persone che mi stanno attorno, ma noto anche alcune facce nuove.
Poco piΓΉ indietro ci sono anche i miei tre migliori amici. Nonostante io sappia cavarmela perfettamente con le mie stesse forze, mi sento meglio ad averli qui con me.
Mentre scendo da cavallo mi volto per assicurarmi che non siano rimasti troppo indietro, ma il mio sguardo cade immediatamente su qualcuno in particolare.
Levi Ackerman, la stessa persona a cui qualche mese fa avrei volentieri tranciato di netto la testa.
Non sono ancora riuscita a capire se posso considerarlo un mio amico. à così freddo che a volte mi chiedo se riesca a provare emozioni.
Appena si volta distolgo lo sguardo, pregando che non si sia accorto di nulla.
Mentre sono ancora assorta nei miei pensieri sento qualcuno avvicinarsi a me.
-Tu devi essere t/n t/c, giusto? Piacere, io sono Petra Ral- la sconosciuta mi tende una mano sorridendo, la stringo con riluttanza tentando di ricambiare il sorriso.
Ho sentito parlare di lei, da quello che mi Γ¨ stato detto ha abbattuto dieci giganti e ha contribuito all'uccisione di altri quarantotto. Il suo aiuto Γ¨ stato davvero essenziale per l'umanitΓ .
Mi sembra una persona simpatica, forse potremmo diventare buone amiche un giorno.
Tutte le persone qui presenti sono state scelte dal Capitano Levi in persona.
Tutte, tranne me. Se non fosse stato per la mia abilitΓ non sarei nemmeno qui.
Ci avviciniamo tutti alla porta di ingresso, superando un cortile pieno di erbacce.
-La struttura sarΓ piena di polvere. Questo Γ¨ un problema gravissimo, sarΓ il caso di dedicare qualche ora a pulire tutto- inutile dire che questa frase detta da Levi non mi sorprende.
Mi avvicino a Petra, sussurrando per evitare di essere sentita -Mi avevano detto che era fissato con le pulizie, ma non credevo fino a questo punto-.
Risponde cercando di trattenere una risata -Si, ci tiene molto a queste cose. PerΓ² credimi quando ti dico che Γ¨ una persona fantastica nonostante le sue piccole fisse-.
Lo fissa con ammirazione, o anche qualcosa di piΓΉ.
Non ha detto nulla di male, eppure stringo i pugni forzando la mia espressione tranquilla.
Solo pochi minuti fa mi sarebbe piaciuto averla come amica, ed ora la sua voce mi irrita parecchio.
"Γ normale, tutte le persone ti irritano sempre. Fosse per te vivresti isolata dal mondo".
In effetti non sono proprio la ragazza piΓΉ socievole che esista.
Scuoto la testa cercando di sorridere di rimando, mentre entro all'interno del quartier generale.
L'odore di muffa e l'umiditΓ mi fanno venire la nausea. SarΓ meglio che qualcuno apra le finestre al piΓΉ presto per far circolare un po' d'aria.
Mi guardo intorno, ammaliata dalla grandezza di questo posto, finchΓ© Petra non mi passa una scopa.
In molti stanno giΓ iniziando a pulire.
Non ho idea di dove abbiano preso strofinacci e palette, ma faccio finta di nulla e mi unisco a loro.
Credo che mi troverΓ² molto bene.
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-Qui ho finito, dove vado ora?- mi asciugo una goccia di sudore dal viso, mentre aspetto che qualcuno mi risponda.
Non credevo che pulire fosse così faticoso.
-Poco piΓΉ avanti c'Γ¨ un corridoio, entra nella quarta porta sulla destra. Non credo ci sia nessuno, ma in caso contrario dagli una mano-.
Vorrei sbuffare e fermarmi, ho fame e non ho voglia di fare un bel niente. Eppure mi devo comportare bene, qui dentro sono sotto costante osservazione.
Esco dalla stanza, attraversando il corridoio proprio come mi Γ¨ stato detto.
"Una, due, tre..." conto le porte, prima di fermarmi davanti alla quarta.
Γ socchiusa, questo mi fa presumere che ci sia giΓ qualcuno.
Con riluttanza afferro la maniglia ed entro.
Γ una stanza piuttosto grande e molto luminosa. In realtΓ ci sono pochi mobili, tutti ricoperti da un grande strato di polvere. La prima cosa che noto sono dei cocci sparsi sul pavimento, probabilmente deve essere caduto un vaso.
Non c'è nessuno, così decido di iniziare raccogliendoli.
Mi chino per terra e con molta pazienza comincio il mio lavoro, stando attenta a non tagliarmi le dita.
Sono totalmente nei miei pensieri finchΓ© una voce non mi riporta alla realtΓ -Mocciosa, che cosa stai facendo?-
Mi volto, trovando sulla soglia della porta Levi Ackerman. Bhe, c'era da aspettarselo, non capisco perchΓ© ma finisco sempre per trovarmelo intorno.
-Mi sembra ovvio, no? Sto cercando di raccogliere questi cocci. E poi non capisco perchΓ© mi stai sempre appiccicato- mi viene da ridere nel vedere la sua espressione spaesata, nemmeno lui sa cosa rispondere.
-In realtΓ qui c'ero prima io, sei tu quella che mi pedina sempre-
-Certo, devo ricordarti quella volta in cui, in piena notte, sei sbucato alle mie spalle finendo per prenderti un pugno in faccia? Mi sembra che quel giorno non fossi io a pedinarti- sembrano passati secoli da quel momento, sono successe talmente tante cose da allora.
Non risponde, si limita a fare qualche passo avanti incerto.
Cerco di alleggerire la situazione -Potresti anche venire qui ad aiutarmi, non ti mangio mica-.
"Da umana no, trasformata in gigante forse".
Ok coscienza, pessima battuta.
Si avvicina, chinandosi vicino a me ma mantenendo sempre una certa distanza.
-Dovresti portarmi piΓΉ rispetto, sono un tuo superiore dopotutto- nemmeno lui sembra molto convinto di ciΓ² che dice.
"Di grado sicuramente, ma in altezza mica tanto".
Coscienza 1, Ackerman 0.
Restiamo per un po' in silenzio.
Evito il piΓΉ possibile di avvicinare la mia mano alla sua, o la situazione potrebbe diventare imbarazzante piΓΉ di quanto non sia giΓ .
-Posso farti una domanda?- alzo lo sguardo stupita da questa richiesta.
Levi Ackerman che si interessa ad una forma di vita? Uhm, strano. Credevo che il suo unico pensiero fossero gli sconti sui detersivi.
Annuisco con la testa.
Che cosa vorrΓ sapere da me?
-Ecco, Γ¨ da un po' che vorrei chiederti questa cosa, ma non ho mai avuto il tempo per parlartene- riprende fiato con una lunga pausa.
Inizio realmente a preoccuparmi, le mie mani cominciano a sudare e il cuore a battere rapido.
-Quel giorno, a Trost, mi hai salvato la vita. PerchΓ© lo hai fatto?-.
Questa domanda mi spiazza completamente.
Mi fermo, cercando di trovare qualcosa da dire.
In effetti non ci avevo nemmeno pensato. Tra tutti io mi sono preoccupata per lui, ma per quale motivo?
-Eri in pericolo, anche tu avresti aiutato qualcuno in difficoltΓ - mi sembra la cosa piΓΉ logica da dire.
-Capisco...- dal suo tono di voce sembra quasi deluso dalla mia risposta.
Ma cosa si aspettava che dicessi?
Mi fa strano che sia così vicino a me, ci siamo già trovati in situazioni simili, ma questa volta è come se qualcosa fosse cambiato. Sentire il suo respiro e vedere le sue mani vicine alle mie mi dà una sensazione a cui non riesco a dare un nome.
Abbiamo quasi finito di raccogliere tutti i cocci dal pavimento, ma prima anche io ho qualcosa da chiedere a Levi.
-Io ho risposto alla tua domanda, adesso potresti fare lo stesso anche tu?- chiedo con convinzione.
-Va bene- Γ¨ una risposta secca, ma era proprio ciΓ² che desideravo sentire.
-Cosa Γ¨ successo fuori dalla taverna quella sera tra noi due?-
Ciaoooo,
Sono di nuovo io.
Per prima cosa mi scuso per la suspence che ho lasciato, perchΓ© io stessa mi sto incazzando.
Chiedo perdono anche per il capitolo un po' lungo, perΓ² dovevo compensare quello corto di ieri.
Scrivere questa storia mi sta rendendo davvero felice, e sapere che a voi piace ricompensa tutti gli sforzi.
Vi adoroβ€οΈ
P.S non so se ci state facendo caso, ma le parti scritte in corsivo prima dei pov di inizio capitolo sono molto essenziali e...no, devo stare zitta o faccio troppi spoiler.
P.S del P.S Come personaggio non ho ancora capito se Petra mi piace o meno. Ho avuto troppo poco tempo per giudicarla, ma non voglio gettare odio su di lei come fanno molte fan tossiche solo perchΓ© aveva una cotta per Levi.
Ovviamente ragazzx questa Γ¨ una fanfiction, perciΓ² non dovete vedere i personaggi con lo stesso sguardo con cui li guardate in AOT. Essendo una cosa totalmente inventata da me decido io come farli agire, pertanto non serve insultare un personaggio, proprio perchΓ© io modifico in base al racconto il suo modo di agire.
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